Buongiorno avvocati, ha acquistato da poco un appartamento in condominio e dovrò pagare la mia prima rata condominiale tramite bonifico bancario. La banca rilascia una ricevuta di avvenuta disposizione del bonifico che, ovviamente, non è una quietanza di pagamento. Posso chiedere all'amministratore una ricevuta per ogni mio pagamento mensile delle rate condominiali oppure può rifiutare di rilasciarla? Nel caso di invio della ricevuta mezzo posta ordinaria o raccomandata, le spese sono a mio carico?. Grazie per l'attenzione

Buon giorno. La quietanza di pagamento è un suo diritto che non può esserle negato, ed anzi è previsto espressamente dal codice civile (art. 1199 c.c.). Le eventuali spese della quietanza sono a suo carico. Se ha necessità di ulteriore assistenza può contattarmi ai recapiti email o telefonici indicati nel mio prrofilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buongiorno, io e il mio compagno siamo conviventi di fatto e abbiamo un figlio di sei mesi. Viviamo nell'appartamento del nonno del mio compagno messo a disposizione in comodato d'uso gratuito. Il mio compagno è libero professionista (architetto) ed io sono insegnante di inglese per una scuola provata. Vogliamo separarci e vorrei sapere come getsire la cosa e quali sarebbero le opzioni. Grazie

Buona sera. Il suo caso è complesso e delicato, e necessita di assistenza qualificata. Le opzioni sono diverse e dipendono sopratutto dalla situazione reddituale di ciascun genitore. In linea di massima, l'opzione per le i preferibile sarebbe quella di chiedere il collocamento prevalente di suo figlio e l'assegnazione della casa familiare e un equo mantenimento mensile per suo figlio a carico del padre. Il nonno del suo compango può opporsi all'assegnazione della casa, trattandosi di comodato che sopravvive alla disgregazione familiare. Se ha necessità di una consulenza più approfondita può contattarmi ai recapiti email o telefonici indicati nel mio prrofilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buongiorno ieri abbiamo fatto cambiare lo scaldabagno perchè quello vecchio si spegneva spesso, questo nuovo funziona a pile! Peccato che l'idraulico lo abbia detto solo una volta installato, a noi rimane molto scomodo, se non ci accorgiamo che le pile sono esaurite facciamo la doccia fredda! Che senso ha averlo cambiato? Mia madre non è in grado di sostituire le pile, e poi onestamente non ho mai sentito una cosa del genere. Ho inviato stamattina una mail dove chiedo la sostituzione, in quanto non eravamo state avvertite prima di questa cosa e la fattura non era stata ancora emessa. Mi hanno riposto che per legge sono obbligati ad installare solo questo tipo di scaldabagno, ma è vero? Io ho dubbi. Lunedì devo fargli un bonifico di ben 549,00 € per un prodotto che non vogliamo e di cui non siamo soddisfatte. L'idraulico è tenuto a cambiarlo? Cosa possiamo fare? Potete rispondere per cortesia? Grazie

Buongiorno. In qualità di consumatore ha il diritto di recedere dal contratto stipulato, senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo, entro 14 giorni solari. Provveda, pertanto, ad inviare formale comunicazione di diffida. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve Sono un cittadino Italiano di origini congolesi e lavoro per un negozio abbastanza conosciuto in centro della città di Roma.un cliente ha lasciato una recensione negativa -che va pure bene- però ha precisato che sono nero (sono l’unico nero lì) e ha finito la sua recensione con “assiemate gli Italiani,non questa gentaglia” ,quindi vorrei capire se prima di tutto ho un caso fra le mani? E come si potrebbe gestire?. Grazie

Gentilissimo signore. Buonasera. Sono sinceramente dispiaciuto da questo insulto che le è stato rivolto. Indubbiamente, ci sono gli estremi per procedere legalmente, dal momento che è stato offeso. Se vuole la mia assistenza,sono a disposizione tramite i miei canali. Distinti saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, chiedo cortesemente un consiglio sulla mia situazione familiare. Io e la mia compagna (non sposati legalmente) non andiamo più d'accordo da anni, sembra che facciamo finta che vada tutto bene ma ogni qualvolta abbiamo una discussione escono fuori sempre gli stessi vecchi probblemi, lei mi rinfaccia sempre del come lo fatta trattare dai miei genitori in tutti questi anni (purtroppo male), però è pure vero che noi non abbiamo rapporti con i miei famigliari da più di tre anni, li ho allontanati con la speranza che lei possa perdonarmi, ma non è stato cosi. Noi stiamo insieme da 15 anni ed abbiamo due figli minorenni riconosciuti da me come padre, ma noi non abbiamo nessun legame legale (come se siamo fidanzati), io circa 2 anni fa ho aquistato casa solo io ristrutturandola, ovviamente al momento abitata da noi ed i nostri figli, io personalmente mai allontanerei i miei figli da casa mia, però non vorrei lasciare la mia casa alla mia compagna, quindi se io dovessi decidere su una separazione definitiva cosa succede sulla mia casa? Premetto anche che io ho un reddito annuale di circa 50000 euro e lei non lavora, quindi sull'aspetto mantenimento cosa succede? Spero che possiate aiutarmi su queste due domande, grazie a tutti e vi ringrazio anticipatamente. Saluti

In caso di separazione tra conviventi la casa familiare viene assegnata al genitore che dovrà vivere assieme al figlio. Il giudice, infatti, tende a proteggere l’interesse del minore, consentendo a quest’ultimo di potere vivere nel posto che considera essere la sua casa, ovvero dove ha sempre vissuto. E’ possibile chiedere il rilascio dell’immobile soltanto quando si verificano le seguenti ipotesi. Vengono meno le esigenze abitative della famiglia, ad esempio con il raggiungimento dell’autosufficienza economica del figlio. Quando sorge un bisogno urgente e imprevisto di riavere la casa. Per quanto riguarda il mantenimento per i figli, deve essere assicurata a questi ultimi l’assistenza economica, ma anche morale, ovvero devono ricevere istruzione e cura sia dal padre che dalla madre. Ovviamente ciascun genitore è obbligato a partecipare in proporzione alla proprie capacità, indipendentemente che si tratti di coppie sposate o meno, come sottolinea l’art. 316 bis del codice civile. Se non ha un suo legale di fiducia, può contattarmi ai miei recapiti e vedrò se e come posso assisterla

Buongiorno signor avvocato, io un mese fa ho acquistato un monopattino assicurandolo al 100% con 80 euro in più per furto casco e incendio pero dopo un mese al parco mi venne rubato e feci la denuncia sia alle forze sell ordine sia alla assucrazione e sul bene mi hanno emesso un buono di 271 invece di 350 euro e loro spiegano perché nello scontrino é stato applicato uno sconto per la promozione sul monopattino di 80 euro e invece era all acquisto lo sconto applicato di 100 euro sulla action cam che hanno regalato prendendo il monopattino. Se posso inviarle l allegato dello scontrino potremmo capire insieme e vorrei capire se mi conviene partire legalmente contro la loro assicurazione o meno constatando con i commessi di aver ragione ma purtroppo é stato spalmato in modo diverso lo sconto penalizzando il valore del prodotto in caso di risarcimento

Gentile Utente. Se vuole mi contatti all'indirizzo mail presente nella descrizione del mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Umberto Depaoli. Foro di Torino

Mia figlia con disturbi bipolari tempo fa prese automobile della mamma ,anch'essa con disturbi psichiatrici, e senza patente fu fermata dalle forze dell'ordine e multata.sapevo della cosa ma non mi è mai stato comunicato nulla ma il 1 aprile mi è stata recapitata agenzia entrate un avviso di quasi 19000 euro.oggi mia figlia è comunità obbligatoria e seguita da tutrice. La tutrice mi rimbalza l onere di pagare ma credo che debba essere riconosciuto il fatto che essendo in quel tempo sottoposta ad un trattamento intensivo di psicofarmaci non potesse essere al pieno delle sue facoltà. aggiungo che fu sottoposta anche a molteplici tso prolungati. ringrazio per aiuto

Buongiorno. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

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