Le racconto brevemente : qualche giorno fa ho visto un concorso online per vincere una gift card lidl da 500 euro pagando solo 2euro di spedizione con la carta. Sicche partecipo per 2 euro. Passato un giorno, il giorno dpo mando un messaggio al sito di volere il rimborso di 2 euro e aspetto un altro giorno. Apro la posta mi appare devo pagare 35 euro + per l'abbonamento Che ho attivato per loro senza neanche saperlo né utilizzato. Allora mi è venuto panico ho eliminato il mio Gmail e la carta postepay per nn pagare in modo ingiusto.forse ho fatto male. Ieri cerco di recuperare il mio mail per fare screenshot di possibile prove ma credo Che una volta eliminato il gmail nn posso più recuperare I messaggi nn so. Voglio denunciare il raggiramento ai carabinieri ma senza prova di messaggi, né postepay, né gmail Che ho eliminato ho paura di non essere creduta e mi trovo perseguitata di Dover pagare un raggiramento. Mi puo' dire un consiglio

Gentile Utente, buongiorno. Probabilmente è incappato in qualche tentativo di truffa. Tendenzialmente il meccanismo è che cliccando sul banner pubblicitario che promette i 500 euro, Lei viene indirizzato in un sito del tutto simile a quello della Lidl (o poste italiane) e Le viene richiesto di inserire dati personali, tra cui i dati della Sua postepay. Detti dati vengono rubati dai malintenzionati, che effettueranno prelievi fraudolenti dalla Sua carta. Questo fenomeno si chiama phishing. Il rischio attuale è che se non ha bloccato la postepay, rischia - appunto - illegittimi addebiti sulla carta. Quindi: 1) provveda anzitutto a verificare il suo credito sulla postepay per verificare che non siano stati effettuati addebiti fraudolenti; 2) provveda poi a bloccare la postepay (ne farà un'altra); 3) può in ogni caso denunciare la truffa allegando alla denuncia l'estratto della postepay, dal quale si evince l'addebito dei 2 euro. Se necessita di una consulenza più approfondita o di assistenza può contattarmi tramite il mio profilo, cliccando su "Consulenza diretta". Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno, vi chiedo aiuto in merito alla questione tamponi. In azienda hanno chiesto la partecipazione volontaria allo screening. Io non ho accettato , mi hanno fatto parlare con il capo che mi ha lasciato a casa con la scusa della cassa integrazione per due settimana . Al giorno del rientro mi è stato detto che per rientrare dovevo fare il tampone ,con un foglio rilasciato dal medico aziendale mi veniva chiesto di fare il tampone altrimenti non sarei potuto ritirare in azienda. Ora sono bloccato in questa situazione , dove non c’è L obbligo ma L azienda non può non tenere conto delle direttive del medico aziendale. Spero possiamo aiutarmi a capire come muovermi al meglio . Vi ringrazio

Buongiorno. Come ben può comprendere la questione merita di essere approfondita. Le ricordo che l'orientamento dei giudici in questi casi è quello di garantire la sicurezza di tutti i dipendenti sul posto di lavoro. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono in fase di separazione da mio marito. Io non lavoro, abbiamo 2 figlie minori di 10 e 12 anni, una figlia di 18 anni che studia e un figlio di 21 che lavora. Viviamo in affitto. Sono stata sposata 20 anni. Mio marito è un artigianato. Non abbiamo beni in comune e siamo in regime di separazione dei beni. Posso avere una vostra stima di quanto potrebbe spettare ai miei figli e a me come mantenimento? Tengo a precisare che durante questi anni mio marito ha maturato il diritto di pensione di euro 1000 che già perpecipsce e sta ultimando di pagare un mutuo per un immobile di sua proprietà al quale ho indirettamente contribuito anche io col mio lavoro di casalinga e saltuariamente di aiuto nel suo negozio (non retribuito). Vorrei sapere se ho diritto ad una buona uscita considerando il fatto che ho lasciato il lavoro per accudire i figli ed ora mi ritrovo senza nulla. Spero di aver dato elementi sufficienti per chiarire la mia situazione. Il reddito di mio marito si aggira attorno ai 50.000 euro annui. Grazie per la disponibilità

Gentilissima Signora. Al fine di poterle rispondere correttamente è opportuno approfondire la Sua richiesta. Solitamente , vengono stabiliti circa 300 euro a figlio. Per ulteriori informazioni è opportuno richiedere una consulenza. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA

Buongiorno. Siamo una famiglia composta da madre vedova e due figli,recentemente mia madre ha acquistato a mia insaputa l'usufruttoe vitalizio di un appartamento, lasciando la nuda proprieta al compagno di mia sorella(non sono sposati), mia madre ha pagato 1/3 del valore della casa mentre il compagno i restanti 2/3. Si può fare qualcosa adesso o in futuro per dimostrare una violazione della mia quota legittima di eredità?. Grazie

Gentile Utente, potrà dimostrare il fenomeno simulatorio, cioè che l'acquisto dell'usufrutto in realtà dissimula una donazione in favore della figlia, con lesione dei suoi diritti ereditari. Resto a disposizione nel caso necessita di approfondire l'argomento. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno io vi scrivo perché vorrei sapere se sono obbligata a pagare la metà del prezzo di un danno che ho causato. Ora vi spiego, io lavoro in una ditta di pulizie come socio dipendente (cooperativa), in un mio posto di lavoro ho causato la rottura dello schermo di un termoscanner facendolo cadere mentre scendevo dalla scala, in quel momento stavo pulendo un ripiano. Appena ho visto il danno ho avvisato la responsabile del posto di lavoro la quale mi disse che non mi dovevo preoccupare che avrebbe avvisato. Io però ero preoccupata e il giorno dopo chiamai la mia responsabile di cantiere la quale mi disse di stare tranquilla e che aspettava che il cliente la avisasse del danno subito. Il danno è avvenuto il 22 febbraio, io ho avvisato la mia ditta il 23, il 9 marzo il cliente ha comunicato alla mia ditta che io avevo causa il danno e il costo del danno quindi voleva essere risarcito. Ieri la mia ditta mi ha consegnato una lettera di contestazione disciplinare e mi chiede il pagamento di metà del danno fatto. La mia domanda : è giusto che io paghi metà del danno? La mia ditta dice che non possono avvalersi della assicurazione perché sono passati troppi giorni dal fatto quindi metà pagano loro e metà pago io. Grazie attendo una vostra risposta visto che ho solo 5 giorni per contestare. Distinti saluti Trampus Marcella

Gentile Sig.ra Trampus. Sicuramente la ditta per cui lavora è assicurata per questi danni, pertanto da parte Sua nulla è dovuto. Inoltre, è previsto un termine di 2 anni per comunicare i danni alla propria assicurazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buona sera sono un infermiera mi chiamo Raffaella da un anno a questa parte ci stanno sbattendo a destra e a manca tra reparti covid e non covid, io sono arrivata all’esasperazione, sono andata a novembre scorso da una psichiatra per sindrome ansioso depressiva la quale mi ha prescritto una terapia farmacologica, mi sono rivolta alla medicina del lavoro per avere un esonero dai reparti e tornare nel mio posto che è la sala operatoria visto che sono ormai suore stressata, mi hanno risposto picche, per loro sono idonea a lavorare nei reparti pur prendendo terapia e fregandosene della mia salute, domando: posso puntare i piedi per ottenere di tornare al mio posto, se si in che modo grazie

Buonasera. Premesso che la questione meriterebbe di essere approfondita, si potrebbe valutare, con la sindrome che Le è stata riconosciuta dallo specialista, l'invio di una comunicazione formale al fine di evitare il cambio di mansione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Ho affitto una casa con contratto trasitorio pero la agenzia mi ha fatto firmare un contratto con disdetta di 3 mese quando i' affitto e di 4 mese , mi hanno fatto pagare anche la spazzatura quando in queste tipo di contratto e a carico del propietario , l'agenzia ha fatto solo l'interesse del propietario io avendo pagato la gestione della agenzia la quale doveva tutelare anche i miei interesse , mi hanno rinovato un contratto trasitorio di 6 mesi a 4 mesi , non potendo farlo per legge. Chiedo cortessemente informazione , cosa dovro fare in questi casi

Gentile Utente, quando si sottoscrive un contratto è necessario leggerlo attentamente e comprenderne ogni aspetto. In linea generale, nei contratti transitori il contratto cessa alla scadenza. Non è possibile prevedere il rinnovo automatico. Se una parte vuole prolungare il contratto transitorio deve dare comunicazione mediante raccomandata che PERSISTE l'esigenza che giustifica la transitorietà della locazione. Difatti, il contratto transitorio può essere stipulato soltanto se le parti espressamente indicano l'esigenza di transitorietà e può proseguire soltanto se tale esigenza PERSISTE dopo la scadenza. Per quanto riguarda la tassa sulla spazzatura, per i contratti di durata superiore ai sei mesi è a carico dell'inquilino. Per i contratti di durata inferiore ai 6 mesi è a carico del proprietario. Quindi: 1) ritengo che il contratto è legittimamente concluso alla scadenza. 2) ritengo che occorra inviare una lettera raccomandata a/r rappresentando che essendo terminata l'esigenza di transitorietà il rinnovo automatico previsto nel contratto è una clausola "tamquat non esset" (come se non esistesse) e pertanto che Lei rilascerà l'immobile. Inoltre dovrà richiedere la restituzione di quanto indebitamente pagato (TARI) essendo a carico del proprietario. Se necessita di consulenza più approfondita e/o di assistenza può contattarmi tramite il mio profilo "Consulenza diretta". Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve, abbiamo tra qualche giorno la firma per la vendita di un terreno a scadenza fine marzo (il compromesso era stato fatto l’anno scorso e la vendita era fissata appunto entro la fine di marzo). L’acquirente vuole concludere entro il termine prefissato, io vista la situazione epidemiologica non vorrei incontrare estranei. C’è qualche norma che mi permette di rimandare vista la situazione covid e l’area arancione in corso, oppure devo per forza concluderlo ora? Grazie

Gentile Utente, se nel preliminare il termine non è previsto espressamente come ESSENZIALE, è possibile richiedere lo spostamento della data. L'emergenza sanitaria può essere intesa come un evento di forza maggiore che esonera da responsabilità e giustifica il rinvio ad altra data. Consiglio di inviare una richiesta a mezzo lettera raccomandata a/r all'acquirente. Se necessita di una consulenza più approfondita o di assistenza può contattarmi tramite il mio profilo - "Consulenza diretta" . Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve sono matteo dalla Sardegna io ho venduto all'incirca 15 giorni fa su subito punto It ad un acquirente di origine francese trasferitosi nel Mali mi ha addirittura fatto fare il bonifico sulla mia post pay Evolution fatta alle poste dalla sua banca , però devo pagare io personalmente 99 + 5 ad un ufficio controllo della sua banca mele ha addebitate a me queste spese per farmi accreditare i soldi sulla mia carta e sbloccarle i suoi conti bancari dice lui io sono andato dai carabinieri e mi hanno detto di non pagare nulla per il momento in data 7 aprile ma se non pago mi anno detto che vado in prigione quelli del Mali e poi anno scritto tutto in italiano strano o tanta paura vorrei un vostro consiglio

Gentile Utente, è un tentativo di truffa abbastanza frequente con l'intenzione del malintenzionato di farsi inviare denaro (dietro la minaccia che in caso contrario si finirà in prigione). E' importante non fornire alcuna informazione personale nè sul Suo conto corrente nè sulla postepay evolution nè alcun tipo di informazione personale. Se li ha forniti provveda immediatamente a verificare che non sono stati sottratti fraudolentemente soldi dalla sua postepay evolution. Posso tranquilizzarla, in ogni caso, che non ha commesso alcun reato e che non deve pagare nulla, ma sarebbe importante comunque formalizzare una denuncia e (se ha fornito dati della Sua scheda postepay evolution) - ripeto - è importante controllare che non siano stati sottratti fraudolentemente soldi (in tal caso è necessario farla bloccare recandosi alle Poste Italiane). Se necessita di assistenza o consulenza per la risoluzione del problema, può contattarmi tramite il mio profilo, cliccando su "Consulenza diretta". Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

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