Buongiorno,io per motivi importati familiari ho dovuto cambiare casa e sono distante 1 ora dal lavoro. Ho fatto tutta la stagione lavorativa senza dire nulla del fatto che facevo più di 10 ore al giorno senza giorno libero ho avuto la febbre 5 giorni mi hanno trattata come se non avessi voglia di andare a lavorare .. ho preso una testata al lavoro contro un estintore montanto troppo in basso rispetto alla norma e anche lì nei giorni a casa sono stata trattata come chi non ne avesse voglia. Ora ho un ora di strada tutti i giorni da fare per arrivare al lavoro non é un problema loro e infatti tutti i giorni per 10 ore sono a lavorare essendo molto stanca una mattina mi sono addormentata al volante e ho rischiato la vita oltre a rimanere senza la macchina, io al lavoro ci voglio andare e finire il mese visto che finisce il 30 settembre il mio contratto.. ho solo chiesto un giorno libero e non pensano di darmelo oltre a farmi fare il giro dell'orologio quando sono in regola per 6 ore e 40 6 giorni su 7. Oltrettutto ore che dovrebbero pagare come extra e danno poco e niente ,mi sono sempre fatta andare bene tutto ma ora che hai anche rischiato la vita e a loro non importa. H anche le ansie a partire la mattina inizio ad avere attacchi di panico e per un posto di lavoro mi sembra eccessivo. C'è una maniera per recedere dal contratto in anticipo senza perdere la disoccupazione ?

Buongiorno Signora. La questione andrebbe approfondita. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve mi trovo in una situazione dove nessuno mi sa dare risposta avrei bisogno di un parere da persone qualificate. Sono un dipendente di una cooperativa precisamente la CFP di Modena che si occupa di logistica. In data 22 luglio ho fatto richiesta di congedo parentale on line all'Inps dal 2 agosto 2021 al 6 agosto 2021 e consegnando la ricevuta della domanda il 23 luglio.Ad oggi ricevo la contestazione di addebito da parte del datore di lavoro poiché mi viene detto di aver violato la legge ovvero" il lavoratore che intende avvalersi del diritto di cui all articolo 32 del T.U. sulla maternità deve preavvisare l'azienda, mediante comunicazione scritta almeno 15 giorni prima dell 'usufruzione di tale diritto ". e ha causato gravi problemi all'organizzazione del lavoro nel cantiere. Trascorsi i 10 giorni dal ricevimento della raccomandata dovrò presentare le mie giustificazioni poiché la Cooperativa prenderà dei provvedimenti bei miei confronti. Io ho presentato la domanda sapendo che la legge ha ridotto a 5 i giorni di preavviso per il datore di lavoro. Attendo una vostra risposta poiché ormai sono un po' sfiduciato dei vari uffici .Distinti saluti. Rimango a vostra disposizione

Buongiorno. Generalmente si hanno 5 gg di tempo (bisognerebbe verificare sul proprio CCNL se è previsto un termine più lungo) per procedere con la contestazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Gentile Consulente Dequo. Chiedo vostra consulenza dopo aver stipulato un contratto di abbonamento in una palestra della catena Fitexpress in data 26 Maggio 2021. In seguito solo successivamente all'entrata in vigore dal 6 Agosto 2021 dell'obbligo di esibizione nelle palestre italiane del green pass, non avendo tale certificazione lo staff della mia sede ha rifiutato la recessione dal contratto e quindi la relativa emissione di rimborso. E' stata rifiutata anche la possibilità di sospendere l'abbonamento e riprenderlo entro sei mesi dalla fine dell'emergenza sanitaria(come stabilito dal Decreto "sostegni", Dl 41/2021 convertito nella Legge 69/2021, art.36 ter). Dal momento che il Green pass non è obbligatorio ( è ancora un DPCM) come la vaccinazione stessa(NON OBBLIGATORIA), chiedo vostro supporto sul come far valere i miei diritti di consumatore e quindi richiedere diritto alla sospensione dell'abbonamento fino alla fine dell'emergenza sanitaria o la recessione del contratto con relativo rimborso della quota restante ai mesi non usufruibili. Grazie. Cordiali saluti. Marchetti

Salve. Mi pare molto simile ad un quesito che ha già ricevuto risposta. Comunque, il Green pass nelle palestre è obbligatorio per Legge. L'inadempimento purtroppo è suo, non del gestore della palestra. Nulla le è dovuto, mi dispiace. Un cordiale saluto. Amg

Buonasera, Quest'estate ho lavorato come operaio agricolo specializzato presso un'azienda a socio unico. Il contratto sarebbe dovuto scadere a fine ottobre, ma a causa di problemi (proprio con il datore di lavoro che ha mostrato atteggiamenti al limite del mobbing) gli ultimi di luglio ho dato le dimissioni con preavviso per il 10 agosto. Ho ricevuto normalmente la busta paga di luglio, ma ho avuto indiscrezioni da un conoscente sul fatto che il datore di lavoro non ha nessuna intenzione di retribuirmi per i 9 giorni di agosto nei quali ho regolarmente lavorato. Aggiungo anche che, durante il periodo lavorativo, ho ricevuto più volte pressioni al limite del mobbing, per diverse settimane non ho avuto un giorno libero e, tra l'altro, ho sempre ricevuto in ritardo la busta paga. Queste sono tutte condizioni per cui avrei potuto chiedere le dimissioni per giusta causa, ma vi ho rinunciato per evitare questioni legali in cui il datore di lavoro avrebbe potuto avere la meglio solo perché dotato di buoni avvocati. Nel caso in cui davvero il giorno 7 non dovessi ricevere la busta paga, come dovrò comportarmi? Sarebbe possibile a posteriori chiedere la giusta causa per le dimissioni, dato anche il mancato pagamento dell'ultimo mese? E se dovessi fare ricorso ad un avvocato, le spese legali sarebbero a mio carico o ci sarebbe il modo di addebitarle al datore di lavoro?. Grazie mille in anticipo!

Buongiorno. Deve procedere con un ricorso per decreto ingiuntivo previa notifica di comunicazione formale di diffida e contestuale messa in mora. Per quanto riguarda le spese legali, le deve anticipare il cliente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono stata assunta in aprile 2020 con contratto 24h tempo determinato. Già dal mese successivo l’azienda mi fece firmare una trasformazione del orario per il mese corrente. Così ogni mese per più di un anno. A marzo il contratto si è trasformato a tempo indeterminato sempre part time. Ho chiesto consolidamento del orario ma mi fu negato. Preciso che alcuni mesi non mi hanno fatto formare la trasformazione in full time ma ugualmente il mio orario era a 40h. Posso insistere nel richiedere il consolidamento?

Buongiorno. Il consolidamento dell’orario di lavoro, ossia la trasformazione del rapporto di lavoro part-time in rapporto a tempo pieno, secondo consolidata e granitica giurisprudenza in materia, non occorrendo alcun requisito formale, in mancanza di accordo tra le parti, può verificarsi per fatti concludenti, quando la prestazione lavorativa è stata resa, costantemente, secondo l’orario normale, pari a quello previsto per lavoro a tempo pieno o addirittura superiore, e non allorquando una siffatta prestazione sia avvenuta sporadicamente o in rari casi. Diverse pronunce giurisprudenziali precisano, inoltre, che non può operare il consolidamento in caso di specifiche e comprovate esigenze di organizzazione aziendale, idonee a giustificare l’assegnazione di ore ulteriori rispetto a quelle negozialmente pattuite, oppure quando la modifica dell’orario di lavoro da part-time a full-time è temporanea e stabilita mediante accordo tra le parti. Per un parere più accurato e specifico, è necessario, tuttavia, conoscere bene ogni circostanza del concreto caso in esame. Per ulteriori contatti, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno vi contatto per avere una delucidazioni in merito alla richiesta della mia azienda, parliamo di una Srl del green pass,In pratica in forma privata tramite il gruppo WhatsApp dell’azienda hanno chiesto a tutti di fornire il proprio Green pass, questo ovviamente perché vogliono che tutti ci vacciniamo, è una cosa legale, io sono obbligato a fornire il mio foglio verde che ovviamente al momento non ho o perché sto ancora temporeggiando, non mi sento sicuro a fare la vaccinazione,grazie

Buongiorno. Per fornirle adeguata risposta occorre avere ulteriori informazioni sulla sua situazione lavorativa ed esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per fornirle parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Ho lavorato 10anni per la una ditta, la paga è sempre stata di un quinto livello, ma la busta paga per 7 anni mi figurava come un secondo livello, oltretutto le mie mansioni erano anche superiori al 5° Liv. tre anni fa mi hanno passato al terzo liv. E mi sono sempre lamentato di questa condizione, quindi costretto per ovvio ragioni, perché avevo lasciato la mia casa a Napoli per trasferirmi a Voghera accendendo un altro mutuo, non potevo più fare nulla solo manifestate il mio malcontento. Ora per motivi di salute operato di cancro al polmone ma guarito, mi vogliono licenziare, mi hanno offerto una buonuscita di 20000€ devo accettare o denunciare

Buongiorno. Per valutare adeguatamente la situazione occorre esaminare giuridicamente nel dettaglio la situazione previo esame della documentazione contrattuale in suo possesso ed avere ulteriori informazioni. Sono a disposizione per fornirle formale consulenza in merito, mi occupo di diritto del lavoro. Mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Salve, lavoro attualmente per un azienda come impiegato con contratto delle telecomunicazioni terzo livello full time con qualifica addetto alle attività tecniche di call center. Mi è stato proposto un nuovo lavoro con un contratto semestrale. Sarebbe possibile per la mia categoria richiedere all azienda un aspettativa non retribuita per un anno e nel frattempo accettare la nuova offerta di lavoro? Grszie

Buongiorno. Non è possibile richiedere un'aspettativa, per quanto non retribuita, per stipulare un altro contratto di lavoro. Perché lei, frattanto, conserva il vecchio. Se ha bisogno di ulteriori precisazioni, può richiedere un consulto diretto. Un cordiale saluto. Amg

Salve,mia moglie vorrebbe licenziarsi per intraprendere un percorso formativo e cambiare ambito lavorativo. Vorrebbe proporre il licenziamento visto anche gli attuali orari lavorativi e la gestione dei figli e vorrei capire se c'e' una via per accesso al naspi che farebbe comodo all'economia famialiare. Ho letto anche dell'accordo collettivo aziendale. Ci sono delle strade percorribili ?. Grazie mille

Buonasera. è necessario avere ulteriori informazioni sul rapporto di lavoro di sua moglie ed esaminare la relativa documentazione per fornirle consulenza in merito. Sono a disposizione per fornirle formale parere in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, Mi rivolgo a voi per una situazione complicata che non riesco a districare. Ho ricevuto e accettato un'offerta di lavoro da un azienda farmaceutica che si propone come primo giorno di ingresso per il 4 ottobre. Attualmente non ho ancora firmato nessun contratto poichè non ho ancora eseguito la loro visita medica. Nella mia azienda sono sotto contratto commerciale e dato il dilatarsi dei tempi darò in caso le dimissioni a ridosso del 15 di settembre se firmerò il nuovo contratto entro quella data così da avere i 15 giorni di preavviso richiesti dal contratto a tempo determinato a cui sono vincolato. Mi sto anche sposando il 4 settembre, ma a causa del covid non ho idea di quando potrò e a chi richiedere il permesso per il congedo matrimoniale. So che va richiesto entro 60 giorni, ma non ho ben chiaro quali sono le mie possibilità a fronte di un inoltro di licenziamento in data 15 settembre. Mi sono immaginato le seguenti possiblità. 1) la nuova azienda mi può concordare di procastinare il congedo per un periodo superiore ai 60 giorni dell'INPS da concordare assieme entro l'anno. 2) Mi licenzio il 19 settembre, faccio il viaggio di nozze e concordo con l'azienda che mi paghi il preavviso. 3) Mi licenzio il 19 settembre pago in proprio il preavviso e faccio il viaggio di nozze da solo (in questo caso posso fare richiesta io all'INPS?) ed entro nella nuova azienda il 4 ottobre. 4) concordo con l'attuale azienda la rinuncia al preavviso. Ci sono altre possibilità o potete consigliarmi altro?. Grazie per il vostro supporto. Cordiali Saluti

Buongiorno. Previo esame della documentazione in suo possesso,sono a disposizione per fornirle formale parere in merito,mi occupo di diritto del lavoro. Mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.51

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