Salve, stavo guardando i requisiti per ottenere una borsa di studio dell università ma tra i limiti c'è quello di non avere già una laurea dello stesso livello di quella per cui richiediamo supporto economico. Io ho una laurea in cina e Cimea (ente per riconoscere titoli di studio esteri) mi ha equiparato la mia laurea anni fa. Se ometto di dichiararla rischio solo di dovere rimborsare i soldi della borsa con magari una sanzione economica oppure potrebbero esserci procedimenti legari che potrebbero espellermi dall università o peggio ancora?

Buongiorno. Rischia di dover certamente restituire il contributo e per le autocertificazioni false, vi sono conseguenze giuridiche. Deve controllare bene se il titolo che aveva ottenuto sia identico e abbia lo stesso livello. In seconda battuta le consiglio di chiedere un parere all'Università, per non precludersi una possibilità che magari sarebbe ammessa. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Buongiorno, scrivo in quanto nel 2014 il padre di mia moglie è venuto a mancare ma non ha lasciato nessun testamento e ha lasciato vialla, negozio e la casa dove ora abita la sorella e allora hanno fatto diviso l'eredità. Io so che la madre di mia moglie ha il 2/3 di eredità, la sorella e mia moglie 1/3, io ho notato facendo la visura catastale che la madre 2/3 invece la sorella di mia moglie e mia moglie hanno 1/6 è normale la cosa oppure c'è sotto qualcosa perchè nella visura non risulta nessun'altro erede. Volevo avere questa delucidazione a riguardo perchè la cosa sia a me che mia moglie che poi non ha mia firmato nulla. In attesa di riscontro porgo cordiali saluti

Buongiorno. Alla morte di suo suocero, in mancanza di testamento il patrimonio deve essere così calcolato: 1/3 al coniuge (che ha diritto di abitazione sulla casa familiare); 2/3 ai figli (se i figli - come nel caso di specie sono più di uno). Sul patrimonio ereditario si viene quindi - temporaneamente - a verificarsi una comunione ereditaria. Tale comunione viene meno con la divisione ereditaria allorquando gli eredi decidono come concretamente assegnare le quote del patrimonio ad ognuno. Ora, nel caso di specie occorre verificare se sono state rispettate tali quote. Se Lei dalla visura legge che l'immobile appartiene per 2/3 alla moglie e per 1/3 alle figlie (ossia 1/6 ciascuna) è perchè verosimilmente i Suoi suoceri erano sposati in regime di comunione dei beni e pertanto tale immobile è da considerarsi in comproprietà tra i coniugi (di proprietà del 50% ciascuno). Così mamma e figlia hanno ereditato il 50% dell'immobile (mentre l'altro 50% appartiene già alla mamma): la mamma è proprietaria dell'immobile per il 50% + 1/3 ereditato. Le figlie per 1/3 da calcolarsi sul 50% del valore dell'immobile. Pertanto - se così - è corretto che Lei legga che Sua moglie e la sorella siano proprietarie della quota di 1/6 ciascuna. Se necessita di approfondire l'argomento - se vuole - può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo ed inviarmi copia al mio recapito e-mail. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno, vi scrivo in quanto avevo fatto nel 2016 la pratica del 730 con il caf che si appoggiava la mia azienda di lavoro, quest'anno da parte dell'agenzia delle entrate mi è arrivata una lettere che dice che io/il mio caf non aveva dichiarato delle cose e che devo rimborsare sui 3900 euro circa, il caf mi dice subita di fare la richiesta di rateazione e che la somma mi verrà risarcita confermando che avevano sbagliato loro, ad oggi mi hanno risarcito solo 500 euro dicendo che quella era la sanzione il resto sono gli interessi accomulati negli anni e che sono a carico mio, io senza saperne nulla ora devo pagare un errore loro, come posso fare?

Buongiorno. Per fornirle una risposta esaustiva, occorre - imprescindibilmente - leggere la documentazione. Se vuole me la può inviare mediante richiesta di consulenza. Cordialmente. Distinti saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno Volevo rivolgere qualche domanda riguardo alcuni dubbi. Mi sono sposato in comune con mia moglie facendo la separazione dei beni. Adesso stavamo pensando di cambiare in "comunione dei beni". Volevo chiedere : con la comunione dei beni verranno inclusi anche edifici che si erediteranno?. In casi di divorzio cosa succederà agli edifici di proprietà?. Cordiali saluti

Buongiorno. No, i beni ereditati e ricevuti in donazione non entrano in comunione legale dei beni in quanto beni personali ex art. 179 c.c. In caso di separazione e divorzio tutto ciò che è acquistato dai coniugi nel periodo successivo all'optata comunione dei beni sarà considerata appartenente ad entrambi, ad esclusione dei beni personali: quindi gli immobili e i beni ricevuti in eredità e donazione (e tutti gli altri beni elencati dall'art. 179 c.c.) saranno sempre considerati beni personali di Sua esclusiva proprietà e Sua moglie non potrà mai vantare alcun diritto al riguardo, se non quelli successori alla Sua futura morte. Al riguardo si rammenta che la separazione non fa venir. Se necessita di una consulenza più approfondita sull'argomento sono a disposizione. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Salve, avrei due quesiti abbastanza semplici credo. QUESITO 1. 1) Io e mia moglie siamo in separazione dei beni e senza figli (probabilmente non ne avremo mai), mia moglie ha un fratello. Mia moglie non possedeva alcun bene immobile prima del matrimonio. Dopo il matrimonio è venuto a mancare il padre dal quale ha ereditato alcune quote di tre immobili. DOMANDA: nella malaugurata ipotesi che io sopravvivessi a mia moglie mi spetterebbe la leggitima di eredità delle sue quote immobiliari?. QUESITO 2. Abito con mia moglie in una casa suddivisa in tre piani che sono tre immobili separati. Questi tre immobili sono suddivisi in percentuali tra mia moglie, il fratello di lei e la madre. Ogni immobile è quindi diviso in tre quote. DOMANDA. Nel caso mia moglie, suo fratello e la madre decidessero di dividere o cedere o scambiare (non conosco il termine esatto) le proprie parti in modo da risultare alla fine proprietari per il 100% ognuno di un immobile, potrebbe in futuro esserci opposizione di qualcuno? ad esempio di uno dei figli del fratello di mia moglie?. Grazie mille per la risposta

Le domande non sono affatto semplici. Se necessita di una consulenza, può richiedere una CONSULENZA DIRETTA cliccando sul mio profilo

Buongiorno. Scrivo per chiedere consulenza sulla pricedura da seguire per richiedere conciliazione in sede non contenziosa presso il Giudice di pace di Roma. Vorrei ottenere rimborso della somma di €530,00, versata ad una associazione culturale come anticipo per una vacanza studio mai effettuata, causa pandemia da Covid 19. Non ho mai usufruito del servizio ma, ho versato in totale €980 e mi è stata restituita soltanto la quota corrispondente all'importo del biglietto aereo (€450). La parte rimanente di €530,00 è stata trattenuta dalla suddetta associazione che, prima ha rimandato per due anni con varie scuse e adesso si rifiuta di restituirmi l'importo

Buongiorno a lei. Per fornirle una consulenza adeguata occorre esaminare la documentazione. Solo all'esito di tale attività, si potrà consigliare il percorso più opportuno da seguire. A volte è sufficiente una lettera di un avvocato. Se vuole il mio supporto, può contattarmi ai miei recapiti. Distinti saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.56

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