Buonasera sono una autista della ****. Sono una responsabile sindacale della filt cgil e trasporto scuolabus x disabili. Purttoppo abbiamo problemi sugli stipendi che non riusciamo ad avere da almeno 5 mesi compreso tfr x i contratti a tempo determinato e luglio ed agosto x i lavoratori a tempo indetrminato. Non sappiamo più cosa fare visto che alcuni colleghi sono stati costretti a vendere le proprie autovetture x pagare le bollette o portare un piatto a tavola x far mangiare alla propria famiglia. Ho testimoni che potrebbero dichiarare che tutto quello che sto dicendo è pura verità e così non si può andare avanti. Le autorità conosco *** del comune di Roma e sono diventati invisibili e introvabili e in questo presidio di elezioni sappiamo che non ci sarà mai riscontro x la mostra situazione. Intanto noi che dobbiamo fare? Diciamo avete soldi che l'azienda **** spa continua a rimandare da settimana in settimana asserendo che è un problema di banda e intanto noi il servizio scuolabus dei disabili lo facciamo tutti i giorni col sorriso x portare i bimbi a scuola ma la situazione è diventata insostenibile. Compreso il gasolio che manca e dunque non sappiamo se garantire le corse e i mezzi di sanificazione sono insistenti... In questo periodo dove il covid è in agguato sempre che possiamo fare? Siamo stanchi ed esausti a fare un servizio che regala un sorriso a chi è più debole di noi. I disabili. Ma a noi chi ci pensa? Datemi voce x favore x cercare di risolvere una situazione che va avanti almeno da 3 anni. Grazie x aver letto questo messaggio

Buongiorno, premesso che occorrerebbe visionare la documentazione contrattuale, bisogna procedere con la richiesta degli stipendi non pagati con una azione davanti al Tribunale del lavoro, producendo la documentazione probatoria e un conteggio delle somme spettanti a ciascun lavoratore. Grazie per la cortese attenzione e si rimane a disposizione per ogni necessità. Mi occupo di diritto del lavoro. Avv. Francesco Magnosi. Segni (RM)

Buongiorno ,ho fatto la colf per quasi 5 anni (in nero)da una signora che purtroppo è stata portata alla casa di cura,e suo figlio non si è degnato nemmeno di darmi un buonuscita.Li ho fatto la vertenza lavorativa tramite un avvocato che però alla fine sembra che vuole difendere non i miei di diritti ma quelli del signore in causa.Io vorrei sentire un parere se così si può dire da parte di un altro avvocato se possibile.Grazie

Buonasera signora. Sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito alla situazione,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, ho 58 anni e dal 01/01/2013 lavoro in rep.Ceca come AIRE. L´azienda in cui lavoro é ceca, ma totalmente dipendente da azienda Italiana. Nel trasferirmi in Rep. Ceca. L´azienda italiana si é impegnata a mantenere gli stessi privilegi maturati in italia, soprattutto per quanto riguarda la pensione. Per compensare la differenza mi hanno iscritto ad un fondo pensione Amundi versandomi una quota annuale. Facendo un controllo emerge che la mia pensione futura non sará compensata totalmente dal fondo, ma avro´una perdita di circa 600€ al mese. Inoltre l´azienda italiana mi ha promesso dal 2017 la dirigenza, ma ad oggi non ha mantenuto l´impegno. Vorrei licenziarmi per giusta causa e chiedere una indennitá pari alla perdita subita. Vi ringrazio tantissimo per la vostra consulenza

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente sarebbe necessario visionare la documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Avvocato buongiorno, mio marito è stato accusato di aver preso dei soldi al lavoro in una cassetta vicino al bar di una struttura alberghiera e sospeso preventivamente dal lavoro. Ho chiamato io il proprietario dell'htl chiedendo conferma che nella registrazione della telecamera ci fosse mio marito che apre la cassetta, prende i soldi, la richiude e riposiziona la cassetta. A questo punto si è alterato intimandomi di non contattarlo più. Mio marito dice non aver MAI preso questi soldi ma di aver spostato la cassetta per riposizionarla successivamente solo per pulire! Io trovo che sia molto grave dare del ladro ad una persona, senza prove e minacciare che comunque c'è un testimone! Non si finisce mai di imparare, io personalmente mi sarei arrabbiata e magari avrei denunciato la cosa alle forze dell'ordine, mio marito è crollato emotivamente perchè teme di perdere il posto di lavoro! Perchè se sono così sicuri non l'hanno denunciato alla polizia?

Buongiorno. è diritto di Suo marito contestare tale richiamo disciplinare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, Lo scorso anno Mi è stata riconosciuta la lg..104 per mio figlio minorenne. Lavoravo a 3 Km da casa ma un mese dopo il riconoscimento della lg. l’azienda (settore privato) mi trasferisce a 25 km di distanza adducendo motivi organizzativi... quando a parità di mansioni avrebbero potuto trasferire altra persona. Per non incrinare i rapporti con l’azienda non faccio opposizione ma ho difficoltà nel gestire mio figlio a causa della lontananza (in cada ci sono solo io a prendermene cura). e le ore della lg.104 spesso non bastano. Inoltre sono stata convocata dalla direzione per informarmi che tutte le volte che l’azienda utilizzerà la cassa integrazione, sarò solamente io a rimanere a casa perché non sono “affidabile” in quanto nell’arco di un mese utilizzo in totale 3 giorni per l’assistenza a mio figlio. La cosa a mio dire maggiormente assurda è che durante la mia assenza sono stata e continuerò ad essere sostituita da un’altra persona in quanto in ufficio necessitano di coprire la mia assenza. Le chiedo se tale comportamento è legittimo e se posso chiedere il trasferimento alla sede più vicina a casa nonostante non abbia fatto opposizione nei termini previsti. Grazie

Buonasera, Lei ha pienamente diritto di lavorare nel posto più vicino a casa e a suo figlio. Mi può contattare all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi, Palmi (RC)

Salve, la società dove lavoravo ha fallito, risulta tra i procedimenti fallimentari dal 7 di questo mese. Nonostante non lavori più per tale società da un anno, ancora non ho ricevuto il tfr e i rol. Queste competenze che non mi sono state corrisposte dalla società, andrò a perderle oppure riuscirò a recuperarle? Verrò contattata dal curatore oppure mi devo muovere io con un legale? Grazie in anticipo, saluti

Gentile Daniela. È necessario insinuare i propri crediti al passivo fallimentare, nei termini indicati dalla legge. La domanda di insinuazione al passivo non richiede necessariamente l’assistenza legale. Tuttavia, sarebbe consigliabile rivolgersi ad un legale ovvero ad un sindacato, affinché presenti la domanda. L’ammissione al passivo fallimentare, ove ne sussistano i presupposti, le consentirebbe di presentare domanda all’INPS di appartenenza per il recupero del tfr. Resto a disposizione al recapito mail indicato sul mio profilo. Cordiali saluti. Tania Tenuzzo

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.49

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