Buona sera. Ho effettuato una iscrizione presso una scuola privata online. Il contratto da me firmato prevede il pagamento di una quota di iscrizione e il pagamento di successive rate. Tale scuola mi obbliga al pagamento completo anche in caso di mio ritiro da essa. È possibile non adempiere al pagamento delle rate successive nel caso avessi la volontà di ritirarmi?

Buongiorno. Occorre visionare il contratto. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buonasera, sono la proprietaria di una nuda proprietà, la usufruttuaria si e’ allontanata da casa spontaneamente, ora tramite raccomandata, tramite avvocato, chiede che in 10 giorni, abbandoniamo casa. Ho due bambine piccole. In quella lettera, il suo avvocato riporta calunnie, quali minacce da parte nostra alla usufruttuaria. Posso sapere cosa posso fare? Nella lettera inoltre dice, che dopo il decimo gg noi pagheremo per conto della usufruttuaria e andremo nel penale. Grazie a chi mi risponderà

Buongiorno Sig.ra Baroni. Bisognerebbe visionare la comunicazione che Le è pervenuta dal legale dell'usufruttuaria , dopodiché si provvederà a contestare tali accuse. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buonasera oltre a credere di avere pagato il mio affitto senza contratto a nome mio. .il mio ex compagno ha fatto una scrittura privata includendo me nel pagare l indennita di occupazione ,senza che io sapessi niente,ora ho lo sfratto e non posso fare niente chi devo denunciare lui,ma non ha niente perciò vorrei denunciare i padroni per avermi truffato ma non so se posso

Buongiorno Signora. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, leggo su internet che la straordinaria amministrazione di un immobile in comproprietà richiede l’unanimità per gli atti che comportano una perdita del diritto: si pensi alla volontà di vendere l’immobile o di darlo in affitto. Potrebbe confermare che se ho 1/3 di un immobile e mio fratello 2/3 dello stesso immobile, per affittare l'immobile io con 1/3 ho voce in capitolo e posso quindi oppormi all'affitto. Grazie

Buonasera. Per consolidata giurispeudenza e dottrina, la conclusione di un contratto di locazione per un periodo inferiore ai nove anni rientra tra gli atti di ordinaria amministrazione, pertanto, in caso di più comproprietari, non è richiesta l’unanimità, essendo sufficiente la maggioranza di quote. Quindi, se la maggioranza dei comprorpietari in base al valore delle proprie quote decide di concedere in locazione l’immobile in comunione, la minoranza è obbligata ad accettare la decisione,pur non essendo d’accordo. Per una consulenza più accurata, email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buona serata a Voi, sono separata da tre anni e mezzo, convivo con il mio compagno, mio marito vive nella casa dei miei genitori, purtroppo non ci sono più, la casa è stata suddivisa in parti uguali tra sorelle, pero' con l'avvenuta separazione mio marito dice che a me non spetta nulla della casa, perchè dice che ho abbandonato il tetto coniugale. La mia domanda è : è giusto come dice mio marito?. Cordiali saluti e grazie

Gentile Signora. Suo marito sbaglia nell'affermare ciò. Con la morte dei suoi genitori, la proprietà della casa è passata a lei ed alle sue sorelle, pertanto suo marito sta occupando - stando a quanto lei scrive- una casa di proprietà di altri. Bisognerebbe valutare il vostro regime patrimoniale e altre variabili al fine di ottenere una risposta certa. Se ha necessità mi contatti ai recapiti in profilo. Saluti. Avv. MSP

Ciao, sono un ragazzo di 24 anni con un contratto di lavoro di tipo apprendistato con RAL lorda inferiore ai 21.000 euro, attualmente residente con i miei genitori. Per uscire dal nucleo familiare in tempo per la richiesta della DSU per la presentazione ISEE 2022, mi è sufficiente cambiare la residenza ed entrare in comodato d'uso gratuito presso una parte dell'immobile già frazionato (quindi numero civico diverso), attualmente di proprietà di mio padre? Se sì, c'è una scadenza entro il quale non mi è più possibile effettuare tale operazione ai fini presentazione ISEE 2022?. Grazie

Buongiorno. Il quesito da Lei posto andrebbe approfondito mediante la consultazione di un commercialista o di un consulente del lavoro. In ogni caso se ha bisogno di aiuto il mio Studio Legale si trova a Segni (RM). Rimango a disposizione e con l'occasione Le invio un cordiale saluto. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Il sottoscritto milita da 22 anni nella POLIZIA DI STATO. Ultimamente ha chiesto l utilizzo di alcuni mesi di legge 104 di cui è titolare per accudire la madre invalida al 100% con accompagno del medesimo. Il dirigente di Polizia quotidianamanete ha comportamenti di rifiuto,,di minacce e cerca di impedire in tutti i modi l 'utilizzo di tale permessi. Il sottoscritto è anche malato oncologico con operazioni di circa 3 anni fa. Quale comportamento si puo adottare? graziei

Buongiorno. In caso di continue resistenze da parte del dirigente provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, meglio se tramite un avvocato di Sua fiducia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono un agente di commercio settore energia. Dopo 3 anni ho concluso il mio rapporto di lavoro con un’azienda del settore energia. Non ho mandato il preavviso e quindi ho ricevuto una fattura di 10500 euro come indennità di mancato preavviso che ho contestato tramite un avvocato perché l’importo non rispecchiava il reale dovuto. Infatti nelle fatture di pagamento avevo 700 euro di fissò i restanti erano erogati come premi. Nel frattempo ho iniziato un nuovo rapporto con una seconda azienda, con la quale ho chiuso i rapporti pacificamente dopo qualche mese. Sono stata contattata da una terza azienda che in realtà è controllata dalla prima la quale mi ha promesso una nota di credito di 10500 in cambio di una collaborazione con loro. Cosa che effettivamente è avvenuta. Tuttavia ora non voglio più lavorare per loro da contratto ho 6 mesi di prova entro i quali posso tranquillamente recedere senza andare in contro a sanzioni. I miei dubbi sono i seguenti. 1: la prima azienda può nuovamente emettermi la fattura per mancato preavviso?. 2: la prima società può chiedermi i danni per il non rispetto del patto di non concorrenza, anche se ho lavorato con una società da loro controllata?. 3: se chiudo il mandato nel periodo di prova con la terza società devo comunque rispettare il patto di non concorrenza?

Buongiorno. Per rispondere adeguatamente alle sue domande è necessario esaminare tutta la documentazione in suo possesso relativa ai rapporti di agenzia indicati ed avere ulteriori informazioni. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.497

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