Buongiorno, io e mia sorella dovremo fare la successione dei beni ereditati da nostri genitori , deceduti recentemente. Per motivazioni dovute a prossima separazione, con mia sorella, e su richiesta di mia madre, vorremo che la casa risultasse al 100% da me ereditata, evitando così la comunione dei beni. Ovviamente mai sorella usufruirebbe di un'altra parte di eredità. Sapete indicarmi se è possibile e quale è il percorso da seguire. Saluti

La questione è alquanto delicata e particolare per poter individuare una soluzione in questa sede. Se non ha un suo legale di fiducia, può contattarmi ai miei recapiti e valuteremo assieme il da farsi

Buongiorno , nel nostro condominio sono partiti molto in ritardo i lavori del 110 superbonus. I lavori dovevano iniziare ad ottobre ma solo in questi giorni sono arrivati i ponteggi . Mio marito ha chiesto più volte all’amministratore e al capo cantiere come sarebbero stati messi i ponteggi nei pressi del box auto peeche a lui assolutamente serve potervi accedere . Ha chiesto più volte anche con l’intenzione di affittare un altro box altrove qualora ci fosse stato qualche problema . E aveva già visionato alcune offerte . Ma sia l’amministratore che il capo cantiere gli hanno assicurato più volte che i box ( tutti i box sarebbero stati accessibili . Cosa confermata venerdì scorso a voce e sabato con messaggio scritto . Ieri ci dicono che il nostro box . Solo il nostro non sarà accessibile pee 6 mesi dandoci un giorno di tempo per togliere tutto . Ora non ci sono altri box disponibili da affittare ne nel nostro paese ne nei paesi vicini . È nostro diritto chiedere tempo o insistere che si trovi un altra soluzione ? Possono dirmi un giorno per l’altro che mi chiudono un locale per sei mesi avendo sempre affermato il contrario ?. Cosa possiamo fare ?. Grazie se vorrete rispondere ai miei quesiti

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Egregi Signori, vi scrivo per consultare il mio caso e vi ringrazio in anticipo per qualsiasi aiuto possiate darmi. Sono colombiana, ho 45 anni. Mio marito di nazionalità italiana, è morto in un incidente in moto a Dubai-Emirati Arabi Uniti il 27 gennaio 2018. Ci siamo sposati in tribunale (legalmente) a Firenze il 16 gennaio 2013, al momento della sua morte eravamo sposati da 5 anni. Non avevamo figli. Eravamo entrambi residenti a Dubai con visti legali. Mio marito ha sua madre e sua sorella vive. Mio marito era iscritto al consolato di Dubai come residente all'estero, capisco che lui aveva fatto quello per le tasse. Mio marito aveva un conto con INTERACTIVE BROKERS (un broker, non una banca). Aveva questo conto per fare il suo lavoro che era "trading online", quel conto era in Svizzera, non in Italia o negli Emirati Arabi Uniti. Mio marito aveva un conto in banca in Italia, aveva un saldo di circa 20.000 euro. Mio marito aveva una proprietà a suo nome e sua sorella (pari quote), questa proprietà è in Italia (Forte dei Marmi). Mio marito aveva 2 motociclette a suo nome, entrambe registrate a Dubai. Ho spedito le moto in Italia, le ho messe a mio nome prima di spedirle. Una moto è stata venduta in Italia. Non avevamo proprietà o conto in banca insieme. Poiché la morte di mio marito è avvenuta durante una corsa all'autodromo di Dubai, lui aveva un'assicurazione che aveva lasciato a mio nome e i soldi mi sono stati dati qualche tempo dopo l'incidente. Le mie domande sono. 1.Essendo morto fuori dall'italia, quale legge si e dovuto applicare per fare la successione e divisione dei beni?. 2.Era iscritto al consolato di Dubai come residente all'estero, allora, come vengono considerati i suoi beni/conti all’estero per la successione?. 3.Io so che la parte della proprietà italiana che era intestata a mio marito deve essere divisa con sua madre e sua sorella? Quale sarebbe la percentuale?. 4. Per i soldi dal conto bancario in Italia che devo dividere con sua madre e sorella, quale sarebbe la percentuale?. 5.Il denaro nel conto Broker che mio marito aveva fuori dall'Italia entrerebbe nella distribuzione dei beni? Se e così, quanto appartiene alla sua famiglia e quanto a me? Ripeto, quel conto non era in una banca ma in un broker. 6.Le moto che erano a nome di mio marito a Dubai, una delle quali l'ho venduta in Italia, i soldi della vendita le devo dividere con la sua famiglia? E quale sarebbe la percentuale?. 7.Il denaro che ho ricevuto dall'assicurazione della gara corrisponde qualche parte alla sua famiglia?. Vi faccio queste domande perché non ho ben chiaro la legge italiana, ad esempio, in Colombia dopo la morte dei coniuge tutto passa al marito o alla moglie, e ai figli seconda della loro età. Genitori o fratelli non ereditano nulla. L'avvocato di famiglia di mio marito mi ha detto che tutto ciò che mio marito aveva, in Italia o all'estero, doveva essere condiviso con la sua famiglia e questa è una cosa che non mi è chiara. Capisco che la proprietà e i soldi che aveva in banca in Italia devono essere condivisi con la sua famiglia, ma le altre?. Io vi ringrazio in anticipo per l'assistenza che potrevi fornirmi. In allegato una copia del certificato di matrimonio e del certificato di morte di mio marito. Rimango attenta a qualsiasi ulteriore informazione di cui abbia bisogno. Cordiali saluti

Buongiorno. Non è possibile fornirle un parere poichè ci sono diversi aspetti da valutare. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, sono uno studente di Giurisprudenza presso l'università Bocconi. Chiedo delucidazioni riguardo l'esistenza o meno di una regolamentazione riguardo il riconoscimento di esami sostenuti in carriere universitarie pregresse. Prima di frequentare la Bocconi ero iscritto all'università Alma Mater di Bologna, facoltà di Economia, sostenendo alcuni esami del primo anno, prima di fare l'immatricolazione in Bocconi. Adesso, vorrei chiedere il riconoscimento di un mio vecchio esame sostenuto a Bologna, per abbreviare il mio percorso di studi in Bocconi e avere un esame come già fatto, tuttavia ho il timore che questa procedura mi possa venire preclusa. Guardando su internte mi sono accorto che numerosissime università lo consentono, e ho dei dubbi riguardo la Bocconi. Il riconoscimento CFU da esami di altra univerisità compete ad ogni singola università? Per cui ciascun polo didattico può decidere le proprie modalità, oppure esiste una regolamentazione nazionale, da leggi o dal ministero?. Oppure, se dovesse esistere una regolamentazione, essa si applica solo alle università pubbliche, e le private invece sono autonome?. Vi ringrazio per l'aiuto. Spero in una vostra risposta, a presto

Gentile Utente. Per questioni simili occorre acquisire informazioni alla segreteria studenti dell'Università. Infatti ogni Università ha un proprio regolamento di disciplina. Innanzitutto può partire facendo Lei stesso una ricerca nella sezione del sito relativa alla disciplina dell'Università. Nel caso avesse bisogno, una volta acquisite le documentazioni necessarie e afferenti alla Sua Università, sono a sua completa disposizione. Cordiali saluti. Benedetta Vivarelli

La propietaria di casa mi ha inviato una letterea A/R, chiedendo il importo di 4 mensilita di affito. Purtroppo in questi mesi dovuto al COVID e una mancanza di lavoro di oltre 3 anni, ho dovuto scegliere tra mangiare e pagare il affito. La propietaria mi aveva detto verbalmente che se io invio dei soldi , lei suspendeva tutto procedimento legale. Oggi mi dice che devo parlare con la sua avvocata. Mi sembra una mancanza di rispetto in quanto la sua parola non vale. Sono invalido civile al 55% (fatto che la propietaria lo sa) e senza lavoro. Quale sarebbe la cosa migliore da fare? si puo rateizzare?

Buongiorno. Il blocco degli sfratti previsto negli anni precedenti per via dell'emergenza pandemica è terminato al 31.12.2021, sono pertanto riprese le procedure di sfratto da Gennaio 2022, parlare con l'avvocato della proprietaria potrebbe essere comunque un modo per comprendere le intenzioni future e magari giungere a un accordo di rientro prima che venga dato inizio al procedimento di sfratto, quindi sarebbe consigliabile. Qualora invece avessero già depositato un procedimento di intimazione di sfratto, potrà comunque opporsi o comparire in udienza, spiegando le sue ragioni. Qualora avesse ulteriori necessità può utilizzare i contatti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Abito in campagna e per arrivare alla mia casa devo percorrere circa 500 m. di una strada vicinale. La strada è in discesa ed è stato messo uno scarico di acqua che dovrebbe scendere in un fossato ma attualmente scende su tutta la strada in quanto il fosso che dovrebbe contenerla è fatiscente, inoltre gli animali selvatici contribuiscono a distruggerlo. Anche ora che c'è sicità, l'acqua scorre sempre perchè viene inviata da un resort soprastante che inaffia i giardini (almeno credo), comunque quest'acqua sta distruggendo tutta l'asfaltatura e creando voragini. Posso chiedere al resort di intervenire per sistemare la strada? Loro a mia richiesta bonaria hanno detto che è compito dei vicini farsi carico dello scarico del vicino soprastante , approntando a proprie spese un nuovo fossato. A me sembra strano, visto che il problema è sorto a causa del loro continuo versamento d'acqua. Ringrazio in anticipo del parere e saluto cordialmente

Gentile Signora Cristina. Provveda ad inviare, meglio se tramite un avvocato di Sua fiducia, formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera Vorrei avere una consulenza legale in merito ad un problema avuto il seguito di una ristrutturazione tramite ditta privata. Stipulato un contratto con questa ditta privata per una ristrutturazione Che prevedeva il termine dei lavori entro e non oltre il 31 dicembre 2021 ma ad oggi i lavori non sono ancora terminati. Preciso che sul contratto stipulato è indicata la data di fine dei lavori ed è indicata la somma giornaliera di penale per ritardo e vorrei sapere se posso far valere questo mio diritto e richiedere il risarcimento per i giorni di ritardo

Gent.mo. Come i colleghi hanno già correttamente evidenziato, la visione del contratto è indispensabile per fornire risposte certe. In linea di massima, la risposta è di segno positivo. Può contattarmi per una consulenza a distanza ovvero recarsi presso il mio studio di Lecce per una valutazione della sua situazione. Cordialità. Avv. Andrea Carrisi

Buongiorno, in data 22/03/2022 ho ricevuto una cartella da parte dell'Agenzia Entrate e Riscossione, in merito ad un bollo auto del 2018 della mia vecchia autovettura demolita a fine 2018. In teoria il bollo auto si prescrive in 3 anni a partire dal 1° gennaio 2019 e quindi il 31 dicembre 2021 sarebbe caduto in prescrizione. La mia domanda è se con i vari rinvii in merito al covid, si sono protratti anche questi termini perché su vari siti internet, non ho trovato nessuna informazione in merito. Grazie e cordiali saluti

Buongiorno. I bolli auto si prescrivono in anni 3. Pertanto, nel Suo caso il termine è prescritto e nessuna somma è dovuta all’Ader. I vari decreti che sono stati emanati avevano disposto solamente il rinvio del pagamento del bollo auto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino- Milano

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