Salve, Ho perso una causa e mi hanno pignorato il c/c. Tale conto è capiente quindi la somma può essere riscossa, ma a quanto pare solo nel 2024. Mi ha contattato l'Avv della controparte chiedendomi di chiudere la situazione con un pagamento per contanti, altrimenti non avrebbe aspettato il 2024, bensì avrebbe provveduto ad eseguire un pignoramento immobiliare. Mi chiedevo se è possibile, dato che la somma sul conto è già stata bloccata, poter procedere con un pignoramento immobiliare. Mi sento vessato, grazie per l'attenzione

Buongiorno. Dovrei esaminare la documentazione per poter rispondere alla domanda. Se necessita di un parere può contattarmi ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo. Le consulenze possono essere gestite in presenza, telefonicamente, on-line e via mail. Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. Avv. Francesco Genna (Foro di Treviso). 31044 Montebelluna (TV)

Salve, ho inviato un sms all ex moglie del mio compagno per dei chiarimenti, educato non minaccioso etc. Le avevo già parlato al telefono del mio compagno, frequento tutti i giorni i suoi figli, ed entro nel suo condominio settimanalmente. Quindi dentro una dinamica familiare, con possibilità anche di poterle lasciare posta diretta. Non arrecandole danno per l uso del suo numero etc, lei vuole denunuciarmi per diritto alla privacy del suo recapito telefonico. Come devo comportarmi o aspettarmi

Buonasera. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o sul website al fine di comprendere meglio la vicenda e consigliarle la strada migliore. Sarebbe opportuno visionare la documentazione in Suo possesso ( screen messaggio etc). La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Gentili Signori sono figlio di italiani, nato nel 1961 in Venezuela, ma all'età di 2 anni mi sono trasferita in italia con i miei nonni al paese di Corvara provincia di Pescara dove sono cresciuto fino all'età di 20 anni. Qui, oltre a completare gli studi, ho svolto anche il servizio militare. Poi sono tornato in Venezuela dove, grazie a Dio, ero una persona oltre che un'ottima testimonianza, una persona con un buon successo economico, proprietario di una ditta di TV via cavo. Purtroppo, con l'arrivo del Chavismo, ho dovuto trasferirmi per l'incolumità personale e della mia famiglia, visto che in un paio di occasioni siamo miracolosamente riusciti a sfuggire a un rapimento. Ci siamo trasferiti nel 2009 a Panama dove vivo tuttora. Purtroppo qui le cose sono cambiate molto, e dopo aver passato un bel po' di anni, a causa di alcuni cattivi investimenti sono stato bersaglio di alcune truffe e ho perso quasi tutto il mio capitale. Anche se ancora oggi viviamo qui, sono stato costretto in diverse occasioni ad andare al consolato italiano a Panama per chiedere un aiuto economico poiché ho due figli minorenni e mi trovavo in condizioni precarie. Nel mese di. Dicembre mia figlia finisce l'anno scolastico e abbiamo intenzione di lasciare Panama a febbraio, perché non ha senso continuare qui,la nostra intenzione è di tornare in Italia poiché in Venezuela la situazione è ancora molto delicata e pericolosa.Io ei miei figli siamo cittadini italiani con passaporto, mia moglie non lo è ancora, ma ci sta lavorando. Stiamo vedendo che ci sono molte opzioni in Italia per ottenere aiuti e agevolazioni, sia per acquisire la nostra prima casa, sia per poter avviare un'attività commerciale, che si rivolgono proprio a persone con risorse economiche limitate, o per impatriati. Vorrei sapere se offrite questo tipo di consulenza per svolgere tutte queste procedure, sia essa gratuita, oppure ad un prezzo ragionevole da pagare più volte, perché in realtà al momento non abbiamo le risorse per effettuare tali pagamenti. Aspetto i vostri commenti per darvi maggiori informazioni. Un cordiale saluto

Buongiorno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, vi presento la situazione in cui mi ritrovo, sperando di essere chiaro e semplice. Vivo in una villeta bifamiliare a cui si accede da un ingresso pedonale (dal livello della stada) e da un ingresso per le macchine (da una stradina che fa il giro della casa). Inizialmente la casa era indivisa tra 2 persone, poi hanno fatto l'atto per dividerla e ognuno prendersi 1 casa e nel contratto era stato previsto che entro una certa data (il 1994), uno dei proprietari avrebbe dovuto costruire a parte un ingresso pedonale (dal livello della strada), in maniera da accedere ognuno autonomamente alla propria abitazione. io sono proprietario della casa con l'ingresso originale. il vicino non ha costruito il suo ingresso. è stata fatta un ingiunzione dicendo che entro il 2014 avrebbe dovuto creare il suo ingresso privato ma non è stato fatto nulla in merito in quanto, a detta del vicino, non ha i soldi per realizzarlo e non può farci niente. Ora, mi sono stancato e vorrei recintare la mia parte di proprietà, cambiare il cilindretto del portone e staccare i citofoni e i cavi per aprire il portone da dentro casa, in maniera che il vicino non abbia più controllo su di esso e sia "costretto" a crearsi il suo ingresso. Posso farlo, dato che da contratto lui avrebbe dovuto realizzarlo già parecchi anni fa? Oppure rischio di incorrere nel reato di sequestro o qualcosa di simile? la cosa che mi dà pensiero è che il vicino vive con la madre che usufruisce della legge 104. Vorrei capire a cosa vado incontro, prima di muovermi per vie legali in maniera seria. Grazie mille per la risposta che, spero, mi fornirete

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire, Lei parla anche di un contratto che sarebbe opportuno visionare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, volevo un parere in quanto la norma non è chiara. La mia famiglia ha un appartamento, dove sono delle persone in affitto, contratto 4+4 a rinnovo automatico, con clausola inflazione, volevo sapere se si potesse riacquisire la proprietà per fini abitativi per me in qualità di figlio prima della scadenza contrattuale. Siamo al settimo anno del 4+4. Grazie

Buongiorno. Certo che può, la legge ammette la possibilità di disdetta da parte del locatore dopo la prima scadenza del contratto (ossia dopo i primi 4 anni) nei casi di: destinazione dell'immobile a uso proprio o dei familiari, ricostruzione o demolizione dell'immobile stesso. Pertanto, può provvedere ad inviare al conduttore formale comunicazione di disdetta con preavviso di almeno 6 mesi. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Ho preso circa un anno fa un box in affitto con contratto di due anni, contratto legalmente registrato. Ho ora esigenza di lasciare il box e, a aprile, ho inviato una raccomandata di disdetta,con ricevuta di ritorno regolarmente ricevuta e firmata dal proprietario del box. Passati i sei mesi contatto il proprietario per la riconsegna delle chiavi e la restituzione della caparra ma il proprietario mi dice che sono obbligata a pagare tutti i due anni e che non mi è possibile rescindere. sul contratto non é indicata la tempistica di preavviso da dare per la rescissione. Ha ragione il proprietario o io, dopo aver dato i sei mesi stabiliti dalla legge di preavviso sono nel giusto e non posso incorrere in nessuna penale di inadempienza se lui non vuole prendere le chiavi e restituirmi la caparra?

Buonasera. Premesso che per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare il contratto, bisogna capire se effettivamente sul contratto è previsto un termine minimo di locazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, a seguito del cambio di gestore abbiamo ricevuto dal precedente gestore, una fattura di ricalcolo che contiene a nostro avviso, dei ricalcoli errati. Il gestore non ne vuole sapere nulla e sostiene che siano corretti. Ma noi fino all'ultimo abbiamo sempre pagato bollette basate su conteggi effettivi. Ora il "debito" è passato al nuovo gestore, nessuno ha intenzione di rateizzare il debito (che avremmo pagato in attesa di capire se era dovuto o meno, per non ricevere spiacevoli sorprese). La cifra in questione è davvero alta e non ha nulla a che vedere con gli aumenti dei costi, si tratta puramente di conteggi di consumi non dovuti. Chiediamo una consulenza per capire come muoverci. Grazie. Cordiali saluti

Buona sera. Se ha necessità di consulenza e assistenza, mi rendo disponibile a prendere visione della documentazione in vostro possesso e a concordare un piano di rateazione. Può accedere alla consulenza diretta, tramite la piattaforma, o contattarmi ai recapiti di studio per un preventivo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buongiorno Le chiedo se possibile una risposta al mio quesito. Avevo una casa in affitto in provincia di Biella. L'affittuario non mi pagava e alla fine sono andato ida un avvocato di Vercelli. Per potere recuperare i miei soldi. Dopo mancata mediazione siamo andati i n causa da me vinta. Ora il mio avvocato se ne è lavato le mani e sono rimasto cosi per 2 anni senza ricevere nulla. Vorrei sapere se è fosse possibile vendere il credito perché penso che la mia ex inquilina non abbia nulla da perdere!. Aspetto con ansia una Sua risposta. Distinti saluti

Buon pomeriggio. Bisogna comprendere le ragioni per cui il legale precedente si sia fermato. Se il debitore è nullatenente e non è possibile effettuare alcun tipo di pignoramento, bisogna valutare l'interesse a procedere. La cessione del credito è disciplinata dall'art. 1260 c.c., se vuole approfondire altri aspetti resto a sua disposizione. Trova l'accesso diretto alla consulenza e i recapiti dello studio sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Ho acquistato un immobile nel mese di aprile 22, durante la trattativa portata avanti da una agenzia immobiliare mi viene riferito che l'immobile è interessato da lavori alla copertura, viene dichiarato che i lavori sono già deliberati in toto e come prevede la legge durante la trattativa chiedo che le rate siano interamente coperte dal venditore. In data 21/07 viene indetta una assemblea condominiale straordinaria dove vengo a scoprire che la parte saldata è legata al 35% dell'importo dei lavori preventivati e per il restante 65% il condominio aveva richiesto la cessione del credito. A seguito dell’emersa impossibilità di cessione del credito di imposta, i condomini decidono di deliberare per la restituzione dell'acconto (35%) e l'amministratore restituisce tale importo al venditore senza comunicarmelo. A seguito di ciò io mi ritrovo con un immobile senza eseguiti dei lavori che in fase di trattativa dovevano essere già finanziati dalla parte venditrice

Buongiorno. Per poterle fornire un parere ad hoc, ho necessità di visionare la documentazione in Suo possesso. Mi occupo di diritto civile da oltre quindici anni e sono in grado di fornirle assistenza a tutto tondo nella materia trattata. Il mio studio si trova a Vanzago (MI), non lontano dalla Sua residenza. Può reperire il mio indirizzo mail digitando il mio nominativo su google. Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Salve . le spiego un po la mia situazione un po delicata . sono venuta in italia il 2009 regolare di permesso congungimento familiare . nel 2016 ho divorziato dal marito problemi personali ho avuto 3 figli che adesso anno 14 e 12 anni vivono in italia si come seguono la scuola con permesso di sogiorno rinovabile ogni 2 anni . il tribunale ha affidato il figlio al ex marito e la figlia a me . sono tornata in albania nel 2014 si come ero gia separata dal marito e mon avevo un posto dove stare . ho lazcisto che la figlia che affidata a me di seguire la scuola in italia e sono entrambi con il padre e il problema e che lui non me li fa ne parlare ne vedere i figli . i sono sposata adesso e ho un figlia picola e sono arrivata in italia da 2 messi per avere la posibilita di vedere i miei figli ma nulla da fare . La mia domanda e e possibile fare il permesso congungimento familiare si come mia figlia e natta in italia ed e minorene. Grazie in anticipo aspetto una risposta

Buonasera. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, recentemente ho acquista presso *** due climatizzatori con i relativi servizi aggiuntivi di installazione che sono stati assegnati alla società **** SPA. Lo scorso 16 Agosto i dispositivi sono stati consegnati ed installati dai tecnici dell’azienda **** Group. A distanza di pochi giorni dal montaggio, uno dei due condizionatori ha iniziato a perdere acqua macchiando il muro in modo permanente. I tecnici di ***** Group sono inteventui per riparare il guasto dovuto ad un malfunzionamento, dicono, del tubo. Dopodichè mi hanno lasciato un numero di cellulare sul quale inviare le immagini del muro danneggiato e mi hanno risposto( 1 sola volta ) che sarebbero tornati per le verifiche del caso. Da quel giorno non rispondono più. Ho contattato l’assitenza di Olimpia Splendid che, dopo aver visualizzato le immagine, ha dichiarato che si tratta di un errore in fase di installazione. Ho contattato Energo che mi ha risposto di chiamare il venditore ( Euronics ). Ho contattato Euronics che sta cercando di sollecitare Energo, ma senza successo. Adesso la situazione è la seguente: io ho acquistato del materiale con i servizi aggiuntivi di installazione, mi ritrovo un muro macchiato e nessuno mi risponde. Ho inviato a tutti gli attori coinvolti una pec, ma non ricevo risposta. Cosa posso fare? grazie mille

Buonasera. Se i danni sono stati causati da un errore nell’installazione, ne rispondono, principalmente, il venditore, da cui ha acquistato prodotti e servizi, ed in solido anche la ditta di installazione. Ma, non avendo ancora certezza sulle cause della perdita d’acqua, conviene, senza ulteriore perdita di tempo, inviare formale richiesta di risarcimento danni a tutte le ditte coinvolte. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.33

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Pignoramento: dubbi

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Buongiorno siamo 7 eredi dal patrimonio si è venuti a conoscenza Di 2 polizze vita abbiamo fatto richiesta con copia testamento e documenti all assicurazione , ma lei ci ha chiesto anche capacita giur … Leggi tutto

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Vincenzo De Crescenzo

Avvocato Civilista

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