Salve, sono una cittadina italiana di origine straniera. Ho il cognome non italiano che chiaramente mi associa al paese di provenienza. Oggigiorno il mio paese è fortemente sanzionato a causa di essere l'aggressore e l'iniziatore di una guerra. Vorrei sapere se posso accorciare il mio cognome in modo tale da non essere più facilmente associato al paese di provenienza. Ho avuto dei problemi di discriminazioni da parte degli cittadini italiani, ho paura di aver problemi con il lavoro in quanto devo mandare il mio cv e il mio cognome sarà la prima cosa che vedranno gli HR. Grazie in anticipo

Buonasera. Bisogna provvedere a depositare apposita istanza al Prefetto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno io e mio marito abbiamo deciso per la separazione consensuale in comune. La casa è di mia proprietà lui è già fuori casa da due mesi. l'unica cosa che dobbiamo dividere sono gli arredi alcuni pagati a metà alcuni solo da lui. Come possiamo valutarli ad oggi dopo 10 anni dall'acquisto? Devo ovviamente dargli la sua parte per quello che terrò "obbligatoriamente" (cucina, mobili su misura...). Grazie

Buonasera, la valutazione è libera e non ci sono norme di riferimento che dettano criteri per quantificare il valore dell'usato. Occorrerebbe farli valutare eventualmente da un esperto (es: un falegname potrà valutare il valore del mobilio). Dal momento che sono arredi vecchi di 10 anni il valore è sicuramente significativamente ridotto. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno , sono divorziata dal 2019 .il mio ex all'epoca mi chiese di trovare un avvocato per il divorzio; andammo da questo avvocato e lui dopo aver firmato per il proseguo non rispose più a questo avvocato né al telefono né sulla mail .questo mi chiamo' dicendomi che il mio ex marito non gli rispondeva nonostante i solleciti ;poi salto' fuori che facevamo il divorzio con un avvocato scelto dal mio ex perché risparmiata 100 €. Il primo avvocato rimasto a penzoloni mando una lettera nella quale intimava a pagare passato il tempo a dicembre di quest anno questo avvocato manda un ingiunzione con la cifra moltiplicata ,il mio ex a quel punto sana la cosa (gli accordi erano che pagava lui il divorzio ).ora il mio ex ha mandato a me un ingiunzione di pagamento con relativa presenza dal giudice di pace e vuole da me la metà dei soldi che ha pagato 1300 euro più circa 600 euro di spese .ora chiedo se lui ha sbagliato a non farsi sentire se ha sbagliato a prendere un altro avvocato senza dire nulla perché io dovrei dargli 2000 euro al mio ex ? Io che non feci nulla e che sono disoccupata dal 2016? E inoltre è un uomo che non mantenne neanche una promessa della separazione legale ; mi blocco il mantenimento così di sua iniziativa non pagò la patente alla figlia non fini di pagare gli studi alla figlia gli ultimi due anni e rammento che lavora con un ottimo stipendio .cosa debbo fare ?

Gentile Signora. Il principio da cui partire è che la pretesa del suo ex marito deve essere da lui motivata. In altre parole, è lui che -citandola in giudizio- deve dimostrare che lei sarebbe obbligata a risarcirlo della metà dell'onorario pagato al legale e prima ancora, che lei fosse all'epoca obbligata a contribure nella misura del 50% al pagamento dell'onorario del legale. Se questa dimostrazione manca, se non è inattaccabile, lei vincerà la causa. Per questo, bisogna che sia esaminato l'atto introduttivo del giudizio per capire come il suo ex marito ha inteso fondare la sua posizione debitoria. Mi mandi per favore copia della citazione e saro' lieta di aiutarla. Distinti saluti

Buongiorno. di recente ho partecipato al concorso ordinario docenti. dopo attenta valutazione ho riscontrato la presenza di una domanda fuori programma. un vizio di forma nel quadro di riferimento (le domande sarebbero dovute ripartirsi in tot numero a seconda delle varie discipline: una disciplina ha avuto la presenza di una sola domanda, invece che due) e un altro vizio di forma (la richiesta di specifiche citazioni prese da testi di autori la cui presenza in altre classi di concorso analoghe - con la stessa disciplina - è stata specificatamente evidenziata nel quadro di riferimento, menter nella cdc cui appartengo non è ne stata specificata la presenza). la mia domanda è se con queste specificità si abbia speranza di poter fare ricorso (non ho superato la prova per due domande) o addirittura di annullare la prova stessa. cordialità

Buonasera, il ricorso al T.A.R. nell'ambito delle procedure concorsuali si può presentare nel caso in cui la Commissione esaaminatrice abbia commesso errori ed il risultato della valutazione sia il frutto della violazione di una o più norme giuridiche. Nel Suo caso il ricorso si può presentare ma occorre valutare se è più opportuno chiedere la sospensione cautelare della mancata ammissione alle fasi successive, oppure l'annullamento dell'intera procedura concorsuale. Le richieste sono alternative. La risposta non può essere data senza visionare la documentazione, il bando e gli esiti delle correzioni. Se ha necessità di un preventivo per il ricorso o se ritiene di approfondire le questioni poste, resto a disposizione ai miei recapiti. La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Buongiorno, sono originaria di Salerno ma vivo in provincia di Verona da più di 20 anni. Sono sposata e ho un figlio di 16 anni e mezzo. La mia famiglia di origine vive a Salerno nella casa di proprietà dei miei genitori ed è composta da: i miei genitori anziani, mia sorella, che è un'insegnante e non è sposata, e mio fratello, che non è sposato ed è pensionato perché da piccolo ha contratto la meningite ed ha problemi psichici. Tutti i componenti della mia famiglia di origine godono di una buona autonomia personale. I miei genitori hanno la casa coniugale intestata ad entrambi, dovrebbero inoltre avere dei risparmi e in più molto probabilmente due anni fa mio padre dovrebbe aver ricevuto la sua parte di denaro derivante dalla vendita delle case dei suoi genitori. Naturalmente uso il condizionale perché i miei genitori non sono mai stati chiari sul loro patrimonio...Pochi giorni fa, mi hanno annunciato che a metà gennaio del 2023 io e mio marito dovremo metterci d'accordo sulla cifra da chiedere loro in cambio della mia firma su un atto notarile che assegnerebbe a mio fratello e a mia sorella l'usufrutto della casa dei miei genitori. A questo punto io mi chiedo e Le chiedo: come faccio a sapere quanto posso chiedere in cambio della mia firma, visto che non conosco il loro patrimonio? Inoltre ho il sospetto che i miei genitori abbiano già intestato dei soldi a mio fratello o a mia sorella...Se io dovessi ricevere la mia parte della casa dei miei genitori firmando in favore dell'usufrutto ai miei fratelli, ho paura che mio papà e mia mamma potrebbero intestare tutti i soldi a mio fratello e a mia sorella... In buona sostanza vorrei sapere come posso richiedere una visione patrimoniale (completa di tutte le transazioni già fatte) per poter fare la mia richiesta in cambio della mia firma per l'usufrutto. Grazie e buona giornata

Gentile utente può contattarmi in privato, opero a Salerno e provincia

Selezione per ente pubblico " istruttore contabile cat. C" - il requisito del possesso della patente cat. B è legale?. Vorrei contestare il bando perchè mi sembra ovvia la discriminante per chi ha scelto di usare i mezzi pubblici o è disabile. Ho delle possibilità di annullare il bando con questo requisito? Se posso vi allego il bando pubblicato all'albo pretorio del comune di Cagli PU

Buongiorno, è possibile procedere con un ricorso al T.A.R. entro 60 giorni dalla pubblicazione del bando di concorso per vizi di legittimità e per disparità di trattamento. Per procedere con un ricorso al T.A.R. le spese sono abbastanza sostenute ed ovviamente il risultato positivo del ricorso non può essere garantito. Se ha necessità di assistenza e vuole avere un preventivo mi può contattare ai miei recapiti. Restando a disposizione si inviano cordiali saluti. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Buongiorno. Chiedo, cortesemente, se è possibile esegure una richiesta di risarcimento ad una Location o al servizio Catering (chiederò consiglio a voi) per un matrimonio avvenuto nel 2018 con un mal servizio, provato. E, soprattutto, se è possibile riuscire a non coinvolgere gli sposi ma unicamente noi genitori che abbiamo saldato il compenso del catering. Ma non della location. Ringrazio per una cortese risposta

Buongiorno. Per poterLe fornire una risposta occorrerebbe prendere visione del contratto sottoscritto. Il contratto è stato stipulato dai genitori o dagli sposi?. I danni subiti sono stati contestati nell'immediatezza dell'evento? Di quali danni parliamo? E' possibile provare i danni (eventualmente anche con testimoni) ?. Se vuole può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo specificando meglio tutti gli aspetti della vicenda (e inviarmi poi copia della documentazione in Suo possesso all'indirizzo e-mail che trova nel mio profilo). Così potremo valutare la possibilità di chiedere il risarcimento o meno, o una riduzione del prezzo per la location. . Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve, sono sposata con una figlia di 12 anni. Io vorrei separarmi ma non lavoro almeno non fisso in regola. Ho una pensione di 290 euro per invalidita' . Mio marito mi lascia la massima libertà. Ora siamo in affitto. Io potrei intanto andare in un monolocale con mia figlia? Come devo muovermi ? Potrei vivere richiedendo il reddito di cittadinanza finché non trovo un serio lavoro....vi ringrazio

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.205

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