Salve, colgo l'occasione per complimentarmi dei vostri servizi. La mia richiesta riguarda un fatto concreto. Tizio, con minori a carico, ha subaffittato un alloggio popolare, assegnato a suo nome, a Caio. Caio vive con un minore di anni 18, senza residenza fissa nella città in questione o domicilio in quell'appartamento. Tizio non cambia residenza o domicilio ma rimane titolare dell'alloggio semplicemente trasferendosi con i minori a casa della nuova compagna. Caio paga in nero mensilmente l'affitto stabilito dalle parti ( rigorosamente tutto in nero ovvero in contanti ) senza tralasciare alcun pagamento. Tizio, assegnatario dell'alloggio, un giorno senza alcun preavviso contatta Caio per rivendicare l'alloggio poichè cacciato di casa dalla nuova compagna. Quali diritti ha Caio per evitare di essere "sfrattati" dal reale assegnatario della casa?. Caio non ha prove in merito al subaffitto se non l'allacciamento della corrente a suo nome e svariati testimoni che hanno constatato la sua reale presenza all'interno della casa. Cosa rischia Tizio e cosa rischia Caio?

Buongiorno. Poichè tra le parti non esiste un regolare contratto di affitto di immobile, Caio se non ottempera alle richieste di riconsegna dell'immobile, potrebbe incorrere in una denuncia di occupazione abusiva di immobile. Converrebbe che le parti si accordassero tra di loro, per trovare una pacifica soluzione alla questione. Avv. Chiara Labrozzi

Buongiorno, sono qui a chiedere informazioni in merito alla disdetta di un contratto di locazione causa morte dell'inquilino. Mio nonno viveva con la moglie in questa casa in affitto (dal 1952-58 circa). Però è mancato l'8 febbraio 2020, e la moglie ha cambiato residenza in casa della figlia. Mia madre (la figlia) ha fatto la disdetta del contratto il giorno 21 febbraio. Ha pagato con un bonifico regolare di affitto con ricevuta di ritorno il mese di marzo, (mio nonno ha sempre pagato l'affitto entro il giorno 5 di ogni mese) perciò dovrebbe pagare ancora i mesi di aprile e maggio, cosa che è intenzionata a fare, lasciando alla proprietaria la cauzione versata (ancora in lire!) da mio nonno al momento del primissimo contratto di affitto. Il problema è che la proprietaria contesta il mese di marzo, parlando di cauzione e dicendo che lei in quel mese ci ha pagato le tasse (non lo considera regolare in sostanza). In più, avendole fatto notare questa cosa, rincara la dose aggiungendo che dovrebbe farle pagare anche tutte le spese per mettere a posto l'appartamento in quanto è presente muffa in quasi ogni angolo dovuta all'umidità, persino il parquet si è alzato da terra. L'ultimo contratto di affitto risale al 2018 e ovviamente tutti questi danni erano già presenti (non è possibile che in soli due anni si verifichino danni del genere), per non parlare dell'impianto elettrico, che è stato messo a norma DOPO la firma del contratto del 2018. Questo sta a significare che è stato fatto firmare una proroga di un contratto di affitto di una casa che aveva un impianto elettrico fuori norma, oltre che ai danni causati dall'umidità. Domanda: il contratto di affitto di un bene immobile non è PERSONALE? Se è così, ipoteticamente mia madre non avrebbe dovuto pagare nulla, non essendo un erede che viveva in quell'appartamento giusto?. E' giusto che la proprietaria contesti il mese di marzo? Mia madre cosa dovrebbe fare?. In attesa di una risposta, ringrazio anticipatamente

Buongiorno. Se il contratto di affitto è stato sottoscritto solo da suo nonno, il contratto si è interrotto dal momento della morte di una delle parti. Sua madre non è tenuta a fare altro non essendo subentrata nel contratto di locazione. Aspetti le prossime mosse del proprietario dell'immobile ( come ad esempio richiesta per iscritto di pagamento canoni di locazione) per valutare il da farsi. Avv. Chiara Labrozzi

Due anni fa ho incaricato un geometra per presentare il progetto della ristrutturazione della casa acquistata. La Signora, amica di famiglia di vecchia data, essendo in difficoltà economiche, mi ha chiesto di pagarla in anticipo e una parte della somma pattuita ha incassato in nero. . Passato un anno, la Signora mi ha chiesto un prestito a titolo personale di 500 € (nessuna ricevuta fra gli "amici"), con la promessa di restituirmeli dopo una settimana. Non avendoli ricevuti indietro a distanza di un anno, ora credo che il "prestito" sia stato pensato come integrazione nella somma pattuita per la sua prestazione. Ma la storia non è finita qui. Sono trascorsi 2 anni, ma il progetto (fra l'altro, dei lavori di piccola entità) non è ancora presentato, sia per i motivi oggettivi, sia per quelli soggettivi. Ho potuto assistere agli incontri della geometra coi funzionari dell'Ufficio tecnico del Comune, i quali le hanno indicato molti errori nella stesura del progetto e hanno spiegato come correggerli. Ma la situazione poi si è ripetuta più volte ed errori e omissioni non mancavano, il progetto veniva respinto dall'Ufficio. Ora, a distanza di due anni, non voglio più aspettare e sentire le sue ridicole giustificazioni. Non ho più fiducia nella professionalità della geometra, né nelle qualità morali de "l'amica di famiglia". Le chiedo se posso revocare l'incarico affidato a questa persona per l'inadempienza professionale e chiedere la restituzione almeno della somma pagata dietro la fattura prestazionale. Aggiungo che, oltre a una dovuta delega di rappresentanza, non abbiamo mai steso nessun accordo economico per iscritto. La ringrazio per l'attenzione e una risposta

Egregio Signor Michail buon pomeriggio. Prendo atto di quanto riferito e ritengo effettivamente esistano tutti i presupposti per agire per come ha inteso. Qualora abbia necessità che la stesura di detta lettera di revoca d'incarico ed, insieme, di diffida alla restituzione delle corrisposte somme, venga predisposta nella forma che più si addice ed a firma di un legale, può contattarmi in privato tramite i recapiti che reperira' sul mio profilo personale presente su questa stessa piattaforma per concordare ogni dettaglio. Cordiali saluti. Avv Giampaolo Catricala'

Buongiorno, vivo in un condominio che è in un complesso di bifamiliari. La mia è l unica che da sulla strada sia con camera da letto che con cucina. Nella casa non ci sono balconi o serrande esterne perche le barriere architettoniche non lo permettono. Ora io per avere della privacy mentre dormo o giro non del tutto vestita in casa in cucina o camera da letto ho messo alle ringhiere esterne dell edera. L amministratore vuole che la tolga perchè il condominio non prevede che si metta nulla ai balconi ma io essendo l unica casa con sbocco sulla strada come posso fare per tutelare la mia pricacy e quella della mia famiglia

Buongiorno Signora. Per risponderLe adeguatamente bisognerebbe visionare il regolamento di condominio. Se ha necessità mi può contattare al 3280999150, sarò lieto di approfondire la questione. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve. Vorrei avere un suo parere. Io vivo in affito a piano terra in una palazzina di 8 piani. Così come ogni mattina presto vado a correre volevo fare un Po allenamento sulle scale. Ciò vorrei salire le scale fino al ottavo piano e scendere per 2 volte. Volevo sapere se ho il diritto di farlo e se non avrò problemi con i vicini,visto che vivo al piano terra.grazie

Gentile utente. Se vuole, può contattarmi tramite CONSULENZA DIRETTA cliccando sul mio profilo. Cordialmente

Buongiorno volevo un consulto. Sono in affitto per le vacanze in un appartamento a Caorle dove la TV non funzionava. Ho contattato l agenzia che mi ha detto che mi avrebbe chiamato e mandato i tecnici. Così nell attesa, la mattina dopo sono andato con la mia famiglia a fare la spesa e quando sono tornato a casa ho trovato 2 operai , di cui uno senza mascherina, in casa mia a sistemare la TV con le chiavi che gli aveva dato l agenzia. Ovviamente ho chiamato l agenzia e mi sono lamentato per quella che a me sembrava violazione di domicilio, ma questa ha detto che è la prassi agire così. Cosa ne pensa? Potrei far valere i miei diritti anche se non ho nulla di scritto in mano sull accaduto?. Grazie

Buongiorno. Quello che è accaduto è una mera violazione di domicilio. Per avere delle prove Le consiglio di inviare una comunicazione formale all'agenzia denunciando l'accaduto. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Buongiorno, l'azienda privata per cui lavoro presta servizio per un altra azienda privata proprietaria di un loro parcheggio automatico e controllato da operatore remoto dove durante uno di questi interventi l'operatore a distanza ha attivato per errore un carrello scorrevole investendomi dove per fratture ed escoriazioni sono stato portato in ospedale con conseguente apertura infortunio. La domanda è. Secondo Lei devo rivolgermi privatamente ad un Avvocato per ricevere qualche tipo di assistenza legale che mai potrebbe rendersi necessaria ?. L'azienda causante il danno ha dichiarato che sono assicurati. Oltre ovviamente come dipendente sono coperto dall'INAIL. Ringrazio e saluto cordialmente

Buongiorno. Fare inviare una comunicazione formale per mezzo di un avvocato di Sua fiducia ha sempre "più peso". Resto a disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Buongiorno. Il mio ex è stato denunciato da me per stalking. Abbiamo un udienza a ottobre per affidamento minore, stiamo facendo un percorso genitoriale con 2 psicologhe su consiglio della giudice. Lui continua con minacce anche davanti a loro ma quasi lo giustificano. Ora devo partire per le vacanze io non vorrei dire dove vado perché ho paura che venga a controllatmi anche li , ma le psicologhe mi hanno detto che sono tenuta a dirlo e a dare indirizzo località e tutto. Mi mettono cosi in bocca al lupo. Vorrei un vostro consiglio, anche se il mio legale dice che non devo farlo

Si attenga a quanto consigliatole dal suo legale. Le informazioni fornite non sono sufficienti per predisporre una consulenza adeguata

Buongiorno ho bisogno di un consiglio, ho prenotato a fine gennaio 2020 un pachetto vacanza al mare per il periodo 16-23 /08/2020 di 1220 euro. L:'albergatore mi ha chiesto la caparra di 610 euro per la conferma della prenotazione e l' ho pagata con bonifico bancario, adesso in data 28/07/2020 mi contatta via telefono e mi dice che il soggiorno prenotato non si puo concludere per motivi del Covid 19 e che mi rimborsera la caparra. . La mia domanda e cosa devo fare perche la disdetta no me l"ha spedita ne via mail ne via posta e neanche la caparra di 610 euro grazie saluti

Buongiorno. La cancellazione da parte dell'albergatore della sua vacanza, non può essere fatta solo telefonicamente ma per iscritto. L'albergatore è tenuto a motivare le ragioni della disdetta e a restituirle la caparra. Si rivolga ad una associazione di consumatori per far valere i suoi diritti ed ottenere la restituzione della caparra. Avv. Chiara Labrozzi

Salve, in vacanza sono stata spinta da un uomo che era con me e una mia amica, sono caduta, sono stata portata al pronto soccorso ma mi avevano detto che non avevo nulla. Io, pensando di avere solo un gonfiore ho fatto finta di niente, ma ora che ho più informazioni in mano ho in realtà una situazione abbastanza grave al ginocchio (forse da operazione) è passata una settimana dall’accaduto e i sintomi mi sono venuti pochi giorni fa, e ho saputo solo oggi dell’effettivo danno. Volevo chiedere se si può chiedere a questo uomo un risarcimento per danni fisici,se sono ancora in tempo, e come fare

Buongiorno Signora. Certo che può richiedere i danni che Le sono stati arrecati. In primis bisognerebbe inviare formale richiesta di risarcimento danni fisici, previa visita medico-legale, al responsabile. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

Diritto della persona: Consulenze legali su - Pag.89

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