Mi servirebbe un consulto al riguardo di una situazione incresciosa con i miei genitori. Da 11 anni vivo all'estero, ho 32 anni e io come anche mia sorella abbiamo avuto una relazione molto complicata con i nostri genitori. Sono delle persone manipolatrici e molto bugiarde, e dopo anni di litigi ( nostro padre non accetta essere contradetto, ci ha sempre controllato, seguite, verbalmente aggredite), abbiamo deciso di chiudere o almeno cercare, ma non c'è nulla da fare. Nostra madre è sempre stata al fianco di nostro padre, nonostante per anni si siano lasciati e ripresi, abbiamo visuto in un ambiente molto litigioso e ostile, ma quando poi ritornano insieme la loro rabbia si fondeva e riversava verso di noi coalizzandosi. Ci sarebbe tanto da dire ma cerco solo di fare un sunto delle situazione. Ora io, adesso 32enne, vorrei recuperare degli effetti personali, lettere da me scritte a un ragazzo quando avevo 18 anni, diari personali di quando ero ragazzina, per paura che frugando nelle mie cose possano violare la mia privacy ma sopratutto, possano divulgare cose che riguardano altre persone ( confidenze di amici e sorella)…conoscendoli fermerebbero chiunque nel nostro paese ( lo hanno già fatto anche con mia sorella), per infangare e metterci contro. Quindi ciò di cui vorrei discutere è se intanto hano il diritto di utilizzare cose scritte da me e a me, nonostante siano in una cassetta chiusa e chiave e cercare di uscirne puliti giocando con il passato di una ragazzina?Vorrei andare in Italia e cercare di recuperare i miei effetti personali ma ho timore della reazione di mio padre e che possa sapendo che sono li, seguirmi e perseguitarmi e che naturalmente non aprino la porta. Dovrei lasciare tutto dato che sono elementi del passato, o dovrei andare a recuperarli? Cosa mi consiglierebbe?. Grazie mille ancora e spero di poter avere modo di spiegare la situazione più dettagliatamente. Buona giornata

Gentilissima buonasera. Mi dispiace per questo suo difficile vissuto esistenziale di tipo familiare. Per quanto concerne un'eventuale consulenza giuridica, può chiederla scrivendomi ai miei contatti. Sono anche io irpino. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Gentile Avvocato, avrei due semplici domande in merito alla proposta di locazione. 1) per considerare valida l'accettazione della proposta di affitto da parte del locatore , il proponente deve essere in possesso della proposta controfirmata dal locatore o si ritiene valida la semplice comunicazione di accettazione effettuata via mail dall'agenzia immobiliare senza alcun allegato?. 2) nel caso in cui, tracorso il termine di revocabilità indicato nella proposta di locazione, io non entri in possesso del documento controfirmato di cui al punto precedente, posso considerare non valida la proposta e recedere chiedendo la restituzione del doppio della caparra e non riconoscendo all'agenzia il compenso per la mediazione visto che l'affare non si è concluso?. Grazie

Buonasera, premesso che per rendere un parere andrebbe visionato il contenuto della proposta, secondo le regole generali sul contratto questo, ai sensi dell'art. 1326 c.c. di perfeziona quando chi ha formulato la proposta ha conoscenza o notizia dell'accettazione dell'altra parte. In tal caso, pare potersi esprimere un giudizio affermativo rispetto al Suo quesito di cui al punto 1) in quanto in tal caso il contratto sta avendo una formazione progressiva. Per quanto concerne il quesito di cui al punto 2) va detto che per giurisprudenza costante il compenso all'agenzia immobiliare va riconosciuto per il solo fatto di aver messo in contatto le parti a prescindere dalla conclusione dell'affare. Salvo ovviamente casi particolari che andrebbero esaminati caso per caso. La ringrazio per l'attenzione e se ha necessità di ulteriori chiarimento resto a completa disposizione. Cordiali saluti. Avv. Francesco Magnosi

Buongiorno io e mio marito ci stiamo separando consensualmente in comune. La casa è di mia proprietà lui è già fuori casa da più di due mesi. l'unica cosa che dobbiamo dividere sono gli arredi alcuni pagati a metà alcuni solo da lui. Come possiamo valutarli ad oggi dopo 10 anni dall'acquisto? Devo ovviamente dargli la sua parte per quello che terrò "obbligatoriamente" (cucina, mobili su misura...)?. Grazie

Buongiorno. Nel caso di separazione dei beni, ognuno recupererà i propri beni di proprietà esclusiva. Resto a disposizione per una consulenza approfondita. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno,dovrei acquistare un immobile costituito da una villetta e da piccole porzioni di terreno, ripartite in diversi mappali (censiti come orto irriguo) che ne fungerebbero da giardino. Due di questi terreni sono un prolungamento esterno della proprietà e ad oggi fanno parte di una strada asfaltata che da accesso a fondi agricoli di terzi e su cui è già stato attestato l’utilizzo da parte di terzi da più di vent’anni. Acquistando anche questi due mappali di fatto diverrei proprietario di un pezzo intermedio di una strada privata, asfaltata, a lato del corpo principale oggetto della vendita e diverrei proprietario di un fondo servente. Questi due mappali (il pezzo di strada) di cui farei volentieri a meno, purtroppo sono venduti in blocco con i restanti mappali e la villa. Vorrei valutare i rischi di questa particolare servitù di passaggio. Mi chiedo quali siano i rischi a cui vado incontro e le responsabilità civili e penali in cui potrei incorrere se in futuro qualcuno dovesse farsi male o peggio su quel tratto di strada

Buongiorno. Non è questione semplice. Bisognerebbe capire se questa strada asfaltata è una strada vicinale frutto di conferimenti di terreno da parte di tutti i proprietari che vi sia affacciano o nasce invece dall'attività di un unico proprietario originario cui si sono succedute vendite dei vari pezzi, se vi siano delle servitù trascritte nei pubblici registri, cosa è indicato nell'atto di compravendita dell'attuale proprietario. Questi vari differenti aspetti possono influire prevalentemente su costi e responsabilità di manutenzione. In generale, il proprietario di un fondo - gravato da servitù o meno - ha tutte le responsabilità classiche del proprietario. Cordiali saluti. Avv. Giorgio Rocca

Sono stata contata da un numero fisico. Una ragazza parlava italiano con accento straniero inglese. Mi ha detto che in questa banca chiamata jp morgan ci sono 60.000€ scarsi di soldi virtuali intestati a nome mio. Che attraverso l'excharger, ossia la tramutazione dei soldi virtuali in soldi fisici, posso prelevarli. Prima di ciò però questi soldi virtuali sono congelati ed attraverso delle azioni che devo fare con lei li devo sbloccare e poi pagare una spesa di 621€, alla banca che me li ha tenuti fermi. In quanto online i soldi virtuali non posso essere più spostati da febbraio di questo anno per una nuova regolamentazione. Io non ho mai dato soldi da investire online. Tuttavia questi soldi parebbero a nome mio. Mi hanno chiesto una carta d'identità da inviare via mail a cui stupidamente ho accettato e gliela ho mandata. La mia è ancora quella vecchia in forma cartacea. Il punto che aver mandato il mio documento mi ha fatto tremare d'angoscia. Come mi devo comportare adesso? È vero o è una truffa?

Gentile Utente. Il suo è un tipico caso di Truffa. Mi sento di invitarla a sporgere immediatamente denuncia presso la competente autorità. Laddove, oltre al documento, avesse inviato anche dati sensibili ulteriori (codici bancari, password ecc.), le consiglierei di monitorare le sue movimentazioni. Cordialmente. Avv. Leonardo Baldi

Salve, ho bisogno di un parere e spero molto di ricevere risposta. Sono due anni che lavoro con un azienda con un contratto co co co ( finto poiche mi hanno sempre trattata come se avessi un contratto da lavoratore subordinato ) dal 1 giugno mi hanno fatto un contratto di somministrazione tramite un agenzia per il lavoro, sfortunatamente mi sono gravemente ammalata solo una settimana dopo ( loro erano a conoscenza dei miei problemi di salute ) ho appena ricevuto la busta paga dove non mi e' stata pagata la malattia. Contattando la mia azienda mi informano che deve essere l inps a pagarmi poiche' lavoro con loro da troppo poco. Contattando l inps mi viene detto che deve essere il datore e fare la richiesta affinche io possa ricevere il pagamento e che anche se lavoro da poco con loro ho diritto ( avendo un contratto a tempo determinato ) ad almeno 30 gg di malattia pagati ma che la richiesta va comunque effettuata dal datore di lavoro. io non so piu a chi rivolgermi ed a chi credere... Se fosse possibile per voi darmi un consiglio lo apprezzerei molto

Gentilissima. Buongiorno. Mi dispiace molto per queste sue traversie. Alla sofferenza si aggiunge anche la burocrazia. Tuttavia, occorre esaminare la documentazione, al fine di poterla aiutare. Se vuole mi contatti pure ai miei recapiti personali e sarò lieto di assisterla. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, sono un lavoratore dipendente di 37 anni con diverse discopatie alla spina dorsale, nello specifico (riporto da RMN e Referto ortopedico). Spondilosi lombare diffusa, in particolare L1-L2 L4-L5 L5-S1. Protusione discale postero-mediana con impronta sul sacco durale in D11-D12. Ernia discale posteriore paramediana dx con impronta sul sacco durale in L1-L2. Ernia discale postero laterale dx, intra/extraforaminale con parziale conflitto disco-radicolare omolaterale in L4-L5. Recidiva in L5-S1: deformazione del sacco durale in relazione agli esiti chirurgici, con ernia discale migrata verso il basso, postero-laterale/preforaminale dx, con conflitto disco-radicolare dx; già operata discectomia lombare anno 2010. La domanda, a seguito della lettura di un articolo relativo al riconoscimento di queste patologie è se potrebbero dare diritto al riconoscimento di punti percentuale di invalidità e nel caso quale sia la procedura. Grazie

Gentilissimo signore. Buongiorno. Dunque i passaggi da fare sono i seguenti. 1) si rechi dal suo medico di base e chieda un certificato per la. Richiesta di invalidità civile. 2) si faccia assistere gratuitamente da un patronato. 3) se ci sono problemi può contattare un Avvocato che segua l'iter. In ogni caso mi consideri a disposizione. Cordialissimi saluti

Buongiorno Ho due figli uno di 19 anni ed uno di 16 anni entrambi vivono con la mamma con la quale non convivo più ormai da 6 anni. Non siamo mai stati sposati ma per accordi verbali ho sempre provveduto mensilmente a versare una quota di €600 pattuita verbalmente. Vorrei registrare questa quota da me versata più che altro per poterla detrarre nella dichiarazione dei redditi. È possibile un accordo in tal senso che abbia valenza legale senza il consulto di uno studio legale?. Nel caso in cui invece sia necessario l'intervento di un pubblico ufficiale che costi può avere la registrazione di questo assegno di mantenimento?

Buongiorno. Deve necessariamente ricorre in Tribunale. Per assistenza legale e per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

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