Buongiorno, mia madre è morta il 10/11/2020,noi figli abbiamo rinunciato all'eredità. Il comune presso la quale viveva le aveva assegnato un appartamento comunale ha delle pendenze per quanto concerne l'affitto. Quest'ultimo continua a mandarmi raccomandate intestate a mia madre presso il mio domicilio chiedendo di saldare il debito nonostante abbia più volte comunicato della nostra rinuncia. Cosa posso fare?basta ignorare le raccomandate?. Grazie

Buongiorno. Provveda a far rispondere al Comune da un avvocato di Sua fiducia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno vorrei richiedere una vs opinione circa un bonifico emesso come anticipo ad un fabbro per lavori da fare in casa mia, ma nonostante il bonifico da lui ricevuto come acconto, da ormai circa 15gg, ad oggi ancora non è arrivato a compiere il servizio. Mi chiedevo, nel caso, tentennasse ulteriormente come posso recuperare il bonifico fatto?. Nota: bonifico fatto circa 15gg fa, da e su postepay, non ho ricevuto alcun documento attestante l'anticipo versato. Sono confidente, che venga, ma nel caso vorrei sapere come muovermi per il recupero del denaro versato. Grazie

Buongiorno, poichè ha un contratto verbale è necessario precostituirsi immediatamente una prova. Le consiglio - con l'assistenza di un legale - di inviare a sua firma una prima lettera di diffida. Il fabbro non vedendo la firma di un avvocato se è in mala fede non risponderà e Lei avrà una prova. Resto a Sua disposizione per un confronto e saluto cordialmente

In data 6.12.2019 abbiamo prenotato per un viaggio in alsazia versando la caparra di euro 200. A seguito covid il viaggio e' stato riprogrammato il 30.5.2020 e non e' stato effettuato ma e' stato nuovamente rinviato in data 25.9.2021. Non essendo vaccinati visto che in Francia ci vuole il green pass abbiamo disdetto il viaggio ma l'agenzia non vuole ridare la caparra. Abbiamo diritto alla restituzione caparra ????

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare le condizioni sottoscritte e capire se è presente o meno un'assicurazione che tuteli in caso di annullamento del viaggio, spesso in caso di disdetta viene offerto un voucher da utilizzare successivamente. La legge n. 69 del 21 maggio 2021, in vigore dal 22 maggio 2021, ha esteso la validità dei voucher da 18 a 24 mesi per quelli relativi a contratti di trasporto, soggiorni, pacchetti turistici e e viaggi d'istruzione. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, vorrei alcune delucidazioni sulla possibilità di poter intestare a mia madre un bene donatogli dal padre senza aver effettuato la successione. Si tratta di un' abitazione dove la mia famiglia vive da 51 anni, siamo in possesso di bollette pagate ed intestate prima a mio padre ed ora a mia madre (mio padre non c'è più), eventualmente ci sono le testimonianze di fratelli e sorelle. I fratelli sono 10 di cui tre deceduti, pertanto la loro parte è stata ereditata dai figli. La domanda è la seguente. Esiste una procedura snella per potersi intestare la casa (si tratta di un'abitazione di circa 60mq posta nel centro storico di un paesino in Basilicata), valore catastale intorno ai 10.000 euro. Inoltre vorrei sapere i costi per le varie pratiche. Grazie. Buona giornata

Buonasera. Innanzitutto, devo rilevare qualche contraddizione o inesattezza in quanto mi riferisce, poichè, se sua madre lo ha ricevuto in donazione, l’immobile è già di sua proprietà, così come in caso di successione per legge, anhe senza deposito della dichiarazione (previta solo ai fini fiscali, senza incidenza sull’eredità). Detto ciò, la proprietà di un immobile per usucapione si può ottenere in vari modi. In primo luogo, mediante un accertamento in via giudiziale, preceduto, obbligatoriamente, da un tentativo di mediazione. Lo stesso procedimento di mediazione, può essere sufficiente, in quanto risolutivo, allorchè le parti coinvolte raggiungano un accordo o lo siano già dall’inizio, presentando, in tal caso, una domanda di mediazione congiunta. Oggi, inoltre, è ritenuto possibile vendere un immobile qualsiasi, semplicemente, dichiarando, dinanzi al notaio, di esserne il proprietario per maturata usucapione, non accertata giudizialmente (salvo prova contraria). Oppure, secondo alcuni, sempre in acordo tra le parti, con un accertamento in via negoziale, ossia un atto pubblico notarile o una scritura privata autenticata, dove si dichiara la maturata usucapione in favore del soggetto interessato. I costi (compenso mediazione o atto notarile, più imposte di trascrizione) sono proporzionali e, comunque, irrisori rispetto al valore dell’immobile. Per ulteriori contatti email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Coriali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, nel 2007 ho acquistato una piccola casetta con un unico bagno esterno, in una struttura adiacente alla casa. Nella ristrutturazione che ho fatto a suo tempo,feci fare il bagno interno ed utilizzai il vecchio bagno per mettere la caldaia. Adesso vorrei fare i lavori al 110% ed ho scoperto che quel locale in cui c'è la caldaia non era stato accatastato, pensavo fosse stato un errore del geometra che seguì la mia pratica di ristrutturazione, ma in realtà adesso, grazie al nuovo geometra che mi segue per la pratica 110%, ho scoperto che é stato costruito abusivamente, oltretutto su una particella che é comune con altri 3 vicini (ed il vecchio geometra o non se n'è accorto o ha omesso di segnalarmi questa cosa). Sono andato a riguardare il compromesso, e nel compromesso c'era Chiaramente indicato il bagno esterno, mentre riguardando l'atto, sull'atto tale locale non compare. Adesso sistemare questa situazione mi costerebbe tra i 5000 e i 6000euro. Posso fare rivalsa su chi mi ha venduto casa(che é anche chi ha costruito questo bagno commettendo l'abuso) o sull'agenzia che hanno spudoratamente marciato sulla reale esistenza della conformità di questo bagno inserendolo nel compromesso e non nell'atto, anche se quell'atto l'ho firmato nel 2007, senza verificare che in effetti riportasse lo stesso numero di stanze del compromesso e della realtà dei fatti? Mai mi sarei aspettato che una casa abitata potesse avere l'unico bagno abusivo. Anche a voler buttare giù la struttura sarebbe forse un costo maggiore perché dovrei fare modificare tutto l'impianto di riscaldamento e perderei dello spazio in una casa già molto piccola. Grazie

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso, nel caso da Lei descritto si potrebbe ipotizzare anche una responsabilità in capo al notaio, in quanto il notaio stesso, salvo sia stato espressamente dispensato dal cliente, è chiamato a verificare che l'immobile oggetto del rogito sia regolare da un punto di vista urbanistico. Diversamente potrebbe essere chiamato a risarcire il danno insieme all'agente immobiliare che ha intermediato la vendita del bene. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buon giorno, Io e mio marito stiamo acquistando casa mediante agenzia. Dovremo firmare un contratto preliminare nel quale ci impegnamo a versare una caparra per l'acquisto dell'immobile. La data fissata nel contratto preliminare per la chiusura definitiva è fissata in tempi troppo brevi, entro i quali sappiamo di non poter ottenere il muto. Se firmiamo il preliminare, versiamo la caparra e non riusciamo ad ottenere il muto entro la data prestabilita, l'acquirente può tenere per se la caparra ed essere svincolata dall'obbligo di vendita nei nostri confronti?

Buonasera. Quando si firma un preliminare per l’acquisto di un immobile mediante mutuo, in genere, ci si tutela inserendo una clausola sospensiva che condiziona, comunque, il perfezionamento dell’acquisto, cioè la firma del contratto definitivo, a quando e se sarà concesso il mutuo bancario. Per un esame più accurato può contattarmi alla email: avvocatodecrescenzochiocciolapuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, espongo brevemente il mio problema: la rete Wi-fi della mia abitazione è appoggiata ad una centralina telefonica che era soggetta a riparazioni nel mese di luglio u.s. Il cantiere di un condominio accanto ha creato un recinto di cantiere con gli spogliatoi ed i bagni includendo questa centralina, dopo di che il recinto è stato chiuso con un lucchetto e gli operatori sono scomparsi per le vacanze. E' ormai quasi un mese che i tecnici incaricati delle riparazioni, sollecitati da nostre richieste in merito, tentano di accedere all'impianto, sempre rinunciando. La mia domanda è: essendo in atto un contratto per il quale paghiamo un servizio che non ci è reso, e che per molti motivi sarebbe necessario, per la scelta arrogante ed inopportuna di chiudere il cantiere abbiamo diritto in qualche modo almeno a protestare in maniera ufficiale? E come?. Grazie per l'attenzione

Buongiorno Dr.ssa Gessaroli. Provveda ad inviare al gestore telefonico apposita diffida ad adempiere, salvo ottenere il risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, prima che si iniziasse a parlare di green pass ho rinnovato l'abbonamento annuale alla mia Palestra Fit Active. Io non ho richiesto il green pass e non intendo richiederlo non volendo sottopormi a vaccinazione. Essendo cambiate le condizioni contrattuali e in considerazione del fatto che la vaccinazione non è obbligatoria il divieto di non potermi più allenare mi impone di richiedere la disdetta del mio abbonamento per impossibilitata frequentazione e il relativo rimborso della quota versata. Come posso impostare la richiesta? non mi pare siano molto concordi sulla restituzione dei soldi e propongono sospensione dell'abbonamento e attesa, ma non credo la situazione cambierà con l'arrivo dell'autunno.. anzi... Ringrazio in anticipo per la risposta. Riporto qualche norma che sostiene la mia tesi di discriminazione. Nella Gazzetta Ufficiale Europea 2021/953 (che è stata modificata) è indicato espressamente che "è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non si sono vaccinate anche PER SCELTA". Il green Pass, In assenza di valide ragioni scientifiche e di ogni utilità nel proteggere la salute collettiva, ne discende che questo strumento è assolutamente illegittimo, sia perché viola gli art. 3 e 32 della Costituzione, sia perché è contrario al principio stabilito nello stesso regolamento europeo che ha introdotto il “green pass”, ovvero quello per cui è necessario impedire ogni discriminazione nei confronti dei cittadini europei non vaccinati per qualunque causa, inclusa la libera scelta. Cordiali Saluti

Buongiorno. È possibile, a mio avviso, chiedere la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosita sopravvenuta ex art. 1467 c.c., in quanto l'obbligo del green pass può ritenersi una circostanza straordinaria che, quando è stato rinnovato l'abbonamento, non era prevista né era prevedibile, inoltre vaccinarsi non è obbligatorio e la spesa mensile per i tamponi non è certo trascurabile. Per un esame più approfondito può contattarmi ai recapiti qui in basso ed allegare la documentazione di riferimento. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo. Per contatti: avvdecrescenzochiocciolapuntoit

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.177

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