Salve sono un infermiere con in invalidità civile del 60 %.riconoscimento legge 104 comma1.sono stata collocato in un ambulatorio di ecografia da circa 10 anni ma adesso vogliono che ci sia interscambiabilita tra il personale quindi o ruoto su altre diagnostiche o devo andarmene.Inutile dire che il carico di lavoro è diverso e che non tutto il personale ha delle prescrizioni.Come possono pretendere che riusciamo a sostenere il ritmo di persone che non hanno nessun problema fisico?Ci sono gli estremi per oppormi a questa decisione?Grazie per l attenzione

Gentile Sig.ra. La situazione andrebbe esaminata visionando il contratto di lavoro ed esaminando in modo approfondito l'eventuale provvedimento datoriale che disponga il trasferimento sul altro reparto o ambulatorio. Il trasferimento del lavoratore con disabilità necessità di consenso del lavoratore e deve essere giustificato da ragioni tecnico-organizzative e produttive dell'azienda tali da motivare le ragioni dello spostamento. Pertanto, in caso di provvedimento che le imponga lo spostamento, questo andrebbe esaminato ed eventualmente impugnato, ma sempre al ricorrere dei presupposti in fatto e diritto. Si ringrazia per l'attenzione e si rimane a completa disposizione pe rogni necessità o ulteriore chiarimento. Avv. Francesco Magnosi

Buonasera, sono una ragazza che per un mese ha lavorato come cam girl per ****, una piattaforma apposita per questo tipo di lavoro. Il mio problema nasce quando tre mesi fa' ho richiesto un pagamento per il lavoro effettuato. Sfortunatamente ho sbagliato l'iban e ne ho immesso uno di un conto ormai estinto, ovviamente ho contattato subito la banca che mi ha informato che il bonifico sarebbe tornato indietro nel giro di poche settimane. Il pagamento e' stato richiesto i primi di luglio e ormai a distanza di quasi 3 mesi le mie e-mail dove richiedo il codice CRO vengono ignorate e il pagamento non e' ancora stato effettuato sul nuovo conto da me fornito. Cosa dovrei fare ?. Vi ringrazio. Cordiali saluti

Buonasera, deve inviare all'azienda tramite Avvocato una lettera di diffida, assegnando loro un termine perentorio entro il quale effettuare il pagamento alle coordinate bancarie ivi indicate. Mi contatti se vuole al numero 3286193624 per maggiori chiarimenti. Cordiali saluti. Avv. Davide Longo

Salve, La mia domanda riguarda il nuovo DL 127 che obbliga i lavoratori ad avere il Green Pass, pena la sospensione dal lavoro e Salario. La mia azienda conta 5 dipendenti e un consulente del lavoro mi ha informata che per legge la sospensione salariale per assenza ingiustificata può avvenire per Massimo 10 giorni e ripetibili una sola volta, Quindi Parliamo di un massimo di 20 giorni. La mia domanda è se questo trova fondamento legale. Se sì, cosa accade dopo la sospensione?. Tornerei a lavorare senza green pass non potendo essere sospesa nuovamente?

Buongiorno. Per rispondere ai suoi quesiti è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativa al suo rapporto di lavoro ed effettuare i dovuti approfondimenti del caso. Sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, sono stata licenziata perché l azienda per cui lavoravo è venuta in possesso di una chat privata tra me e un ex collega in cui facevamo dichiarazioni poco carine sulla compagna del capo ( no offese) , mi è stata fatta la lettera di richiamo. Disciplinare durante il congedo obbligatorio di maternità e sono stata licenziata nel periodo in cui dovrei essere protetta (il mio bimbo non ha ancora compiuto un anno) inoltre ho comunicato anche la mia seconda gravidanza prima che mi licenziassero

Buongiorno. Il licenziamento della lavoratrice nel periodo che va dall’inizio della gestazione (300 giorni prima della presunta data del parto) fino al compimento di un anno di vita del bambino, è sempre vietato, tranne che in casi eccezionali, tra i quali quello della colpa grave della lavoratrice, costituente giusta causa di risoluzione del rapporto di lavoro che, secondo consolidato orientamento giurisprudenziale, non può rinvenirsi nella mera giusta causa prevista dal CCNL ai fini del resesso, essendo necessaria una colpa soggettivamente più qualificata, cioè un qualcosa di più che corrisponda effettivamente a quella colpa specifica richiesta in tali casi dalla legge. Per una consulenza più accurata, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Ho 49 anni e circa 26 anni di contributi; l'anno scorso ho subito la sostituzione della valvola aortica con una di tipo meccanico. La Commissione medica di verifica continua a darmi giorni di convalescenza nonostante tutte le visite cardiologiche (effettuate in strutture sanitarie pubbliche) confermano la mia "guarigione" ed il fatto che posso riprendere a lavorare. So per certo che non hanno intenzione di farmi rientrare a lavoro e che sarò destinato al ruolo civile o al prepensionamento per il fatto unico che devo continuare, vita natural durante, ad assumere anticoagulanti. Ci sono casi simili che continuano a rimanere in servizio ma soprattutto: perché non posso rimanere a servizio attivo cambiando la mansione a lavori d'ufficio? Devo pero sottolineare che circa 9/10 mesi prima dell'episodio che mi ha portato all'intervento sono stato sottoposto ad una accurato ed attento controllo medico compresa visita cardiologica ECC ed ECG, da parte del servizio sanitario dell'Arma ebbene, durante tali ed "accurati" esami nulla è stato riscontrato nonostante tutti i cardiologi che mi hanno visitato concordano col dire che la mia era una patologia di vecchia data quasi impossibile da non rilevare anche con il più banale degli esami ECC. Per quanto sopra chiedo se vi sono i presupposti per agire legalmente contro l'Arma dei Carabinieri e/o essere reintegrato nell'organico della predetta. Grazie dell'aiuto

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione contrattuale e sanitaria in suo possesso ed avere ulteriori informazioni suo suo rapporto di lavoro. Sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Mia figlia lavora in una azienda internazionale è divorziata e ha due figli minori di 13 e 10 anni. La sua azienda può destinarla a un posto di lavoro in un'altra regione o a più di 100 km di distanza se lei non è consenziente? Ovvero c'è qualcosa che la tuteli stante la sua situazione personale per fare in maniera di nn essere spistata?. Grazie, cordialmente

Buongiorno signora. La richiesta necessita il dovuto approfondimento giuridico una volta esaminata la documentazione di sua figlia relativa al rapporto di lavoro e ricevute ulteriori informazioni sul caso di specie. Sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, Avrei diversi quesiti in ambito rapporto lavorativo dipendente-datore. Ho un contratto determinato, l'anno scorso ho avuto la proroga per un altro anno. A distanza di un anno il mio datore di lavoro non mi ha pagato né rilasciato la 13esima dicendomi che "per il periodo covid ci sono ritardi". In aggiunta, tramite accordi verbali iniziali, prometteva che al raggiungimento di obiettivi (gare) avrei ricevuto un premio produzione. Premetto che nel contratto ciò non è stato mensionato. Ad oggi, sempre a distanza di un anno, trova scuse per non pagare questo premio produzione. Per concludere. Giorno straordinario di lavoro che non ha mai pagato. Dove inizialmente, sempre verbalmente, dicevamo che avrebbe pagato e dopo dice che devo andare al recupero delle ore (56). Buste paga errate, inserisce assenza quando sono presente a lavoro e inserisce permessi utilizzati di cui non ho mai goduto. La ringrazio in anticipo per un eventuale risposta. Cordiali saluti

Buongiorno, se non ci sono testimoni è difficile dimostrare i diversi accordi rispetto al contratto ma non impossibile. Per quanto riguarda il resto (straordinari e 13esima non pagati e buste-paga errate) sarebbe necessario un approfondimento pertanto la invito a contattarmi all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una prima consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

Buongiorno, caso di fallimento aziendale, 280 dipendenti dal 09/2020 in cassa integrazione per dichiarazione di fallimento registrata, i curatori fallimentari stanno chiaramente intralciando il percorso strutturato in collaborazione con i sindacati e la camera del lavoro per permettere alla ditta BOBST di entrare in possesso dell' azienda messa all' asta, cosa che tramite una manleva ci garantiva l' assunzione di 30 ex dipendenti, una buona uscita che è passata da 15.000 a 11.470 euro lordi che dalla prima manleva firmata e approvata ci è stata poi negata e rivalutata, ottenuti i 11.47p euro per collaborazione della ditta vincitrice dell' asta che dal momento delle firme della seconda manleva dovrebbe richiedere la cassa integrazione per i mesi di luglio, agosto e settembre che stiamo aspettando, e alla quale ancora non viene avanzata la richiesta, siamo in attesa dell' udienza che il 20 novembre si dovrebbe tenere in tribunale per l' incursione al credito seguito dai curatori, che dovrebbe farci risarcire piu di 5 stipendi non percepiti, il tfr che di base lo risarcisce l' inps e ad oggi avere le lettere del licenziamento collettivo che sono pronte ma non vengono inviate, i curatori nell' ultima manleva hanno inserito una clausola cambiando il testo della manleva che a noi operai è stata consegnata il giorno prima dai sindacati, i curatori il giorno dopo ne hanno portata un' altra modificata e hanno firmato quella, alcuni di noi con i sindacati hanno riportato il nuovo testo a visione degli avvocati del lavoro che ci hanno informato di questa clausola che, se veniva accettata permetteva ai curatori di non pagarci piu i crediti avanzati dall' incursione al credito, ma accettare soltanto i 11.470 euro lordi proposti per la buona uscita, precisi che la buona uscita di 15.000 iniziali era stata offerta e proposta dal proprietario stesso dell' azienda come risarcimento per il fallimento che non si è potuto evitare, ma con la creazione di un nuovo ramo dell' azienda, l' integrazione di 80 dipendenti e la possibilità nel percorso di essere reintegrati da un bacino di exdipendenti in naspi, testo della prima manleva fatta decadere dai curatori con scuse verbali non dichiarate e poi cambiate nel momento delle dichiarazioni. A noi era stato detto che serviva far fallire anche ul nuovo ramo creato dopo un anno di avvenuta creazione perchè era in perdita e serviva metterla all' asta per MANTENERE i guadagni per pagare la prima manleva di 15.000, mentre dopo ci dicono che quei soldi non ci sino piu, preciso che la NEWCO era in attivo con 5 macchinari in programmazione di costruzione di cui una quasi terminata che è stata bloccata mesi prima. La mia domanda è una e semplice, esiste un modo per estromettere gli attuali curatori da questa causa e farsene assegnare di nuovi per concludere questa drammatica vicenda ?. Se vuole reperire piu informazioni in merito cerchi su google " fallimento Cerutti Casale Monferrato". Spero di avere una risposta dall' esterno a questa causa, perchè sembra ci sia un disinteressamento generale alla nostra vicenda. grazie

Gentile Utente. La richiesta in oggetto è poco chiara e meriterebbe un approfondimento. Mi pare di aver capito che i dipendenti non sono più in cassa di integrazione come precedentemente indicato. I curatori fallimentari hanno il dovere di soddisfare la massa creditoria e, nella specie, anche i lavoratori dipendenti. A causa del dissesto economico finanziario spesso vengono raggiunti degli accordi con i sindacati di rappresentanza. Nelle procedure concorsuali non vi è discrezionalità del curatore, in quanto il suo operato è sottoposto al vaglio del Giudice Delegato. Sussistono casi specifici in cui un curatore può essere revocato, ma questo non pare il caso in cui ciò possa accadere. Da quanto scrive, se anche la sua posizione è stata oggetto di un accordo sindacale in cui ha partecipato anche il Fallimento, occorrerà insinuare al passivo il proprio credito (nell'ammontare indicato nell'accordo) come prescritto dalla Legge Fallimentare. In alternativa, dovrà insinuare i propri crediti al passivo a seconda di quelle che sono le competenze a lei spettanti sulla base delle buste paga rimaste impagate. In udienza, i crediti insinuati verranno accertati dal Giudice Delegato e questi ultimi potranno essere ammessi o esclusi dallo stato passivo (per un'eventuale esclusione del credito potrà - sussistendone i presupposti - depositare formale opposizione). Tuttavia, generalmente, i riparti fallimentari sono redatti solo quando lo stato passivo si è cristallizzato, ossia quando i crediti insinuati al passivo saranno definiti e quando il fallimento riuscirà a recuperare dell'attivo. Sono a disposizione al contatto mail che trova sul mio profilo, ove necessitasse di ulteriori informazioni. Cordialmente. Tania Tenuzzo

Buonasera, Non so se sono in grado di spiegare esattamente le vicende tramite messaggio, ma cercherò di essere il più precisa possibile. Io sono stata assunta a fine ottobre 2020 tramite agenzia interinale presso l'ospedale in cui tutt'ora sto lavorando. A inizio 2021 sono stata rinnovata fino giugno 2021, e poi fino il 30 settembre 2021. A Marzo tramite concorso pubblico sono entrata in una graduatoria a tempo indeterminato di un'altra azienda. Il 27/04/2021 tramite richiesta della mia capo reparto sono stata stabilizzata nell'azienda dove lavoro. Il 09/07/2021 per esigenze interne sono stata ricollocata in un'altro reparto, da dove ho riscontrato subito difficoltà di adeguamento e apprendimento, ho dato il massimo comunque fino a rendermi conto che intaccava la mia salute. Pochi giorni fa al rientro dalle mie ferie ho espresso queste mie difficoltà, chiedendo di essere ricollocata in quanto la mia azienda è molto grande. La risposta della responsabile del personale ha rifiutato in quanto mi ha detto che io sono stata stabilizzata esclusivamente per il reparto dove sono ora. Questo non è vero perchè la mail della mia stabilizzazione è appunto arrivata il 27/04,due mesi e mezzo prima di essere spostata nel reparto attuale. Sempre la responsabile del personale mi ha detto che se avessi riportato i miei problemi insorti al medico competente in sede di visita di idoneità ci sarebbero stati problemi, infatti mi ha chiesto di avvisarla della data e dell'orario della visita che avrebbe parlato personalmente con il medico competente. Subito dopo mi ha ricordato in modo sarcastico che dalla data di inizio del contratto ci sono dei mesi di prova nella quale il licenziamento è senza giustificato motivo. Ieri mattina nel reparto dove lavoro la mia capo reparto, secondo me dopo essersi sentita con la responsabile del personale, mi comunica che il mio modo di lavorare non è del tutto idoneo, e se lo comunicherà lo farà dopo il 01/10 data dell'inizio del mio periodo di prova. In conclusione il 27/09 ho la visita dal medico competente e non posso esprimergli i miei disagi insorti altrimenti la responsabile del personale non mi farà avere l'idoneità,se appunto il dottore mi dovesse dare delle limitazioni,4 giorni dopo inizia il mio periodo di prova e mi licenzierebbero. Devo iniziare un periodo di prova nonostante io lavori li da 11 mesi ininterrotti, e posso essere licenziata da un momento all'altro senza un reale e vero motivo. Inutile dire quanto la mia ansia e il mio malessere siano aumentati, avendo studiato e lottato così tanto per ottenere il contratto a tempo indeterminato

Buonasera signora. Per valutare adeguatamente la situazione è necessario esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso ed avere alcuni chiarimenti. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la mia situazione, che è la seguente: a partire dal 26/09/2020 sono stata assunta da ***con la tipologia di contratto cosiddetta "a intermittenza" senza indennità di disponibilità. Sono al mio secondo rinnovo semestrale presso l'azienda e, dopo aver cercato informazioni in rete, mi è sorto il dubbio riguardo la compatibilità fra contratto a chiamata e naspi (principalmente perché sono più i giorni a casa di quelli al lavoro...). Si tratta poi, della mia prima esperienza lavorativa, perciò desidero avere maggiori informazioni al riguardo. Attendo un Vostro gentile riscontro. Cordialmente

Gentile signora Murgia. Previo esame della documentazione in suo possesso sono a disposizione per fornirle una consulenza formale in merito,mi occupo di diritto del lavoro. Mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.47

Lavoro e Previdenza

Rotazione del personale: è obbligatorio?

Salve sono un infermiere con in invalidità civile del 60 %.riconoscimento legge 104 comma1.sono stata collocato in un ambulatorio di ecografia da circa 10 anni ma adesso vogliono che ci sia interscamb … Leggi tutto

Francesco Magnosi

Avvocato Del Lavoro e Civilista

Lavoro e Previdenza

Cosa fare per ricevere questo pagamento perso?

Buonasera, sono una ragazza che per un mese ha lavorato come cam girl per ****, una piattaforma apposita per questo tipo di lavoro. Il mio problema nasce quando tre mesi fa' ho richiesto un pagamento … Leggi tutto

Davide Longo

Avvocato Civilista e Del Lavoro

Lavoro e Previdenza

Covid 19: il mio datore può obbligarmi a vaccinarmi?

Buongiorno volevo sapere se il mio datore di lavoro può obbligarmi a vaccinarmi per il COVID-19 anche se io volessi fare i tamponi ogni 48 h Grazie Leggi tutto

Francesco Vallone

Avvocato Civilista e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Nuovo DL 127 Green Pass per i lavoratori: chiarimenti

Salve, La mia domanda riguarda il nuovo DL 127 che obbliga i lavoratori ad avere il Green Pass, pena la sospensione dal lavoro e Salario. La mia azienda conta 5 dipendenti e un consulente del lavoro m … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Diritto del lavoro: posso essere licenziata in maternità?

Buongiorno, sono stata licenziata perché l azienda per cui lavoravo è venuta in possesso di una chat privata tra me e un ex collega in cui facevamo dichiarazioni poco carine sulla compagna del capo ( … Leggi tutto

Vincenzo De Crescenzo

Avvocato Civilista

Lavoro e Previdenza

Prepensionamento FF.AA. Carabinieri: informazioni

Ho 49 anni e circa 26 anni di contributi; l'anno scorso ho subito la sostituzione della valvola aortica con una di tipo meccanico. La Commissione medica di verifica continua a darmi giorni di convales … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Licenziamento: possono farlo?

Buongiorno, avrei bisogno di una informazione..io lavoro in RSA come animatrice da 4 anni . Sono stata inserita con questo ruolo dalla vecchia cooperativa..ora è subentrata un'altra cooperativa perché … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Trasferimento lavoro: è obbligatorio?

Mia figlia lavora in una azienda internazionale è divorziata e ha due figli minori di 13 e 10 anni. La sua azienda può destinarla a un posto di lavoro in un'altra regione o a più di 100 km di distanza … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Dimissioni per giusta causa: posso richiederlo?

Buongiorno, Avrei diversi quesiti in ambito rapporto lavorativo dipendente-datore Ho un contratto determinato, l'anno scorso ho avuto la proroga per un altro anno. A distanza di un anno il mio datore … Leggi tutto

Maria Alessi

Avvocato Civilista

Lavoro e Previdenza

Fallimento fabbrica: siamo stati tutelati?

Buongiorno, caso di fallimento aziendale, 280 dipendenti dal 09/2020 in cassa integrazione per dichiarazione di fallimento registrata, i curatori fallimentari stanno chiaramente intralciando il percor … Leggi tutto

Tania Tenuzzo

Avvocato Civilista

Lavoro e Previdenza

Problemi lavorativi: a chi rivolgersi?

Buonasera, Non so se sono in grado di spiegare esattamente le vicende tramite messaggio, ma cercherò di essere il più precisa possibile. Io sono stata assunta a fine ottobre 2020 tramite agenzia inter … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Lavoro e Previdenza

Compatibilità lavoro intermittenza e disoccupazione

Buongiorno, vorrei sottoporre alla Vostra attenzione la mia situazione, che è la seguente: a partire dal 26/09/2020 sono stata assunta da ***con la tipologia di contratto cosiddetta "a intermittenza" … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Consulta altre categorie

Diritto Civile Successioni, eredità e donazioni Responsabilità civile, professionale e assicurazioni Diritto industriale, della proprietà intellettuale e dell’innovazione tecnologica Diritto Penale Diritto Amministrativo Diritto di Famiglia Diritto minorile Diritto della persona e tutela delle persone deboli Diritto Tributario

Consulenze legali di Lavoro e Previdenza

Accedi all'archivio delle consulenze legali deQuo di diritto del lavoro e previdenza.

Consulta altre categorie