Buongiorno, vorrei chiedere un consulto circa la mia situazione attuale : dopo una separazione consensuale durata più di tre anni c'è stata una riconciliazione, mio marito è tornato a vivere nella casa coniugale cambiando appunto la residenza. È sufficiente questo affinché il matrimonio riprenda a pieno regime o bisogna comunicare qualcosa al tribunale dell'omologa?. Grazie mille per la disponibilità e la risposta. Cordiali saluti

Buongiorno. Potete provvedere a recarvi presso l’ufficio dello stato civile del comune presso cui è stato celebrato o trascritto il matrimonio e dichiarare l'intenzione di riconciliarvi. Dichiarazione di riconciliazione che sarà annotata nell’atto di matrimonio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve,avrei bisogno di una consulenza. Mia zia,ora deceduta,aveva sposato un vedovo,deceduto poi prima di mia zia, proprietario insieme alla prima moglie di un appartamento. Una volta defunta mia zia ho contattato una pronipote del marito per restituire le chiavi dell'appartamento senza nulla pretendere. La signora in questione ha detto chiaramente di non essere interessata alla restituzione delle chiavi perché per lei avrebbe significato assumere responsabilità anche per gli altri eredi sparsi per il mondo e che non era in grado di contattare. Ho deciso di rivolgermi al tribunale per la rinuncia all'eredità e sono in possesso del documento. Ora, a distanza di un anno, sono stata contattata dalla signora di cui sopra e da una sua parente,cugina del nonno e non erede, per la restituzione delle chiavi.Ho ricevuto due telefonate e nessuna sapeva dell'altra.Non volendo ricoprire il ruolo dell'arbitro ho tergiversato dicendo che ho smarrito le chiavi ,che erano di mia zia e non del marito e quindi non di loro proprietà , e che la casa è lì a loro disposizione. Hanno minacciato di denunciarmi, ma io, dopo aver liberato la casa dagli effetti personali e dal momento della rinuncia all'eredità, non sono più entrata nell'appartamento. Cosa mi consiglia di fare? Io non mi sento di decidere a chi dare le chiavi,visto che ci sono altri eredi che non sono a conoscenza che la casa è libera. Ringrazio per l'attenzione che darete a questa questione spinosa e porgo cordiali saluti

Buonasera. Per sua stessa ammissione la questione è spinosa. Pertanto, bisogna esaminarla attentamente. Se vuole può contattarmi tramite i miei recapiti. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno,vorrei chiarire lo status di convivenza o meno con mia moglie, che non mi risulta chiaro dalle evidenze in mio possesso. Vivo dal 2010 a Milano con mia moglie spagnola. Tuttavia io sono regolarmente iscritto all’anagrafe del Comune di Milano, mentre mia moglie non ha mai spostato la residenza, che è sempre rimasta a Cordoba, presso la casa dei genitori. Nel 2013 ci siamo sposati in Spagna, indicando nell’atto di matrimonio il luogo di residenza a Milano. Tuttavia, nonostante la successiva registrazione dell’atto al Comune di Milano, mia moglie non è mai figurata nel mio stato di famiglia. È normale?. Nel 2020 abbiamo avuto una figlia, sempre in Spagna. Ho registrato l’atto di nascita al Comune di Milano e ora mia figlia è anche cittadina italiana, residente a Milano e presente nel mio stato di famiglia. Mia moglie invece continua a non rientrarci, tanto che nella richiesta di ISEE per mia figlia, ho dovuto “forzare” la residenza di mia moglie per attrarla nel nucleo familiare. La domanda è la seguente: ai fini di autocertificazione per dichiarazioni di vario tipo (membri occupanti l’abitazione, TARSU, segnalazione dei familiari a fini lavorativi, adesione a polizza sanitaria, ecc.) come dobbiamo definirci io e mia moglie? Coniugi non conviventi? La situazione di fatto è quella per cui mia moglie e mia figlia passano periodi anche lunghi in Spagna, ma comunque, quando siamo in Italia, viviamo a Milano. Grazie per il chiarimento

Buongiorno. Bisogna verificare con il Comune di Milano per quale ragione non abbia iscritto sua moglie nello stato di famiglia, è possibile che manchi una procedura. In ogni caso, direi che si è comportato correttamente per l'ISEE, poiché di fatto sua moglie convive con lei, il fatto che per alcuni periodi viviate in Spagna non è determinante ai fini della residenza, se i periodi sono inferiori a 12 mesi. Per la TARI e altre dichiarazioni è possibile effettuare una variazione del nucleo familiare, ma prima sarebbe opportuno approfondire alcuni particolari. Resto a sua disposizione per una consulenza diretta o per assistenza, trova i contatti visitando il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buonasera, il figlio minorenne della mia compagna nel maggio scorso ha commesso un reato grave. Il ragazzo è disabile con varie patologie tra le quali Tourete, iperattività, ritardo. Dovrebbe assumere farmaco ma si rifiuta, è stato posto agli arresti domiciliari nrl luogo di residenza. Nella stessa casa risiedono le due bambine nate dalla relazione tra me e la madre, la vita per via di questo ragazzo è un inferno, sta distruggendo la casa, quando arriva la fidanzata fa le bize per cacciarci di casa, e di conseguenza sono costretto a portare fuori tutti i giorni le bambine fin che la casa non viene liberata da questa ragazzina. Il ragazzo ha un padre che furbescamente per non guardarlo e controllarlo ha tolto la residenza da casa della madre. Vorrei sapere se vi è la possibilità di far affidare il ragazzo al padre, fare causa contro chi non ha preso posizioni assegnando il ragazzo a una comunità educativa o quant'altro. Mie figlie sembrano randagi che non possono stare a casa loro vivendo un infanzia normale, aggiungo inoltre che la mia compagna è stata ricoverata ed ho dovuto guardare io questo ragazzo perché il padre lo prendeva solo 2 ore la mattina

Buongiorno. La richiesta merita un accurato approfondimento. Resto a disposizione per una consulenza approfondita. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

In breve Il compagno di mia mamma vuole che io e mamma liberiamo casa entro settembre. Se come loro due insieme hanno una figlia (Alessia) che ha 14 anni,quindi minorenne. Abbiamo detto che c’è ne andiamo però vogliamo andarcene tranquille. Che magari il signore come si è svegliato da un giorno all altro di cacciarsi poi si sveglia di denunciarla per abbandono di minore. Vorrei sapere come dovrebbe muoversi mia mamma per non rischiare nulla

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, ho un figlio di 27 anni avuto da una convivenza finita quando mio figlio aveva poco più di 1 anno. Il padre se n'è sempre disinteressato e solo per qualche anno dopo una sentenza in cui il tribunale lo condannava a pagare una cifra irrisoria al mese (perché dichiarava essere nulla tenente) ha versato tale somma. Nel 2018 dopo anni di lotta, sono riuscita ad ottenere 17.000 euro a fronte di un pignoramento di una parte di immobile in suo possesso. Ora a distanza di anni mi arriva la citazione a giudizio penale( a seguito di querela) come parte offesa. Come mi devo comportare? Ho letto di persone che si sono costituite parte civile. Ma in questa sede posso fare presente che quella cifra ricevuta a gran fatica era solo una minima parte delle spese sostenute da me in 27 anni?. Senza contare tutti i problemi che ho avuto, dalla perdita del lavoro per ben 5 anni, all' aver dovuto affrontare una malattia importante solo e sempre con il mio lavoro. Mio figlio purtroppo è disoccupato. Resto in attesa, se possibile, di un parere, un consiglio su come comportarmi. Grazie

Buongiorno. è essenziale conoscere il contenuto della citazione in giudizio, della querela, in generale può costituirsi parte civile in determinati casi chi sia la persona offesa dal reato. Se ha bisogno di una consulenza personalizzata o di assistenza resto a sua disposizione, trova l'accesso e i contatti visitando il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.34

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