Salve, avevo preso un cane con il mio ex compagno . Lasciandoci il cane è rimasto a me , però il mio ex compagno non mi firma le carte per far il passaggio di proprietà perché non vuole che venga effettuato.. non so più come fare ! Ho conversazione che dimostrano che il cane mi è stato dato poiché lui non voleva prendersene cura ! Ma vorrei essere il padrone a tutte gli effetti, inoltre io mi sono trasferita in ultra regione e dovrei comunicare il cambio di residenza in un altea regione per il cane , ma che ovviamente non posso fare perché risultato (il cane) intestato a lui . Come posso risolvere questa situazione?

Buongiorno. L'unica soluzione è quella di ricorrere giudizialmente, anche in base alle conservazioni avvenute tra di voi. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vi contatto in merito ad un grosso problema da risolvere. Mia mamma è venuta a mancare nel 2020, io sono la sua unica erede e non avendo lei beni di alcun tipo non ho inconsciamente rinunciato alla sua eredità. Dall’anno scorso però sono iniziati i primi problemi. È arrivato un debito da pagare per un contratto di una carta di credito stipulato da mia mamma, 4100€ da pagare per un decreto ingiuntivo che sto pagando mensilmente (250€ al mese). Ora è arrivato un altro debito, molto più importante, 18100€ di debiti nei confronti di ALER. Io personalmente non ho beni di alcun tipo, la macchina è intestata a me per 1/3 e non ho una casa di proprietà ma sono in affitto. Sono mamma di 2 bambini e L’unica entrata che ho è il mio stipendio di circa 1300/1400€ al mese. Non sono sposata ma convivo con il padre dei miei figli. Esiste un qualsiasi modo per non pagare questi 18000€ o in ogni caso far ridurre drasticamente questo importo?. Vi ringrazio anticipatamente per la Vostra cordiale risposta

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso, si potrebbe richiedere ed ottenere una rateizzazione del debito. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

CIao a tutti,volevo chiedere un informazione. La mia compagna mi vuole portare in causa perche non passo tutto il 50% del muto cosa che mi e' impossibile visto le troppe spese. Lei deve a me visto ceh mi ha distrutto la mia macchina 3000 euro con regolare fattura 1000 euro per pagameto danno alla casa e altiri soldi di una scrittura privata. Ho chiestodi fare un dare avere cosi da essere piu o meno pari (lei deve molto di piu a me) ma lei dice che il danno della macchina non lo vuole pagare e per il resto non gli interessa. Ho chiesto piu volte di allungare il mutuo per abbassare la rata ma neanche questo interessa. Pensate che comunque davanti ad un giudice los tesso penda in considerazione tutte queste cose cioe' quello che lei deve a me e quello che io devo a lei o bisogna fare 2 cause separate?

Buongiorno. Per poterLe fornire un parere è necessario approfondire la questione in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Vivo a Iglesias (SU) nel vostro format non sono contemplati né la città e nemmeno la provincia. Abito da oltre sette anni in un tugurio in affitto presso un condominio di un palazzo costruito malissimo oltre 50 anni fa. Io e mia moglie stiamo al 7° piano, più la SCALA DELLA MORTE: una scala ripida e con luce cangiante, spesso coi gradini viscidi, che dalla strada porta al portoncino e quindi al vano ascensore. L'ascensore è rotto da due giorni, com'è capitato troppo spesso in questi sette anni e passa. Io ho quasi 76 anni, sono invalido al 100% e quasi allettato. Mia moglie non può portare pesi, figurarsi fare le scale per la spesa e sono due giorni che non può nemmeno portare i nostri due cani di taglia piccola e media a fare i bisogni. Dunque un colpevole c'è ed è l'amministratore. Qui il 90% dei condomini ha circa la mia età e nella SCALA DELLA MORTE siamo caduti TUTTI almeno una volta. Pare che circa 18 anni fa, l'amministratore prese i soldi per far applicare un montascale che non si è mai visto. Non solo, ma grazie ai tanti superbonus per l'edilizia, qui ci hanno chiuso il piazzale del parcheggio: c'erano i balconi fatiscenti e per un lavoro di due mesi, sono in ballo da oltre un anno, con rumori assordanti e privandoci del parcheggio. are che la spesa sia stata più che triplicata. Mazzette? Non lo so, ma un controllo ai conti dell'amministratore non guasterebbe. Tra l'altro, nel cartello di legge davanti al cantiere non c'è scritto niente: non il nome dell'igegnere, non il nome della ditta appaltante. Perché? E non ci sono le date di inizio e fine lavori. Da due giorni siamo senza cibo né acqua e i cani fanno i bisogni dentro casa. Cosa debbo fare?

Ritengo che sussistano gli estremi per agire in giudizio, in primo luogo, verso il padrone di casa che deve garantire all'inquilino una dimora quanto meno abitabile. Se ha bisogno di una consulenza mi contatti pure. Avv. Michele Brundu con studio in Cagliari

Buongiorno, sono separata da quasi due anni e non percepisco assegno di mantenimento.(xche erroneamente non richiesto) sono una docente e il mio ex guadagna intorno a 10 mila euro al mese . volevo pero sapere da voi se avro' la possibilita ' di rivecevere il 30% della parte della sua pensione(lui ha 62 anni) pur non percependo l' assegno di mantenimento considerando che.sono stata sposata con lui 35 anni cosa posso fare? in attesa di una vostra risposta cordialmente vi saluto

Buongiorno Signora. Probabilmente Lei si riferisce al Tfr di Suo marito. La legge stabilisce che all'ex moglie (pertanto bisognerà procedere con il divorzio) spetta una quota del Tfr pari al 40% dell'indennità totale riferibile agli anni in cui il rapporto di lavoro di Suo marito è coinciso con il matrimonio. Quota di Tfr che spetta però solamente a determinate condizioni, tra le quali. I coniugi devono aver divorziato. Alla moglie deve essere stato riconosciuto un assegno divorzile. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. A inizio anno ho acquistato una abitazione presso una agenzia immobiliare con la quale firmo una scrittura provata chiedendomi € 3000 di cui 1500 prima dell'atto 1500 dopo l'atto. Avendo ricevuto un servizio pessimo, rifiuto il pagamento degli altri 1500, e infatti alla stesura dell'atto notarile di compravendita viene indicato che il corrispettivo complessivo dell'agenzia è di 1500 oltre IVA che io pago tramite regolare fattura (nella quale non è indicato ne acconto ne saldo ma solo la dicitura "pagamento corrispettivo") successivamente mi si chiede il pagamento "a nero" degli altri 1500 che rifiuto nettamente. Ricevo poi nel mese di giugno (atto di compravendita firmato in marzo) altra fattura (questa con dicitura a saldo) in cui mi vengono chiesti questi altri 1500€. Come posso comportarmi?

Buongiorno. Se nell'atto di compravendita è stato riportato il pagamento del corrispettivo ricevuto dall'agenzia, ogni altra pretesa da parte di quest'ultima è illegittima. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno,circa tre anni fa io e la mia compagnia (non siamo sposati, né abbiamo figli) abbiamo acquistato un appartamento nel quale siamo andati poi a convivere. L’immobile è cointestato ed abbiamo diviso equamente tutte le spese, da quelle per la compravendita a quelle notarili, per il restauro fino a quelle per i mobili vari. L’immobile è stato pagato per i due terzi immediatamente (un terzo ciascuno), e per il resto dell’ammontare dell’importo è stato stipulato un mutuo, anche questo pagato mensilmente metà per ciascuno. Ora la mia compagna mi ha lasciato e si pone il problema del “destino” dell’immobile. Qualora nessuno di noi due volesse rinunciare all’immobile (io vorrei acquistare la sua parte ed accollarmi le spese del mutuo, e penso che anche lei voglia lo stesso), vorrei sapere quali scenarii possano configurarsi. Grazie mille

Buongiorno. La strada dell'accordo è preferibile, diversamente occorre procedere con una cosiddetta divisione giudiziale innanzi al Tribunale. Se desidera anche solo per le trattative può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Buongiorno, un giudice, durante un processo penale con nostra (mia moglie ed io) costituzione di parte civile, ha disposto a nostro favore il pagamento di una provvisionale. Il condannato appare nullafacente ma, da informazioni catastali, ho saputo possedere quote di alcuni immobili non di pregio (box e cantine). La domanda e': quale e' la prassi per recuperare questi importi? Essendo la sentenza titolo esecutivo, si deve procedere direttamente ad istanza di pignoramento visto che,naturalmente, il condannato, sponte sua, non paghera' mai, oppure vi sono degli atti da compiere prima? Grazie

Buongiorno. Deve prima notificare il titolo esecutivo e atto di precetto. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

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