Mia moglie vorrebbe separarsi dopo 3 anni di matrimonio e chiede il mio consenso.Ha abbandonato il tetto coniugale da 7 mesi. Non abbiamo figli, siamo sposati in regime fiscale separato. L’unico bene che abbiamo acquistato insieme (50%-50%) è l’appartamento in cui vivo adesso da solo. Mia moglie potrebbe costringermi lasciare la casa (residenza) e venderla x dividere la cifra? E sopratutto quanto tempo ci vorrebbe realmente (visto i tempi dei tribunali) ? L'eventuale giudice metterebbe la casa all’asta?

Buongiorno. Premesso che potrebbe addebitare la separazione a Sua moglie per abbandono del tetto coniugale, la stessa, inoltre, non la può costringere a lasciare la casa in cui lei risulta essere comproprietario. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, sono separato da poco piu' di un anno (separazione consensuale), padre di un minore di 13 anni (affidamento congiunto) e coproprietario di un immobile di cui ancora pago il mutuo con l'ex moglie (rata di circa 200 euro a testa). Attualmente convivo (alloggio di famiglia in comodato d'uso) con la mia nuova compagna che tra circa un mese partorira' nostro figlio. Abbiamo avviato la procedura per il divorzio (che doveva essere congiunto...) ma la mia ex moglie pretenderebbe che intestassi la casa di proprieta' a nostro figlio, cosa che non ho assolutamente intenzione di fare in quanto ritengo corretta un'equa spartizione dei miei beni tra i miei due figli, casa compresa. Può questa sua pretesa portare a un divorzio giudiziale e a quali rischi posso andare incontro? Attualmente vedo mio figlio al 50% e verso un assegno di 220 euro, oltre a continuare il pagamento della rata del mutuo (50%). La prossima nascita del mio secondo figlio può essere pretesto per ritrattare la quota dell'assegno di mantenimento (credo che i nostri redditi siano abbastanza simili...)?. Ringrazio anticipatamente

Buongiorno. La creazione di un nuovo nucleo famigliare può essere presupposto per la modifica delle condizioni di separazione. Sono a disposizione per approfondire la questione. Cordiali saluti. Avv. Elisa FEA - Cuneo

Buon giorno, vorrei vendere un terreno di mia proprietà gravato, secondo il comune, da non meglio specificato uso civico da liquidare. Secondo il notaio il terreno non è vendibile in base alla legge 168/2017 che, da me letta recita invece " .... Per i terreni privati ferma restando la loro alienabilità....". Gradirei sapere chi ha ragione. Grazie dell'attenzione

Buongiorno a lei. Se necessita di una consulenza (visto che la materia degli usi civici è complessa) può contattarmi ai miei recapiti, presenti nel mio profilo. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Siamo 4 fratelli di cui uno convivente con la Mamma di 96 anni, e a seguito di piccolo malore (stati d'ansia) abbiamo 2 anni fa deciso di non lasciarla mai da sola in casa. La sorella che vive con lei , lavora 5 giorni la settimana dalle 16:30 alle 19:30, e in questo tempo a turno restiamo a fare compagnia alla Mamma. Ora però stanno però venendo a galla alcune problematiche : per il primo anno , io sorella maggiore facevo compagnia tutti i 5 giorni , e i miei 2 fratelli mi davano il cambio a giorni alterni; poi a seguito di un problema mio di salute ( stato febbrile) per circa 10 giorni a gennaio 2022 no sono andata dalla Mamma, e abbiamo discusso animatamente perchè secondo gli altri fratelli avrei avuto poco disponibilità verso la Mamma. A seguito allora ho deciso che avremmo dovuto dividerci equamente i "turni" di compagnia x non lasciare Mamma da sola. Sono emersi pure altri problemi, quali le decisioni di visite specialistiche avute da Mamma senza mai sentire miei pareri, e venendone a conoscenza solo parlando durante i miei turni di compagnia con Mamma; come sono venuta a conoscenza del riconoscimento dell'identità di accompagnamento solo casualmente. Io non sono mai stata al corrente delle decisioni che i miei fratelli hanno preso e stanno (forse ? ) prendendo nei riguardi di Mamma, non so quanto prenda di pensione, non so se qualcuno usufruisce della legge 104, non so a quanto ammonta l’assegno di accompagnamento, non so chi paga le bollette e le spese di casa : secondo però i miei fratelli io dovrei avere più disponibilità perché sono la più anziana, la più vicina e quindi dovrei dedicare più tempo a Mamma. Io sono ancora in cura psichiatrica per una depressione grave avuta 5 anni fa, e ho risposto a loro che farò tutto quanto è nelle miei possibilità, ma non posso fare più di quello che sto facendo e mi sento di fare: possono i miei fratelli continuare in questo comportamento e tenermi all’oscuro della situazione e delle decisioni sullo stato di Mamma?

Buongiorno Signora. Innanzitutto mi spiace per quello che Le è accaduto. Per quanto riguarda il quesito da Lei posto sarebbe opportuno provvedere alla nomina di un un'amministratore di sostegno per Sua madre. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, Mi ritrovo mio malgrado invischiato in una faccenda di eredità e devo trovare un avvocato per tutelare i miei diritti e avere consigli. Volevo chiederle prima di tutto una informazione: se si eredita una casa ( tre figli e una madre che vive all interno della stessa) occorre fare fronte a tutte le spese dell abitazione ( ristrutturazioni, rifacimenti strutturali, interventi di manutenzione, interventi urgenti, infiltrazioni di acqua , Imu, condominio ecc ecc) anche se si è solo erede per una parte e non si abita all interno dell' immobile ereditato? Grazie

Buongiorno. In via generale le spese devono esser ripartite tra gli eredi. Ad esempio, per quanto riguarda il pagamento dell'Imu sulla casa ereditata, esso deve essere diviso tra gli eredi in base alla propria percentuale, per esempio la cifra divisa a metà nel caso di due eredi, indipendentemente da chi utilizza la stessa (in questo caso la madre). Se però i successori si accordano per assegnare l’immobile ereditato ad uno solo tra gli eredi, è su quest’ultimo soggetto che grava il pagamento Imu casa in successione

La mia ragazza nonché convivente da poco tempo , ha vinto un concorso pubblico presso l'Asl 4-Chiavari con assunzione a tempo indeterminato e quindi dovrà trasferirsi in Liguria. Io sono un Carabiniere e presto servizio a Roma da circa due anni. Volevamo sapere se può essere presentata istanza per il ricongiungimento da parte della ragazza all'Asl ligure e se e possibile avere un prestampato o modulo in tal senso. La ringrazio

Buonasera. Solitamente il primo incarico nel pubblico impiego comporta la permanenza presso la sede di destinazione per alcuni anni (nella maggior parte dei casi cinque anni), trascorsi i quali è possibile chiedere il trasferimento. In ogni caso per potervi rispondere in modo preciso occorre vedere il bando del ma incorso vinto dalla Sua compagna, nel quale forse è disciplinato tale profilo, nonché più i in generale se vi sono margini nella disciplina che regola l’asl ligure o in quella che regola l’Arma dei Carabinieri. Se ha necessità mi può contattare a tale fine si recapiti che trova nella sezione apposita o può attivare una consulenza diretta. Cordiali saluti. Benedetta Vivarelli

Buona sera, avrei bisogno di informazioni riguardo a ciò che ho vissuto. Ho visto una chat in cui mi chiamano "Peppa" (deriva da Peppa Oiga), a causa della mia obesità. Le persone coinvolte sono persone che conosco e tutte maggiorenni. Una di loro ha inviato un video che un mio parente aveva pubblicato sui social ad un'alta persona, ridendo del fatto che secondo loro mettevo gli occhiali da sole per essere invisibile, dicendo che anche se volessi non potrei (ovviamente per via del mio aspetto fisico. E dicendo che il diabete mi è salito alla testa e deridendo di questo. In seguito è stato commentato un altro video, in cui mi hanno detto che sono una zoccola. E diffamando la mia reputazione, dicendo che stavo bevendo alcohol perché avevo un bicchiere vuoto in mano. Dopo aver saputo tutto ciò, durante un mese e mezzo circa, ho pianto tanto, desiderando realmente di essere diversa, odiando il mio aspetto fisico, mangiavo poco perché mi sono sentita molto a disagio... Ancora ad oggi non mi vesto come vorrei perché non mi sento più ad agio con me stessa... Ho avuto pensieri molto negativi, cercando anche un aiuto psicologico ancora non trovato. È qualcosa che si può denunciare? Sì Può segnalare come problema? Come potrei agire?

Gentilissima Signorina. Buongiorno. Preliminarmente le esprimo la mia completa solidarietà umana e professionale verso questi comportamenti offensivi, incivili e denigratori, frutto di cattiveria gratuita umana. La vera bellezza è interiore. Quella esteriore è transeunte. Sono anche Criminologo e lotto contro queste bieche azioni quotidianamente. Se crede può contattarmi per una consulenza ,al fine di concertare le misure più congrue a tutela della sua persona, anche e soprattutto di tipo legale. Lavoro molto a Milano e posso farla seguire da valide Collaboratrici in loco. Sono a disposizione, senza impegno. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno Vorrei alcune informazioni riguardanti la disdetta del tacito rinnovo da parte mia (locatore) del contratto di locazione del negozio di mia proprietà, la decorrenza del contratto è il 19/05/2018 per un 6+6 il cui rinnovo si fisserebbe con il 19/05/2024. Le mie domande sono le seguenti. [ ] è dovuta un indennità di avviamento da parte mia al conduttore? Se si, in quale misura?. [ ] trattandosi di una gastronomia takeaway con dehor e posti a sedere è da considerarsi attività ricettiva?. [ ] Quali sono le modalità di comunicazione della disdetta all’agenzia delle entrate?. [ ] La conduttrice ha un insoluto di due mensilità, esistono le condizioni tali per intentare intentare una pratica di sfratto?

Buonasera. Le rispondo per punti. 1. non è dovuta nessuna indennità da parte sua. 2. si, trattasi di attività ricettiva. 3. può provvedere anche telematicamente. 4. se la conduttrice è morosa può intentare un procedimento di sfratto. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.75

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