28 anni di matrimonio, il rapporto è degenerato, un figlio di 27 anni diplomato ma non ha mai lavorato. Mia moglie dopo il matrimonio non ha mai lavorato, si è andati avanti sempre e solo con il mio stipenfio. Ma abitiamo in casa di proprietà di mia moglie donata dai suoi genitori in quanto non ho fatto in tempo a terminare la mia prima del matrimonio. Se vado via di casa che diritti o obblighi ha mia moglie e mio figlio? E che diritti o obblighi ho io? Grazie

Buonasera. Quando come nel suo caso i coniugi manifestano evidenti incompatibilità di carattere e incomprensioni, si procede con la separazione. Questa può essere consensuale o giudiziale. La prima è preferibile perché consente di raggiungere un accordo tra i coniugi sulle questioni economiche (nel suo caso non vi sono infatti figli minori da gestire). Nel suo caso è molto probabile che debba corrispondere un assegno alimentare alla coniuge ed uno al figlio qualora quest’ultimo dimostri di avere esigenze di studio. Ci sono recentissime sentenze che limitano fortemente l’assegno di mantenimento nei confronti dei figli con età vicina ai 30anni che non studiano. La ringrazio. Avv. Nicola Neo

Buonasera scrivo per richiedere gentilmente una consulenza. In data 29/04/2021 sono stata vittima di Phishing, in seguito al quale ho fatto immediatamente congelare il PIN dell'home banking per accedere al mio conto corrente online. Malgrado da allora abbia provveduto ad inviare tutta la documentazione necessaria, tra cui la denuncia sporta presso l'Arma dei Carabinieri, purtroppo il mio PIN non è ancora stato scongelato dalla banca nonostante i molteplici solleciti, pertanto ad oggi sono cinque mesi che non ho accesso al mio conto in cui ho tuttora dei risparmi ai quali non mi è possibile accedere. Chiedo pertanto gentilmente un parere su come procedere affinché mi venga spedito il nuovo PIN che mi permetterà di accedere nuovamente al mio conto, dal momento che contattare telefonicamente la banca si rivela ogni volta inutile. Vi ringrazio in anticipo per la vostra considerazione. Distinti saluti

Buonasera. Premesso che la questione andrebbe approfondita, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

5 anni fa mio marito ha avuto un malore essendo assicurato per patologie non persistenti lo portato a una clinica vicino casa dopo aver telefonato al assicurazione lo hanno ricoverato dopo aver accertato che era coperto e pagava l'assicurazione ma poi non e stato cosi,ci chiamava la clinica per aver 4,000€ poi abbiamo messo un avvocato in tribunale la risepcenist ha dato falsa testimonianza in piu l'assicuratore ha fatto un falso contratto con falsa firma di mio marito ma in 5 anni stiamo pagando un avvocato che non sa spiegarci bene come va la causa,in piu la clinica ha dato in mano questo fatto a un recupero credito e hanno bloccato un quinto dello stipendio di mio marito e bloccato conto in banca sono arrivatiba circa 13.000€ io chiedo questo e giusto?

Buongiorno, la questione è delicata perché involge soprattutto il rapporto tra Lei e il Collega che la sta assistendo. Questi ha l'obbligo di rendicontarLe esattamente quanto stia avvenendo e non mi sembra questo stia avvenendo. Pretenda una spiegazione anche scritta inviando la sua richiesta, per conoscenza, all'ordine degli avvocati di Roma

Volevo sapere a se mia figlia, tre anni e mezzo, può essere rifiutato il tempo pieno ad una scuola materna statale perché fatica ad addormentarsi. Lei impiega un po' ad addormentarsi e quindi fa capricci; le maestre mi hanno spiegato che se disturba gli altri bimbi, possono tenerla solo fino a pranzo. Possono farlo? Non è un diritto del bambino frequentare la scuola materna anche se non obbligatoria?

Buonasera Signora. Il comportamento delle maestre è del tutto illegittimo. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Mi è arrivata da pagare un accertamento del Comune di Viterbo relativo alla tassa sui rifiuti (TARI). Secondo loro non ho pagato tutte le tasse del 2017. Dopo una verifica da parte mia che ha invece mostrato come avessi pagato tutto ho chiamato il numero telefonico presente sul verbale di accertamento. Una signora molto gentile mi ha spiegato che si tratta del recupero di un errore sui loro sistemi. Negli anni precedenti il comune aveva stabilito uno sconto del 30% per nuclei monopersona. a partire dal 2014 lo sconto fu tolto ma i sistemi di calcolo non furono aggiornati. Ora stanno mandando gli accertamenti per recuperare gli importi (mai richiesti!!) del 2017 e successivamente del 2018 e del 2019. Dal 2020 i sistemi sono stati modificati. La mia domanda è: hanno diritto a chiedere questi ulteriori importi ?. Io ho gli importi richiesti nel 2017 (pagati tutti !) e l'importo richiesto oggi non era presente. Vi ringrazio in anticipo

Buonasera, da quanto leggo la TARI 2017 dovrebbe essere prescritta ma senza leggere l'atto e senza la data di notifica non posso darle una risposta certa. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, Reggio Calabria - Frascati (RM)

Buon giorno Enel circa 10 anni ha spostato una linea elettrica aerea che attraversava in aderenza la facciata del nostro immobile interrandola.(LINEA ELETTRICA CHE AVEVA CAUSATO UN INCENDIO). Per poter ricollegarsi alla nostra utenza(contattore) Enel ha letteralmente tagliato la nostra facciata principale( tra l'altro appena realizzata )per poter realizzare delle traccie per passare i cavi ; ma non ha mai chiuso le stesse e ha lasciato il cavo in tensione alla portata di tutti ( cavo più basso di due metri dal piano stradale e a circa 70 cm dall'ingresso ) tutto ciò mette in evidenza che nessuna manutenzione nel tempo e stata eseguita e che la facciata rimane ancora deturpata. Posso richiede dei danni a Enel se si per quali articoli.GRAZIE

Buonasera. Bisogna provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida all'ENEL, salvo agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, mi rivolgo a voi per una problematica sorta nell'ultimo periodo. Sono in affitto da 5 anni avendo sempre pagato puntualmente il canone. Ultimamente la proprietaria mi ha inviato due messaggi mezzo whatsapp estremamente maleducati, senza mai tuttavia scadere in offese, intimandomi di pulire i vetri esterni di una finestra che lei reputava sporchi. Nel secondo messaggio in questione si è permessa di scattare una foto (senza che lo sapessi) alle ante della finestra in quel momento chiuse e inviarmela dicendomi di pulire anziché chiudere le ante. Per completezza informo che la finestra in questione da su una corte interna di proprietà della proprietaria stessa. Tornando al problema, questi atteggiamenti mi stanno provocando disagio e turbamento. Inoltre stanno impattando sulle mie condizioni di vita. Sono infatti preoccupato che, data l'escalation dei suoi comportamenti, possa fotografare la finestra anche quando è aperta immortalando quindi l'interno dell'appartamento. Per tali ragioni ultimamente sto tenendo le ante sempre chiuse il che, unito alla scarsa luminosità dell'appartamento, mi costringe a tenere la luce sempre accessa con conseguenze economiche negative molto probabili (bolletta della luce che si alzerà sicuramente). Come posso tutelarmi?. Grazie a chiunque volesse aiutarmi

Buonasera. Deve provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, la mia ex moglie - che da anni soffre di disturbi della personalità - alla quale sono legato da vincolo affettivo, mi ha contattato negli ultimi mesi per avere conforto telefonico dato che le hanno affidato un amministratore di sostegno poiché pare non in grado di provvedere a sè stessa da quando ha perso suo padre due anni fa (è figlia unica ed è rimasta sola al mondo). Da venerdì (mi ha informato direttamente lei la mattina) è stata ricoverata presso una clinica privata che cura anche disturbi psicologici ma le hanno sequestrato il cellulare, probabilmente la imbottiscono di psicofarmaci e non consentono di raggiungerla telefonicamente nemmeno da linea fissa. Non mi confermano nemmeno se si trovi presso di loro o meno, per la privacy, non mi rispondono alle email (ne ho inviate finora 3). Non mi ha mai voluto passare i contatti del suo amministratore di sostengo del quale intuisco abbia quasi paura, conosco il nome ma non è rintracciabile su internet in alcun modo. Cosa è possibile fare in questi casi, ammesso sia possibile fare qualcosa?. Potrei ad esempio inviare una PEC alla casa di cura chiedendo informazioni in assenza delle quali si configura la possibilità di una mia denuncia per scomparsa della persona? Non so, forse esagero ma sono preoccupato e si comportano come se appartenesse a loro. Di certo la casa di cura (privata) guadagna dalla sua degenza, e non vorrei mai ci fossero interessi retrostanti dato che ha ricevuto una (piccola) eredità. Alla quale - per inciso - non sono affatto interessato. Mi preme solo che stia bene per quanto possibile, e darle conforto. Lei vive a Treviso e io in Provincia di Trento. Grazie per i vostri consigli

Buon pomeriggio. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento. Per una consulenza approfondita e per eventuale assistenza legale può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, l'anno scorso a settembre abbiamo fatto un preliminare di compravendita io e mio fratello per vendere la casa di mia mamma deceduta. L'acquirente non ha voluto registrare il contratto e ci ha dato una caparra con assegno metà a me e metà a mio fratello che non abbiamo ancora incassato. La loro prima richiesta di mutuo non è andata a buon fine e a febbraio 2021 hanno fatto richiesta ad una altra banca. Al termine dei sei mesi dalla stipula ancora non gli era stato concesso il mutuo. Nel frattempo l'altra banca ha nominato il perito per la perizia della casa e i documenti riguardanti la compravendita. Lo stesso perito ha chiesto l'istanza di affrancazione (dato che il comune ha il diritto del concedente). Il comune ad oggi non ci ha ancora fatto i conti per il pagamento. Il contratto scadeva a giugno 2021. Volevamo sapere quale è la nostra situazione, dobbiamo restituire gli assegni nel caso non volessero più acquistare o non gli sia concesso il mutuo, o possiamo trattenerli. La ringrazio dell’attenzione ed attendo una sua cortese risposta

Buongiorno. Qundo l’esecuzione del contratto preliminare è espressamente subordinata alla concessione del mutuo, se il mutuo non viene concesso nei termini stabiliti (quando sono considerati essenziali), il contratto si può sciogliere ed il promittente venditore deve restituire la somma ricevuta a titolo di caparra. Quando, invece, il promissario acquirente si rende inadempiente, rifiutandosi di eseguire il preliminare nei termini stabiliti, il promittente venditore può esercitare il diritto di recesso trattenendo la caparra o pretendere il risarcimento dei danni subiti, previa risoluzione contrattuale per inadempimento. In ogni caso, un parere esatto richiede, necessariamente, un breve esame della documentazione in oggetto. Per una consulenza più accurata, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.521

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