Buongiorno. Gentilmente richiedo un parere circa un avvenimento in data odierna giovedì 21/07/2022. Una ditta di installazione bagni, avrebbe dovuto smontare una vasca da bagno e rimontare una doccia successivamente. La stessa ditta aveva indicato tra le modalità di pagamento il bonifico e il saldo a inizio lavori. Ho quindi preso appuntamento per la stessa data in banca alle ore 12.00 per poter effettuare il pagamento. I lavori sono stati iniziati oggi alle ore 10.00 e gli operai li hanno lasciati interminati, sotto dicitura esplicita telefonica del loro superiore alle 10.50, lasciando la grossa vasca nel ben mezzo delle scale del condominio, bloccando interamente la fruibilità, in maniera del tutto intenzionale. La motivazione comunicatami è che il pagamento non era ancora avvenuto, nonostante le molteplici rassicurazioni che il bonifico sarebbe stato inviato in giornata all' incirca alle 12.00. Si tratta di un comportamento legittimo da parte della ditta? Cosa posso fare per richiedere la rimozione della vasca dalle scale senza pagare un esterno? Grazie in anticipo. Cordiali Saluti. Iole Passarella, Via giovan Giorgio Alione, 8, Asti(AT), 14100

Buonasera. Il comportamento tenuto dalla ditta non mi sembra per niente corretto. Considerando che il pagamento è stato da Lei effettuato, la ditta deve immediatamente rimuovere la vasca dalla scale, altrimenti risulterebbe inadempiente. Se necessita di assistenza mi contatti privatamente. Avv. Martina Fazzone. Foro di Torino

Buongiorno avvocato, ho 29 anni e una bimba di 5. Tre anni fa mi sono lasciata con il padre di mia figlia dopo aver scoperto un tradimento. Abitavamo insieme in una casa in affitto e quando è finita sono tornata a vivere con la bambina dai miei genirori. In quella casa in affitto é rimasto lui con la sua nuova compagna e la figlia minore di lei, e ora aspettano un altro figlio che nascerà a breve. Io sono una capomensa, lavoro a tempo indeterminato in un asilo. I miei genitori hanno 64 anni e presto mio padre andrà in pensione, a fine novembre. Mia madre invece, proprietaria della casa nella quale viviamo, é casalinga. Vorremmo vendere casa per trasferirci in Sicilia dove abbiamo tutti i nostri cari, tra i quali i bisnonni della piccola, e comprare una nuova casa intestandola a me per dare un avvenire a me e a mia figlia. Ovviamente il padre della piccola non è assolutamente d'accordo. Posso trasferirmi lo stesso o devo avere il suo consenso?. Premetto che la bambina vede il padre una volta alla settimana e solo in mia presenza perché lei da sola non ci vuole andare. Lui mi passa il mantenimento di 200€ al mese. Grazie mille

Gentile signora. La questione è molto delicata e necessità di un incontro in studio per poter essere analizzata nella sua interezza, previa visione dell'eventuale documentazione in Suo possesso in merito ad accordi con il Suo ex compagno in relazione al regime di visita e di affido del minore. Resto a Sua disposizione. Può reperire i miei contatti digitando il mio nominativo su google. Il mio studio di trova in Provincia di Milano, non lontano dalla Sua residenza. Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Buongiorno. Scrivo per chiedere consulenza sulla pricedura da seguire per richiedere conciliazione in sede non contenziosa presso il Giudice di pace di Roma. Vorrei ottenere rimborso della somma di €530,00, versata ad una associazione culturale come anticipo per una vacanza studio mai effettuata, causa pandemia da Covid 19. Non ho mai usufruito del servizio ma, ho versato in totale €980 e mi è stata restituita soltanto la quota corrispondente all'importo del biglietto aereo (€450). La parte rimanente di €530,00 è stata trattenuta dalla suddetta associazione che, prima ha rimandato per due anni con varie scuse e adesso si rifiuta di restituirmi l'importo

Buongiorno a lei. Per fornirle una consulenza adeguata occorre esaminare la documentazione. Solo all'esito di tale attività, si potrà consigliare il percorso più opportuno da seguire. A volte è sufficiente una lettera di un avvocato. Se vuole il mio supporto, può contattarmi ai miei recapiti. Distinti saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, circa 16 anni fa io e mio marito abbiamo concesso alla compagna del fratello di mio marito il comodato di uso gratuito di una casa di nostra proprietà situata vicino alla casa dei genitori con la promessa che poi l'avrebbero acquistata- Dopo tanti anni sono nati due figli e c'è stato un matrimonio ma dell'acquisto non se ne parla. Inoltre hanno fatto lavori interni di cui la sottoscritta (proprietaria al 50%) non ne sapeva niente. C'è possibilità di interrompere la concessione del comodato ed invitarli a trasferirsi? Grazie

Buongiorno. Da quanto da Lei scritto, sembra che il comodato sia stato concesso oralmente e non sia stato registrato all'Agenzia delle Entrate. In questo caso è possibile procedere con interruzione, anche al fine di evitare una usucapione dell'immobile. Le consiglio di affidarsi ad un legale al fine di tutelare la Sua posizione. Resto a Sua disposizione, anche per la redazione di diffida ad hoc volta ad interrompere la durata del contratto e finalizzata ad ottenere il rilascio dell'immobile. Cordiali saluti. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Avevo due pacchi di reso, uno di amazon e l'altro di Marina Rinaldi da consegnare a due diversi corrieri. Per sbaglio ho consegnato il pacco di Marina Rinaldi al corriere che era venuto a ritirare l'altro. Ho tempestivamente avvisato il servizio clienti amazon che mi hanno garantito il fermo della procedura di reso e il recupero del mio pacco in pochi giorni. Invece dopo varie mail di sollecito a distanza di oltre un mese non vedo ne' il pacco, ne' un eventuale risarcimento del valore del contenuto, ne' tantomeno la volonta' di rispondermi. Cerco un consiglio su come comportarmi per risolvere pacificamente la questione. Grazie!

Buongiorno. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino -Milano

Buongiorno.sono stata citata in giudizio dalla mia vicina di casa albanese che anno scorso tentó di farmi scoppiare la testa facendo la corte subdolamente a mio marito.lo invitava anche tre volte la settimana a fare dei lavoretti per lei in giardino.avendomi confessato che aveva dei problemi psichici e che aveva tentato il suicidio ed avendoli anche io( sono bipolare e mi curo da più di 12 anni con i farmaci) le prime volte ho lasciato perdere.poi presa anche io da qualche momento insano le ho detto che doveva smetterla di chiamare continuamente mio marito per ogni piccolo lavoretto ma di chiedere al suo perché io così con lei non avevo mai fatto.nella lite verbale lei mi ha provocato e io devo averle detto queste parole:non mi importa se hai tentato il suicidio per me puoi anche morire domani che non mi importa ma lascia in pace me e mio marito.la signora ha chiamato i carabinieri.poi è stata ricoverata due settimane in psichiatria.ieri arrivava la lettera che devo andare in tribunale.il fatto risale al 5 giugno di anno scorso.da quel giorno io non ho più intercorso nessun rapporto con la signora se non buongiorno e buonasera per le scale del palazzo. Cosa mi aspetta?. Grazie

Gentile utente, le serve assistenza di un avvocato per difendersi. Se necessita può contattarmi privatamente

Il mio vicino ha rifatto la recinzione del suo giardino. Per la parte di recinzione che divide la sua proprietà dalla mia, ho contribuito per metà della spesa. Ma c'è una parte di recinzione che separa il giardino del vicino dal tratto di strada privata di mia proprietà che consente l'accesso dalla strada provinciale alla mia abitazione. Il vicino pretende che contribuisca per metà al pagamento di quella parte di recinzione che separa il suo giardino dalla suddetta strada. Ma io non beneficio per niente di quel pezzo di recinzione. Devo contribuire o no?

Buongiorno. In genere si dividono le spese delle parti di proprietà confinanti e comuni. Sarebbe importante comprendere se quel tratto, visto che dà accesso anche alla sua abitazione sia una parte comune, ossia la natura del tratto di strada. Resto a sua disposizione qualora avesse necessità di assistenza, o anche solo di una consulenza, può trovare i contatti diretti e l'accesso visitando il mio profilo. Cordalità. Avv. Elena Armenio

I miei sono deceduti anni fa non mettendo appsto i focumebti della prima casa, è stato fatto solo l'accatastamento. La situazione burocratica è intricata e tutti i professionisti a cui li ho sottoposti mi hanno dato pareri diversi e non risolutivi cosí non ho mai fatto successione ecc. Mio fratello per la legge è capace di intendere e di volere perchè non vuole andare a farsi curare ma nrlla realtá è un immaturo, dipendente da alcool e sostanze psicotrope con probabile patologia psichica. Non vuole occuparsi della cosa quindi nè vendere o altro nè curarsi ma continua a tornare a casa anche se sporadicamente e ad usare i servizi e la spesa di cui mi occupo io e non lascia soldi, perchè li spende in altro, oppure li da' molti mesi dopo e cercando di dare meno. In 8 anni non mi ha fatto vivere la mia vita praticandomi violenza psicologica e fisica, distrugge oggetti personali e della casa e una volta mi ha messo ancge le mani addosso. Tutti quelli a cui mi sono rivolta mi hanno detto che non si puó fare niente e che lo devo sopportare ( medico di base, servizi sociali, carabinieri) tutti dicono di poter intervenire solo se si arriva al punto che mi fa male o che distrugge tutta la casa ma non capisco perchè dovrei arrivare a tal punto. Spero possiate aiutarmi. Io sono disoccupata e ho un badget ridotto con cui sopravvivo ed al massimo riuscirei a pagare una successione o un usucapione ma a stento

Buongiorno. In casi particolari è possibile richiedere l'amministrazione di sostegno. La richiesta merita però un accurato approfondimento. Se desidera ricevere una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e sarò ben lieto di rispondere ad ogni suo quesito. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buona sera, Ho ricevuto dall'amministratore di condominio una lettera raccomandata senza busta (foglio A4 piegato in 3 parti e pinzato alle estremità) in cui si legge in chiaro il contenuto della stessa. Poiché da un lato si legge l'oggetto della lettera: diffida di pagamento e dall'altro lato la specifica delle quote e gli importi, questo comportamento dell'amministratore ha violato la mia privacy? E' corretto aver operato in questo modo? come e cosa posso fare per difendermi? Chiunque ha lavorato la lettera raccomandata ha letto la mia situazione economica nei confronti del condominio. Rimango in attesa di un una Vostra gentile risposta. Cordiali saluti

Buonasera a lei. Mi occupo di condominio da 25 anni (un quarto di secolo!). Le posso dire che l'Amministratore nella corrispondenza con i condomini è tenuto al rispetto della privacy. A maggior ragione, in caso di diffida di pagamento. Quindi, ha violato la legge. Se vuole il mio supporto legale per una qualsiasi azione, può scrivermi ai miei recapiti. Sono a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof.Avv. Antonio Leggiero

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.169

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