Buonasera, Io ho lavorato due giorni presso un negozio, senza nessun tipo di contratto né scritto né verbale, sono andata lì e mi hanno soltanto detto quello che dovevo fare alla mia domanda di sapere cosa accadrebbe in caso di un mio infortunio non avendo un contratto, mi hanno risposto che mi avrebbero fatto un contratto di prova tra dieci giorni è legale come cosa?

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere è necessario avere ulteriori informazioni sulla sua situazione lavorativa. Sono a disposizione per darle consulenza in merito,mi occupo di diritto del lavoro. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova suo mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno. Sono proprietario di un appartamento dato in comodato d'uso gratuito a nostro figlio, il quale vi è residente da tre anni. L'anno scorso vi ha preso la residenza anche la sua ragazza. Ora di sono lasciati e lui è tornato a casa nostra, mentre lei è rimasta in questo appartamento, in attesa, dice, di trovare un nuovo appartamento. Io dubito parecchio della sua buona fede e temo addirittura qualche colpo di mano (tipo: cambia la serratura...). Come possiamo tutelarci? Posso chiedere intanto al comune di cancellare la sua residenza nel nostro appartamento?. Grazie

Buongiorno, provveda ad una formale comunicazione. Se ha bisogno di assistenza può contattarmi al mio indirizzo

Salve, il 30 novembre 2022 è cessato il mio contratto di locazione, e mi sarebbero dovuti essere restituiti circa 1600€ dal locatore, relativi alla caparra iniziale. A questo punto il locatore mi dice che non potrà restituirmi la caparra in quanto nell’anno 2022 le bollette sono aumentate quindi, mi ha presentato un conteggio in cui evidenzia di dover pagare un aumento sulle utenze per 11 mensilità. Da precisare che durante l’anno non mi è mai stato chiesto di pagare maggiormente il canone di locazione, dove all’interno del canone stesso vi è anche compreso il pagamento di utenze già precalcolte in fase di stipula del contratto. La cifra finale di questo “magheggio” ammonterebbe a 1900€, per cui oltre alla trattenuta della caparra, mi è stato chiesto di verbale ulteriori 300€. Cosa posso fare in merito? Grazie mille

Buongiorno. Alla fine del contratto di locazione il proprietario dell'immobile è tenuto a restituire il deposito cauzionale versato. Pertanto, il comportamento del proprietario è alquanto illegittimo. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno,espongo il mio problema. Ho da poco fatto eseguire un lavoro di pavimentazione all'esterno della mia abitazione e dopo poco tempo si evidenzia la formazione di salnitro. Sia la ditta che ha fornito il materiale che quella che ha eseguito i lavori declinano ogni responsabilità. Devo rassegnarmi ad aver pagato per un lavoro da rifare o posso fare qualcosa ? Grazie

Buonasera. Provveda, innanzitutto, ad inviare formale comunicazione di diffida contestando il lavoro svolto, salvo agire in giudizio per il risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera vi scrivo perchè al rilascio dell'appartamento in cui abitavo è stato firmato un verbale di riconsegna dell'immobile da me (inquilina) e dalla proprietà in cui si scrivevano i danni da risarcire. Successivamente, a distanza di quasi un mese, la proprietà ha richiesto il risarcimento di danni non presenti nel verbale e ha falsificato lo stesso. Volevo quindi sapere come comportarmi. Grazie

Buongiorno. Provveda ad inviare formale comunicazione di contestazione tramite raccomandata a/r. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno,alcuni mesi fa ho fatto una scrittura privata con l'impresa edile per la realizzazione di un muro a cavaliere che doveva rispettare una certa altezza. Ad oggi 45 giorni dopo l'esecuzione dei lavori ho notato che il muro risulta più alto (circa 20% in più) rispetto a quello concordato e altre misure relative risultano diverse (zoccolo del muro alto il doppio rispetto a quanto sottoscritto da me e dall'impresa edile). Oggi mi è arrivata la fattura dell'impresa che chiede il pagamento completo di quanto pattuito nella scrittura. Posso non pagare il lavoro svolto dall'impresa?. Grazie in anticipo, saluti

Buongiorno. Per poter evitare il pagamento del saldo, deve contestare, a mezzo di professionista qualificato, l'esecuzione delle opere e chiedere che le predette siano realizzate a regola d'arte e nel rispetto delle distanze richieste. Sono a Sua disposizione per la redazione della missiva, previa visione ed analisi della documentazione, contrattuale e non, in suo possesso. Il mio studio si trova a Vanzago, non lontano dalla Sua residenza. Non esiti a contattarmi. Può reperire i miei contatti digitando il mio nominativo su google. Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta

Buongiorno, vorrei esporvi un problema col quale convivo da anni. Sono titolare di un immobile composto al piano terra dalla mia attività commerciale (birreria), e al primo piano da abitazione dove vivo. Il mio immobile confina con un altro edificio, il quale ha una parte proprio sopra la mia attività. L'edificio confinante è in totale stato di abbandono da ben 18 anni (nonostante sia già stato sollecitato un intervento di manutenzione), privo di porte e finestre, quindi esposto alle intemperie e rifugio di ratti ed insetti di ogni tipo. L'erea esterna è poi invasa da erbacce, ramaglie e in totale stato di degrado. Avendo la mia birreria anche un giardino esterno che confina proprio con l'area in degrado confinante, mi trovo quasi impossibilitato a poter usare tale giardino in quanto l'area confinante è infestata da zanzare ed insetti, quindi immaginate le lamentele dei clienti che non esitano ad andarsene. Il mio immobile risente anche di una svalutazione immobiliare visto il degrado che lo circonda, degrado ancora più pesante in quanto ci troviamo in pieno centro storico. Ora sono a chiedervi un consiglio su cosa poter fare o come muovermi prima di intraprendere azioni di qualsiasi tipo. La mia domanda è: possono lasciare un edificio in questo stato? Posso richiedere un risarcimento danni?. Grazie dell'attenzione. Cordiali saluti

Buonasera. Secondo la legge il proprietario di un immobile è tenuto a risarcire i danni cagionati da un vizio di costruzione o da un difetto di manutenzione. Vizi e difetti, nei quali vi rientrano anche le condizioni di fatiscenza in cui versano gli immobili, che sono tali da creare tutta una serie di danni sia patrimoniali, per quanto riguarda l'impatto che l'immobile fatiscente ha sul decoro urbano degli immobili vicini sia non patrimoniali, per quanto riguarda, invece, i danni da disagio abitativo. Pertanto, come ben può vedere ci sarebbero i presupposti per poter agire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve, mio padre nel 2004 durante la separazione con mia madre mi ha donato metà della casa in cui vivevamo. Mia madre nel 2014 ha deciso di vendere la casa facendomi pressioni e nominandosi mia procuratrice speciale. Dalla vendita io non ho ricevuto nulla in cambio, e sono rimasto a mani vuote. Vorrei sapere dato che era una dizione se posso agire in qualche modo per riavere la mia casa venduta. Cordiali saluti

Buonasera. Da quanto descrive vi sono i presupposti per agire legalmente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, sono proprietaria di un appartamento di mq 50 nell'altopiano di asiago. in una palazzina di 7 unità dove abbiamo una caldaia a condensazione a gas sostituita nel 2018 con i contacalorie per ciascuna unità per il calcolo del consumo. Volevo chiedere per il totale del consumo quanto è la percentuale fissa che va ripartita in millesimi indipendentemente se i vari proprietari utilizzano o no la casa d'inverno e se c'è una legge che regola questo. Inoltre chiedo se l'amministratore ha l'obbligo di fare le letture periodiche visto che sono passati anche 18 mesi tra una lettura rilevata del contatore e la successiva. me ne sono accorta perchè visto l'alto costo di riscaldamento addebitato, ho chiesto le bollette del gas di un anno intero. Ho contestato inoltre all'amministratore il consumo di mc fatturati perchè a parità di calorie totali segnate dai contatori contatori, i mc sono quadruplicati. sapete aiutarmi? grazie. Cordiali saluti

Buongiorno Signora. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

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