Gentile avvocato, Gentile avvocatessa, Le scrivo per aver un suo parere circa la situazione lavorativa di mia madre. Attualmente lavora in una piccola impresa di pulizie ma qualche settimana fa le è stato diagnosticata un'infezione da coronavirus dalla quale si è lentamente negativizzata ma le ha lasciato dei problemi a livello neurologico abbastanza seri. Dopo il periodo di covid, ha ricominciato a lavorare ma ha dovuto smettere ed entrare in malattia perché a seguito di giramenti di testa insostenibili le è stata diagnosticata un'infezione al cervelletto che i vari medici e neurologi che l'hanno visitata credono possa essere causata da covid. Per farla breve, mia madre è stata qualche settimana in malattia prolungandone la durata fino al 31 di Agosto ma a parer suo deve iniziare a lavorare anche se nelle sue condizioni ho paura. Quanto dura il periodo di malattia e fino a quando può essere prolungato? Si può ricevere la disoccupazione se dopo il periodo di malattia non si lavora? Cosa può fare e quali sono i suoi diritti?. Ringraziandola in anticipo per il tempo che mi dedicherà, le porgo i miei più cordiali saluti

Buongiorno. Sono a disposizione per rispondere a tutte le sue domande,mi occupo di diritto del lavoro. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, ho terminato il mio Erasmus di lavoro a maggio 2022 e sono tornato in Italia aspettando il pagamneto sul mio c.c, esso non è arrivato nonostante i miei solletici sia per chiamata sia per messaggio e mail; fino a ieri 4 settembre, quando il Manager mi ha bloccato. L'importo del pagamento è di 200 mensili ed è stato proposto dallo stesso Manager, che mi ha corrisposto le altre 2 mensilità in cash promettendo di mandare la terza entro pochi giorni. A difesa ho il Learning agreement fatto con la mia università ( che dice di non poter fare nulla) dove c'è la cifra del pagamento mensile e la firma del Manager

Buongiorno. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, Vorrei sapere se essendo una lavoratrice studente iscritta al primo anno di università,avessi diritto ad usufruire delle 150 ore di permesso studio. Il mio corso di laurea non ha obbligo di frequenza ma è molto consogliata. Sono a tempo indeterminato contratto autoferrotranvieri. L ufficio gestione del personale ,alla mia richiesta, mi ha comunicato che avrei diritto al permesso per il solo giorno d esame .lo ho controllato il contratto autoferrotranvieri 2022 e ci sono le 150 ore, ma a quanto pare l Azienda non le applica. Attendo gentilmente una risposta. Grazie

Buongiorno. In genere i permessi per il diritto allo studio richiedono che il corso preveda l'obbligo di frequenza, secondo la normativa generale, salvo che il corso non preveda una piattaforma on line disponibile 24 ore ma solo collegamenti ad orari specifici o lezioni erogate in modalità mista. Se vuole approfondire l'argomento anche rispetto alle procedure che ogni amministrazione dovrebbe adottare, resto a sua disposizione per una consulenza dettagliata, trova l'accesso diretto e i contatti sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Salve, sono un' educatrice. Ho un contratto a tempo indeterminato di 12 ore con una cooperativa. Quest'anno mi sono iscritta nelle GPS di 1 fascia sul sostegno nella scuola secondaria di secondo grado. Attendo quindi il mio turno di nomina. Volevo sapere se posso, eventualmente, poter svolgere la professione docente chiedendo alla cooperativa un periodo di aspettativa non retribuita (per mantenere il posto) o se devo necessariamente dimettermi al momento della nomina da parte della scuola. Inoltre, poiché dal momento della nomina si hanno sole 24 ore di tempo per la presa di servizio, se l'unica via percorribile sono le dimissioni (in caso l'aspettativa non fosse consentita per legge o fosse incompatibile con un impiego nel pubblico),non potrò dare alla cooperativa il preavviso necessario per le dimissioni, con il conseguente rischio di sanzione. Come posso evitare che questo si verifichi?. In attesa di gentili chiarimenti, ringrazio e saluto cordialmente

Gentilissima Dottoressa. Buongiorno e buona settimana. Nel suo esclusivo interesse, occorre leggere la documentazione e quindi il contratto. Ciò può avvenire solo attraverso una consulenza. Se vuole sono a disposizione ai miei recapiti. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buonasera, dovrei presentare una domanda di richiesta agli atti di un ente pubblico. Sono titolare di un interesse legittimo in quanto ho lavorato fino a poco fa per questo ente e tali atti mi riguardano. La documentazione mi serve per valutare se ci sono gli estremi per una causa. Potrei fare la domanda ovviamente anche da sola, ma credo che presentata tramite PEC di un avvocato possa avere un "peso" maggiore, almeno dal punto di vista psicologico, facendo intendere che ho intenzione di adire alle vie legali. Vorrei conoscere il costo di questo servizio, ovvero la PEC per chiedere l'accesso agli atti di cui sopra. Grazie per l'attenzione

Gentile Utente. Sono a sua disposizione e mi può contattare ai recapiti che trova nella sezione apposita. Come può vedere dalla mia specializzazione, mi occupo quotidianamente di diritto amministrativo e di lavoro pubblico. Cordiali saluti. Benedetta Vivarelli

Buonasera, posso chiedere se vi occupate anche di casi di comportamenti aggressivi quasi fisici, sul luogo di lavoro, di cui il datore di lavoro è stato sempre informato e ha sempre fatto credere di prendere provvedimenti, mai avvenuti in realtà? Posso dimostrarlo anche con i messaggi WhatsApp, e ci sarebbero anche dei video, perchè erano presenti delle telecamere nel luogo lavorativo in questione. Grazie mille e cordiali saluti

Salve! Oramai anche i messaggi whatsapp possono avere valenza probatoria. Se ha necessità di assistenza legale può contattarmi e vedrò se posso assisterla

Buonasera lavoro come infermiera in un ospedale lombardo lontano dalla mia residenza Roma dove vivo con i miei genitori anziani madre e padre 70 e 75 anni (premetto che non hanno la 104 ma patologie varie come diabete, ipertensione oltre ad acciacchi vari dovuti all'età) Ci sono i presupposti per chiedere la mobilità in modo da avvicinarmi a casa e poterli accudire? Grazie

Buonasera, la questione andrebbe esaminata visionando la documentazione in Suo possesso per valutare il caso. Se ha necessità di assistenza mi può contattare ai miei recapiti. Resto a disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi

Buonasera, ho 44 anni ed ho lavorato all' estero negli ultimi 12 anni (iscritta all' A.I.R.E. e non versati contributi in Italia per il periodo speso all' estero) ho in Italia circa 8 anni di contributi pagati e programmo di rientrare in Italia il prossimo anno. Che opzioni ho per poter usufruire di una pensione? se verso io contributi, per quanti anni li devo versare e cosa mi corrisponderebbe in pensione mensile successivamente?

Buongiorno. Sono a disposizione per rispondere a tutti i suoi quesiti previo esame della documentazione utile in suo possesso, mi occupo di pensioni. La consulenza è a pagamento e può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Gentilissimi avvocati buongiorno, Vi scrivo perché sto cercando un legale esperto nel diritto del lavoro per seguirmi in una causa delicatissima. Riassumo brevemente. Da più di 10 anni opero come mansioni di impiegata Assunta regolarmente a tempo indeterminato in una PMI. Il contratto è partito da 5 ore settimanali e in questi anni ha subito delle variazioni sfavorevoli ed attualmente siamo arrivati a tre ore settimanali. L'orario è stato ridefinito dall'azienda in quanto giustificato come mancante di lavoro. Seguo anche la parte amministrativa dell'azienda pur questo ruolo non essendo contemplato nel mio contratto di assunzione E proprio per questo motivo so benissimo che l'azienda non è in crisi e soprattutto non ci manca il lavoro perché operiamo con diversi appalti sul comune di Milano. Nel frattempo sono stati assunti stagisti e nel frattempo sono stati dati degli aumenti ai miei colleghi. Più altre situazioni molto più delicate che non posso esporre in questo mia breve script. Vorrei sapere se riesco a licenziarmi con giustificato motivo e vorrei sapere quali elementi devo portare per avere una buona uscita e la disoccupazione dal momento che ho deciso di ricollocarmi ed userei il periodo della disoccupazione per trovare un nuovo posto di lavoro più adatto al mio ruolo e alle mie competenze. Certa in un vostro positivo riscontro vi saluto cordialmente

Gentile signora. La situazione è delicata e merita un approfondimento. Se vuole possiamo fissare un incontro in studio per discutere tutte le possibili soluzioni. Il mio studio si trova a Vanzago, in provincia di Milano, non lontano dalla Sua residenza. Le anticipo già che per poter arrivare a delle dimissioni per giusta causa, devo essersi, preventivamente delle contestazioni da parte della lavoratrice e delle prove documentali. Ho gestito diverse situazioni come la Sua. Non esiti a contattarmi (può reperire il mio indirizzo e-mail digitando il mio nominativo su google). Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Salve provo ad esporre il mio caso, sono un dipendente call center che 1 anno fa causa problematiche uditive e' stato esonerato uso cuffia, e sono stato adibito ad attivita' back office per 1 anno, a settembre ho visita medico competente, ( che nel mentre e' cambiato). A luglio ho avuto riconoscimento invalidita civile con disabilita' mentale ( soffro di ansia e panico) ed udito ho acufeni cronici con perdite uditive alte frequenze, mi e' stata riconosciuta percentuale 46% quindi soglia cat. protetta con legge 104 art.1 comme 3, azienda e medico devono tener conto della mia condizione di invalido? o possono farmi svolgere mansioni in cuffia nuovamente ? io posso eventualmente rifiutarmi di svolgere mansioni non compatibili con lo status di invalido ? grazie

Buongiorno a lei. Mi dispiace per i suoi problemi. Certamente ha diritto a delle tutele maggiori. Tuttavia, è assolutamente indispensabile esaminare la sua documentazione sanitaria. Chi si pronuncia senza leggerle, è un avventuriero. Se vuole può contattarmi per una consulenza e sarò lieto di aiutarla a tutelarsi nel migliore dei modi. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.12

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