Buongiorno, ho lasciato l'appartamento in cui vivevo in affitto il 30 settembre. Il proprietario di casa ha firmato la restituzione delle chiavi dichiarando il buono stato dell'immobile e quindi la restituzione della cauzione per intero in quanto non vi sono danni di alcun tipo. L'amministratore di condominio ha calcolato le spese comuni degli ultimi 3 anni e si è reso conto che, per errore, abbiamo pagato una cifra superiore a quella dovuta (vi è stato un cambio di amministratore durante la pandemia e ci sono stati errori durante i conteggi del 2020-2021). Il padrone di casa però si rifiuta di restituire la cauzione, ed insieme a lui l'amministratore, in quanto il consuntivo "ufficiale" risale a luglio e pertanto nessuno dei due vuole restituire i soldi (per un totale di quasi 2500 euro) fino al prossimo consuntivo. Devo aspettare un anno? Io ho già riconsegnato le chiavi e non so come fare. Né il padrone di casa né l'amministratore vogliono sentire ragioni per paura di doverci rimettere visto che le spese per i mesi di agosto e settembre sono stimate e non reali. Cosa fare? Grazie in anticipo

Buonasera. La cauzione va restituita al termine della locazione. In questi casi occorre procedere con una diffida a mezzo legale tanto per la cauzione che per le spese condominiali. Se desidera ho studio a Ravenna e può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Buon pomeriggio, sono Giancarlo mi permetto di disturbarla con la speranza che mi risponda. Sono stato contattato prima da un call center che poi mi ha fatto contattare da una società di trading on line denominata : CAPITAL MARKETING STRATEGY una consulente di questa società mi ha convinto a provare ad investire una somma ed io ho aderito con 100,00 euro e mi ha chiesto inoltre la mia carta di identità, una mia foto e una bolletta di un utenza ( è prassi ?), queste 100,00 euro sono diventate dopo qualche giorno 130,00, quando mi hanno chiesto di investire di piu' garantendomi una percentuale di guadagno del 10% su una somma minima di 15,000 euro ma non fidandomi ho chiesto di poter ritirare 105, 00 euro e con qualche titubanza è stato fatto quindi ho recuperato le mie 100,00 euro + 5.00 di guadagno, loro si aspettavano quindi che bonificassi le 15,000 euro ma non essendo ancora convinto ho versato solo 1000,00 euro e la società in attesa che mi convinca del tutto ad investire mi ha dato un credito di 25,000 euro che poi dovrei coprire io con i miei risparmi, proprio venerdi' mi ha contattato questa consulente chiedendomi di guardare sull'app META TRADER 4 per vedere il guadagno ottenuto che equivale (secondo l'app) a + 750,00 euro. Mi hanno detto che la prova dura circa 26 giorni e in questo lasso di tempo potro' verificare i guadagni. Alla fine di questo periodo si aspettano che io versi i miei soldi, prima che finesse questo periodo hanno cominciato a farmi pressione per incentivarmi a coprire il credito con i miei soldi, a quel punto visto la loro insistenza mi sono alterato a tal punto di richiedere le mie 1000,00 euro indietro ma non sono troppo propensi nel farlo. Mi puo' cortesemente aiutare a capire se tutto questo è normale o sto cadendo dentro una truffa come un allocco ?Grazie infinite

Buonasera, m. Mi spiace ma si tratta di una mera truffa. Provveda a sporgere formale denuncia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

BuongiornoIo abito in Emilia Romagna, in funzione alle sanzioni stabilite dalle regioni (o dal governo?!) a riguardo dell'accensione dei camini vorrei chiedere come possano le autorità locali effettuare controlli/multe se io non dia loro accesso alla mia abitazione (e con quale diritto lo potrebbero fare), e con quali modalità possa io essere v sanzionato se non possono sapere che tipo di camino io possegga?. Grazie della consulenza e saluti

Buongiorno. Se vuole approfondire la questione resto a sua disposizione, per una consulenza tramite la piattaforma o contattandomi ai recapiti dello studio indicati nel mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buongiorno, una settimana fà mi sono interessato in un video corso pre-registrato online, ho eseguito il primo pagamento di tre rate ma non ho firmato un contratto, e il venditore tramite whatsapp/chiamate ha raccolto i miei dati personali ma non c'è nessun documento o qualcosa di scritto che io abbia letto o firmato. Dopo 7 giorni ho richiesto il recesso ma il venditore mi ha detto che non si effettuano recessi per i corsi digitali. Come contatti ho una E-mail, un numero di telefono dove c'è una segreteria che raccoglie gli audio, e infine il contatto del venditore/agente che mi ha venduto il servizio ma solo a parole, e raccogliendo i miei dati senza consenso o avvisi scritti e sottoscritti. Perciò la mia richiesta a Voi di DeQuo è anzitutto avere a che fare con un professionista, e sapere inoltre se ci sono gli estremi per poter ottenere il rimborso della prima rata, annullare il servizio e annullare la scadenza delle due rate restanti. Come farlo e quali sono i costi da sostenere al fine di un analisi costi/benefici. Grazie mille

Buonasera. Trattandosi di un acquisto a distanza, si hanno 14 giorni a disposizione per recedere, a meno che il corso non sia già iniziato o cominque disponibile. Ocvorre, chiaramente, approfondire la questione per un corretto esame. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Salve...preciso un'anno fa abbiamo preso in affitto un'appartamento..ci avevano garantito che era tutto a norma...dopo un po di mesi cominciavano i dubbi per la nostra sicurezza,abbiamo verificato che i solai sono pericolanti con l'aiuto di un'altro proprietario con l'accesso nei suoi garage. Per legge posso chiedere i danni,anche perché dobbiamo trovare al più presto un'altra abitazione..abbiamo avuto anche danni ai mobili creati dalla muffa..grazie

Buongiorno. Si certo, è possibile agire per ottenere la risoluzione del contratto e il risarcimento dei danni patiti. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Una s.r.l. acquista da una società in difficoltà 2 immobili pagandoli, però, il giusto valore. In un secondo momento la s.r.l. fa una transazione con la società di recupero crediti che aveva fatto il pignoramento di quegli immobili e paga la somma stabilita per liberarli da qualsiasi vincolo e con l’impegno della società di recupero su future rivalse. Ora, la società di recupero crediti, vuole fare fallire la società che ha venduto i due immobili. La domanda è questa. Con il fallimento il giudice può mettere in discussione gli immobili venduti, può ancora esserci una revocatoria? Dal momento dell’atto di vendita sono passati 42 mesi ma il pagamento è stato fatto entro aprile 2018

Buonasera. Una corretta valutazione del caso richiede, necessariamente, un approfondimento e l'esame di atti e documenti in suo possesso. Tuttavia, se è trascorso più di un anno dall'atto di vendita, la revocatoria fallimentare non è più possibile, ma nei cinque anni successivi, il fallimento potrebbe anche promuovere l'azione revocatoria ordinaria, comunque più complicata. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. . Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno. Il mio papà è deceduto lasciando solo un conto corrente (intestato esclusivamente a lui) con saldo attivo (pochi euro), quindi non avevamo l'obbligo di presentare la dichiarazione di successione. Mio fratello ha prodotto in banca solo il certificato di morte e sbagliando non ha chiesto la chiusura del conto. Ora, a distanza di tempo, il saldo è diventato passivo perché la banca ogni mese ha addebitato le spese di tenuta conto (solo queste perché non c'erano fidi o domiciliazioni di pagamento). Vorrei sapere: i solleciti di pagamento arrivano a nome di nostro padre, ma spetta a noi eredi pagare questo debito anche se è sorto dopo la sua morte?. Vi ringrazio per l'attenzione. Buon lavoro

Buonasera. Il ritiro delle somme residue sul conto corrente di vostro padre comporta l'accettazione tacita dell'eredità, sia per i crediti che per i debiti, tra cui quelli del conto corrente. I solleciti dovrebbero effettivamente essere indirizzati agli eredi, anziché al defunto, ma lo saranno, probabilmente, eventuali atti giudiziari della banca, che aggraveranno la posizione debitoria. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente

Abbiamo firmato l'incarico professionale l'8 aprile 2021 con il contributo di € 5.000,00. Tale incarico prevedeva, oltre ad una serie di lavori, a che che "... si intende valutare i lavori di efficientamento energetico che comportino delle spese da sostenere nel periodo da maggio 2021 al 30 giugno 2022" e che "tale somma verrà restituita al committente unicamente nel caso di accettazione del capitolato lavori e ..... i costi di questa prestazione saranno ricompresi nel conto globale dell'incentivo...". Visto che l'intervento ad ora non è stato nemmeno iniziato e non è stato firmato alcun capitolato, non per colpa nostra, possiamo pretendere la restituzione della somma e ritenere nullo l'incarico?

Buongiorno. Bisogna prendere visione della documentazione in suo possesso, per valutare se vi siano i presupposti di una risoluzione contrattuale. Resto a sua disposizione per consulenza o assistenza, trova i contatti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio. Foro di Brescia

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.29

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