Buongiorno , sono stato chiamato per un lavoro di consulenza operativa in un ristorante , effettuando un viaggio di 600 km andata e ritorno , dovevano garantirmi anche un alloggio e vitto. Al quarto giorno visto che erano personaggi molto arroganti e cattivi pagatori ho preferito finire il rapporto e tornare a casa. Gli ho emesso fattura , avendo io la partita iva. Loro non hanno intenzione di pagare. Avrei bisogno di un consulto telefonici per decidere cosa fare per recuperare il mio credito. Grazie

Gentilissimo. Buongiorno. Bisogna esaminare la documentazione. Se necessita di una consulenza telefonica, telematica o in videochiamata, sono a disposizione. Il prezzo del servizio è modico. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, il mio datore di lavoro (lavoro come consulente a partita iva, progettista) mi ha chiesto di essere in copia conoscenza in tutte le mail che mando. Non solamente quelli destinati ai clienti, ma anche gli scambi di qualsiasi livello con altri dipendenti dell'azienda. Scambio informazioni, domande, qualsiasi cosa che mando lavorando sui progetti con loro. Alle richiesta della motivazione ha risposto che "deve sapere". Trovo questa richiesta alquanto invasiva e esagerata, quindi non ho intenzione di esaudirla. Ma é corretto dal punto di vista legale?

Buonasera. Entro determinati limiti ed a certe condizioni, il datore di lavoro è autorizzato a controllare le mail nella casella di posta elettronica aziendale dei propri dipendenti o collaboratori esterni (come nel suo caso), a tutela del patrimonio aziendale e contro la commissione di un illecito. Non ha alcun diritto, invece, riguardo le mail della posta elettronica personale. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Gentili Avvocati, la presente per chiedere un Vs parere in merito ad una situazione della quale ritengo essere "vittima" sul luogo di lavoro. Sono dipendente di una multinazionale coreana, presso la filiale italiana, dal 2016. Nel 2020 ho ricevuto una promozione e sono stato nominato Manager (livello interno), nonchè Quadro (settore commercio). Mi occupo di Facility Management, ovvero di tutte le attività legate al corretto funzionamento della struttura immobiliare, utenze, manutenzioni, interventi straordinari, ecc. Nei mesi scorsi sono stato oggetto di indagine da parte del PAN-EU Legal Team per sospetto conflitto di interesse dal momento che conoscessi l'architetto coinvolto in una gara d'appalto (di cui ho dimostrato con successo la correttezza dello svolgimento). Le prove a supporto dell'accusa, da parte di un collega (anonimato garantito dal portale compliance aziendale), si sono dimostrate infondate e l'ufficio legale aziendale con sede a Francoforte mi ha confermato via videocall la chiusura del caso che mi vedeva "imputato" ad inizio Agosto. Oggi, 09/09, nuovamente ho ricevuto una richiesta, tramite la mia collega a capo del dipartimento HR, riguardo eventuali nuovi contatti/contratti che riguardassero il medesimo architetto, data una nuova segnalazione anonima (ritengo da parte della medesima persona di cui prima). Dopo aver comunicato, durante la videocall di inizio Agosto che, per mio interesse a non essere più oggetto di investigazione, non avrei più coinvolto tale professionista, mi vedo ora nuovamente sotto la lente di ingrandimento per qualcosa che, nuovamente, non ho commesso (ed a riprova di ciò posso confermare che non vi sono nemmeno in programma interventi o richieste di consulenza che possano coinvolgere alcun architetto). Non credo che, quanto riportato sopra, possa configurarsi come mobbing però, al tempo stesso, vivo con immensa frustrazione la situazione dato che sono padre di 2 bambine molto piccole e, per quanto mi piaccia il mio lavoro e lo svolga con dedizione, ho sempre l'impressione che l'azienda possa trovare un pretesto per allontanarmi con tutte le conseguenze economiche del caso che mi metterebbero in difficoltà dinnanzi ai miei doveri di marito e padre. Sperando che la mia richiesta possa trovare una risposta ed eventualmente un suggerimento per potermi mettere al riparo da eventuali nuovi "attacchi" gratuiti da parte di qualche collega. Vi ringrazio sin da ora per la cortese attenzione e disponibilità. Cordiali Saluti

Buonasera. Qualora controlli e richiami da parte dell'azienda dovessero continuare e ripetersi senza un motivo serio e concreto, ma solo per denuncie anonime del tutto irrilevanti, potrebbero certamente configurarsi come atti persecutori ed illeciti. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Salve, Avrei bisogno di un chiarimento, quanti giorni sono obbligatori per il preavviso di dimissioni tenendo in considerazione le seguenti fatispecie. Contratto di lavoro indeterminato, full time. Inferioe a 5 anni di servizio presso il datore di lavoro. Livello II dell'inquadramento ai sensi del CCNL in vigore per i dipendenti del CCNL “Aziende del Terziario Distribuzione e Servizi”. La ringrazio anticipatamente e resto in attesa di un suo gentile riscontro. Cordiali saluti

Gentile Signora Chiuaru. Occorrerebbe visionare la documentazione contrattuale per fornirle un parere puntuale. Se vuole può contattarmi privatamente ai recapiti che trova sul mio profilo (email, tel, whatsapp). Sono a Milano

Buongiorno. Ho ricevuto dalla azienda dalla quale mi sono dimesso la richiesta di risarcimento dei costi relativi all’auto aziendale, in riferimento alla policy car che prevede il pagamento del canone per uso privato. Io ho chiesto che mi forniscano il documento in cui si attesta che io ho letto e firmato accettando tale policy. È un mio diritto o sbaglio io e devo comunque pagare? Grazie mille ?

Buongiorno, è corretto richiedere il documento con cui Lei ha accettato tale obbligazione. Se in seguito dovesse avere necessità di assistenza resto a disposizione. La ringrazio per l'attenzione e La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi

Buonasera, scrivo per conto di una amica che lavora come donna delle pulizie in un Centro di Formazione Professionale praticamente lei è un'esterna in quanto fa parte di una cooperativa delle pulizie. Il problema è questo che oggi è arrivato il resposabile e li lavorano altre due sue colleghe che queste due hanno fatto coalizzione contro di lei, praticamente lei è una grande lavoratrice che lavora e si fa un mazzo tanto e non si ferma mai e viene anche a lavoro anche quando non stà bene. Le sue colleghe invece sono persone che lavorano male una la mia amica l'ha vista bere sul posto di lavoro pulisce male e ha pure minacciato la mia amica e l'altra invece di parlare testimone pure io è sempre a parlare con altre persone e lavora poco rubato ore e soldi a chi ha bisogno davvero di lavorare. Oggi il bello da quello che mi ha riferito la mia amica che è per giunta svenuta e due miei colleghi l'hanno dovuta alzare da terra il resposabile loro ha riferito che licenzia la mia amica, invece le due l'ha fanno franca in quanto il resposabile da ragione alle altre due che a lei. Cosa può fare la mia amica?

Gentile Utente. La vicenda mi sembra intricata ma se la Sua amica ritiene che ci siano delle condotte illecite da parte del datore di lavoro può intimarne la cessazione con una lettera inviata a mezzo di un legale, o - una volta che sia stata licenziata - può impugnare il licenziamento e far valere le sue ragioni davanti a un Giudice. Resto a Sua disposizione. Cordialmente. Benedetta Vivarelli

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.11

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