Buongiorno. Vorrei chiedere un vostro parere per favore. Ho subito un danno di al piede sx durante i primi giorni di portata di nuovi plantari. Il danno è documentato dal P. Soccorso sia al piede che alla schiena con deambulazione (che è una conseguenza del piede dato che non si può appoggiare per camminare) con la prognosi di una settimana (salvo la evoluzione in peggioramento ) portando stampelle , cure farmacologiche e lastre effettuate. Il centro ortopedico dei plantari mi ha restituito la somma di denaro per i plantari e mi ha risposto che ha già inoltrato la mia lamentela alla loro assicurazione che deciderà cosa fare in merito. Io però non ho nulla che dimostra che loro hanno contattato la propria assicurazione tranne la loro mail con avviso di averlo fatto. Volevo sapere per favore come devo comportarmi e se devo interpellare un legale oppure aspettare di essere contattata dall’assicurazione del centro ortopedico?. Vi ringrazio anticipatamente! Buona giornata!

Buongiorno. Le consiglio di far inviare quanto prima da un avvocato una formale apertura di sinistro con richiesta di risarcimento danni. Se gradisce, può contattarmi ai recapiti che trova sul profilo: siamo specializzati in materia assicurativa. Cordiali saluti

Salve...ho acquistato una borsa di noto marchio tramite i sicial...l'ho vista e comprata pagando in contanti ma dopo tre mesi mi sono accorta che la borsa non era originale. Il venditore privato mi aveva ben detto che non aveva scontrino di acquisto né un certificato di garanzia. Sul sito però c'era scritto originale. Posso richiedere i soldi indietro e rendere la borsa?

Buongiorno. Laddove conosca l'identità del venditore, può agire con un atto formale di diffida per la restituzione del prezzo pagato. In caso contrario, o qualora il venditore si renda irreperibile, va valutata la possibilità di adire le vie legali con la proposizione di un atto di denuncia querela per il reato di truffa. Nel caso in cui voglia avvalersi di assistenza legale, anche di tipo giudiziale per la redazione della denuncia, può compilare il form con l'inserimento di ogni dato ed informazione utile cliccando la voce "sito Web" all'interno del mio profilo personale. Distinti saluti. Avv. Lucio Spagnuolo

Buongiorno, Tre anni fa abbiamo comprato una villa indipendente gravata da servitù di passaggio. Questa casa era della sorella della proprietaria dell'immobile usufruisce del passaggio. Il loro immobile inizialmente non era dotato di un'uscita sulla strada. Dopo accordi presi a voce, l'ex proprietaria di casa cedette il terreno di sua proprietà che si trovava sul retro della casa della sorella alla stessa per aprire un cancello carraio, a patto che non passassero più dalla sua strada. La sorella aprì il passo carraio che dà su una strada asfaltata che conduce alla via principale, ma continua ad usare la nostra strada, a mettere fuori l'immondizia davanti al nostro cancello e ha da noi anche posta e citofono. Il suo cancello lo usa e lo fa usare ad amici occasionalmente, ma non raramente. Sull'atto di vendita c'è scritto che la casa è gravata da servitù di passaggio, ma non dice da quando è nemmeno a quali condizioni. Vale la pena far partire un procedimento?. Abbiamo qualche speranza di vincere la causa?. Noi abbiamo due bimbi piccoli, 3 e 5 anni, che giocano in giardino. Loro passano in macchina e il cancello ci mette del tempo a chiudersi. Inoltre i loro amici non passano nemmeno tanto piano e in più fanno entrare da noi anche operai di imprese che devono fare lavori da loro. Attendo una cortese risposta. Grazie. Buona giornata

Buongiorno. La servitù di passaggio può cessare, quando il fondo dominante(in questo caso il fondo del vicino) non ha più necessità di passare dal fondo servente. In questi casi può essere dichiarata l'estinzione della servitù, ma è necessario agire giudizialmente. Per una consulenza approfondita, può contattarmi al recapito presente sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Francesco Archinà

Buongiorno, ho avuto una brutta esperienza con un decoratore, sfortunatamente il suo lavoro è risultato carente e i lavori non sono stati svolti a regola d’arte (ho una perizia di un ingegnere edile che lo certifica). A questo punto ho lasciato una recensione critica sul sito istapro, ora sono stato convocato ad una mediazione per reato di diffamazione, vorrei capire cosa rischio se andasse male la mediazione e si trasformasse in causa legale. Grazie mille

Occorre vedere il contenuto della recensione ,comunque la mediazione è stata fatta solo per avere un risarcimento, io farei lo stesso per i lavori mal eseguiti. Se vuole, mi può contattare telefonicamente sono disponibile ad eventuale sua assistenza nella mediazione essendo esperta in mediazione

Salve,mi sono recata in farmacia un mese fa per acquistare un farmaco per la gravidanza. La commessa, che è una mia conoscente, si è congratulata con me. Non volendo io divulgare la cosa, mi sono raccomandata che tenesse la notizia per sé; lei mi ha tranquillizzato, dicendo che anche per lei vige il segreto professionale. Oggi, a un mese di distanza, il babbo di questa commessa viene a complimentarsi con me per la lieta notizia. Io, che non l’ho ancora detto alla mia famiglia, né al mio datore di lavoro, mi trovo nella situazione in cui terzi, a cui avevo espressamente chiesto riservatezza, hanno invece divulgato miei dati medici, riservati e personali, che avrei voluto invece mantenere riservati. E’ possibile che un faccenda così privata venga gestito con tanta superficialità da un addetto ai lavori?. Ora mi chiedo, dal punto di vista legale, è accettabile questo comportamento?. Grazie della risposta

Buongiorno. La questione è, purtroppo, più complessa di quanto in apparenza possa sembrare. Sebbene sia vietata la divulgazione di un segreto appreso a causa della propria professione, la norma penale punisce l'autore esclusivamente nel caso in cui dalla divulgazione della notizia stessa ne sia derivato un nocumento, ossia un danno. Nel caso di specie, il danno subìto, a meno di ulteriori conseguenze, potrebbe essere rappresentato dalla lesione al diritto alla riservatezza dei dati personali. Per approfondire la questione è però necessario fornire ogni più ampio dettaglio tramite la richiesta di una consulenza diretta, oppure, laddove ritenesse opportuna una assistenza legale anche giudiziale, può compilare il modulo che trova cliccando la voce "sito web" all'interno del mio profilo personale. Distinti saluti. Avv. Lucio Spagnuolo

Ho iscritto mio figlio al nido, ha iniziato la frequenza il 11.01.2021 fino al 31.01.21. A febbraio frequenta il il 3 e il 4, solo 2 giorni. Il 7 febbraio chiamo l'insegnante per comunicare che lo voglio ritirare. Le rate dello spazio bimbi sono di 250 euro al mese. Ho pagato 1 rata da 250 euro il 14.01 (anticipo rata di giugno 2022). La scadenza per il mese di gennaio è stata il 10.02 ma avendo ritirato mio figlio ho aspettato a versarla. Quando ho ritirato mio figlio mi aspettavo mi abbonassero la rata di giugno dato che mio figlio non frequentà a giugno, e non ha neanche di fatto frequentato un mese intero. Invece non solo mi hanno chiesto di versare la rata di gennaio , ma anche quella di febbraio per solo 2 giorni di frequenza, per quanto riguarda giugno la considerano una rata persa per me e non rimborsabile. Sono disoccupata, ho residenza con mio figlio in una casa di proprietà intestata a mio padre, il padre del bambino risiede dai suoi genitori, non ho nulla di intestato. Ho firmato un contratto ma mi sembra uno strozzinaggio, 750 euro per frequentare un nido 22 giorni?? Ho qualche diritto in merito?

Buongiorno. è preferibile visionare il contratto in Suo possesso prima di poterle fornire un parere completo. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno, nel 2021 ho fatto richiesta al assicurazione Unisalute ,polizza che pago in bustapaga,per un intervento in una casa di cura privata ma convenzionata con Unisalute. Loro mi hanno dato l'autorizzazione al intervento e tutti gli esami preintervento ,quindi senza pagare o comunque pagare una tariffa agevolata. Purtroppo nelle analisi e venuto fuori che avevo un problema salute più grande e l'intervento non si e più fatto. Dopo qualche mese mi sono arrivate da pagare le fatture della clinica ,che l'assicurazione non aveva pagato in quanto l'intervento non si e piu fatto. Ho provato a chiamare sia la clinica che l'assicurazione ma loro dicono che devo pagare io....non mi sembra giusto in quanto non sono stata io a decidere di non fare più l'intervento bensì una squadra di medici che hanno scoperto un tumore . Grazie

Buongiorno a lei e buona settimana. Mi spiace per quello che le è capitato. Mi auguro abbia risolto. Dal punto di vista assicurativo-legale la problematica è delicata. Va esaminata la relativa documentazione. Se vuole sono a completa disposizione. Cordialissimi saluti ed auguri di ogni bene. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Consulenze legali su Responsabilità civile, professionale e assicurazioni - Pag.23

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