Buongiorno mi chiamo Marco Manusia ho 37 anni e vivo in Trentino. Avrei bisogno di una consulenza riguardo la mia situazione debitoria in quanto circa 10 anni fa avevo una società (ora chiusa) assieme a mio padre con quote societarie alla pari, che si occupava di vendita, consulenza, progettazione e montaggio arredamenti. Purtroppo data la crisi e varie problematiche famigliari mio padre ha accumulato una quantità esorbitante di debiti. Io in azienda mi occupavo principalmente di progettazione, ritiro nelle aziende fornitrici e montaggio mobili mentre la contabilità la gestiva mio padre. Quando sono venuto a conoscenza di tutti questi debiti mi sono trovato completamente spiazzato e spaventato. 9 anni fa abbiamo perso la nostra casa in quanto le banche hanno aperto una procedura esecutiva ed è stata venduta all'asta. Io attualmente vivo con mia madre nella sua casa ereditata dai suoi genitori. Seppur sia andata la casa all'asta, continuano ad arrivarmi cartelle esattoriali con importi molto importanti, si parla di 330/340 mila euro che i creditori e le agenzie di recupero crediti pretendono da me. Io attualmente sono disoccupato ma appena trovo un lavoro mi viene sequestrato il quinto dello stipendio. La mia domanda è questa: mia madre ha dei beni facilmente vendibili dove può ricavare all'incirca 220/250 mila euro che vuole lasciarmi in eredità. Nella mia situazione esiste un modo per poter mettere il capitale al sicuro senza che nessuno possa metterci le mani e io possa usufruire di tale importo? Mio padre è un ex carabiniere ed è in pensione dall'età di 33 anni percependo una pensione di 1500 euro con pignoramento del quinto, vive in Sicilia e non ha più nulla a nome suo, tutto quello che ha è intestato alla sua attuale compagna quindi quello messo male sono io e chiedo cortesemente se posso avere una consulenza per potermi salvaguardare. Nell'attesa di una vostra cordiale risposta nel frattempo sono ad augurare i miei più cordiali saluti e buon lavoro

Buonasera. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio webiste. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Coniugi proprietari al 50% della casa di abitazione. Marito divorziato con figlia da prima moglie. Moglie anch'essa divorziata. i coniugi di cui si tratta hanno un figlio. La moglie muore. E' possibile in fase di successione che il marito superstite possa volontariamente attribuire al figlio la propria quota di eredità della casa rimanendo così proprietario solo del suo 50%. ? Non c'è Testamento

Buonasera, seppur la questione necessiti dei chiarimenti del caso (con un analisi dettagliata di tutte le parentele e dell'effettivo matrimonio della defunta), le preciso brevemente che l'eventuale attribuzione dei beni da parte del padre nei confronti del solo figlio della coppia, e non anche nei confronti della figlia avuta dalla prima moglie non può realizzarsi per il caso come da lei esposto in fase di successione. Ciò nonostante, previa valutazione dell'entità del patrimonio e dei rapporti endofamiliari, si possono valutare operazioni utili al perseguimento dell'obiettivo. Cordiali saluti. Avv. Leonardo Baldi

Salve, ieri sera mentre leggevo la denuncia di successione ho trovato scritto nei dati relativi alla convenzione. Atto mortis causa Data di morte 02/01/2021 Successione testamentaria - Rinunzia o morte di un chiamato. Questa successione è stata fatta l’anno scorso ma comprende il 44% di un immobile, mentre la restante parte dell’eredità (7 immobili e vari terreni) ancora non è stata fatta. Ora io vorrei capire se è possibile che ci sia un testamento e io ne sia all’oscuro di tutto; premetto che quest’immobile è stato diviso in parti uguali. Il de cuius è mio padre e gli eredi siamo mia mamma mia sorella ed io. Inoltre sono stato all’archivio notarile e non è presente nessun testamento

Buongiorno. è possibile in astratto che vi sia un testamento olografo scritto personalmente dal defunto, tuttavia, perché venga eseguito deve essere portato a conoscenza di un notaio che provvede alla pubblicazione. Se ha necessità di ulteriori informazioni o approfondimenti, resto a sua disposizione, trova i contatti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Salve, ieri sera mentre leggevo la denuncia di successione ho trovato scritto nei dati relativi alla convenzione. Atto mortis causa Data di morte 02/01/2021 Successione testamentaria - Rinunzia o morte di un chiamato. Questa successione è stata fatta l’anno scorso ma comprende il 44% di un immobile, mentre la restante parte dell’eredità (7 immobili e vari terreni) ancora non è stata fatta. Ora io vorrei capire se è possibile che ci sia un testamento e io ne sia all’oscuro di tutto; premetto che quest’immobile è stato diviso in parti uguali. Il de cuius è mio padre e gli eredi siamo mia mamma mia sorella ed io

Buonasera. Per capire se esista o meno un testamento deve provvedere a presentare apposita istanza all'archivio nazionale notarile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Mia sorella (avvocato) si rifiuta di darmi la mia quota di eredità a 3 anni dalla morte di nostra zia. mi riferisco alla quota liquidità. Ogni volta che gli chiedo si rifiuta di darmi risposta sicura.. un mese fà mi aveva detto che in 10 gg avrei avuto i soldi sul conto, ma a tutt'oggi nulla. Cosa posso fare per sbloccare questa situazione? E' ipotizzabile qualche reato nel suo modo di fare? Grazie

Buongiorno. è opportuno approfondire. Resto a disposizione per una consulenza approfondita. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buonasera. Ho un immobile di pregio storico sito in un isola e della cui cura non posso occuparmi. Mio padre gestisce in collaborazione con una persona un.b&b nella stessa località in società S.r.l.,e in tale società io e questa sua collaboratrice figuriamo rispettivamente come amministratore e socio di minoranza. Ultimamente questa persona si sta però interessando anche dell' immobile che nulla ha a che vedere con il b&b, volendo mio padre realizzare ulteriori profitti con questo immobile. La mia paura è che questa persona possa nel tempo usucapire questo bene aggirando le norme successorie in tema di legittima

Buonasera. Nel caso da Lei descritto, l'unico modo che ha per interrompere l'usucapione sull'immobile è provvedere a notificare al soggetto regolare atto di citazione tramite ufficiale giudiziario. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, dopo la morte di mio marito ho fatto l'accettazione con beneficio d'inventario. La casa coniugale dove attualmente risiedo era intestata al 50%. Per quanto riguarda il 50% della casa, di proprietà di mio marito, che dovrebbe essere messa in vendita, non volendo lasciare l'abitazione, poso io fare richiesta di acquistarla?. Ringrazio anticipatamente e resto in attesa

Buonasera. Certo, può presentare anche lei una proposta di acquisto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno sono uno degli eredi di mia zia defunta . La zia defunta aveva il conto bancario cointestato con me . La banca dopo tutta la pratica di successione , ha fatto il bonifico del 50 % su un mio conto . Ora gli altri eredi chiedono che questa parte ( 50% della mia cointestazione del contocorrente ) rientri nella suddivisione dell'eredita' . Questa richiesta è legittima ?

Buongiorno. La Banca non avrebbe potuto fare diversamente, in quanto lei è cointestatario e quindi titolare delle somme al 50%, tali somme non rientrano formalmente nell'eredità del defunto e non possono essere parte della dichiarazione di successione. Chiaramente potrebbe essere utile approfondire alcuni aspetti, per fornirle un parere completo, in particolare la motivazione per cui gli altri eredi pretendano tali somme e la provenienza degli importi sul conto. Resto a sua diposizione, per consulenza o assistenza, trova l'accesso diretto e i contatti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

E' deceduto mia zia e i suoi unici parenti ancora in vita siamo io, mia nonna e mia madre (quindi nipote, madre e sorella). Mia zia era cointestataria di alcuni conti in banca insieme a mia mamma e mia nonna, e per aprire la successione di questi conti ci hanno chiesto in banca se esiste un testamento oppure no. Nessuno di noi tre famigliari è a conoscenza del esistenza di un testamento, però prima di riferire e di confermare l'inesistenza di testamento in banca abbiamo deciso di chiedere anche al suo compagno con il quale conviveva pur non avendo nessun legame legale (non era suo marito ne erano uniti da unione civile era semplicemente il suo ragazzo) . il compagno ci ha riferito che esiste in effetti un testamento, anche se lo ha fatto rimanendo molto evasivo senza specificare se è stato pubblicato il testamento o cosa dice il testamento. Al momento non rispondo neanche piu al telefono, ma ci ha comunicato che il testamento esiste via "watsapp", però non vuole occuparsene al momento per non "disturbare il suo lutto". Visto che abbiamo sempre avuto un rapporto estremamente pessimo con il compagno di mia zia, non mi meraviglierei se stesso semplicemente bluffando per farci penare ancora di più in questa situazione già molto dolorosa (soprattutto per vendicarsi di mia nonna con la quale non andava per niente d'accordo). Il problema è quindi che sono già due settimane (esatte) dalla morte di mia zia, due settimane nelle quali mia madre e mia nonna non hanno potuto cominciare le pratiche di successione, per poi avere ascesso ai conti che erano cointestati tra di loro. Visto che ancora il compagno insiste a non rispondere riguardo il contenuto o la pubblicazione del testamento siamo tentati dall'idea di cominciare la successione senza testamento in quanto non abbiamo nessuna prova della sua esistenza. Abbiamo però paura che poi salti fuori che esiste in effetti un testamento e di trovarci noi dalla parte del torto per averne dichiarato l'inesistenza. Scusatemi per il post particolarmente lungo. Ma è una situazione abbastanza complessa (quasi surreale secondo me) e penso debba essere spiegata bene. Grazie a chiunque si prenda il tempo di leggere o di rispondere, e vi auguro una buona giornata! :)

Buonasera. Per sapere dell'esistenza o meno di un testamento deve provvedere a depositare apposita istanza presso il Registro generale dei testamenti (archivio notarile). Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

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