Buongiorno, recentemente una notte c'è stata una perdita di monossido di carbonio nella cosa che affitto da quasi due anni. Sono stata molto male e da quel momento la casa è stata inabitabile perchè o poco sicura o perchè gelida (sono passate quasi due settimane). Si è scoperto che il malfunzionamento della caldaia era dovuto ad un tubo di scarico costruito in malo modo dieci anni fa durante la restrutturazione della casa (è stata fatta un'ispezione telescopica da uno spazzacamino specializzato). La proprietaria sta pagando malvolentieri i tecnici e i lavori fatti fino ad ora. Vorrei capire se è possibile chiedere comunque un risarcimento per i danni subiti: fisici, psicologici e logistici, dato che non posso vivere nella casa dove pago regolarmente l'affitto. La ringrazio per l'attenzione. Cordialmente

Buonasera. Premesso che la questione andrebbe approfondita, può provvedere a richiedere, data la carenza dei requisiti minimi di abitabilità e vivibilità, una riduzione del canone di locazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buonasera, mia zia è un alcolista da ormai 3 anni. Ha 3 figli (di cui uno minorenne) e un marito. La situazione nella casa è insostenibile. Lei è sempre ubriaca, sempre arrabbiata, urla con tutti, sta fuori casa tutto il giorno, non cucina, non lava, non si occupa di nulla, ha anche picchiato più volte la figlia. Il marito si è rivolto a un avvocato locale per chiedere consiglio e gli è stato detto che non può fare molto perché lei dovrebbe farsi curare ma non vuole. Non può chiedere il divorzio perché dovrebbe passarle gli alimenti, ma non hanno molti soldi, non può mandarla via perché ovviamente passerebbe nel torto. Ma mi sembra impossibile che non ci siano delle soluzioni per una situazione del genere. Cosa si dovrebbe fare per farla smettere di bere, curarla o allontanarla dalla famiglia?

Buonasera. La situazione merita di essere approfondita. In casi particolari è possibile richiedere la nomina ( Innanzi al Giudice) per l'amministratore si sostegno causa dipendenza da alcool. Per una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website e fissare una conference call. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Appartamento donato, attraverso atto notarile, nel 1987 dal genitore vivente a uno dei suoi quattro figli. Nessuna opposizione o atto stragiudiziale è stato opposto dagli eredi. Decesso del genitore donante nel 2021. Attivata procedura di successione. Domanda - Il bene donato rientra nel patrimonio della successione? Gli eredi possono impugnare l'atto di donazione fatto nel 1987?

Buonasera. Con la donazione, la casa entra definitivamente nel patrimonio del donatario. Con la morte del donatario, la casa viene divisa esclusivamente tra i suoi eredi secondo quanto previsto nel testamento. Per una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website al fine di poterle fornire un parere completo e specifico. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, Al momento sono in detenzione domiciliare ad Alatri (Frosinone) ma sono di Roma(ove ho commesso il reato) ho fatto una richiesta per il cambio di domicilio a ponte di nona presso l’appartamento dei miei genitori il 30 novembre. Il 14 dicembre sono venute le guardie a casa dei miei per fargli firmare un consenso nella quale erano disposti ad accettarmi nell’appartamento (ove hanno accettato) oggi il 21 dicembre ancora non mi hanno fatto sapere nulla e non capisco quali altri controlli deve fare il giudice e le tempistiche? Volevo sapere se magari deve fare altri controlli ma soprattutto fra quanto tempo dovrò andarmene?

Buonasera. Credo che le tempistiche siano quelle ordinarie. È probabile, tuttavia, che il Magistrato di Sorveglianza sia in attesa del completamento dell’istruttoria richiesta per decidere sul cambio di domicilio. Tramite il suo legale può richiedere informazioni al riguardo e, nel caso sollecitare il Giudice affinché si determini sull’istanza depositata. Cordialmente. Avv. Francesco Genovino. (Penalista)

Salve,Vorrei richiedere informazioni in merito alla mia situazione lavorativa. Sono impiegato presso una compagnia di volo di circa 30 dipendenti in Italia dove è stata avviata una procedure di licenziamento collettivo - legge 223. La mia domanda è questa: non è stato raggiunto l'accordo con i sindacati nei primi 30 giorni di trattativa, e da qualche giorno si è aperta un'altra frase di trattativa davanti al Ministero del lavoro. In questo caso io vorrei sapere se fosse possibile procedere a trattive di conciliazione individuali? L'azienda ha detto che questo non è possibile in questa fase, ma volevo avere una conferma da parte di un legale

Buonasera. La questione da Lei posta è molto complessa da un punto di vista tecnico-giuridico pertanto andrebbe approfondita con l'esame della documentazione relativa alla procedura ex legge 223/1991. Si ringrazia in ogni caso per l'attenzione e si rimane a disposizione per ogni eventuale necessità o richiesta di consulenza. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Salve a tutti sono un cittadino straniero nel 06/2009 ho commesso un furto art 624cp in circostanza art 61n11 cp nel 28/09/2011 sentenza reclusione 10 mesi e una multa di 300 euro irrevocabile 06/01/2019. Nel 18/02/2013 disposta sonspensione dell esecuzione della pena art 656 comma 5 cpp l 165/98sospensione pena 10 mesi. Nel 20/09/2013 disposta la revoca del decreto sospensione esecuzione pena art 656 comma8cpp l 165/98. Io dal 2010 sono andato via da italia e non ho mai saputo di questa condana lo scoperto nel 2018 tramite una visura son entrato nel mio paese e non hoai avuto una notifica la sentenza e tutto e stato fatto senza la mia presenza non sapevo nulla di nulla ora mi chiedo che succede se rientro in italia di nuovo tutti sbagliano e io ero un ragazzo appena maggiorene

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se ha necessità, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. In studio sono presenti penalisti. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, io e la mia famiglia possedevamo una società poi fallita, il commercialista di allora che ci seguiva anche per cose private, aveva un credito di circa 10.000,00 euro da riscuotere. Il fratello maggiore aveva continuato ad avere lui come commercialista e in un incontro dove doveva raccogliere delle firme gli ha fatto firmare un foglio (a sua insaputa) dove dichiarava di accollarsi il debito dei 10.000,00 dei fratelli. ora gli ha fatto decreto ingiuntivo. è valida una cosa simile? è davvero un titolo per fare un decreto ingiuntivo? grazie per la risposta

Buongiorno. Il foglio che il commercialista ha fatto firmare a Suo fratello costituisce un riconoscimento del debito. Pertanto, il riconoscimento del debito fatto per iscritto, è una prova documentale che consente al creditore di agire direttamente con un decreto ingiuntivo. Il mio consiglio è di provvedere a presentare opposizione entro 40 giorni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.425

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