Ho segnalato per circa 3 anni all'amministratore del condominio il cattivo stato di alcune grosse piastrelle della facciata. Pochi giorni fa le piastrelle si sono staccate e sono cadute nel mio giardino provocando fortunatamente solo dei danni materiali. La cosa è stata comunicata all'amministratore che a sua discolpa ha affermato di non avere mai avuto fondi sufficienti (poche migliaia di euro in un condominio di oltre 30 unità) per effettuare le riparazioni, cosa non vera in quanto nel frattempo sono state completate altre manutenzioni a mio giudizio meno prioritarie. 2 domande. 1) l'amministratore può essere ritenuto incompetente o inadempiente e sollevato dall'incarico?. 2) chi è responsabile del risarcimento dei danni: l'assicurazione, l'amministratore o il condominio?. Grazie

Buongiorno. Provveda a verificare tramite l'amministratore l'assicurazione condominiale per capire se copre tali danni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno in data 5 ottobre andrò a rogito per un appartamento. Il 15 di luglio ho firmato un documento che attestava che dal primo agosto sarei stato in qualità di prossimo acquirente della casa incaricato a partecipare alle assemblee condominiali e a prendermi carico da quella data di eventuali decisioni per i lavori da effettuare nel condominio. In precedenza il 30 giugno si era tenuta una riunione condominiale in cui (ovviamente essendo antecedente alla firma di quel documento di cui sopra io non ero presente) era stato deciso di effettuare alcuni lavori tra cui la sostituzione dei citofoni che avverrà però in data 11 ottobre. Siccome la decisione della sostituzione dei suddetti citofoni è avvenuta in data antecedente alla mia presa in carico di eventuali lavori questa spesa sarà da attribuire al vecchio proprietario dovrò pagarla io in quanto nuovo proprietario?. Grazie per la cortese risposta

Buonasera. La sostituzione dei citofoni può essere considerata una spesa di manutenzione straordinaria che, pertanto, secondo la giurisprudenza prevalente, spetta a chi era proprietario al momento della delibera condominiale che approvava il lavoro, salvo diversi accordi tra venditore ed acquirente, espressamente previsti nel contratto di compravendita. Per una consulenza più accurata, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Gentili signori, il inquilino è andato via per scadenza locazione lasciando un debito condominiale di quasi due anni. Io sono sempre stato ignaro di tutto, non mi è stata data mai nessuna comunicazione, così come non mi è mai stato inviato nessun bilancio. Capisco che ho delle responsabilità in qualità di proprietario, ma l’amministratore del condominio è privo di colpe? Posso impugnare la richiesta di pagamento? Se si come? Grazie mille

Spese condominiali non pagate, debitore è sempre il condomino locatore. Cassazione civile, Sezione II, 9 dicembre 2009, N. 25781. In tema di spese condominiali non pagate, il debitore è sempre il condomino locatore il quale può comunque rivalersi sul conduttore. L'amministratore del Condominio, infatti, è legittimato solo nei confronti del proprietario, che è il soggetto tenuto a corrispondere i contributi concernenti i beni e i servizi comuni; il proprietario può pretendere il versamento dall'inquilino che non vi abbia provveduto direttamente, secondo gli accordi convenuti con il contratto di locazione

Sono una studentessa dell’Ateneo di Economia alla sapienza. Mi ritrovo in una situazione spiacevole e non so proprio più a chi rivolgermi per avere aiuto. Ho segnalato la rinuncia al voto dell'esame sostenuto a distanza il 16 settembre qualche ora dopo la scadenza dettata dai professori quindi quando c'era sempre la possibilità di modifica (non era registrato dalla segreteria). Devo dire che a livello psicologico è stato molto difficile, sono da sola in Erasmus e mi sono sentita molto incapace per questo la scelta più facile è stato non comunicare nulla che per loro equivaleva ad una accettazione ma non è quello che voglio, infatti sono determinata a ridare quell'esame all'estero per meritarmi una bel percorso universitario. Piango da giorni e non riesco a dormire per colpa della poco flessibilità e delle risposte ricevute dei professori e della segreteria della facoltà. Non so se può aiutarmi ma mi sento veramente un numero e non una persona oltre ad essere stata valutata duramente per il lavoro svolto. Mi sto impegnando molto e sono ambiziosa per questo non vorrei perdere delle opportunità per via di questo episodio. Non ero nelle condizioni di avere una libertà di scelta (condizioni che posso ripetere se necessario). Sono un caso particolare perché italiana e senza covid ma residente momentaneamente all'estero per quanta riguarda i requisiti degli esami a distanza. Venerdì avevo la giornata d'orientamento, piu questioni amministrative quindi poco tempo date le scadenze e gli impegni diversi richiesti per l'erasmus. Ho chiesto se avevo dei punti erasmus e mi é stato detto dopo di no quindi é importante per me rifiutare. Ho comunque annunciato il rifiuto il giorno stesso della scadenza

Temo che ormai non possa più rifiutare. Eventualmente, però, posso indirizzarla da un Collega esperto di diritto scolastico. I migliori saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli

Salve avvocato, Le riassumo brevemente la mia situazione. Eravamo in 4 in auto (3 maschi e 1 donna), siamo stati fermati dai carabinieri ed è stato rinvenuto un solo spinello sotto un sedile. La responsabilità è stata attribuita dai carabinieri a me ed un altro (nessuno di noi due guidava) mentre al guidatore e la ragazza non è stato attribuito nulla (a detta del carabiniere è stato fatto perché l'auto era guidata dal terzo ragazzo ma era di proprietà della ragazza e quindi per evitare sequestro del mezzo e sospensione della patente non sono state avviate procedure nei loro confronti). A noi due ragazzi è stato redatto un verbale amministrativo per uso personale e siamo stato chiamati nella prefettura di competenza il 24 novembre e abbiamo 30 giorni dal 16 settembre per procedere al ricorso. Entrambi siamo incensurati, non abbiamo mai avuto procedimenti, fermi, nessuna denuncia o altro in merito. Abbiamo entrambi 28 anni e lavoriamo. Rischiamo qualcosa al colloquio? Sarebbe utile fare ricorso al giudice di Pace? Ne vale la pena?. Grazie

Buonasera. Ho bisogno di visionare la documentazione per risponderle adeguatamente. Mi contatti tranquillamente, ma nel suo interesse anche celermente, i recapiti li trova sul mio profilo. Avv. Antonella Belvedere

Ho preso un anno fa un appartamento in locazione. Ora ho deciso di andare viene ho dato i 3 mesi di preavviso. Il proprietario sostiene che gli ho fatto dei danni al parquet, alla tv e le pareti vanno imbiancate. L’immobile mi è stato consegnato così, la tv non l’ho mai accesa perché ho le mie ( tra l’altra avevo segnalato qualche mese fa che non funzionava e lui mi aveva detto che l’avrebbe ricomprata) il parquet è sempre stato un po’ scolorito dal sole e graffiato. Infine le pareti non presentano sporco se non in una camera a causa dell’umidità agli angoli. Cosa può pretendere il proprietario, come posso agire in mia difesa?

Buongiorno. La questione va approfondita anche con l'esame del contratto e di eventuali altri documenti in Suo possesso. Resto a disposizione per offrirLe consulenza, anche via mail. Un caro saluto. Avv. Michele Brundu. Cagliari

Buongiorno, a dicembre dello scorso anno ho firmato un contratto per un corso online pagabile a rate. Dopo tre lezioni ho capito che le modalità di svolgimento non facevano per me ed ho deciso di rinunciare. La segreteria del corso a riguardo ha detto che non potevo non pagare l'intero corso, avrei potuto al massimo sospendere il corso così da poterlo frequentare il prossimo anno ma che avrei comunque dovuto pagarlo. Io ho continuato a pagare le rate ma adesso non riesco più a farlo e vorrei sapere se cè un modo per evitare. Il riguardo alla revoca dice 5) Revoca. Ai sensi del D.lgs. 206/2005 il Cliente ha facoltà di recedere dalla proposta d’ordine. Per l’esercizio di tale diritto il Cliente può inviare una comunicazione scritta presso la Sede Legale di ----(Via---): La comunicazione deve essere spedita mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro quattordici giorni solari decorrenti dalla data di. Sottoscrizione della presente nota d’ordine oppure può essere inviata, entro lo stesso termine, anche mediante telegramma, telex, posta elettronica certificata e fax, a condizione che sia confermata mediante. Lettera raccomandata con avviso di ricevimento entro le quarantotto ore successive. Recedendo dalla proposta d’ordine. --- tratterrà la caparra confirmatoria versata per spese gestionali. Amministrative e postali. Dice anche questo - ---- ha la facoltà di annullare il contratto per inadempienze da parte del partecipante; in tal caso verranno trattenute tutte le somme fino a quel momento versate. Io sono stata inadempiente in quanto non ho partecipato alle lezioni, e c'è anche un obbligo di presenza per poter dare l'esame, e ho ritardato il pagamento anche per 5 mesi. Posso fare qualcosa per non pagare queste ultime rate. Grazie e buona giornata

Buongiorno. Premesso che per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare l'intero contratto sottoscritto, in base a quello che scrive mi sembrerebbe di capire che aveva 14 gg di tempo per recedere dal contratto senza alcuna penale. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, possiedo un appartamento ereditato che vede sul lato destro del palazzo. Nel terrazzo è stata costruita dal vicino una finestra (realisticamente abusiva) all' incirca 20+ che vede nel mio terrazzo. All'incirca 10 anni fa abbiamo costruito una serra nel nostro terrazzo e mediante scrittura privata abbiamo concordato di costruire la serra circondando la vista di questa finestra ma lasciando la vista centrale. In pratica ora questo vicino vede in casa nostra. Esistono modi per fare chiudere questa finestra o coprirgli la vista, mettendo piante a 50cm?

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare la scrittura privata. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Diritto amministrativo - Consulenze legali su - Pag.28

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