Buonngiorno, Vorrei revocare l'incarico all'avvocato che ha trattato, secondo me male, la mia richiesta di risarcimento danni fisici causati da un incidente stradale. L'assicurazione ha offerto il 50% della somma che risultava dai conteggi ed ha inviato l'assegno per me (che ho trattenuto in acconto) più la parcella per l'avvocato. Vorrei insistere con l'assicurazione per avere un maggior risarcimento, ma con un altro avvocato. La mia domanda è questa: devo pagare qualche penale o ulteriore parcella oltre quella che ha già avuto dall'assicurazione? Ringrazio e saluto cordialmente

Gentile Utente. Bisognerebbe sapere quali fossero gli accordi economici tra lei e l'avvocato che l'ha seguita. In ogni caso, se ritiene che la somma ricevuta non sia satisfattiva, può ben rivolgersi ad altro avvocato per valutare se vi siano gli estremi per ottenere un maggior risarcimento dall'assicurazione. Per una consulenza ulteriore, anche sul merito del sinistro, mi contatti all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Foro di Torino

Buonasera, ho commissionato ad ottobre 2021 una ristrutturazione di un appartamento in condominio, per il rifacimento totale degli impianti. Nessun contratto scritto. La ditta dopo aver iniziato a lavorare un paio di volte a settimana, è per lo più sparita. Dicembre gennaio e febbraio praticamente fermi. Ha causato dei danni da infiltrazione all appartamento di sotto dopo aver tagliato il tubo della colonna di scarico del bagno e andandosene senza rimediare nell' immediato. Sta aprendo voragini nei tramezzi, sta facendo l'impianto elettrico coi piedi, sono io che devo dirgli come si fanno le cose e nonostante numerosi avvertimenti nulla è cambiato. Abbiamo ordinato i mobili a gennaio dopo aver avuto rassicurazioni che entro marzo avrebbero finito ed invece siamo ancora fermi!! I fornitori mi chiamano perché devono consegnare le merci ed il tizio sollecitato viene a lavorare un giorno e risparisce senza avvisare...sono passati 5 mesi e siamo forse al 50% dei lavori. Sono avvilito, non posso mandarli via perché altre ditte ora non ne trovo perché sono piene di lavoro per via degli incentivi statali ed abbiamo il materiale ordinato fermo da mesi, e chi deve consegnare non è nemmeno potuto venire a prendere le misure... Cosa posso fare? Grazie se mi rispondete

Buonasera, dovrebbe provvedere ad inviare una diffida al legale rappresentante della ditta anche al fine di interrompere qualsivolgia termine di prescrizione o di decadenza chiedendo il risarcimento dei danni subiti. Se ha necessità resto a disposizione ai miei recapiti. La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Buongiorno, faccio un compromesso da un notaio il quale registrerà il compromesso con una caparra confirmatoria. Al momento del rogito il venditore ci ripensa. Riavrò la caparra raddoppiata? i costi dell'intermediazione, ed eventuali danni? i costi della causa che dovrò intentare al venditore. E vorrei sapere i tempi della fine della causa (o processo) grazie

Buongiorno. Nel caso il contratto di compravendita non si dovesse perfezionare a causa di un ripensamento della parte venditrice, Lei avrà diritto ad ottenere il doppio della caparra confirmatoria oltre, eventualmente, ad un risarcimento del danno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, cerco di essere conciso. Ho dovuto far aggiungere la predisposizione per uno split per condizionatore. L'idraulico che se ne è occupato ha fatto un sopralluogo constatando, con un po' di indecisione, che il lavoro era fattibile. Il lavoro è stato eseguito in coppia con un muratore, procurandomi alcuni danni tra cui, quello più importante, al parquet. Per questo danno al parquet ho concordato il pagamento di una cifra ridotta e quindi nella fattura risultano solo i lavori di idraulica e non di muratura. Il problema insorge col fatto che qualche giorno fa mi hanno installato i condizionatori su queste predisposizioni e l'installatore ha constatato che la predisposizione nuova, creata dall'idraulico e dal muratore, è inutilizzabile. L'idraulico ha tergiversato per poi scaricare la colpa sull'installatore (che non c'entra niente) e mi ha detto molto scortesemente di arrangiarmi di fronte al mio atteggiamento frustrato (son sempre stato molto cortese). Dal momento che il lavoro iniziale di questo idraulico ha creato una cosa inutilizzabile per la quale per rimediare dovrò spendere parecchi altri soldi vorrei sapere se posso fargli causa. Le "prove" a mio carico purtroppo sono solo la fattura (che però riporta solo i lavori come "PREDISPOSIZIONE IMPIANTO ARIA CONDIZIONATA/MANODOPERA" senza eccessivi dettagli) e tutte le conversazioni scritte/audio su whatsupp dove discutiamo della cosa, compresa la parte in cui mi viene detto di arrangiarmi. Sono "prove" che effettivamente potrebbero valere? Inoltre, su importi non altissimi, mi converrebbe o rischio che le spese legali siano superiore a quanto eventualmente recuperato? Grazie

Gentile Utente. Mi rendo disponibile per una valutazione preliminare della questione. Se ritiene, mi contatti pure all'indirizzo mail che trova nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Torino -Ivrea

Buongiorno, mia nonna a dicembre si è recata da un medico per un forte malessere alla vescica. Il medico, pagato privatamente, le ha indicato un trattamento particolare da fare all’ ospedale in cui lui lavora e le ha detto che L’ avrebbe fatta contattare nell’ arco di una settimana. Il medico non L’ ha più contattata. Mia nonno lo ha chiamato ripetutamente ma senza risposta. Anche mio nonna ha provato ha chiamarlo e a scrivere dei messaggi per segnalare il malessere di mia nonna. Non ha ottenuto risposta. Ora sono passati 3 mesi circa. Mio nonno manda un messaggio whatsapp al medico dicendogli che ha avuto un comportamento inqualificabile e se pensasse di essere onnipotente. E che voleva fare una segnalazione all’ordine dei medici per il suo comportamento. Il dottore gli ha risposto che avrebbe provveduto anche’ esso a segnalare che lo stava “offendendo” di sabato sera. Mio nonno gli ha risposto chiedendo scusa, che non avrebbe fatto alcuna segnalazione e che la sua impulsività è dettata dal vedere mia nonna che sta male. Il dottore non h più risposto. La mia domanda è il medico può veramente denunciare mio nonno per questo messaggio? Nel messaggio c era esattamente quello che ho scritto, parole dure ma non offensive della sua persona. E se lo facesse come si può chiudere questa storia senza andare davanti a un giudice? Quanto gli costerà? E quanto tempo ha il medico per fargli fare una lettera dal suo avvocato? Una lettera dall’ avvocato è ho di per se una denuncia?. Chiedo scusa per L’ ignoranza…. Grazie per la vostra disponibilità a rispondere

Non credo che faccia nulla il medico comunque se dovesse ricevere una lettera di diffida mi potrà contattare al 3478307375

Salve, vorrei essere aiutato in una , credo , truffa a mio carico di 1600€ da una piattaforma di Bitcoin 369Apexminnig.com il cui indirizzo mi è stato dato da una certa Lauren su LinkedIn che mi ha seguito passo passo iniziando con 50€ per poi chiedermi fino a 800€ per poter prelevare il mio profitto. Alla fine ho esaurito il mio contante e per l’ennesima volta mi chiede altri 1500€ per poter prelevare il mio profitto. La ho capito che è una sorta di truffa. A chi posso rivolgermi per denunciare questo è recuperare i miei soldi?

Si rivolga alla polizia postale. Cordialmente. Avv.Patrizia Chippari

Buonasera. Sono comproprietario con mia moglie di una casa unifamiliare terminata di costruire nel 2006 che insiste in zona a vincolo paesaggistico. Avevo iniziato, con l'aiuto di un architetto, l'iter per fruire del superbonus 110%, ma purtroppo ho dovuto rinunciare perché dalla comparazione tra la situazione di fatto dell' immobile e quella risultante in Comune, sono emerse discrasie, alcune di basso profilo (serramenti più grandi e/o più piccoli di qualche centimetro rispetto al dichiarato), altre più gravi, come la realizzazione di una tettoia esterna, con il permesso di costruire, in variante, concesso dal Comune, ma senza che il direttore dei lavori e progettista della casa avesse fatto anche la stessa richiesta alla soprintendenza regionale o con la misura delle finestre di una stanza della casa non idonea nella grandezza al volume della camera stessa. Naturalmente tutto ciò mi ha privato della possibilità di aderire, visti i tempi ristretti, al superbonus, ma mi costringe anche a pagare multe salate per regolarizzare la situazione della casa, oltre alla parcella del mio attuale professionista che sta seguendo la pratica. A occhio e croce siamo su una stima di circa 20.000 euro complessivi per ciò che dovrò pagare, senza contare la mancata possibilità di aderire al super bonus. Da quello che ho letto, il direttore dei lavori dovrebbe essere responsabile di tutto ciò e pagarmi i danni, ma dalle telefonate intercorse se in un primo momento egli aveva acconsentito a fare fronte alle sue responsabilità perché confidava nella sua assicurazione, ha poi cambiato atteggiamento a seguito del diniego di quest'ultima a sobbarcarsi le spese. Non mi resta, a questo punto, che adire le vie legali con tutte le conseguenze che ne derivano sia per i tempi che per gli ulteriori costi che dovrei sostenere. Cosa devo fare?

Buonasera. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Consulenze legali su Responsabilità civile, professionale e assicurazioni - Pag.25

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