Salve, sono in possesso dell'unica notifica inviata al mio datore di lavoro. Con la richiesta di pignoramento del 5° dello stipendio. Nella lettera viene indicato l'articolo 492 dove viene richiesto di depositare 1/6° del debito , per non far avanzare il pignoramento . come funziona totalmente la procedura ?. Oppure dato che non c'è la possibilità economica di estinguere l'intero debito di 12000 euro , quale proposta potrei fare alla controparte per un accordo ?. Grazie. Cordiali Saluti

Buonasera, il pignoramento per essere efficace deve essere notificato anche a lei che è debitore altrimenti si può fare opposizione. Per evitare il pignoramento potrebbe tentare di trovare un accordo con la controparte. Per maggiori informazioni mi può contattare all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

Salve, a seguito di un reso amazon rifiuta il rimborso. Sostiene di aver ricevuto un articolo non corretto, cosa non vera in quanto ho restituito entro il termine di 30gg l'articolo in condizioni perfette cosi come l'ho ricevuto. Parliamo di un articolo di 900€. Si rifiuta di fornirmi prove foto/video del presunto articolo non corretto, non rilascia informazioni circa la data di preso in carico del reso (reso effettuato presso armadietto amazon) nè rilascia la data di ricevimento del bene. Considera la sua decisione come definitiva e non ammette contraddittorio nè ulteriori risposte alle email che hanno ad oggetto il predetto reso. Come posso tutelarmi?

Egregio Signore buonasera. Previo esame della relativa documentazione che possa confermare la Sua versione, si renderà senz'altro necessario l'inoltro di una formale diffida a firma di un legale. Laddove interessato, La invito a contattarmi in privato tramite i recapiti presenti su questa stessa piattaforma cliccando sul mio nominativo. Le forniro' adeguato preventivo di spesa per poi valutare l'eventuale proprio intervento. Un cordiale saluto ed a presto. Avv. Giampaolo Catricala'

Salve. in passato, mi ero rivolta a voi per una consulenza che mi ha aiutato molto. Ora vi scrivo a nome di mio nipote (che e' socio al 10% di una srls, con suo padre) ha presentato un ricorso avverso l'inps di treviso. tale ricorso e' stato "reiettato" ma secondo noi con motivazioni non del tutto corrette. vi chiedo se poteste dirmi a che tipo di professionista, o patronato, che siano competenti in materia di ricorsi all'inps. Il ricorso riguardava un errore fatto dal commercialista che aveva aperto l' attivita'. purtroppo, questo commercialista, insieme al figlio, e' invischiato col clan camorristico dei casalesi in veneto. qui9ndi, non ci possiamo nemmeno rivalere su di lui (non so di preciso se siano in carcere o agli arresti domiciliari...) purtroppo, questi tipi di ricorso credosia possibile farli solo onlinee non con discussione a tu per tu... aspetto fiduciosa un vostreo sollecito riscontro

Buon pomeriggio. La richiesta merita un accurato approfondimento e visione della documentazione in Suo possesso. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website e fissare una conference call. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Buongiorno Avvocato. Siamo una coppia di quasi 80 ed 82 anni ed abbiamo in atto la vendita del nostro bilocale in campagna che avverrà entro novembre. Avevamo trovato nel frattempo un appartamento che sarebbe dovuto essere intestato a nostro figlio ma con la richiesta di un mutuo per far fronte a tutte le notevoli spese a cui si andremo incontro, denaro di cui non disponiamo. La richiesta di mutuo, dopo assicurazioni verbali positive da parte della banca e dopo che nostro figlio aveva consegnato tutti i documenti richiesti e 3 preventivi di varie cifre e fattibilità, gli è stata rifiutata. Adesso ci troviamo in questa condizione: una proposta d'acquisto (non registrata)accettata dal venditore per cui abbiamo versato 2000 euro in cui l'immobiliare accenna al mutuo ma non lo subordina...noi non siamo esperti in materia immobiliare e ci siamo fidati pensando di avere a che fare con persone oneste. Adesso al 25 p.v., ci viene dato appuntamento per ll compromesso che mio non potrà fare in quanto non può comprare. Lunedì p.v. manderemo una raccomandata con r.r. in cui informeremo l'immobiliare che la banca ha rifiutato a nostro figlio l'erogazione del mutuo e che quindi i soldi per completare la vendita non ci sono. Ci ventilano azioni legali oppure peggio l'obbligo di acquisto...e con cosa se non arriviamo a pagare neppure noi che viviamo con 900 euro di pensione? Che dobbiamo perdere qualcosa questo l'abbiamo capito, quello che vorremmo sapere, prima di impazzire del tutto, è come comportarci per non essere obbligati ad andare in una causa che non abbiamo la possibilità di intraprendere e per l'età e per la malattia di mio marito (cancro) per cui è sempre sotto controllo e che potrebbe degenerare. Grazie anticipatamente di quanto ci verrà consigliato

Buonasera signora, senza leggere il contratto firmato con l'agenzia immobiliare non è possibile dare una risposta. Se riesce ad inviarmelo le do riscontro. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

A fine Agosto 2021, venuto a conoscenza del fatto che il nostro vicino di casa, aveva messo in vendita il proprio appartamento, manifestavo nei suoi confronti un interesse per un eventuale acquisto. L’appartamento si presentava come una unità immobiliare su due livelli all’interno di un piccolo condominio, composta da cucina, bagno, studio al primo piano e da 3 camere + bagno al piano secondo. Completavano la proprietà box auto, posto auto, giardino. Prendevo quindi visione dell’immobile e delle parti accessorie (giardino e box auto) confermando il mio interesse e congedandomi con l’intenzione di fare le opportune verifiche a livello finanziario con la banca di fiducia, per capire se da parte mia ci potesse essere la disponibilità economica per procedere nella compravendita. Mi recavo quindi in banca nei giorni seguenti, ottenendo verbalmente dal responsabile una risposta positiva la quale conferma sarebbe stata poi subordinata all’esecuzione della necessaria perizia sull’immobile oggetto del mio interesse. Nel corso del colloquio verbale facevo riferimento esplicito al responsabile finanziamenti della banca, che la cifra che mi sarebbe servita per concludere la compravendita, sarebbe stata il 100% dell’importo richiesto che all’epoca era di 125 mila euro. Il responsabile finanziamenti mi rassicurava dicendomi che in generale, l’esito delle perizie sugli immobili era quasi sempre sufficientemente superiore alle cifre pattuite dagli acquirenti in sede di trattative, da consentire agli acquirenti di finanziare il 100% del valore e in qualche caso di ottenere addirittura cifre superiori a quanto effettivamente pattuito. Nel mio caso in particolare, si trattava di finanziare 125 mila euro, a fronte di una valutazione da parte del perito, che poteva aggirarsi attorno ai 155 mila, vista anche la condizione dell’immobile. Comunicavo quindi al venditore l’intenzione di procedere con la perizia e in quella sede concordavo, esclusivamente a livello verbale, un prezzo finale di vendita di 117 mila euro. Nell’attesa dell’esecuzione della perizia mi incontravo altre volte con il venditore al fine di valutare alcuni dettagli, in particolare riguardanti alcuni elementi di arredo che il venditore era disposto a lasciare, qualora di mio interesse, oppure a rimuoverli qualora li avessi giudicati non di mio interesse. Tutto questo era un puro accordo verbale durante il quale ho sempre ribadito al venditore, che avrebbe dovuto attendere l’esecuzione di qualsiasi intervento, non prima dell’eventuale rogito. Il venditore tuttavia, procedeva di sua iniziativa, alla rimozione di alcuni elementi di arredo prima di concludere qualsiasi azione contrattuale o precontrattuale. Il giorno 6 settembre 2021 si svolgeva quindi la perizia da me promossa, per la richiesta del mutuo. In quella sede il perito incaricato riscontrava delle incongruenze sostanziali nei documenti catastali dell’immobile. In pratica, quello che era presentato come un appartamento su due livelli risultava dai documenti come un bilocale con annesso ripostiglio al piano superiore mansardato, nel quale nemmeno il primo piano corrispondeva nella realtà alla documentazione presente. Il perito sospendeva quindi la perizia per evidente vizio documentale, riservandosi di completarla solo a seguito della consegna di tutta la parte documentale opportunamente regolarizzata. . Il venditore provvedeva quindi a regolarizzare la posizione del proprio immobile, e nel corso della settimana dal 4 all’8 Ottobre, inviava la documentazione al perito il quale trasmetteva alla banca una valutazione di 125 mila euro per un appartamento non più su due livelli come in origine, bensì un bilocale con annesso ripostiglio e lavanderia. (ndr il bagno del piano mansardato non ascrivibile come tale in quanto non presentante le altezze regolamentari, così come i restanti vani). A fronte di questo la banca mi proponeva un finanziamento di 100 mila euro (80% della cifra di perizia) purtroppo non sufficienti a permettermi di perfezionare la compravendita. Informavo pertanto il venditore della situazione emergente e dell’impossibilità di procedere alla compravendita. A seguito di questo il venditore esprimeva ovviamente il proprio disappunto a riguardo e in maniera nemmeno troppo sottointesa, mi faceva presente che avrebbe avanzato nei miei confronti una richiesta di danni per quanto fatto in attesa della compravendita che allo stato attuale non può avvenire, ovvero. 1. Rimozione dei complementi di arredo non di mio eventuale interesse (dopo aver esplicitamente richiesto di attendere i passaggi ufficiali). 2. La sanatoria della situazione catastale dell’appartamento (peraltro necessaria in qualsiasi caso). 3. Il mantenimento in essere dei canoni di utenza (luce, gas, acqua) per consentirmi la voltura a seguito della eventuale compravendita. A fronte di quanto sopra, quali possono essere le ragioni del venditore e quali pretese legittime potrebbe avanzare nei miei confronti?

Il quesito richiede un approfondimento. Se vuole può richiedere una CONSULENZA DIRETTA cliccando sul mio profilo. Cordiali saluti

Alla Vostra cortese attenzione, ho ricevuto un'atto di pignoramento di una somma pari a 6.000,00 euro di un debito con banca che non sono e non riesco a pagare. Questo atto di pignoramento e' stato inviato anche ai miei datori di lavoro. Io ho gia' sullo stipendio il pignoramento del quinto. La mia domanda e' per capire come devono comportarsi a fronte di questa richiesta.i miei datori di lavoro. Devono comunicare al creditore che e' gia' in atto un pignoramento sullo stipendio ? o non sono tenuti a farlo. Ringrazio per la professionale e cortese risposta. Distinti saluti

Buongiorno. Si certo, il Suo datore di lavoro è tenuto a dichiarare quale altro pignoramento è in corso nei Suoi confronti. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Si tratta di una attivita' commerciale di palestra, abbiamo avuto lo sfratto subito il primo mese di chiusura covid ( aprile 2020) abbiamo pagato il 50€ fino a novembre 2020. dopo che in udienza il proprietario ha espresso il suo dissenso e che da gennaio 2021 l'affitto doveva essere di 500€ di più ( in base al contratto) non ho piu' pagato. ad oggi ho la sentenza del giudice che ci da' torto con atto di precetto di rilascio immobile. ci deve essere un cavillo a cui appellarsi? attendo vostre. grazie

Vicenda gestita malissimo; andava proposta opposizione alllo sfratto nel 2020. Il provvedimento esecutivo di sfratto è ormai definitivo e non c'è nulla da fare

Salve, mio padre due anni fa ha subito un sinistro e solo di recente siamo riusciti ad entrare in contatto con l'assicurazione per ricevere un rimborso. Purtroppo l'offerta ci sembra veramente troppo bassa per i danni ricevuti, quindi volevamo procedere con una causa civile. Volevamo sapere se fosse possibile ricevere la proposta come acconto, per poi procedere comunque con la causa civile

Assolutamente sì. Attenzione ai termini di prescrizione che i sinistri stradali sono proprio di 2 anni. A disposizione

Buongiorno, ho ricevuto un invito a comparire davanti all'Ufficio della Polizia Giudiziaria, notificato a mani da due agenti dell'Agenzia delle Entrate. Non mi sono state fornite ulteriori informazioni ma sul verbale vi è solo indicato "per ragioni di carattere amministrativo". Mi chiedo se poteste aiutarmi a capire di cosa possa trattarsi e se eventualmente vi sia la possibilità che le ragioni di carattere amministrativo sottendano qualche questione penalistica o collegata a qualche eventuale reato. Non ho idea di cosa possa essere, non ho nulla intestato a me e risulto ancora nel nucleo famigliare dei miei genitori. Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto che vorrete fornirmi

Buonasera. Nel Suo interesse La invito a contattarmi in privato ovvero a richiedere una consulenza diretta a mio nome tramite profilo personale presente su questa stessa piattaforma cliccando sul mio nominativo. Avrò necessità di visionare detto invito per poterLe convenientemente rispondere. Cordiali saluti. Avv. Giampaolo Catricala'

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.157

Diritto Civile

Pagamento quote di legittima testamento: e se non le posso pagare?

A cosa posso incorrere se non ho abbastanza soldi per pagare le quote di successione (2 decimi del valore dell'immobile) pari a 60.000 euro Leggi tutto

Vincenzo De Crescenzo

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Pignoramento: quando diventa effettivo?

Salve, sono in possesso dell'unica notifica inviata al mio datore di lavoro , con la richiesta di pignoramento del 5° dello stipendio , nella lettera viene indicato l'articolo 492 dove viene richiesto … Leggi tutto

Maria Alessi

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Amazon non rimborsa a seguito di reso: come tutelarmi

Salve, a seguito di un reso amazon rifiuta il rimborso. sostiene di aver ricevuto un articolo non corretto, cosa non vera in quanto ho restituito entro il termine di 30gg l'articolo in condizioni perf … Leggi tutto

Giampaolo Catricalà

Avvocato Amministrativista e Civilista

Diritto Civile

Opposizione a ricorso rigettato: ha senso farlo?

Salve. in passato, mi ero rivolta a voi per una consulenza che mi ha aiutato molto. ora vi scrivo a nome di mio nipote (che e' socio al 10% di una srls, con suo padre) ha presentato un ricorso avverso … Leggi tutto

Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Avvocato Familiarista

Diritto Civile

Mutuo negato per compravendita: e adesso?

Buongiorno Avvocato. Siamo una coppia di quasi 80 ed 82 anni ed abbiamo in atto la vendita del nostro bilocale in campagna che avverrà entro novembre. Avevamo trovato nel frattempo un appartamento che … Leggi tutto

Maria Alessi

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Interruzione trattativa immobiliare: e adesso che succede?

A fine Agosto 2021, venuto a conoscenza del fatto che il nostro vicino di casa, aveva messo in vendita il proprio appartamento, manifestavo nei suoi confronti un interesse per un eventuale acquisto. L … Leggi tutto

Antonio D'Aronzo

Avvocato Tributarista e Penalista

Diritto Civile

Divieto di espatrio su carta identita: quanto vale

Buongiorno, vorrei gentilmente sapere dopo quanto tempo va in prescrizione il divieto di espatrio sulla carta di identità. Grazie, cordiali saluti Leggi tutto

Avvocato Dequo

Diritto Civile

Pignoramento: come comportarmi?

Alla Vostra cortese attenzione, ho ricevuto un'atto di pignoramento di una somma pari a 6.000,00 euro di un debito con banca che non sono e non riesco a pagare questo atto di pignoramento e' stato inv … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto Civile

Sfratto con atto di precetto: significato

Si tratta di una attivita' commerciale di palestra, abbiamo avuto lo sfratto subito il primo mese di chiusura covid ( aprile 2020) abbiamo pagato il 50€ fino a novembre 2020. dopo che in udienza il pr … Leggi tutto

Sergio Sferrazza

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Rimborso assicurazione: cosa fare se l'offerta è troppo bassa?

Salve, mio padre due anni fa ha subito un sinistro e solo di recente siamo riusciti ad entrare in contatto con l'assicurazione per ricevere un rimborso. Purtroppo l'offerta ci sembra veramente troppo … Leggi tutto

Luca De Riso Di Carpinone

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Denunciare un legale: come si fa

Si puo denunciare il proprio legale per negligenza e molta leggerezza nell'affrontare una disputa legale che ha avuto esito negativo? Leggi tutto

Manuela Danza

Avvocato Civilista

Diritto Civile

Invito a comparire innanzi PG: dubbi

Buongiorno, ho ricevuto un invito a comparire davanti all'Ufficio della Polizia Giudiziaria, notificato a mani da due agenti dell'Agenzia delle Entrate. Non mi sono state fornite ulteriori informazion … Leggi tutto

Giampaolo Catricalà

Avvocato Amministrativista e Civilista

Consulta altre categorie

Successioni, eredità e donazioni Responsabilità civile, professionale e assicurazioni Diritto industriale, della proprietà intellettuale e dell’innovazione tecnologica Diritto Penale Diritto Amministrativo Lavoro e Previdenza Diritto di Famiglia Diritto minorile Diritto della persona e tutela delle persone deboli Diritto Tributario

Consulenze legali di Diritto Civile

Accedi all'archivio delle consulenze legali deQuo su argomenti di diritto civile (recupero crediti, problemi condominiali, liti testamentarie, contratti e licenziamenti).

Consulta altre categorie