Dopo la morte del padre che lascia moglie e un figlio la casa viene ereditata al 50% da parte di entrambi?. Se il figlio dopo la morte del padre va a conivere in un altra casa perde la sua eredita di casa? Ho può continuare ad esserne il proprietario per metà è quindi accedervi a piacere?. Il figlio in questo caso ha diritto a chiedere la liquidazione della sia parte di casa alla madre?. Nel periodo in cui il figlio abita nella stessa casa ereditata con la madre questa può far entrare nuovo compagno?

Buonasera. Per ottenere una consulena approfondita sull'argomento - se vuole - può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo, così da poter affrontare tutti gli aspetti della vicenda ereditaria (gli aspetti da valutare in una vicenda ereditaria sono numerosi). Rispondendo alle Sue domane. Il patirmonio ereditario si devolve al 50% alla moglie e 50% al figlio (la moglie ha anche il diritto di abitazione sulla casa coniugale). Il figlio può andare certamente a vivere dove vuole, non perde i diritti ereditari. Il figlio potrà successivamente vendere la Sua quota dell'immobile alla mamma o a terzi. Nessun impedimento per la madre a far entrare un nuovo compagno. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve volevo sapere se un BPF cartaceo lasciato con testamento ad un solo figlio va tutto al beneficiario del testamento o se esiste una quota leittima per gli altri 3 fratelli. Questo il mio caso: papà è morto 9 anni fa lasciando un buono postale cointestato con il coniuge. Noi 4 figli non abbiamo mai chiesto la riscossione del buono per lasciare alla mamma tale somma in caso di suo bisogno. Ora è morta anche mamma e ha lasciato un testamento olografo a favore di un mio fratello dove dichara di lasciare tutti i suoi averi ( cioè nulla perchè non possedeva nulla , solo la pensione sociale) a mio fratello senza citare esplicitamente il buono postale. Volevo sapere se a noi 3 fratelli , esclusi dal testamento, spetta comunque una quota legittima del buono. Grazie

Buongiorno. Il BPF è intestato a suo padre e sua madre in solido. pertanto non è solo la successione di sua madre a venire in questione La vicenda è più complessa. mi contatti se ha bisogno

Buongiorno e grazie per l'attenzione ed il servizio offerto. Posseggo un natante, nel periodo estivo questo sta in acqua e l'accesso ad esso è libero tramite cancello di cui mi è stata consegnata la chiave; viceversa in questo periodo invernale esso è stato alato e si trova a dimora a secco in un'area recintata a qualche decina di metri dalla darsena di cui sopra: l'accesso a quest'area recintata è però soggetto alla presenza di uno dei due titolari della darsena che contestualmente mi consegna la chiave del cancello, chiave che va restituita alla fine dei vari interventi manutentivi oppure all'orario di chiusura. L'orario (invernale) di apertura è però limitato a poche ore al mattino ed al pomeriggio (9/12 e 15/18) mentre sabato e domenica è limitato alle sole mattinate (9/12). Chiedo cortesemente se sia lecito un comportamento del genere, i titolari mi dicono che la zona di dimora invernale è di loro proprietà e preferiscono gestirla così, legando l'accesso alla loro presenza, a scanso di possibili furti o danni, malgrado la presenza di videosorveglianza continua. Specifico che il contratto da me stipulato prevede la concessione di un ormeggio sempre accessibile mentre per la parte "a terra" si parla solo di "piazzola" e non vi sono riferimenti circa l'accessibilità. Vi ringrazio sentitamente qualora mi possiate aiutare a capire se il comportamento descritto sia, o non sia, lecito. Paolo Toso. Paolotoso@inwind.it

Buonasera. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Alla morte di un genitore , che ha concesso l’utilizzo di un bene immobile di cui era unico proprietario , a uno dei figli con un contratto registrato di comodato d’uso gratuito della durata di 10 anni , cosa succede? Il genitore superstite e gli altri figli eredi, possono chiedere la risoluzione del contratto? O sono obbligati a rispettare la scadenza? Grazie

Buonasera. Il decesso del genitore, a termini di legge (comodante), non legittima la risoluzione del contratto. Tuttavia, bisogna analizzare la situazione, per verificare se ci siano altri rimedi possibili da esperire. Nel caso volesse approfondire, può chiedere una consulenza telematica tramite i miei contatti ed analizzeremo la situazione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, le chiedo cortesemente una informazione. Sto acquistando un casale con terreno agricolo di 7000 Mq dichiarato di pertinenza nell’atto precedente e in un altro atto ancora precedente. Casale e terreno sono adiacenti e la proprietà è completamente recintata con recinzione Metallica alta due metri. Il proprietario dei terreni adiacenti é un istituto religioso. Crede che ci si debba attivare per la prelazione e pensa che l’istituto religioso ne abbia diritto? La ringrazio per il cortese riscontro

Buonasera. Si, bisogna provvedere ad inviare formale comunicazione all'Istituto religioso per informarlo circa la prelazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto s Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera. Per qualsiasi sua esigenza può scrivermi all'indirizzo di posta elettronica, che trova nel mio account. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero AVELLINO-NAPOLI

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