Buongiorno, ho dato le dimissioni il 18/08/2021 avendo accettato un'offerta ricevuta da un'altra azienda del settore e concorrente. Essendo un quadro 8° livello (CCNL Metalmeccanici) ed avendo un'anzianità di servizio superiore ad 11 anni, ero pronto a dover dare 4 mesi di preavviso, come previsto dal contratto. A sorpresa l'azienda mi ha richiesto solo una settimana di preavviso e mi ha lasciato libero dal 28/08/2021 (io ho iniziato la nuova esperienza lavorativa il 06/09/2021). Alla richiesta della compensazione economica del mancato utilizzo del preavviso come previsto dal CCNL, mi è stato comunicato per scritto che non hanno intenzione di pagare il preavviso mancato (3 mesi e 3 settimane). L'azienda sta agendo nella legalità avendo diritto di opporsi a quanto previsto dal contratto, o è possibile un'azione legale ?. Grazie in anticipo per la Vs consulenza. Cordiali saluti

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto non è chiaro perchè l'azienda non ha voluto rispettare il termine dei 4 mesi di preavviso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno. lavoro in una casa di riposo. All’interno della struttura ci sono 3 telecamere di sorveglianza. Non c’e un’informativa non sono individuate nella piantina con loro dislocazione e cono di ripresa non ci sono appositi cartelli esposti. I video vengono conservati per mesi e vengono visualizzati dai 2 titolari della struttura a loro piacimento e i video non vengono visualizzati esclusivamente per esigenze organizzative, produttive o di sicurezza. È possibile ciò?

Buonasera, la presenza delle telecamere deve essere segnalata in caso contrario sono previste pesanti sanzioni. Mi contatti all'indirizzo alessimaria.77()gmail.com per una consulenza gratuita. Cordialmente. Avv. Maria Alessi

Salve, Sono stato assunto in data 7 Settembre ma ho ricevuto un'offerta di lavoro presso un'altra azienda che mi interessa molto di più e che vorrei accettare. Il mio è un contratto CCNL metalmeccanici di livello 5 che non prevede periodo di prova, come posso fare per liberarmi nel breve per poter accettare l'ultima offerta ricevuta?. Grazie in anticipo

Buongiorno, tramite i patronati o consulenti del lavoro abilitati, deve inoltrare telematicamente le sue dimissioni in tronco. Naturalmente ciò presuppone da parte dell'azienda il recupero dell'indennità di mancato preavviso, la cui entità è stabilita dai contratti collettivi. Distinti saluti. Avv. Pasqua Triggiani

Buonasera, espongo brevemente la mia situazione: dal 2012 al 2020 ho lavorato per una società, nel 2020 sono stata licenziata e assunta per un'altra società ma sempre dello stesso titolare (perciò l'attività lavorativa è stata continuativa). Sono state emesse 2 buste paga, una del tfr e una dei R.O.L. Ho ricevuto un acconto del tfr e un acconto dei R.O.L. ma in un anno ancora non mi è stato corrisposto il saldo di nessuno dei due, nonostante io abbia chiesto al mio titolare di saldare le cifre. Come posso far sì che il mio titolare mi paghi tutto, partendo dal presupposto che ancora lavoro per lui e che un domani quando cesserà anche questo contratto mi troverò punto e a capo col discorso liquidazione, visto che lui mi dice sempre che non dispone di liquidità per saldare il tutto? Vi ringrazio

Buongiorno. Purtroppo per ottenere il pagamento, visto che il datore di lavoro non adempie, è necessario rivolgersi ad avvocato per depositare un ricorso per decreto ingiuntivo. In alternativa potrebbe depositare anche una denuncia presso l'Ispettorato del lavoro. Se non la se la sente, in quanto dipendente del medesimo soggetto, è opportuno che periodicamente invii una raccomandata a.r. o una pec per richiedere il pagamento, per evitare così i suoi crediti vadano in prescrizione nel termine quinquennale. Distinti saluti. Avv. Pasqua Triggiani

Salve sono alle mie prime esperienze da libero professionista quindi non sono molto esperto di preventivi e quant'altro e di recente ho inviato un preventivo per un lavoro che è stato firmato. Siccome dalla stipula del preventivo avevo 3 mesi per fare un lavoro (inizio agosto, il lavoro doveva essere ultimato per la fine di ottobre), il cliente è sparito per settimane per darmi informazioni importanti per svolgere il lavoro e si è fatto risentire negli ultimi giorni e non avendo più molto tempo per via del cliente che è sparito vorrei rescindere dal preventivo (avevo letto che vale come documentazione al pari di un contratto) senza incorrere in problemi. Il lavoro che dovevo svolgere per completezza di info è un portale web/ecommerce ed in due mesi non è fattibile

Gentile Utente. Il preventivo, in questo caso, può essere considerato alla stregua di un contratto. In particolare un contratto d'opera, di cui lei è il prestatore. Può recedere dal contratto solo per giusta causa, ossia un fatto che legittima l’estinzione anticipata di un rapporto contrattuale o che, pur senza fondare essa stessa un potere estintivo comunque spettante alle parti del rapporto, incide nondimeno sulle modalità del suo esercizio. In ogni caso il recesso non dovrà causare alcun pregiudizio al cliente. Ove volesse proseguire con il lavoro, le consiglio di valutare la possibilità di integrare il preventivo modificando la data ultima di consegna del portale web, in accordo con il suo committente. Se necessita di ulteriori informazioni, resto a disposizione al contatto mail sul mio profilo. Cordiali saluti. Tania Tenuzzo

Buongiorno, ho un quesito da esporre: In base al nuovo decreto Covid n. 105 del 23 luglio 2021, dal 1° luglio e fino al 31 ottobre 2021 è prorogato il diritto allo smart working, cioè il DIRITTO del lavoratore a svolgere l'attività lavorativa da remoto, o, in caso di impossibilità, a svolgere diversa mansione o corsi di formazione, sempre da remoto. Io appartengo alla categoria lavoratori fragili, con tanto di legge 104, comma di gravità, ho fatto, tramite sindacati, domanda di smart working alla mia azienda, dall'inizio di agosto, ma finora ho dovuto usufruire di ferie e malattia (che va nel comporto, dal 1° luglio), perchè la mia Azienda (privata) ha risposto che non concede il lavoro agile. I Sindacati mi dicono che ho ragione al 100% a pretendere lo smart working in quanto il datore di lavoro è obbligato, però mi hanno avvisato che se non rientro, l'Azienda potrebbe anche licenziarmi per assenza ingiustificata. Non mi sembra giusto, se c'è una tutela e non si viene tutelati, che tutela è? Cosa posso fare?

Buongiorno. In linea di massima la decisione va concordata. Significa che datore e dipendente devono essere entrambi d'accordo sullo svolgimento del lavoro agile (o a distanza, o smart, che dir si voglia). Tuttavia, possono presentarsi delle situazioni in cui aderire è un obbligo, sicché il lavoratore potrebbe agire in giudizio nei confronti del datore di lavoro e chiedere il risarcimento dei danni subiti dall'aver lavorato in presenza (se si ammala, ad esempio). Allo stesso tempo, il dipendente può rifiutare di lavorare in presenza. Basta che di richiesta e diniego vi sia traccia scritta. Sono però situazioni che richiedono un esame più approfondito della Sua posizione. Se vuole, può contattarmi per una consulenza diretta o ai recapiti che trova nel mio profilo, anche whatsapp. Un cordiale saluto. Amg

Gentilmente vorrei sapere le conseguenze a cui vado incontro,se mi rifiuto di svolgere un determinato lavoro non previsto nel contratto,mi spiego meglio:sono inquadrato al 4 livello che prevede la guida esclusiva di mezzi pesanti della raccolta rifiuti,ma regolarmente mi vengono assegnati lavori di una o due categorie inferiori e ad altri colleghi con categoria inferiore alla mia vengono assegnati lavori che spetterebbe a me. La mia domanda quindi è posso rifiutarmi, ci sono conseguenze?. Grazie mille

Buongiorno. Partendo dal presupposto che ci sono casi in cui essere adibiti a mansioni inferiori è considerato legittimo - e occorrerebbe vedere il suo caso specifico, ma, purtroppo, le consulenze gratuite sono limitate per Voi e limitanti per Noi - ebbene, nel caso in cui per lei non lo fosse, di norma non ci si può rifiutare di eseguirle. Si deve chiedere al Giudice del lavoro di obbligare il datore a ripristinarle. Oppure, si può interloquire col datore medesimo e vedere di sistemare le cose stragiudizialmente. Se ha bisogno di me, trova i miei contatti nel mio profilo, anche whatsapp, il numero è uguale. Cordialità. Amg

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.50

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