Salve, Domenica 23 maggio sono stato truffato. Ho pubblicato un annuncio su subito.it di un orologio a muro e poco dopo sono stato contattato per via telefonica da un acquirente. Questo signore sosteneva che mi avrebbe fatto un bonifico sul mio conto BancoPosta e che mi sarei dovuto recare allo sportello per poterlo ricevere, inserendo la mia carta. Al telefono mi ha dettato dei numeri, sostenendo che sarebbero serviti per farmi l'accredito. Sono quindi stato raggirato e mi è stata sottratta una somma pari a 1000€ dal mio conto, facendo un bonifico su Postepay del truffatore. Quando l'ho scoperto ho bloccato la mia carta, ma ormai era già andato in porto. Ho fatto la denuncia alla polizia e ho segnalato l'accaduto su subito.it, cosa posso fare per riavere indietro la somma? Grazie in anticipo

Per quanto riguarda il penale, le indagini dureranno almeno 6 mesi. all'esito delle indagini, se ne ha fatto richiesta in denuncia, riceverà comunicazione della eventuale richiesta di archiviazione del Pubblico Ministero. In caso contrario si aprirà un processo penale e lei potrà costituirsi parte civile

Nel mio condominio l''inquilino del primo piano ha installato uno stendibiancheria a soffitto nel balcone. In questo modo i panni stesi risultano ben visibili , a differenza degli altri balconi dove l'impiego di stendibiancheria classici, che non superano l'altezza della ringhiera del terrazzo, consente il rispetto del decoro architettonico. Il regolamento del condominio cita " all'interno dei balconi è consentito sciorinare piccoli capi di biancheria o vestiari, purchè siano per numero e dimensioni tali da non arrecare molestia". Chiedo se ci sono gli estremi per poter chiedere - causa l'alterazione del decoro architettonico - la sostituzione della struttura "fissa" a soffitto con uno stendino classico rimovibile. Preciso che lo stesso inquilino aveva in passato posto una parabola satellitare sulla ringhiera , successivamente spostata all'interno del terrazzo dopo le rimostranze

Buonasera. La questione andrebbe approfondita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, avendo un contratto per catering (matrimonio) con vincolo di min 100 persone stipulato prima di questi scenari e restrizioni, volevo chiedere se il ristoratore può ancora imporre questo vincolo data la situazione pandemica e le ultime norme che causano molte rinunce da parte degl'invitati per preoccupazione o altro. Soprattutto vi sono "leve" legali o "normative" a cui appellarsi nel caso non vogliano rinegoziare questo vincolo numerico? Grazie. Saluti

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare il relativo contratto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, da poco più di due anni sono residente in affitto in un immobile all'interno di un cortile comune con altre tre unità abitative. Uno dei residenti mi infastidisce con le sue pretese, a mio parere del tutto fuorvianti, arrogandosi il "diritto" di comandare con le sue regole sugli altri comunisti. Preciso che non esiste un amministratore in quanto ogni unità abitativa è indipendente e non vi è alcun regolamento scritto. Ultima lamentela sollevata da questo vicino riguarda il fatto che sia io che gli altri comunisti, lasciamo il cancello pedonale chiuso ma non a chiave. Tale nostro comportamento nasce dal fatto che il cancello in questione rappresenta l'unica via di fuga in caso di pericolo dovuto a terremoto, incendio o crollo. La sua pretesa è che il cancello debba rimanere costantemente chiuso a chiave. Va bene il fatto di tutelare la proprietà privata e il bene comune da furti ma in caso di terremoto in piena notte avrò mai la lucidità e prontezza di mettermi a cercare le chiavi di casa per aprire la serratura o il cancello automatico!? Ne dubito... Detto questo, non meno importante dell' altro, è la sua pretesa di togliere i giochi di mia figlia che sono ordinati sotto la tettoia della finestra a pian terreno. Tali giochi non rappresentano ingombro né intralcio per gli altri comunisti a piedi o in auto. Questo soggetto, invece, pretende che vengano tolti dopo l'utilizzo in quanto, a suo dire, poggiano sul suolo comune. Come detto prima, sono accantonati e ordinati sotto la tettoia della finestra. Infine, nelle pertinenze della sua proprietà sono presenti delle telecamere di videosorveglianza private delle quali una in particolare riprende gli spazi comuni fino al cancello di ingresso al cortile. Questa telecamera è stata installata senza nessun consenso da parte degli altri comunisti in quanto tale persona non ha mai espressamente richiesto l'autorizzazione, facendo desumere, quindi, un'installazione arbitraria personale. Come comportarmi e tutelarmi da questa persona?. Fiducioso di una Vostra risposta, porgo cordiali saluti

Buonasera. Premesso che la questione andrebbe approfondita, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida al fine di interrompere suddetti comportamenti. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.204

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