Buon giorno vorrei un parere oggi ho scoperto che lo scarico fognario (nere) non ha una pendenza giusta e quindi mi si intasa , l ho scoperto a mie spese perché dal wc risaliva acqua , il comprato agenzia immobiliare non mi ha detto niente ... Di conseguenza posso richiedere un rimborso per il vizio occulto e se sì a chi devo inviare la richiesta all agenzia immobiliare al vecchio proprietario venditore. Premetto che me me ne sono a corto ora solo dopo 7 mesi . Grazie

Buongiorno. La richiesta va formulata al venditore. Le consiglio tuttavia di farsi assistere da un avvocato, affinchè possa essere gestita al meglio la posizione anche relativamente alle decadenze di cui agli artt. 1495 e ss cc. Cordiali saluti

Buongiorno , attualmente pago con trattenuta dallo stipendio tramite provvedimento del tribunale di Torino, il mantenimento per i miei due figli, il più grande oramai ventenne, lavora orami da diverso tempo senza essere regolarizzato, presto verrà regolarizzato con contratto, è mio diritto richiedere la modifica del provvedimento per cessare il mantenimento per il figlio oramai autosufficiente? Nel caso come posso fare per variare l'importo che la mia azienda versa come pagamento diretto dell’assegno di mantenimento?. Grazie

Buongiorno. Occorre inoltrare ricorso al tribunale per modifiche delle condizioni. A sua disposizione. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Buongiorno. È la prima volta che mi rivolgo ad un legale e non lo avrei fatto se non fosse stato strettamente necessario. Ho stipulato un contratto per l’acquisto di un autovettura a febbraio 2019 con ritiro del mezzo il mese successivo. Nell’autunno dello stesso anno, il veicolo mostrava sul computer di bordo un messaggio che riportava “livello olio eccessivo far ispezionare il veicolo”. Aggiungo che l’auto non aveva raggiunto i 20.000 Km per eseguire il tagliando come riportato sul manuale di manutenzione. L’officina della casa madre ha però ignorato questo dettaglio eseguendo un tagliando anticipato. A distanza di circa 5.000 km il problema si ripresenta e mi costringe ancora una volta a portare il mezzo in officina. Marco, il responsabile dell’officina, mi assicura di aver risolto il problema. Da allora ho percorso un totale di 68.000 km e ogni volta il tagliando veniva eseguito sempre anticipatamente per via del messaggio che ho citato sopra. L’officina dichiara che è del tutto normale ma io non lo accetto perché il tagliando è a discrezione del proprietario e non debba obbligare il proprietario a farlo quando lo dice l’auto. Detto questo, ancora una volta è comparso quel famoso messaggio a distanza di 10.000 km dal tagliando. Questo fa capire che l’auto ha un problema che dal 2019 non è stato risolto. Come posso procedere? Cosa mi consigliate di fare?sono 3 anni che utilizzo il veicolo con l’ansia che mi compaia quell’avviso di pericolo da un momento all’altro e ogni volta devo prendere un appuntamento con l’officina che mi consiglia di non utilizzare il veicolo quando compare il messaggio. Mi sento truffato

Gentile Utente. Le consiglio di inviare formale lettera di diffida al venditore per pretendere la riparazione dell'auto o comunque la sostituzione. In via alternativa, potrebbe chiedere la riduzione del prezzo o la risoluzione del contratto (con conseguente reciproco dovere di restituire il mezzo e il prezzo pagato). Salvo, in ogni caso il diritto al risarcimento del danno ove esistente e documentato. Se ritiene mi contatti pure all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli

Buon giorno, il ns amministratore condominiale, ha il vizio di formulare i Preventivi oneri e riscaldamento, copiando il rispettivo Preventivo dell'anno precedente, invece di basarsi sul rispettivo rendiconto consuntivo di quell'anno, disponibile e che darebbe un'idea certo più attendibile delle spese da affrontare. Io ritengo che questo modo di fare, dimostri una scarsa competenza nella professione di amministratore, ma comunque nel campo amministrativo. Voi cosa ne pensate?? Grazie e cordiali saluti

Gent.le cliente. L'obbligo di rendicontazione condominiale, rientra tra gli oneri dell'amministratore (art. 1130 bis c.c.), nel quale devono rientrare le voci di entrata e di uscita, inerenti le spese condominiali. Di regola il rendiconto si distingue in preventivo e consuntivo. Il preventivo (art. 1135, numero 2, c.c.) è un documento di previsione, che indica delle spese di stima per l'anno di amministrazione, mentre il consuntivo è un documento utile a monitorare le spese sostenute durante l'anno (art. 1130, numero 10, c.c.). Il problema che ha posto, concerne gli scostamenti di spesa. Significa che lo scarto temporale, previsto per la corretta redazione del preventivo e del consuntivo, è basato sulle spese che potrebbero essere gestite durante l'anno, dalle quali vengono escluse quelle straordinarie e non preventivate, che di regola vengono indicate nel consuntivo, che difficilmente può coincidere con il documento redatto nell'anno di gestione precedente, la redazione del preventivo. Per maggiori chiarimenti, la invito a presentarmi una richiesta di consulenza a pagamento, specificando il merito delle sue perplessità, sulla gestione amministrativa. Distinti saluti. Avv. Giuseppe Anfuso

Salve, scrivo per conto del figlio di mia moglie. Lo stesso ha svolto attività presso un'agenzia di sicurezza, nell'anno 2021. Ha lavorato una settimana per una decina di ore al giorno: esiste contratto sottoscritto tra le parti, inoltre il ragazzo è in possesso di rapportino (firmato) che attesta l'attività svolta. Ad oggi, anche dopo sollecito attraverso lettera di messa in mora (R/A), l'ex datore di lavoro non ha corrisposto quanto dovuto. Con la presente, chiedo di recuperare il credito oltre a tutta la documentazione fiscale necessaria (CU). Avrei bisogno di indicazioni su come procedere, grazie per il supporto

Buongiorno. Provveda ad inviare, meglio se tramite un avvocato di Sua fiducia, formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. In difetto potrà agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vorrei avere un consiglio su una proposta da fare nell'udienza conclusiva , in sede di separazione. Attualmente la figlia sta con me 2 weekend al mese e 2 gg alla settimana e l'assegno di mantenimento è di 500 euro mensili. Per la ex moglie ci sono 200 di assegno mensili, perché lavora part time. Le spese straordinarie della figlia sono coperte con 60% a me e 40% alla madre. Nel caso in cui la figlia stia con me tempi paritari, quindi una settimana con ciascuno di noi, quale proposta di assegno di mantenimento sarebbe idonea per la madre e per la figlia?. Grazie

Buongiorno. Ci sono diversi aspetti da valutare oltre a visionare gli atti in Suo possesso. Se desidera ricevere una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiai Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buon giorno, all'interno del ns condominio c'è una cabina elettrica di proprietà del condominio. A tale cabina può accedere l'ACEA (probabile servitù di elettrodotto), per controlli e manutenzione. L'ACEA ha messo un lucchetto al cancelletto di accesso alla cabina, cancelletto che si trova all'esterno dello stabile, accanto al cancelletto pedonale di accesso allo stabile, ma le chiavi le hanno solo loro e il Condominio no. I locali della cabina sono interrati e sono pieni di immondizie di ogni genere: piatti, bicchieri, contenitori di cibi per gatti, scatolette, carogne e feci di animali, etc, etc, talché è uno schifo e un pericolo per l'igiene, Io credo che tocchi al Condominio pulire essendo proprietario della cabina, ma le chiavi le ha l'ACEA. Che fare? pretendere le chiavi, visto che siamo proprietari di un locale dove non possiamo entrare e questo è un luridume, oppure è l'ACEA che deve pulire? Mama mia se fosse ACEA a dover pulire , allora ... te saluto scuffia... Grazie per un Vs parere e cordiali saluti

Gentile signor Vincenzo. Le consiglio di avvisare immediatamente l'amministratore del Condominio e suo tramite pretendere di far copia delle chiavi. Sempre che l'amministratore non le abbia già. Per una richiesta di consulenza mi scriva pure all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Foro di Torino

Buongiorno Ho l affidamento condiviso di mio figlio. Il padre dichiara che non lavora , ma puntualmente mi avverte che non può prendere il bambino perché lavora ( a suo dire a nero ). Mi costringe ad avere contatti con la madre per la gestione del bambino perché lui non è mai presente nei giorni che lo prende. Ultimamente pretende anche che nei weekend io lo lascio alla madre, sempre perché lavora, quando lavoro mio figlio è con la zia che fa da beby Sitter , mia sorella non vuole avere rapporti con la nonna del bambino in quanto il passato è stata aggredita da lei. Ho già perso un lavoro per coprire le esigenze del padre e essere prende nello scambio. Sto rischiando anche ora con il nuovo lavoro. Come posso risolvere tutto questo?

Buongiorno. Ci sono talune strategie da poter vagliare ed ottenere quanto necessario per far cessare il comportamento del padre ed ottenere un mantenimento ed un protocollo migliore. Rimangono a sua disposizione. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Ho ottenuto risarcimento - sentenza di primo grado - per un immobile, ora di mia proprietà, con difformità edilizie, ma non riesco a far rispettare la sentenza perché non si trova un tecnico disposto a eseguire i lavori alla cifra indicata in ctu e sentenza. Il mio "ex" ctp mi ha inspiegabilmente chiesto il doppio della somma indicato. Eppure durante la causa diceva che la ctu era tanto perfetta da rendere superflue repliche ed osservazioni (e infatti si è rifiutato di farle). Ho quindi contattato il CTU per informazioni e lui mi ha indicato un tecnico che mi ha prima chiesto un compenso maggiorato di circa 500 euro, e poi si è ritirato con scuse inverosimili. Altri tecnici del luogo semplicemente rifiutano di attenersi alla sentenza, per i costi o anche per le attività da svolgere. Possibile che la ctu e la sentenza siano sbagliate?. Il legale che mi assisteva (un amico di conoscenti) mi ha sempre garantito che la questione si sarebbe risolta rivolgendosi al ctu. Tuttavia a quasi un anno dalla sentenza, nulla è stato fatto. Io risiedo da anni in altra città ed ho urgente necessità di vendere l'immobile, ma senza aver sanato pare sia impossibile (è già la terza vendita che va a monte a causa di ciò). Ho urgenza di trovare un legale per risolvere la questione. Grazie a chi vorrà aiutarmi

Buongiorno, sono di Milano e specializzata in materia. Se gradisce mi contatti ai recapiti che trova sul profilo e vedrò di esserLe utile. Cordiali saluti

Buongiorno. Sono una docente di scuola superiore con contratti annuali aventi termine il 30/06. A maggio 2020 ho subito un tamponamento in itinere mentre mi recavo a scuola. Tale infortunio si è protratto sino al 13/08/2020, data in cui l'Inail lo ha chiuso, al quale è seguito un periodo di malattia sino al 16/9/2020 con certificati del medico curante. Il contratto con la scuola era scaduto il 30/06/2020 e da tale data io non ho ricevuto alcuna retribuzione nè dal Miur, nè dall'Inail, nè dall'INPS in quanto è stata respinta la domanda di NASPI in quanto non abile al lavoro. Si può intervenire?

Gent.le cliente. Di regola l'infortunio in itenere da diritto a ricevere la rendita Inail, dovuta per l'infortunio occorso durante il tragitto avuto per recarsi sul luogo di lavoro, a patto che il danno generale, sia tale da farne riconoscere il diritto al pagamento. Senza visionare i documenti, sottesi alle diverse richieste, ed tenendo in adeguata considerazione le informazioni fornite nel messaggio, le posso suggerire di far incardinare un contenzioso in sede giudiziale, per vedersi riconosciuto quanto presuntivamente dovuto. La invito, tuttavia, prima di assumere questa decisione, a presentare una richiesta tramite la pagina personale, indicando i documenti sottesi alla richiesta di indennizzo, per consentirmi di fornirle una consulenza, sicuramente più dettagliata. Distinti saluti. Avv. Giuseppe Anfuso

Salve, ho avuto una storia lunga e travagliata con S. Lui mi ha dapprima tradita con G., poi ha iniziato una relazione aperta con lei e io ne sono venuta a conoscenza scoprendoli sul fatto. Ho pagato un investigatore per poter avere il nunero di lei, ma non lho mai contattata (salvo, ammetto tre chiamate anonime) e a parte guardare i profili social non ho fatto. Per due mesi non ci siamo visti, da poco ci siamo riavvicinati. Lui dice di essere sempre nella relazione aperta con lei. Quando ho accennato al fatto di voler verificare alcune cose che mi ha detto chiamando G., lui mi ha minacciata e ricattata... mi ha detto che lui può chiedere una ingiunzione di un qualche tipo per farmi stare lontana. Ha ragione?. Io non ho fatto scenate, non ho fatto davvero nulla contro nessuno dei due (a parte il caso dellinvestigastore), né ho intenzione di farle ora. È solo il voler accertare la veridicità delle parole di S., con due sole domande che vorrei porre a G. e così da chiudere definitivamente. Grazie anticipatamente

Buonasera. Nessun reato nella Sua condotta, può stare tranquilla. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.326

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