Ogni anno che devo andare in vacanza per me è una tragedia. Ho casa nel casertano a Baia Felice Provincia di Cellole,la mi a casa appartiene ad un parco (Parco Vega) ed è l'ultima di una schiera di case, avendo un cancello (d'ingresso al Parco) ed un secondo cancello a due metri dalla mia stanza da letto. Ogni giorno il cancello principale viene aperto e chiuso inifitesime volte non venendo mai accompagnato e procurando dei forti rumori che ti fanno sobbalzare in ogni istante della giornata. Inoltre si fermano in continuazione le macchine di chi non ha le chiavi di ingresso al PArco o di chi è semplicemente un conoscente , un visitatore o un parente di un proprietario ed ogni volta lasciano il motore della macchina accesa procurando tra, l'altro (visto che in estate mangiamo fuori il terrazzino) intossicamento con gli scariche delle macchine. Infine il secondo cancello, sempre di ingresso al Parco Vega, è a due matri dalla stanza da letto ed ogni santa notte chiunque entra ed esce non accompagnando il cancello questi emette un forte rumore da farti sobbalzare dal letto rovinando il siste nervoso e facedno perdere il sonno. Ora tutte queste lamentele sono state sempre dette all'aministratore che solo dopo tanti anni si era deciso lo scorso anno ha collocare una striscetta adesiva sulle battite dei cancelli non servendo praticamente a nulla. Nonostante il continuo sollecito, considerato che tale disagio è solo ed esclusivamente mio e della mia famiglia, viene ogni anno ignorato. Vorrei sapere se è possibile agire legalmente ed obbligare l'amministratore a rendere insonorizzati i due cancelli. Grazie

Gentile Utente. Occorre approfondire al fine di valutare un eventuale azione e/o diffida. Per una consulenza ( a pagamento) può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website, al fine di concordare una conference call. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Lamanna Di Salvo. MILANO - BARI

Buongiorno, dopo aver conosciuto su un'app di dating un. Ragazzo, ho avuto dei rapporti con lui. Poco prima che ci vedessimo mi. Ha detto che aveva da poco scoperto di avere Hiv e che era in terapia. Abbiamo avuto diversi rapporti. Nel ultimo e unico in cui lui era attivo. Secondo me si è messo male il preservativo e comunque ne aveva una. Scatola ma di una taglia sbagliata. Siamo andati in pronto soccorso e ho. Iniziato la terapia post esposizione in quanto la sua carica virale era. Ancora alta. Ho diversi messaggi in cui questo ragazzo dice che era. Colpa sua, che doveva stare più attento ecc... Io so di aver. Acconsentito ad incontrarlo sapendo, anche se poco, della sua. Situazione. Se avessi saputo di più avrei usato la PrEP per essere più. Sicuro. Dopo una settimana questo ragazzo non si è rivelato poi così. Onesto con me. Io sto passando un mese molto lungo è difficile. Non. Riesco a lavorare, a dormire e mangiare. Ritenete vi siano le condizioni. Per muovere una azione legale di qualche tipo? Ho provato a ragionare. Con questo ragazzo, ma niente... e io non vorrei che qualcuno altro. Passasse o vivesse l'inferno che sto vivendo io. Attendo cortesemente. Una vostra risposta. Cordialmente

Gentile utente, se ha bisogno di assistenza può contattarmi privatamente e possiamo anche fissare una consulenza di persona

Buongiorno, Ho un problema con mia figlia di 10 anni per la nuova carta d'identità, praticamente sull'atto di nascita la madre risulta con due cognomi dopo che ci siamo sposati il nostro comune si è accertato che sull estratto di nascita della mamma risultava un solo cognome e quindi le hanno tolto il secondo cognome al momento del matrimonio. Adesso però nel rinnovare la carta d'identità della piccola ci fanno problemi e non riusciamo a fare avere la nuova carta d'identità alla piccola e nemmeno i comuni non sanno come muoversi ecco perché volevo sapere un vostro gentile consiglio.. Ps la mamma è di nazionalità francese

Gentile Utente. Se necessità di assistenza legale può contattarmi ai recapiti presenti sul mio website al fine di concordare una consulenza approfondita. Cordialmente. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA- DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buonasera, ho un contratto d'affitto, stipulato con cedolare secca, della validità di un anno e che scade il 31/12/2021. Esso prevede che lo stesso venga rinnovato automaticamente, a meno che non venga consegnata al proprietario della casa una lettera di disdetta del suddetto contratto, almeno tre mesi prima del suo termine. Mi chiedo se sia comunque mio diritto poter recedere dal contratto in qualsiasi momento (sempre previa raccomandata di disdetta inviata tre mesi prima), visto che ciò non è specificato sul contratto. Vi ringrazio anticipatamente, cordiali saluti

Buongiorno. Premesso che per poterLe rispondere bisognerebbe visionare il relativo contratto, può recedere dal contratto in qualsiasi momento solo in casi gravi ed urgenti (es. umidità, infiltrazioni ecc...). Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno abbiamo stipulato con una persona fisica un contratto preliminare per affittare un immobile commerciale in corso di frazionamento nel quale avviare una seconda unità locale collegata alla nostra attività che si occupa della vendita al dettaglio di cialde e capsule (alimentari). Siamo in prossimità della data di sottoscrizione del contratto ma la proprietà non ha ancora ultimato la pratica di frazionamento e pretende di farci sottoscrivere ugualmente il contratto di affitto. Il nostro commercialista ci riferisce che per l'apertura dell'unità locale servono anche le piantine catastali che non ci sono ancora state consegnate a causa di quanto sopra spiegato. La proprietà ci riferisce che il contratto è comunque sottoscrivibile e ci sollecita a provvedere specificando che non è un problema loro se ci sono dei ritardi nelle pratiche catastali e che per questo motivo non potremo avviare l'attività. Siccome temiamo i rapporti si sono ormai incrinati e siccome non ci fidiamo più di questa persona vorremo sapere come poter recedere dal preliminare senza perderci troppi soldi. Abbiamo già esposto la questione al nostro legale il quale ci ha aiutati nel rispondere ai vari scambi di mail avuti finora con la proprietà ma ci servirebbe avere un parere preciso da un legale specializzato in questa tipologia di contratti

Buonasera, occorre visionare il contratto e tutta la documentazione esistente (mail e quant’altro). Per un parere scritto può richiedere sul mio profilo una consulenza diretta. RinnovandoLe la mia disponibilità, porgo cordiali saluti. Avv. Demetrio Pecora

Salve, devo ancora iniziare tutte le pratiche per la separazione /divorzio. Vorrei sapere se nel frattempo io decidessi di lasciare la casa dove abito con le figlie 12 e 15 anni e "marito", posso farlo rimanendo nella stessa zona per garantire la frequenza nella stessa scuola alle ragazze? Oppure c'è il discorso dell'abbandono del tetto coniugale? Devo attendere di avviare tutta la procedura con l'avvocato? La casa è del marito. I motivi sono litigi e parolacce sempre in presenza delle ragazze. Grazie Luana

Buonasera. Diciamo che più che abbandono dal tetto coniugale si tratta di allontanamento dal tetto coniugale determinato dalla condotta ritengo violenta da parte del suo coniuge. Il nostro ordinamento è minore centrico quindi tende a privilegiare giustamente il minore di modo che quest'ultimo rimane ancorato presso la casa coniugale e prezzo di questa ha un diritto di abitazione il coniuge collocatario che nella pressoché totalità dei casi è la madre. Forse le converrebbe che ad allontanarsi fosse suo marito anziché lei. In ogni caso, il nostro studio è in grado di assisterLa per il meglio. Sono l’Avvocato Vittorio A. Marinelli, titolare dello Studio Marinelli & Partners, tra gli studi legali con più recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 169 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 87 a 4,9 stelle. Può illustrarmi il suo caso chiamandomi direttamente al 3481317487 per una prima consulenza orientativa gratuita. Questo passaggio è utile a entrambi per condividere la problematica e visualizzare le possibili soluzioni. Operiamo in tutta Italia e, in particolare, siamo a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Bolzano, Udine, Belluno, Cortina, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Chieti, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari

Buongiorno, avrei bisogno gentilmente di un consiglio legale su come rispondere ai delinquenti della mia palestra.... Jo scritto alla pelata due giorni fae vi allego anche la loro risposta. Come dovrei rispondere loro?. Grazie mille. :. Lo scrivente nel prendere atto che la vostra spettabile ditta ha inteso partecipare alla vaccinazione di massa, essendo voi f ermamente convinti che la vaccinazione di massa sia l'unico metodo per sconfiggere la virosi, e nel prendere atto che con la vostra mail indirizzata al medesimo scrivente chiedete la visualizzazione del GREEN PASS o l'esito di un tampone genico , o la vaccinazione per fare accedere la vostra clientela ai servizi resi dalla vostra , sempre, spettabile ditta. Nel comunicarvi che detta decisione varia tutte le condizioni contrattuali preesistenti e che , comunque, le vostre nuove disposizioni in merito non possono violare la privacy dello scrivente e la libera decisione riservata ad ogni cittadino di scelta di cura e di non cura, vi comunico che a far data dalla presente non sarò più vostro cliente e che il contratto è rescisso a causa di nuove clausole non previste dal contratto stipulato che si ritengono vessatorie. Distinti saluti. RISPOSTA DELLA PALESTRA. Siamo purtroppo costretti a declinare la sua richiesta di rescissione unilaterale del contratto. Il motivo è presto detto, la nostra società non ha "scelto" di aderire ad alcunché, la nostra società, così come lei persona fisica, ha l'obbligo di ottemperare a quanto stabilito dalla legge italiana, che dal 23 luglio 2021, con l'approvazione del DECRETO-LEGGE 23 luglio 2021, n. 105 (pubblicato sulla gazzetta ufficiale al seguente link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/07/23/21G00117/sg), ha fra le sue regole il requisito del così detto "green pass" per l'accesso ai servizi di una moltitudine di esercizi (fra cui il nostro). Le nostre condizioni contrattuali sono le medesime e non hanno subito alcuna modifica, è la legge italiana che ne ha subite, qualsiasi sua lamentela o rimostranza in merito dev'essere rivolta al governo italiano e non a noi. Per farle un esempio, se noi le avessimo venduto un monopattino elettrico due anni fa, prima che fosse diventato un obbligo di legge indossare il casco, questo obbligo sopravvenuto certo non le avrebbe arrogato il diritto di restituire il monopattino e richiederne il rimborso (oppure sollevarla dal pagamento delle rate, qualora l'acquisto fosse stato rateizzato). La medesima cosa vale per il suo abbonamento in palestra, qualora lei rifiuti di sottostare agli obblighi di legge resosi necessari per il suo usufrutto, ciò non la solleva dal contratto stipulato e dal pagamento della rateizzazione in corso. Le ricordiamo che ogni nostro abbonamento è cedibile, le consigliamo quindi, qualora non abbia intenzione di usufruirne in prima persona, di cederlo ad un suo amico/conoscente che subentrerà al suo posto svincolandola da ogni ulteriore obbligo. Ringraziandola le porgiamo cordiali saluti. Palestra. COME DOVREI RISPONDERE A QUESTI SOGGETTI?. GRAZIE

Buonasera. Pur condividendo il suo punto di vista purtroppo la risposta della palestra mi sembra essere ineccepibile oltre che abbastanza formalmente corretta ed educata. Non credo che questi ultimi siano contenti del dover chiedere il detto green pass. Forse quanto proposto riguardo la cessione del contratto potrebbe essere preso in considerazione però io eviterei di mettere il carico da novanta in danno di professionisti che stanno subendo incolpevolmente le conseguenze di una pandemia o di una psicosi di massa. In ogni caso, il nostro studio è in grado di assisterLa per il meglio. Sono l’Avvocato Vittorio A. Marinelli, titolare dello Studio Marinelli & Partners, tra gli studi legali con più recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 169 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 87 a 4,9 stelle. Può illustrarmi il suo caso chiamandomi direttamente al 3481317487 per una prima consulenza orientativa gratuita. Questo passaggio è utile a entrambi per condividere la problematica e visualizzare le possibili soluzioni. Operiamo in tutta Italia e, in particolare, siamo a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Bolzano, Udine, Belluno, Cortina, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Chieti, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari

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