Lavoro da 10 anni in un azienda e avevo firmato un contratto indeterminato con 200 euro di patto di non concorrenza. Nel corso degli anni ho preso degli aumenti di livello e sul superminimo anche consistenti, però da 7 anni in busta ho 50 euro di patto non concorrenza invece dei 200. Se dovessi andare via ho diritto a chiedere i 150 euro di ogni mese?. Il contratto è metalmeccanici artigiani. Grazie

Buonasera. Per rispondere al suo quesito è necessario avere ulteriori informazioni sulla situazione ed esaminare la documentazione contrattuale in suo possesso. Sono a disposizione per fornirle formale consulenza in merito,mi occupo di diritto del lavoro,mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

Buongiorno, Ho chiesto un aumento di 450euro netti, mi è stato concesso a voce, ma senza firmare nulla il mese successivo mi è stato messo in busta sotto la voce patto di stabilità 700 euro lordi, senza indicare la durata. Ho chiesto all'amministrazione se dovevo firmare qualcosa, ma mi ha risposto semplicemente che non devo firmare nulla di non preoccuparmi. Ha qualche validità in caso volessi andare via se non ho firmato? La busta la inviano tramite semplice mail, no Pec. Grazie

Buonasera, non vi è un obbligo di stipulare il patto di stabilità in forma scritta, in assenza della quale esso conserva la propria validità. Consideri, inoltre, che il contenuto dello stesso potrebbe essere provato tramite altri mezzi (v. ad es. prove testimoniali). Per un maggiore approfondimento della vicenda, rimango a Sua disposizione. Cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

Buongiorno, tramite sindacato,ho portato busta paga e documenti,perché volevo dimettermi dal mio posto di lavoro, l'oro inserendo i miei dati,hanno stampato un modulo con scritto il giorno che ho presentato le dimissioni e,il numero di giorni da fare ( 10), così ho fatto, l'azienda dopo un mese,mi ha trattenuto 2200 euro di mancato preavviso, perché c'era un errore,i giorni da fare erano 45. Io vorrei sapere,ho diritto a rivalermi su di un errore commesso dai sindacati? Cosa posso fare. Grazie

Buongiorno. Da quello che scrive sembra pacifico un errore del sindacato e pertanto ha diritto al risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Lavoro in una impresa privata come dipendente. Settore metalmeccanico. Azienda che produce in Italia. Il mio datore di lavoro paga a sua discrezione alle volte il 15 altre il 16 o 18 del mese. Espone un cartello in bacheca indicando il giorno in cui sarà la valuta senza dare spiegazione del perchè dei ritardi. Ogni mese è una incognita la data. Non viene garantito il 15 del mese. Come posso fare per obbligare al rispetto del pagamento il 15?. Grazie

Buonasera. Dovrebbe provvedere ad inviare formale comunicazione di diffida, e in caso di inerzia agire in giudizio. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buon pomeriggio, sono un militare che sta usufruendo della legge 104 articolo 3 comma 3. Sono stato trasferito in una caserma a 70 km dalla mia residenza, ma ho trovato casa con mia moglie che ha residenza a 23 km dalla caserma dove svolgo servizio ed è distante 80 km dal mio indirizzo di residenza dove assisto, 3 giorni al mese, colui che possiede la 104. Sono obbligato a vivere nello stesso comune dove è residente la persona che assisto o posso vivere in altro comune? Grazie

Buongiorno. No, non è obbligato. Può risiedere anche in altro comune. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno sono un impiegato tecnico metalmeccanico , con la nuova busta paga ho riscontrato che il 7° livello che avevo in precedenza è stato sostituito con una categoria B2 , che in realtà corrisponderebbe ad un 6° livello. Fatte le dovute domande mi è stato risposto , da azienda e sindacati , che il livello a me concordato era il 7° ma effettivamente la paga base era da 6° e che quindi la categoria era stata adeguata alla paga base e non al livello marcato in busta paga. Al conferimento del 7° livello , mi è stata consegnata una lettera firmata dall' AD dove era chiaramente riportato che mi veniva assegnato il livello 7° contrattuale e pertanto era sollevato da oneri di timbratura del cartellino , ciò data la mia attività lavorativa portava un notevole vantaggio all'azienda in termini di mancato conferimento di straordinario , che veniva da quel momento forfettizzato con una cifra fissa corrispondente a poche ore, naturalmente il passaggio veniva accettato in previsione di avanzamenti di carriera futuri. Questa condizione è comune per altri dipendenti e a tutti è stata riconosciuta la categoria B2. Vorrei sapere se è un atteggiamento regolare o vi sono estremi legali per avanzare delle richieste nei confronti dell'azienda, Grazie

Buongiorno. Per fornirle adeguata risposte è necessario esaminare la documentazione in suo possesso relativo al rapporto di lavoro e avere ulteriori informazioni. Sono a disposizione per darle formale consulenza in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Buongiorno, chiedo cortesemente un parere in merito a quanto accaduto: l’azienda per cui lavoro, impone una sospeso estiva di 3 settimane per ferie ma magicamente, da un paio di giorni abbiamo scoperto ( scoperto perché non hanno esposto nessun comunicato) che lo tramuteranno in 3 settimane di cassa covid. Dal momento che ho 200 ore di ferie ( 40 dell’anno precedente) non c’è modo di far valere il diritto di usufruire delle ore di permesso accumulate ed evitare di saltare lo stipendio di agosto? Grazie cordiali saluti

Buongiorno. Per rispondere al suo quesito è necessario avere ulteriori informazioni sulla sua situazione ed esaminare la documentazione in suo possesso relativa al rapporto di lavoro. Sono a disposizione per fornirle parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Chiedo scusa, scrivo in merito al mio contratto per avere un chiarimento dirimente riguardo la regolarità del contratto stesso. Leggendo su più siti specialistici di cui allego link, mi risulta impossibile evincere se il datore abbia rispettato il requisito anagrafico fondamentale per attivazione del mio contratto a chiamata, ovvero, io ho 42 anni, sono socio di cooperativa, con ccnl Multiservizi, possono attivare questa formula?. Oppure é regolare solo per under 25 ed over 55?. Link 1: qui sembra non essere contemplata la possibilità di attivarlo per chi ha 42 anni come me. Https://www.inps.it/pages/standard/43266. Link 2: qui fioccano interpretazioni differenti. Http://www.bollettinoadapt.it/lavoro-intermittente-alcuni-dubbi-interpretativi-sulle-ipotesi-di-utilizzo-della-tipologia-contrattuale/. Saluti. Grazie mille

Buongiorno. Come spesso accade, la lettura di una norma può dare adito a varie interpretazioni. In particolare, nel caso del lavoro intermittente, disciplinato dall’art. 13 del d.lgs n. 81/2015, l’avverbio “in ogni caso”, utilizzato al comma 2, non chiarisce, esattamente, se il requisito anagrafico sia una condizione sempre necessaria per la stipula del contratto. Tuttavia, l’orientamento prevalente, adottato nella maggioranza dei casi, è quello di ritenere il requisito anagrafico alternativo agli altri, ovvero rilevante solo in loro mancanza. Pertanto, il contratto a intermittente può essere stipulato da qualsiasi lavoratore, a qualsiasi età, nei casi individuati dai contratti collettivi o, in mancanza, con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali. In ogni altro caso, non individuato come sopra, il contratto intermittente è riservato a soggetti con meno di 24 anni di età o con più di 55 anni. Disponibile per ogni eventuale chiarimento, porgo. Cordiali Saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo. Per contatti: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit

Sono stata assunta come segretaria con regolare contratto a tempo indeterminato presso uno studio legale. Il periodo di prova era di 40 giorni. Dopo 15 giorni (quattro giorni effettivi di lavoro con un persona che avrebbe dovuto insegnarmi il lavoro) hanno interrotto il periodo di prova dicendo che non ero adatta per lo studio. Ho firmato, purtroppo, il mancato superamento della prova. La condizione postami per la stipula del contratto era la somministrazione del vaccino Covid ora, non avendo fatto neanche 30 giorni di prova mi trovo a non avere la naspi, ad aver rifiutato un altro colloquio e a dover fare la seconda dose di vaccino che altrimenti non avrei mai fatto poichè per problemi di salute avrei atteso questo autunno. E' possibile chiedere una sorta di risarcimento danni per mancata naspi e obbligo a fare il vaccino da me non voluto?

Buonasera. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, ho svolto e consegnato servizi di consulenza ad una società, in attesa di firmare il contratto che mi avevano proposto. Il contenuto di tale consulenza è molto specifico, in Italia poche persone avrebbero l'esperienza e la professionalità per eseguirla. Ho consegnato 4 report, incontrato 8 società con loro, eseguito due piani richiesti. Dopo diversi solleciti a cui non hanno risposto, gli ho mandato la fattura per regolare la situazione e mi hanno risposto che non ho mai lavorato per loro. Ho decine di prove dei lavori richiesti e consegnati, ma non un contratto firmato. Che chance ho di ottenere il pagamento di quanto svolto ?. Potrebbe configurarsi come una premeditazione e dunque una truffa ?. Grazie

Buonasera. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Diritto del lavoro e previdenza: Consulenze legali su - Pag.57

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Posso chiedere riduzione d'orario se sono una categoria protetta?

Ho 54 anni e sono invalido civile al 50 per cento, lavoro con contratto di 8 ore al giorno per 5 giorni e sono in categoria protetta. La mia domanda è se posso chiedere al datore una riduzione d'orari … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

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Patto non concorrenza: mi devono degli arretrati?

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Avvocato Del Lavoro e Familiarista

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Patto stabilità: serve prova scritta'

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Errore del sindacato: su chi posso avvalermi?

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Pagamento busta paga: cosa fare se non è rispettata la data?

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Info 104: devo avere residenza nello stesso comune della persona che assisto?

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Fabio Casaburo

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Adeguamento anomalo categoria contrattuale lavorativa: dubbi

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L’azienda tramuta le ferie in cassa: può?

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Chiedo scusa, scrivo in merito al mio contratto per avere un chiarimento dirimente riguardo la regolarità del contratto stesso. Leggendo su più siti specialistici di cui allego link, mi risulta imposs … Leggi tutto

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Risarcimento danni da datore di lavoro: posso chiederlo?

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Mi hanno mandato a casa della mattina alla sera gentilmente volevo una consulenza da parte vostra come mi devo comportare è da chi. M devo andare Leggi tutto

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