Salve, ad Aprile 2022 ho firmato un contratto per l'acquisto di una nuova autovettura, lo stesso perfezionato a maggio 2022. L'autovettura non in pronta consegna è arrivata a fine novembre 2022, in fase di conclusione del contratto , l'agente della concessionaria asseriva che non si poteva godere al diritto dell'Ecobonus 2022 secondo il DPCM del 06/04/2022 sulla rottamazione in quanto solo il primo intestatario potrebbe godere di questo diritto, non il secondo se non facendo parte dello stesso nucleo familiare e risultante nello stesso stato di famiglia. Precisando che pur essendo informati ed avendo allegato copia del libretto di circolazione dove si evinceva la co intestazione e che la sottoscritta fosse la seconda intestaria,, al momento dell'immatricolazione, previo saldo con bonifico bancario per la somma pattuita, la concessionaria trattiene ad oggi l'auto nuova, non rimborsa quanto versato, non risponde al legale con nr 2 Pec inviate. Cosa posso fare ancora per far sì che possa ottenere l'auto pagata o la restituzione del denaro?

Buonasera. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, salvo agire in giudizio per ottenere la risoluzione del contratto o la restituzione della somma versata. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno. In data 18 Novembre ho effettuato il mio ultimo giorno di lavoro a seguito delle mie dimissioni presso la vecchia società, il contratto previsto era quello del turismo, ad oggi non ho ricevuto i ratei delle mensilità aggiuntive e il tfr, ci sono gli estremi per iniziare ad effettuare un sollecito formale o sono ancora nei tempi previsti dalla legge?. Grazie mille e buona giornata

Buongiorno. Per darle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso relativa al rapporto di lavoro, perché per procedere con. La diffida prima va verificato cosa dispone il suo specifico contratto collettivo nazionale in punto di TFR (ci sono infatti più contratti collettivi nel settore turismo). Sono a sua disposizione per fornirle consulenza legale in merito,mi occupo di diritto del lavoro. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra (Pavia)

Buongiorno. Ho ricevuto quanto in oggetto da parte di un'azienda che recupera per Sky per un importo di 78€ circa, riguardante fatture scadute (secondo sky) ma di cui, almeno per una, ho un bonifico effettuato a saldo. Dopo un'infinità di solleciti, e mie richieste di chiarimenti riguardanti l'importo da me pagato non risultante nella loro contabilità, è arrivata diffida e messa in mora. Ho chiamato circa 10 volte l'azienda addetta al recupero credito che evita di darmi spiegazioni sugli importi da recuperare. Come posso procedere visto che continuano ad intimare il pagamento senza dare alternative? grazie

Buonasera. Volendo, è possibile rispondere tramite legale con una lettera formale. Se ritiene, può contattarmi alla mail sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Giorgio Rocca

Buongiorno, sono un padre divorziato e volevo fare una domanda. Ho uno stipendio di 1300 euro e un mantenimento della prima figlia di 380 euro. Volevo fare una domanda che riguarda i trasporti. La mia ex gli ha fatto un abbonamento del pullman usufruendo del bonus trasporti e mi chiede la metà dell abbonamento. Ma io pago già biglietti del pullman perché non posso fare un altro abbonamento perché c'è l ha già perché la mia ex ha messo la tratta casa sua/scuola e io non potendo fare un altro abbonamento mi vedo costretto a dover gli fare i biglietti per tratta tutte le volte per fargli fare da casa mia a scuola. La domanda è questa. Io gli devo la metà del suo abbonamento che comprende la tratta da casa sua pagando già io i biglietti per la tratta che compete a me da casa mia?. Grazie

Buongiorno. Le spese del trasporto urbano rientrano nelle spese ordinarie e dunque rientrano nell'assegno di mantenimento che sta già provvedendo a versare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera nel gennaio 2020 sono stato vittima di una truffa, ho fatto denuncia per far presente alla mia banca per procedere alla restituzione del maltolto, in secondo luogo non mi hanno restituito nulla, la denuncia è andata avanti trovando il truffatore. A gennaio c'è l'udienza preliminare e siccome non mi sono mai trovato in situazioni di questo genere non so cosa fare e vorrei un consiglio un aiuto per capirci qualcosa

Buongiorno. Per informazioni mi può contattare telefonicamente. Cordiali saluti. Avv. L. Losito

Salve, dovrei inviare una disdetta di un contratto e i tempi stringono, vorrei utlizzare il servizio Raccomandta 1 di Poste Italiane con Prova di Consegna, vorrei capire se ha lo stesso valore legale della Raccomandata con avviso di ricevimento, anche se gli eventuali tempi di giacenza sono più brevi rispetto alla Raccomandata tradizionale. Grazie infinite

Buonasera. Le confermo che può tranquillamente inviare la raccomandata 1 con prova di ricevimento. Ha lo stesso valore della raccomandata con ricevuta di ritorno. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buon pomeriggio, data l'inevitabile separazione che sto prendendo in considerazione a causa dei comportamenti offensivi di mia moglie che hanno causato un impossibile convivenza, vorrei conoscere quale potrebbe essere il mio futuro considerato il fatto che non ho possibilità di acquistare un altro immobile ne di sostenere un altro mutuo/locazione. Nello specifico: ci siamo sposati con rito concordatario ed in regime di separazione dei beni. Non abbiamo figli e siamo entrambi lavoratori dipendenti part-time a tempo indeterminato nel settore privato. Abbiamo una casa di abitazione (l'unica) in comproprietà al 50% e un mutuo cointestato dell'importo di €. 60.000. Per l'acquisto abbiamo aperto un c/c cointestato nel quale mia moglie ha effettuato un giroconto di €.50.000 in aggiunta al mutuo che ho richiesto per arrivare alla cifra complessiva che ci ha consentito l'acquisto la ristrutturazione e il mobilio. La casa è stata acquistata per una cifra di €. 84.000 + spese di notarili ed accessorie (agenzia immobiliare, assicurazione, perizia, ecc) per un totale di €. 90.000. Abbiamo infine speso circa altri €.20.000 tra ristrutturazione ordinaria dell'appartamento e l'arredamento completo. Nel c/c cointestato ho fatto accreditare il mio stipendio in modo da pagare le rate del mutuo e nel mio conto privato invece pago tutte le utenze domestiche che sostengo da solo mentre mia moglie ha un suo conto privato nel quale riceve lo stipendio e che non utilizza per contribuisce in alcun modo alle spese familiari. In caso di separazione cosa dovrà aspettarmi? come avverrà la divisione dei beni se nessuno dei due vuole lasciare la casa? Da premettere che io non ho più risparmi per acquistare la quota di mia moglie, mentre lei si dato che non ha mai toccato il suo stipendio da quando ci siamo sposati. Infine dato che nel conto cointestato accreditano solo il mio stipendio vorrei sapere se incorro nel rischio di dover dare anche metà del mio patrimonio dato che è cointestato. Grazie, Cordiali saluti

Buonasera. Il Suo quesito è talmente ampio che è difficile rispondere nelle poche righe dedicate alla consulenza. Se vuole può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo, così da poter approfondire tutti gli aspetti e ricevere una risposta articolata ai vari aspetti della vicenda. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno vorrei fare una domanda. Mi trovo in una casa in affitto pago 1500 Euro al mese date in un unica soluzione per 12 mesi di cui 6000 il proprietario non le ha dichiarate sul registro del contratto. La casa presenta muffa da ogni parte il tetto per mancanza di coppi fa piovere in casa che ogni volta si allarga, il parquet è saltato in varie stanze. Ora il proprietario vorrebbe vendere questa casa a degli acquirenti disposti ad acquistare anche in tale condizioni. Abbiamo richiesto una buona uscita di 26000 quello che io ho pagato e in questi soldi sono comprese anche le spese legali che stiamo affrontando. Ora a causa della muffa sto avendo problemi di salute vorrei anche avere un risarcimento per questo dato che è un anno che abbiamo esposto il problema ed il proprietario non è mai intervenuto. Vorrei sapere se è possibile richiedere quanto detto.grazie mille

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno mi chiamo Marco Manusia ho 37 anni e vivo in Trentino. Avrei bisogno di una consulenza riguardo la mia situazione debitoria in quanto circa 10 anni fa avevo una società (ora chiusa) assieme a mio padre con quote societarie alla pari, che si occupava di vendita, consulenza, progettazione e montaggio arredamenti. Purtroppo data la crisi e varie problematiche famigliari mio padre ha accumulato una quantità esorbitante di debiti. Io in azienda mi occupavo principalmente di progettazione, ritiro nelle aziende fornitrici e montaggio mobili mentre la contabilità la gestiva mio padre. Quando sono venuto a conoscenza di tutti questi debiti mi sono trovato completamente spiazzato e spaventato. 9 anni fa abbiamo perso la nostra casa in quanto le banche hanno aperto una procedura esecutiva ed è stata venduta all'asta. Io attualmente vivo con mia madre nella sua casa ereditata dai suoi genitori. Seppur sia andata la casa all'asta, continuano ad arrivarmi cartelle esattoriali con importi molto importanti, si parla di 330/340 mila euro che i creditori e le agenzie di recupero crediti pretendono da me. Io attualmente sono disoccupato ma appena trovo un lavoro mi viene sequestrato il quinto dello stipendio. La mia domanda è questa: mia madre ha dei beni facilmente vendibili dove può ricavare all'incirca 220/250 mila euro che vuole lasciarmi in eredità. Nella mia situazione esiste un modo per poter mettere il capitale al sicuro senza che nessuno possa metterci le mani e io possa usufruire di tale importo? Mio padre è un ex carabiniere ed è in pensione dall'età di 33 anni percependo una pensione di 1500 euro con pignoramento del quinto, vive in Sicilia e non ha più nulla a nome suo, tutto quello che ha è intestato alla sua attuale compagna quindi quello messo male sono io e chiedo cortesemente se posso avere una consulenza per potermi salvaguardare. Nell'attesa di una vostra cordiale risposta nel frattempo sono ad augurare i miei più cordiali saluti e buon lavoro

Buonasera. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio webiste. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno, ho un problema di parcheggio condominiale. Abito in una capotesta che ha come unico ingresso un vialetto condominiale in comune con le altre villette a schiera. La mia casa è situata in fondo alla strada dove ho anche un parcheggio esclusivo mentre le altre villette a schiera hanno un garage sotterraneo oltre ad un piccolo parcheggio all'inizio della strada. Il problema sussiste nel fatto che gli altri parcheggiano le loro auto e fanno parcheggiare quelle dei loro ospiti nel vialetto. La strada non è molto larga quindi spesso il passaggio mi viene ostruito creandomi chiaramente dei problemi. Il discorso è stato affrontato più volte ma continuano a ignorare le mie richieste fino a ieri sera che alla mia richiesta di spostare l'automobile la mia compagna è stata aggredita dal proprietario dell'abitazione e dal suo ospite che aveva parcheggiato nel vialetto. La situazione è diventata davvero pesante e non so a chi rivolgermi perché la polizia municipale mi ha detto che essendo una strada privata loro non possono intervenire

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Salve a giugno 2022 è stato chiuso il bilancio della cooperativa con cui lavoravo e a cui ho fatto richiesta di rimborso quota sociale , ho chiamato più volte per accertarmi e fino a una settimana fa mi è stato confermato che entro dicembre 2022 ( scadenza dei sei mesi ) sarebbe stata erogata ! A distanza di una settimana oggi ho chiamato e mi è stato riferito che l’erogazione avverrà il 20 gennaio 2023 , quindi oltre il termine di scadenza dei sei mesi! Vorrei capire se è lecito questo comportamento ed eventualmente quali azioni legali posso fare verso loro . In attesa saluti

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare lo statuto sociale, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

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