Buonasera, ad ottobre del 2020 è venuto a mancare mio padre, a dicembre del 2020 mia nonna ( la madre di mio padre ) redige testamento pubblico lasciando la casa direttamente ai nipoti ( siamo 4 fratelli ). Abbiamo rinunciato all'eredità di mio padre avendo lui maturato debiti negli anni con le banche. Possono i creditori cercare di fare annullare il testamento pubblico di mia nonna surrogandosi a mio padre che è deceduto prima che nonna facesse testamento per violazione della quota legittima ? grazie infinite

Buonasera. Premesso che la questione merita un accurato approfondimento e visione della documentazione in Suo possesso, pertanto è ammissibile l'esercizio in via diretta dell'azione surrogatoria nella proposizione della domanda di riduzione delle disposizioni testamentarie. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o website. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Codiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Salve,ho una domanda da fare...Lavoro come oss in una azienda sanitaria ,cioè l Ausl e l azienda mi ha assunta con un invalidità del 52 per cento con ridotte capacità articolari e respiratorie,dovute ad un intervento alla schiena...Ho 52 anni e lavoro per l Ausl dal 2013 , vorrei per motivi di salute essere spostata in un dh e nn lavorare più nei reparti ,mi dicono sempre si,ma di fatto o per un motivo o per un altro ,sono sempre nei reparti che a causa covid sono sempre più accarpati più multichirirguchi e io veramente con la mia schiena ho sempre più problemi...Cosa devo fare,come devi muovermi per ottenere d andare in un posto più consono alle mie esigenze...Il medico competente ripete sempre le stesse cose, obbligo di lavorare in coppia, obbligo di ausili ma è pesante ugualmente per me.E giusto che io debba lavorare come una persona che non ha nessuna limitazione visto che l azienda mi ha voluto assumere come invalida e quindi come categoria protetta?

Buonasera. Deve provvedere ad inviare una comunicazione formale al suo datore di lavoro facendo presente la Sua persistente invalidità. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Premetto che sono imputato in tre processi per reati di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti ed ho subito due condanne in primo grado a 2 anni in un processo ed 1 anno e 1 mese nel secondo, sempre in primo grado. Si tratta di sue donne che si sono messe d'accordo tra loro (ed ho numerose prove come telefonate e testimonianze che lo provano) ma i giudici non hanno ascoltato i miei testi e non hanno ritenuto opportuno dare peso alle prove prodotte

Buongiorno. Le accuse mosse a suo carico sono certamente gravi e, purtroppo, devo dirle che non mi meraviglia che sino ad oggi sia stato dato credito esclusivamente alle presunte vittime. Detto questo devo però risponderle dicendo che, senza conoscere gli atti di causa non è possibile individuare una risposta precisa. In linea generale andrebbe richiesto, se ancora in termini, la "rinnovazione istruttoria" in appello, cercando in questo modo di far emergere nel secondo grado di giudizio quanto non emerso in prime cure. Purtroppo, anche attesa la gravità delle imputazioni a suo carico, in mancanza di una effettiva cognizione degli atti di causa non mi è possibile esprimere una valutazione maggiormente precisa. Mi auguro, in ogni caso, di esserle stato di aiuto. Se lo ritiene può contattarmi in via provata. Cordiali saluti

Buongiorno, sono in procinto di separarmi e a breve discuterò con mio marito i dettagli. Viviamo in una casa di proprietà della sua famiglia di cui lui paga tutte le spese (condominio e utenze), io mi prendo cura della casa, mi occupo della spesa e altre piccole uscite. Abbiamo una notevole differenza di reddito (1600 miei vs 4000 suoi), separazione dei beni. Vorrei sapere se posso chiedere un aiuto economico per prendere un'altra casa dove vivere (acquisto o affitto). Grazie

Buonasera. Al fine di rispondere correttamente dovrei conoscere altri elementi: anni di matrimonio, età dei coniugi, tenore di vita.Se necessita di un parere potrà contattarmi chiedendo una consulenza privata oppure una consulenza diretta ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo. Le consulenze possono essere gestite in presenza, telefonicamente, on-line e via mail. Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. . Avv. Sondra Fabbi. Milano

Buongiorno, ho diversi problemi sul posto di lavoro. Demansionamento, mobbing, comportamento ingiurioso e vessatorio del datore di lavoro, esercizio eccessivo dell'autoritá, negazione del diritto alla salute. Avrei bisogno di un consiglio, perché in queste condizioni il lavoro è diventato impossibile. Ho un contratto che scade a fine aprile, ma vorrei dare le dimissioni per giusta causa. Grazie per l'attenzione. Cordialmente

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, nel Suo caso ci sono i presupposti per dimettersi per giusta causa. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno,la mia ditta mi ha inviato la lettera di licenziamento dal 1/12/2021 non sono più dipendente non ho ricevuto ancora ultima busta paga.Avvocsto della azienda mi ha inviato email con inviato di incontro nella azienda per chiarimenti e ritiro prospetto di liquidazione.Borei chiedere se posso rifiutarmi di accettare i incontro e farmi inviare la busta paga tramite email?

Buongiorno. Per poterLe rispondere adeguatamente bisognerebbe approfondire la questione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, godo delle agevolazioni della Lg 104 per una disabilità grave di mio figlio. Ciò nonostante l’azienda per la quale lavoro un anno fa mi ha trasferita presso una sede più lontana. Non ho fatto opposizione per non incrinare i rapporti con l’azienda ma date le difficoltà crescenti nel tempo per gestire mio figlio, ho chiesto un avvicinamento. Mi è stato concesso ma mi hanno detto che in seguito potranno nuovamente trasferirmi ad una sede più lontana. Chiedo pertanto se in caso di nuova lettera di trasferimento (per riallontanarmi) possa oppormi dato che non l’ho fatto al primo trasferimento. Grazie

Buongiorno. La legge 104/92 dispone che il lavoratore ha il diritto di scegliere la sede più vicina al domicilio della persona da assistere e non può essere trasferito ad altra sede senza il suo consenso. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, la mia ex padrona di casa non vuole restituirmi il deposito cauzionale. L'unico danno importante che abbiamo rilevato al rilascio dell'appartamento sono i graffi, causati dal mio cane, su una porta. Io mi sono impegnata a farla cambiare. Ora lei dice che la porta non corrisponde a quella di prima (nonostante in un primo momento mi ha detto che andava bene) e non la vuole e sta trattenendo il deposito cauzionale. Ci sono gli estremi per procedere legalmente per costringerla a restituirmi il deposito?. Grazie

Buongiorno. A mio avviso lei ha diritto alla restituzione integrale del deposito. Mi occupo regolarmente di casi di questo genere e pertanto sono in grado di assisterla nell'ottenere molto rapidamente un ordine di restituzione del suo deposito cauzionale ponendo i costi interamente a carico della proprietà. Se ha voglia di approfondire mi contatti senza impegno tramite questa piattaforma oppure scrivendomi a segreteria()siricalegal.it. Cordiali saluti. Avv. Antonio Sirica

Buongiorno, Ho lavorato per la prima volta come assistente alla poltrona presso uno studio dentistico della provincia di Ferrara, andava tutto bene....fino a quando non ho dato il preavviso di licenziamento in quanto sia io e il mio compagno abbiamo avuto un'interessante offerta lavorativa per entrambi in Friuli e ci siamo trasferiti accettando questa proposta lavorativa. Ad oggi non ho ancora ricevuto lo stipendio di Novembre, il cedolino e il tfr. Perciò dopo tanti tentativi di chiamata inutili, sia presso lo studio dentistico, sia presso il numero personale del mio ex datore di lavoro, in data 22/12/2021 ho inviato un'email pec per sollecitare il pagamento del mio stipendio e poter ricevere il cedolino. Ieri in data 27/12 ho ricevuto una chiamata dal mio ex datore di lavoro. Oltre alle innumerevoli offese, ha specificato testualmente "non vedrai un soldo e siamo anche apposto così... se continui a chiedere lo stipendio ti faccio pagare le spese legali e i danni che mi hai fatto!!!". A quel punto le ho chiesto a quali danni si riferisse, e avrebbe insinuato che ho lasciato lo studio in condizioni pietose e che avrei sbagliato delle fatture (in alcune a detta sua sono mancanti alcuni dati o sono errati, o manca semplicemente una firma..). Ammetto che essendo alla prima esperienza e non avendo mai fatto fatture prima di questa esperienza qualcuna era mancante di qualche dato, o qualche lettera di un codice fiscale sbagliata dettata dalla fretta dato i ritmi lavorativi ed essendo l'unica dipendente, ma abbiamo rimediamo immediatamente utilizzando un blocchetto di fatturazione di scorta. Lui sapeva benissimo che ero alla prima esperienza, mi ha sempre controllato mentre eseguivo le fatture, e ieri invece, ha detto che mi chiede i danni e il risarcimento di queste fatture errate.. e addirittura avrebbe detto che avrei fatto delle fatture mentre lui non c'era, cosa assolutamente non vera! cosa posso fare? cosa mi consiglia?. Io vorrei avere semplicemente ciò che mi aspetta di base e poter continuare questo mio nuovo percorso in Friuli serenamente

Buongiorno, Lei ha diritto di ricevere il pagamento dello stipendio ed il TFR. Si tratta di diritti acquisiti durante il rapporto di lavoro. Si rimane a completa disposizione per consulenza mi può contattare ai miei recapiti. Cordiali saluti. Avv. Francesco Magnosi

Buongiorno Relativamente al DPCM del 23 Dicembre 2021, dove con le nuove regolamentazioni viene introdotto l'obbligo del "Super Green Pass" per accedere alle palestre, vi chiedo cortesemente un riscontro alla situazione descritta di seguito. Avendo stipulato un contratto annuale (scadenza Giugno 2022) con la palestra che frequento, contratto suddiviso in due tipologie: una pagata totalmente sino a Giugno 2022 e l'altra con pagamento mensile tramite prelievo della rata direttamente dal mio conto corrente, sempre sino a Giugno 2022, non essendo in possesso del Super Green Pass, ho diritto all richiesta di rescissione del contratto con conseguente richiesta del rimborso di quanto già pagato e non usufruito (sino a Giugno 2022), oltre al blocco del prelievo mensile delle prossime rate da qui a Giugno 2022 ?. Ringrazio in anticipo per il vostro gentile riscontro. Cordiali Saluti

Buongiorno. Si certo, può recedere dal contratto chiedendo il rimborso delle somme già versate. Provveda ad inviare alla palestra formale comunicazione in tal senso. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Dopo una separazione della madre di mia figlia, con un accordo verbale fra noi due di oltre 4 anni, di aspettare il momento della separazione per alleviare il trauma psicologico alla bambina, e aiutando la mia ex compagna a comprare casa e pagare i suoi debiti, facendo un prestito personale di 15 000 euro , con quale mi ritrovo adesso a pagare, sempre per lasciare mia figlia in un ambito più sereno, dopo tutto quello che ho passato e ho dovuto sopportare, mi trovo adesso in un "tunnel" senza uscita. Le menzogne, riportate all suo avvocato, sono oltre il limite. Dal primo mese da quando ho abbandonato la sua casa, dopo anni e anni di litigi continui ,ho versato nel conto della mia ex compagna 250 euro per mantenimento della mia bambina, pensando che è una somma giusta ,in quanto ogni volta che la vado a visitare gli faccio la spesa, ogni volta che mi viene a visitare gli compro tutto quello che ha bisogno, vestiti ,il necessario per la scuola ,o provvedo a esaudire suoi piccoli desideri. A quanto pare, la sig.ra vuole di più, non interessandosi di avermi messo nella condizione di pagare una rata per suo conto di 300 euro al mese, non interessandosi che gli ho lasciato assolutamente tutto quello che abbiamo acquistato negli anni di convivenza ,arredamento, elettronici tutto quello che serve in una casa, uscendo dalla sua casa solo con due valige di vestiti personali... non interessandosi che per avere una vità più serena, devo pagare affitto, ricominciare tutto da zero ,ricomprare tutto il necessario in una casa, riportandomi in tribunale facendomi passare per un padre che non 'interessa della sua figlia, di non pagare abbastanza di creare degli traumi psicologici alla bambina, con parole e fatti che alla fine sono tutta opera sua. Io adesso mi chiedo. Ma è possibile che le menzogne e l'ipocrisia di una persona , supera la verità e la legge?. Che posso fare per uscirne da questo tunnel?

Buongiorno. La situazione da Lei descritta appare alquanto complessa e andrebbe meglio approfondita.Se necessita di un parere potrà contattarmi chiedendo una consulenza privata oppure una consulenza diretta ai recapiti che troverà su questa stessa piattaforma e cliccando sul mio profilo. Le consulenze possono essere gestite in presenza, telefonicamente, on-line e via mail. Sono quindi a disposizione per ogni chiarimento. Con i migliori saluti. . Avv. Sondra Fabbi. Milano

Circa un mese fa o più, mi sono rivolta a questo PR per l’affitto di un loft privato a Milano (zona maciachini) per svolgere all’interno la festa di capodanno con 55 persone, per il quale ho pagato 200€ di acconto + 500€ di quota già saldata, come sappiamo in seguito alle nuove norme vigenti di qualche giorno fa, le feste, assembramenti e simili sono state vietate. Il PR parlando con il proprietario del loft mi ha riferito che la festa di capodanno si sarebbe potuta svolgere perché di norma il loft non è un locale pubblico ma un “centro ricreativo culturale, un’associazione.” Le quali non sono sottoposte alle nuove restrizioni. Così il PR prosegue il suo discorso dicendomi che avrei dovuto dare nomi e cognomi di questi 55 invitati, in modo tale che il proprietario avesse potuto iscriverci FITTIZIAMENTE come soci per evitare sanzioni in caso di controlli e così organizzare una festa a tutti gli effetti illegale. Per cui noi data la situazione dei contagi in aumento poiché accettare e svolgere questa festa con 55 persone in un posto che di capienza ne può contenere 40, il tutto illegalmente non ce la siamo sentita. Per cui il giorno successivo ho riferito che ci saremmo tirati indietro, così il PR mi comunica che il proprietario si sarebbe trattenuto la caparra di 200€ e il resto ci sarebbe stato restituito e che se avesse trovato altre persone intente ad affittare il loft ci avrebbe restituito la totalità della spesa. Oggi mi ha riscritto cercando di convincermi a fare comunque la festa (sottolineo illegale) e al mio rifiuto si è indispettito iniziando a sottolineare che probabilmente si sarebbero tenuti più di 400€ cosa mai specificata prima, anche per ripagare i costi delle pulizie avvenuti oggi, nonostante io gli avessi comunicato giorni prima che non avremmo voluto più il loft è quindi in pratica si è fatto le pulizie a spese nostre, ammesso che sia vero. Sopratutto violando l’articolo 1463 del codice civile. Che cito testualmente dice. «Nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito». Dopo avergli fatto notare ciò ha iniziato ad essere verbalmente più aggressivo, ho cercato di fargli capire che non era giusto e ha iniziato a minacciarmi dicendo che mi avrebbe fatto causa “per danno procurato”, per intimidirmi e prendersi gioco di me solo perché ho 20 anni. Così ho chiamato le forze dell’ordini le quali mi hanno detto che nonostante io sia dalla parte della ragione e lui stia facendo molteplici violazioni non possono fare nulla e quindi devo procedere per vie legali. Come posso riavere indietro i soldi che mi spettano? Grazie mille per la gentile attenzione

Gentile Utente. A mio avviso lei ha diritto al pagamento integrale di questi importi. Il mio studio si occupa molto spesso di problemi di questo tipo e per questo motivo siamo in grado di offrire su tutto il territorio nazionale un servizio di recupero crediti con costi interamente a carico del debitore (nel suo caso, l'ex datore di lavoro). Se vuole approfondire mi contatti pure senza impegno ai recapiti indicati nel profilo dello studio ovvero mandi una mail a segreteria()siricalegal.it. Cordiali saluti. Avv. Antonio Sirica

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