Salve sono prima e unica in graduatoria di mobilità interna (ausl Romagna)! Per quasi 2 anni hanno bloccato graduatorie x emergenza covid, così hanno proceduto ad assunzioni dalla graduatoria a tempo indet ma con assegnazione temporanea per via delle mobilità bloccate! Il primo posto vacante era in ambito ospedaliero, assegnato al secondo candidati in graduatoria da concorso a tempo indet, il secondo posto vacante era sul territorio, assegnato al terzo classificato in graduatoria da concorso a tempo indet. ora hanno sbloccato mobilità e mi hanno chiamata, ma mi vogliono assegnare sul territorio. Se le graduatorie non fossero state bloccate sarei andata in ospedale! Posso far rivalere il diritto di precedenza e quindi chiedere di essere assegnata all’ospedale, primo posto vacante? Grazie mille

Gentile Utente. Per risponderLe in modo adeguato occorre visionare la documentazione e in particolare il bando mobilità e i provvedimenti di blocco delle graduatorie. Occorre altresì conoscere le circostanze in modo ancor più dettagliato (la graduatoria a tempo indeterminato a cui Lei fa riferimento è relativa a un concorso? Nel caso occorre visionare anche il relativo bando). Se vuole mi può inviare la documentazione ai recapiti che trova nella sezione apposita e io Le posso predisporre, previo accordo su un preventivo, un parere sulle Sue possibilità di tutela. Resto a disposizione e La saluto cordialmente. Benedetta Vivarelli

Ho un contratto di lavoro a tempo indeterminato di 40 ore settimanali e mi è stato proposto un part time di 8 ore presso un altro datore di lavoro. Io ho già avvisato la mia azienda principale del nuovo lavoro part time e per loro non ci sono problemi dato che si svolgerà in orari completamente diversi e quindi non influirà sul mio lavoro a tempo pieno. Non superando le 48 ire settimanali previste dalla legge sono in regola con questi 2 lavori? Grazie

Buongiorno, attualmente il limite massimo che si può lavorare in una settimana è appunto 48 ore, per cui se non viene travalicato tale monte ore, le prestazioni cumulative di un lavoro part time, ed uno full time, non sono inconciliabili e possono essere svolte contemporaneamente, come nel suo caso. Cordiali saluti. Francesca Piozzi

Buon giorno. Sono un ex detenuto che ha scontato tutta la sua pena e a distanza di un anno l’agenzia delle entrate mi ha inviato delle cartelle per spese legali per un totale di 24000 euro circa. Ho chiesto la remissione del debito prevista dalla legge in quanto sono in possesso di tutti i parametri richiesti ma mi è stata negata. La mia situazione è la seguente: sposato e convivente con mia moglie in regime di separazione dei beni; casa, auto e tutte le proprietà sono a suo nome. Io sono titolare unicamente di una pensione di circa 1400 euro dalla quale mi viene pignorato un quinto. La domanda è la seguente: mia moglie è preoccupata perché non potendo pagare quanto richiestomi teme che l’agenzia proceda contro di lei. E’ possibile che pignorino divani, tv ecc. nella casa dove abito pur essendo proprietà sua? Grazie

Buon giorno. Il pignoramento dei mobili di casa è teoricamente possibile perchè tutto ciò che si trova in una casa si presume di proprietà comune di chi vi risiede, salvo prova contraria con scontrini e fatture di acquisto. Ma in questo caso è estremamente improbabile (Agenzia delle Entrate non fa mai pignoramenti mobiliari). Più probabile è che lei possa ricevere il pignoramernto di 1/5 della pensione. Può valutare la posibilità di accedere a una procedura di sovaindebitamento. Se ha necesità di ulteriore assistenza o di una consuenza più approfondita può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Gentile avvocato ho un cognato ed una sorella che mi perseguitano da anni per la mia omosessualità. Soprattutto mio cognato varie volte mi ha minacciato di morte sia a me e a mia sorella maggiore (non sua moglie). il tutto verbalmente. non ho mai denunciato perchè loro sono vissuti in Africa Etiopia dove ho sempre avuto paura di denunciare perchè lì l' omosessualità è illegale. Ora si sono trasferiti in Italia e mi ricattano dicendomi che se torno in etiopia mi denunceranno alle autorità poichè sono sposata ad una donna. Io sono nata in Etiopia ed ho anche una casa lì. Cosa devo fare? ormai sono arrivata ad una depressione maggiore certificata da uno psichiatra. Ho anche dei testimoni che hanno assistito quando mi dicevano parole orribili omofobe

Gentilissima signora. Buongiorno. Le sono sinceramente vicina per queste profonde traversie che sta vivendo, frutto esclusivo della profonda ignoranza ed anche cattiveria che si annida in alcuni esseri umani. Ovviamente, lei è vittima di reati. Nel caso volesse la mia assistenza, sia come Avvocato che come Criminologo, sarei ben lieto di fornirgliela. Può contattarmi quando vuole. Sono a sua disposizione e sempre dalla parte di chi subisce queste pesanti discriminazioni, dappertutto sull'intero territorio nazionale. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Ho in atto una richiesta per superbonus 110% in in cui dover dimostrare la titolarità della villetta in cui viviamo da 45 anni con mia moglie. La difficoltà consiste nel fatto che su un suolo comprato dopo il matrimonio è stata costruita una villetta abusiva che è stata accatastata a nome di mia moglie mentre il successivo condono, che è stato pagato con rate a mio nome, ha portato il comune a rilasciare la licenza edilizia sempre a mio nome. Questa incongruenza tra titolarità e licenza edilizia autorizza il tecnico asseveratore a non formalizzare la pratica per il superbonus temendo i controlli dell'Agenzia delle entrate. Avete da suggerire una soluzione?

Buon giorno. A mio parere le riserve del tecnico asseveratore sono ingiustificate, in quanto ai fini del superbonus fa fede la titolarità catastale. Da verificare comunque a nome di chi è stata presentata richiesta di condono è a nome di chi l'immobile è stato trascritto in conservatoria. Suggerirei comunque un intervento presso l'Ufficio condoni per chiedere la voltura della licenza. Se ha necesità di ulteriore assistenza o di una consuenza più approfondita può contattarmi ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a disposizione e la saluto cordialmente. Avv Filippo Bellinzoni

Buona sera. Abbiamo ricevuto una raccomandata da ifis per recuperare un credito di 35.000,00€ riferito ad un prestito di cui non conosciamo l’esistenza, di cui nella raccomandata non viene riportato ne la data ne la banca in cui è stato stipulato…certi di non aver effettuato nessun prestito chiamiamo il numero riportato sul foglio e ci dicono che il prestito è stato richiesto nel 2016 all’intesa San Paolo…ci hanno messo ancora più in confusione perché non tale banca non abbiamo mai avuto a che fare…. Premetto che la raccomandata iniziava con “gentile nome e cognome” ma senza nessun’altra dato. Ci hanno pure detto che sarebbe stato inutile chiedere alla banca ISP perché, avendo ingaggiato loro come recupero crediti, non erano più in possesso della documentazione e quindi non avrebbero saputo dare informazioni. Abbiamo chiesto loro di mandarci la documentazione riguardante il prestito e ci è stato risposto di mandare una mail con i documenti con richiesta firmata e poi ci avrebbero mandato tutto!!!. Ma come sarebbe possibile che richiedendo un prestito di una somma del genere e non avendo mai pagato nessuna rata, ad oggi, dopo 6 anni nessuni ci ha contattato per un sollecito??. Assurdo perché noi non abbiamo mai fatto richiesta di prestito e quindi non abbiamo nessun documento in merito!. Chiedo come doverci comportare. Grazie

Gentilissimi, non essendo decorsi 10 anni dall'insolvenza, il credito (laddove sussistente) può legittimamente essere richiesto, preteso ed eventualmente azionato nelle sedi giudiziarie per il recupero forzato. Detto ciò, contestando in via generale la pretesa di Ifis, avanzate una richiesta di inoltro della documentazione che comproverebbe a loro dire il contratto da cui scaturirebbe il credito così che possiate prendere contezza dell'oggetto della questione. Consiglio in ogni caso l'intervento di un legale anche per la fase stragiudiziale per non incappare in errori e/o riconoscimenti di alcunché. In caso di necessità, non esitate a contattarmi. Avv. Giulia Di Marzio

Salve, io e mia figlia abbiamo fatto la rinuncia all’eredità del mio defunto marito ( aveva molti debiti )… ora le chiamate all’eredità sono le zie materne del mio defunto marito… il mio defunto marito era comproietario di 1/3 di un immobile… le zie sono comproprietarie a loro volta di 1/3 ciascuna di questo immobile… se le zie rifiutano anche loro l’eredità di mio marito, non potrebbero vendere subito questo immobile… QUELLO CHE VI VORREI CHIEDERE È SE LE ZIE DI MIO MARITO POTREBBERO CHIEDERE LA REVOCA DELLA RINUNCIA ALL’EREDITÀ FATTA DA ME E MIA FIGLIA… COSÌ IO E MIA FIGLIA CI BECCHIAMO I DEBITI E LORO POSSONO VENDERE SUBITO QUESTO IMMOBILE ( in realtà è quasi un ridere )… grazie

Gentilissima, le attuali chiamate all'eredità non possono richiedere alcuna revoca della Vostra rinuncia. Ritengo che sia questo il quesito attinente ai Suoi interessi, per cui l'iter che le zie potranno intraprendere ai fini di addivenire alla vendita dell'intero immobile non è oggetto della Sua domanda. Se dovesse necessitare di assistenza, non esiti a contattarmi. Cordialmente, Avv. Giulia Di Marzio

Buona sera. Abbiamo ricevuto una raccomandata da ifis per recuperare un credito di 35.000,00€ riferito ad un prestito di cui non conosciamo l’esistenza, di cui nella raccomandata non viene riportato ne la data ne la banca in cui è stato stipulato…certi di non aver effettuato nessun prestito chiamiamo il numero riportato sul foglio e ci dicono che il prestito è stato richiesto nel 2016 all’intesa San Paolo…ci hanno messo ancora più in confusione perché non tale banca non abbiamo mai avuto a che fare…. Premetto che la raccomandata iniziava con “gentile nome e cognome” ma senza nessun’altra dato. Ci hanno pure detto che sarebbe stato inutile chiedere alla banca ISP perché, avendo ingaggiato loro come recupero crediti, non erano più in possesso della documentazione e quindi non avrebbero saputo dare informazioni. Abbiamo chiesto loro di mandarci la documentazione riguardante il prestito e ci è stato risposto di mandare una mail con i documenti con richiesta firmata e poi ci avrebbero mandato tutto!!!. Ma come sarebbe possibile che richiedendo un prestito di una somma del genere e non avendo mai pagato nessuna rata, ad oggi, dopo 6 anni nessuni ci ha contattato per un sollecito??. Assurdo. Chiedo come doverci comportare. Grazie

Sarebbe opportuno mandare alla banca una lettera a firma di un avvocato, cosa che probabilmente indurrà la stessa a rispondere con maggiore precisione. Nell'eventualità in cui non abbiate un Vs. legale di fiducia, mi rendo disponibile ad assisterVi previo pagamento del relativo compenso

Buonasera, sono un ingegnere di 67 anni compiuti a settembre scorso. Ho 14 anni e 288 giorni di contributi INPS dal 19/08/1980, e 26 anni e 270 giorni di contributi Inarcassa. Vorrei sapere se ho diritto alla domanda di pensione in cumulo, e se posso conservare il diritto al calcolo retributivo per i periodi antecedenti il gennaio 2013. Grazie, saluti

Buonasera sig. Berni. Per fornirle adeguato parere è necessario esaminare la documentazione in suo possesso ed effettuare i dovuti approfondimenti giuridici del caso. Sono a disposizione per darle una consulenza formale in merito (previo preventivo), mi occupo di previdenza. Può contattarmi ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

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