Salve, a fine agosto ho avuto una lettera di avanzamento del livello a decorrere dal giorno 1 settembre, regolarmente firmata per accettazione e rimandata al datore. In realtà rispetto al livello di mia appartenenza l'avanzamento era di 2 livelli. Oggi l'azienda si accorge di un errore e che l'intenzione era l'avanzamento di un solo livello. Possono tornare indietro sui loro passi e modificare il mio livello? Grazie

Buongiorno. Se l'errore nella comunicazione dell'avanzamento di livello è chiaro ed evidente, può essere corretto. In ogni caso, il livello di inquadramento dipende dalle mansioni assegnate. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Nel fine Febbraio 2022, dopo circa 6 mesi di locazione come inquilino, invio al conduttore, tramite avvocato, lettera di risoluzione immediata del contratto per gravi vizi di muffa e umidità, seguiti da apposita relazione tecnica asseverata di un regolare geometra. Si invitava per altro entro e non oltre una settimana a prendere contatti per la riconsegna delle chiavi tramite la redazione di apposito verbale di riconsegna. Il conduttore ha fatto finta di nulla, come per la situazione della muffa, fino al mese di settembre, dove mi cita in tribunale per sfratto di morosità pretendendo i mesi da marzo a settembre i quali la casa é stata completamente vuota e non abitata. L'avvocato in questo periodo di tempo é rimastl in attesa senza procedere in nulla e le chiavi, non avendole potute consegnare, sono rimaste nelle mie mani fino ad oggi. Vorrei ricevere ulteriori pareri/consigli su come procede

Buonasera. Dovrebbe opporsi all'intimazione di sfratto, eccependo la grave presenza di muffa ed umiditànell'abitazione. Ma per una corretta valutazione, occorre conoscere bene documenti e circostane del caso. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Diritto successorio di figlia nata da madre che ha voluto rimanere anonima e che quindi e' stata data a famiglia in affidamento e poi adottata. Dopo un anno (1969) ha riconosciuto la figlia davanti all'ufficiale di stato civile, si e' sposata (1974) ed ha avuto un figlio legittimo. Cosa stabilisce il diritto per la successione ereditaria in caso di morte della madre oppure del coniuge?. Grazie per l'attenzione, cordiali saluti

Buongiorno. Bisogna valutare il caso in base alla documentazione, ad ogni modo, in generale, una volta adottato il figlio naturale perde ogni diritto ereditario nei confronti della famiglia biologica. Resto a sua disposizione per consulenza o assistenza, trova i contatti sul profilo. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Salve oggi facendo una ricerca catastale ho scoperto che un mese fa mia sorella senza dirmi niente ha fatto la successione di mia mamma ed era presente anche un testamento! Questo testamento fatto da mia mamma lascia tutto il suo capitale a mia sorella. Ora io mi chiedo è possibile escludere me e mio fratello da tutto il capitale (5 case e vari terreni)? E soprattutto come mai nella ricerca che ho fatto compare nel foglio della visura nella parte delle annotazioni nella data dell’apertura del testamento il mio codice fiscale e quello di mio fratello senza che noi ne eravamo a conoscenza? Cosa significa, che a lettura del testamento noi risultavamo presenti? Grazie in anticipo

Buongiorno. Il testatore non può escludere i figli dal testamento, ma deve riservargli una quota prevista per legge, la cosiddetta legittima. Potrebbe, pertanto, provvedere ad impugnare il testamento per lesione della legittima. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera, Mi sono separata da un anno ed ho sempre difficoltà ad ottenere il rimborso delle spese dei figli che sono oltre il mantenimento. Mio marito mi dice che lui deve pagare solo le spese pagate da me con bancomat o carta di credito o bonifico anche se ci sono fatture che dimostrano la spesa. Ad esempio alcuno libri che ho comprato usati per la scuola l’ ho pagati in contanti dietro regolare fattura a mio nome dove è riportata la specifica dei libri acquistati e lui non mi vuole dare la metà perché ho pagato in contanti. È vera questa cosa?

Buongiorno. In linea generale sono sufficienti le fatture. Non le rimane che inviare diffida di pagamento ma sarebbe meglio esaminare prima l'accordo di separazione raggiunto. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv. Ottavio Perrone. Ravenna

Salve mi sono iscritto ad una università telematica, ho pagato la prima retta più la tassa regionale, ma per problemi di salute ne ho dato esami ne ho continuato senza più pagare, volevo sapere , visto che ho chiesto il nulla osta per iscrivermi ad un altra facoltà e mi hanno chiesto tutti gli arretrati , prima di concedergli , quando le tasse andassero in prescrizione? 8 5 anno grazie

Buonasera. La pescrizione delle tasse universitarie, essendo somme da pagarsi periodicamente, matura dopo cinque anni, salvo evenuali interruzioni. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera. Sono qui a chiedere un vostro parere a riguardo di un conto vendita. Ho venduto la mia moto in contovendita tramite un concessionario. Mi si prometteva tramite un foglio firmato il pagamento dell'intera cifra in 3/5 giorni lavorativi, ma passati i 2 mesi oggi i venditori continuano a temporeggiare e a rimandare il pagamento che mi è stato corrisposto solo per metà. A testimonianza di tutto ciò ho a disposizione conversazioni whatsapp e contratto di contovendita firmato. La mia domanda è questa. Ci sono gli estremi per recuperare i miei soldi in qualche modo o nulla? Grazie

Buonasera. Si certo, ci sono i presupposti per ottenere il pagamento della somma concordata. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida e contestuale messa in mora. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Gentilissimo Avvocato, buongiorno.Faccio appello alla sua competenza e professionalità per cercare di fare luce sulla questione familiare di seguito riportata. Io e mio fratello siamo proprietari di una casa che abbiamo ereditato dai nostri genitori defunti. Ho sempre vissuto in questa casa e tutt’ora lo sto facendo anche dopo la morte di mio padre avvenuta agi inizi dell’anno corrente. Mio fratello invece ha cambiato residenza poco più di dieci anni fa per il matrimonio con una ragazza ucraina celebrato nel paese d’origine della moglie. Sembrerebbe che durante il rito abbiano deciso per la suddivisione dei beni. Al momento la coppia non ha figli ma sembra che siano intenzionati ad averne. Detto questo avrei alcune domande da rivolgerLe. 1 - Vista la suddivisione dei beni, la moglie di mio fratello sarebbe anche comproprietaria di una parte della casa?. 2 - Se un domani mio fratello disgraziatamente dovesse venire a mancare la sua parte di casa spetterebbe a sua moglie?. 3 - In caso di divorzio tra mio fratello e sua moglie che parte spetterebbe alla moglie della casa?. 4 - Se, come probabilmente faremo, dovessimo optare per l’acquisto da parte mia della porzione di casa di mio fratello, durante l’atto notarile deve comparire anche la moglie?. In poche parole mi interesserebbe sapere quali diritti abbia la moglie di mio fratello nei confronti della casa in cui vivo. Grazie mille per l’attenzione, distinti saluti

Buonasera. Rispondo brevemente alle sue domande. 1. essendo un bene ereditato, la casa non ricade in comunione dei beni, pertanto la moglie di suo fratello non ha diritti a riguardo. 2. in caso di decesso di suo fratello, sua moglie erediterebbe la sua quota, o parte di essa, di proprietà della casa. 3. in caso di divorzio, la moglie non avrebbe comunque alcun diritto sulla casa. 4. non c’è alcun motivo perché compaia nell’atto notarile. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno. Vi scrivo per una consulenza su un problema assicurativo che si è venuto a creare con Azienda ALD di Roma. In data 22.09.2021 si verifica un incidente con lo scooter che ho in noleggio lungo termine, con colpa. Faccio denuncia con relativa documentazione , intervenuta anche polizia stradale, quindi giro anche i verbali della stessa. Inizialmente mi accettano denuncia, mi vengono addebitati 250 euro di franchigia, come da contratto. Fanno riparazione. Ci vogliono ben 4 mesi per riavere il mezzo. Continuo a pagare i canoni. Dopo 2 mesi, mi vedo arrivare una fattura di 2900 euro e rotti, causale riaddebito riparazione mezzo. Con fattura accredito dei 250 di franchigia. Scrivo immediatamente al servizio clienti Ald, dicendo che non è dovuta e loro rispondono che è da considerarsi un incidente passivo, mettendomi, in allegato contratto che si evince che la franchigia parte indipendentemente se il danno è causato attivamente o passivamente. In risposta faccio presente di questo, ma sono irremovibili. A questo punto, visto che hanno la possibilità, tramite rid bancario di addebitare qualsiasi somma, revoco rid a loro favore. Quindi adesso mi ritrovo che devi consegnare mezzo prima della scadenza per insoluti e poi mi assaliranno per il saldo del debito. Le sembra giusto? Ringraziando per la collaborazione, rimango in attesa di un consiglio in merito. Grazie

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe visionare la documentazione in Suo possesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, Nel 2010 è avvenuta la trascrizione di un ipoteca giudiziale su una quota pari a un sesto di un immobile da parte dell’allora Equitalia per un debito di circa 46 mila euro e un’ipoteca di circa 92 mila euro. La quota dell’immobile era proprietà di una persona defunta nel 2009. Dal 2009 è partita la procedura di eredità giacente, con nomina di un curatore, che diventerà eredità vacante a breve per rinuncia di tutti quelli che potevano accettare. La cancellazione dell’ipoteca come può avvenire? Basta la prescrizione dei debiti oppure il decorso dei 20 anni dall’iscrizione? Se io vendo l’immobile, il terzo acquirente potrà essere aggredito dall’AdER anche qualora sia avvenuta la prescrizione dei debiti o siano decorsi 20 anni dall’iscrizione? Inoltre quando il sesto passerà all’agenzia del Demanio come si può effettuare l’affitto o la vendita dell’immobile?. Vi ringrazio

Buongiorno. La prescrizione del credito estingue anche l'ipoteca (art. 2878 c.c.), ma nel caso il bene sia stato acquistato da terzi, l'ipoteca si estingue trascorsi venti anni dalla trascrizione del titolo di acquisto (art. 2880 c.c.). Mentre, in caso di esecuzione forzata, se l'immobile risulta individibile, si procede alla sua vendita ed il ricavato, soddisfatto il credito garantito, deve essere assegnato al debitore esecutato. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

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