Salve vorrei chiedervi un'informazione. Nel caso l'abitazione principale (accatastato come unico immobile) fosse divisa in due appartamenti autonomi e di pari caratteristiche e non collegati tra loro internamente potrebbe un giudice convalidare il diritto di coabitazione soprattutto per un meglio diritto alla bigenitorialità e alla serenità dei figli? La casa è di proprietà di entrambi

Gentile Utente. Si, in casi particolari può avvenire, così come può essere rifiutata per validi motivi. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, sono in fase di divorzio, attualmente verso 500 € al mese alla mia ex moglie come assegno per alimenti. Appena otterrò il divorzio, l'intenzione è di sposarmi subito con la mia attuale compagna, in modo tale che se mi dovesse succedere qualcosa, non voglio che lei abbia nulla. La mia domanda è la seguente: nel caso in cui dovessi venire a mancare, la pensione di reversibilità spetta tutta alla mia nuova moglie oppure devo versarne una parte alla mia ex moglie? Immagino che se devo versare una quota alla mia ex facciano i conto degli anni di matrimonio vissuti insieme?. Grato di una vostra gentile risposta. Ringrazio ed invio cordiali saluti

Gentilissimo. Se , dopo il divorzio, il defunto aveva contratto nuove nozze, la pensione di reversibilità spetta in parte all’ex coniuge divorziato e in parte al nuovo coniuge superstite, ossia alla vedova. Per una consulenza approfondita e per una eventuale strategia difensiva, può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, io ed un amico di vecchia data abbiamo deciso di condividere un appartamento, essendo studenti fuoricorso già da un po' e avendo raggiunto ormai un'età tale da desiderare un po' di autonomia dalle rispettive famiglie. Ovviamente essendo amici c'è un legame affettivo che ci lega ma certamente le nostre spese e i nostri portafogli sono divisi e non siamo fiscalmente a carico uno dell' altro. Motivo per cui ci è stato detto di formare due nuclei familiari distinti, dichiarando al comune che tra di noi non esiste vincolo di alcuna natura; in questo modo i nostri ISEE risultano separati e questo darebbe a me la possibilità di richiedere il reddito di cittadinanza. Quello che mi chiedevo è se, visto che comunque c'è un rapporto di amicizia tra noi, si tratti dunque di una dichiarazione falsa e in quanto tale punibile penalmente. Vi ringrazio anticipatamente per i chiarimenti

La questione è controversa. Fino a qualche anno fa (quando non esistevano benefici economici così consistenti quale il reddito di cittadinanza) non vi si sarebbe prestata granché attenzione. Oggi le amministrazioni si danno un certo daffare a sottolineare che il “vincolo affettivo” comprende senza dubbio anche la relazione di amicizia. Quanto alla valenza penale della nozione, il tema richiederebbe una profonda ricerca. Posso dire di non avere attualmente notizia di casi in cui abbia avuto rilievo, ma non è escludibile in assoluto. Un aspetto rilevante è che il vincolo affettivo generico si prova solo in base alle dichiarazioni degli interessati, non essendo soggetto a certificati o documenti. Inoltre, può essere sciolto solo cessando la coabitazione. Faccio un esempio: se un mio amico d'infanzia e io facciamo insieme un contratto di locazione 4+4 e ci dichiariamo uniti da vincolo affettivo d'amicizia, ma dopo due anni litighiamo e diventiamo due estranei che per convenienza condividono l'immobile locato, non ci sarà modo di revocare la dichiarazione fatta. Quindi, data la natura variabile ma burocraticamente irrevocabile del vincolo, l'avvertimento è di ponderare con molta attenzione le condizioni in cui ci si trova. A mio avviso (ma è un parere molto generico e personale) se di fatto la condizione è quella di coabitanti coinquilini, anche se amici, questa relazione non dovrebbe prevalere. Ma, attualmente, la burocrazia appare muoversi in direzione contraria e la giurisprudenza non ha ancora avuto modo di pronunciarsi

Sono separata da marzo 2021,ho 2 figli una 9 anni uno 6 anni. Vivo dai miei genitori da ottobre 2020, senza lavoro. Ho intenzione di trasferirmi in Germania, dato che sono nata e cresciuta la. Ho un colloqui di lavoro giorno 21 e per trovare sistemazione mi avvio senza i bambini, che restano a casa di mia madre dove viviamo attualmente. Per tornare a prenderli a fine agosto. Che documentazione devo lasciare per iscritto per non correre rischi o problemi con il padre dei miei figli?

Buongiorno. Se per motivi di lavoro deve allontanarsi per un breve periodo, può lasciare i bambini dai suoi genitori, se sono in grado di occuparsene, ma non potrebbe decidere da sola di trasferirsi con loro così lontano. Se il motivo del trasferimento è la necessità di un lavoro, anche per il bene dei suoi figli, probabilmente, potrà farlo in ogni caso, ma secondo la normativa in materia, dovrebbe chuedere il consenso del padre e, in mancanza, l'autorizzazione del tribunale, che deciderà tenendo conto solo dell'interesse dei bambini e, ripeto, probabilmente, le concederà l'autorizzazione. Non facendolo, si espone, soprattutto, al rischio di querela per i reati di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice e di sottrazione di minori, avendo violato le condizioni della separazione sulla residenza dei bambini e il diritto di visita del padre. Reati, comunque, esclusi se il trasferimento si dimostra giustificato dall'interesse e la tutela dei minori. Le consiglio, comunque, di avvisare per iscritto delle sue intenzioni il padre dei bambini, anche con una email o un sms, conservandolo. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo. Per contatti: avvdecrescenzochiocciolalibero

Buongiorno Mi sto separando da mio marito. Premetto che ha scoperto una mia chat con un altro. Il telefono è intestato a lui ma era utilizzato da me da anni. Mi ha sottratto il telefono, carta di credito e bancomat intestati a me e ha chiamato la ditta per cui lavoro per nformarli di questa relazione con un collega minacciando l'azienda di ripercussioni e minacciando l'altro di rendere pubblica la storia. Come posso procedere x tutelarmi e tutelare la mia fonte di reddito? Mi riferisco al lavoro. Grazie

Buonasera Signora. La questione andrebbe approfondita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno,il mio problema è la casa al mare dei miei genitori e siccome sono anziani e vivono solo di una pensione siamo noi figli (3) e il contributo di mio papà a pagare le spese per quella casa che sono 860 euro imu anno 600euro tassa rifiuti anno e 400 euro pulizia terreno anno 1860 all'anno diviso 4= 465 euro all'anno per ognuno esclusa la luce che è una spesa di 320 euro all'anno anche se andiamo solo per le ferie. Ora il problema è che mio fratello dice che non ha soldi ed è già 5 anni che non paga come dobbiamo comportarci?? Anche perché abbiamo tutti dei problemi però in ferie si va"gratis" cosa faccio?? Grazie per la Vs risposta

Buon pomeriggio. A quanto ho capito questa casa risulta indivisa, ed ancora intestata ai vostri genitori. Premesso ciò io consiglierei di far sottoscrivere un documento al fratello che non paga le spese, il quale sottoscrive e prende atto che tali spese, da lui non versate, verranno detratte dalla successiva divisione ereditaria dalla sua quota. Magari davanti ad un notaio

Salve avvocato, sono una nonna in ansia. Mia figlia ha partorito da poco una bimba che naturalmente ha preso la residenza della mamma in un altra città che non coincide con quella del papà. Per il momento i neo genitori sono conviventi e hanno fatto domanda di domiciliazione ( o ospitalità ,non so come viene chiamata) per la piccolina. Non vanno d accordo e lui ha spesso episodi di violenza verbale. Adesso vuole fare la residenza effettiva nella sua città della bimba. Io vorrei sapere se , così facendo, mia figlia non potrà più avere la possibilità di andarsene via con la minore in caso questi episodi dovessero ripetersi. La ringrazio di cuore se potesse rispondermi al più presto, perché il cambio di residenza è fissato per giorno 8 giugno. Grazie

Gentilssima. La Sua richiesta è particolarmente delicata , pertanto merita di essere accuratamente approfondita. In caso di violenza o maltrattamenti è opportuno denunciare. Per una consulenza la invito a contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo al fine di concordare una conference call. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno Avvocato, avrei un quesito: coniugi separati, casa coniugale a usufrutto dell'ex coniuge con figlia minore di 14 anni, pago regolarmente il mutuo. Ed ora mia figlia è arrabbiata con me, e con ciò l'ex coniuge mi vieta di entrare in casa per poter provare a riconciliarmi con mia figlia e prendere i miei ultimi oggetti personali. È lecito? C'è una legge che lo vieta? Io devo solo pagare e non poter vedere il mio immobile in che stato sia ?. Qui di seguito uno stralcio della sentenza. "Il Sig. .... eserciterà il suo diritto di visita alla figlia minore compatibilmente con i suoi impegni lavorativi all'estero ( sono stabilmente residente in Germania) e con gli impegni scolastici della minore; tale diritto sarà esercitato vedendo e tenendo con sé la figlia minore almeno una volta al mese nei giorni da concordare fra i genitori sia presso l'abitazione ex coniugale che anche all'estero presso la casa del Sig....". Cordiali saluti

Egregio Sig. Sarebbe opportuno visionare la sentenza di cui parla. In ogni caso, sua moglie non può impedirle di vedere sua figlia atteso che ciò risulta chiaramente dallo stralcio da lei riportato. Se ha bisogno di ulteriori delucidazioni, può contattarci telefonicamente al n. 3280346365 o chiedere una consulenza diretta. Cordiali saluti

Buonasera, Dalla sentenza di divorzio si evince che il padre di mia figlia deve corrispondere il 50%delle spese mediche e scolastiche. Nonostante non abbia problemi economici - titolare di un bar-tabaccheria e proprietario di 7 appartamenti, 6 dei quali affittati - non adempie al pagamento delle spese extra da 6 mesi. Non potendo permettermi un legale, come posso agire?. RingraziandoVi anticipatamente, resto in attesa di un Vs cortese riscontro e cordialmente saluto

Buongiorno. Innanzitutto le chiedo se le spese straordinarie sono documentate. E' importante che abbia la ricevuta o fattura di pagamento concernenti le suddette spese. In secondo luogo, le stesse devono essere pagate al 50%, pertanto, il suo ex coniuge deve corrisponderle. Sarebbe opportuno inviare lettera di diffida di pagamento. Se ha bisogno di ulteriori informazioni, può contattarci direttamente. Cordiali saluti

Buongiorno,in fase di separazione mi trovo ad affrontare i classici problemi che riguardano i beni materiali. La casa in cui viviamo al momento, è intestata a mia madre e ad oggi,le uniche persone residenti effettivamente siamo io e mia madre. La mia compagna non ha mai spostato la sua residenza e di conseguenza quella delle 2 figlie,che risultano risiedere con la madre e la nonna materna presso un altro domicilio. A chi spetta la casa dove abitiamo?. Essendo la situazione un po' intorcigliata, spero di essere stato abbastanza chiaro. Ringrazio anticipatamente

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno Avvocato, avrei un quesito: coniugi separati, casa coniugale a usufrutto dell'ex coniuge con figlia minore di 14 anni, pago regolarmente il mutuo. Ed ora mia figlia è arrabbiata con me, e con ciò l'ex coniuge mi vieta di entrare in casa per poter prendere i miei ultimi oggetti personali. È lecito? C'è una legge che lo vieta? Io devo solo pagare e non poter vedere il mio immobile in che stato sia ? Cordiali saluti. Gianni

Egregio Sig. Gianni. La Sua richiesta merita un accurato approfondimento, pertanto dalla Sua breve descrizione è possibile intentare un'azione legale. Per un approfondimento può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

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