Salve ho un annoso problema circa delibere Assembleari. Come Condominio nel 2019 sono stati approvati nella stessa assemblea bilanci di due esercizi, ovvero 15 e 16. A sucvessiva assemblea ( novembre 21) sono stati approvati nella stessa assemblea bilanci di più esercizi, ovvero 17-19. Come si possono rendere nulle tali delibere?. L'amministratore, che fra le tante cose ha la consuetudine di inserire in prima convocazione orari assurdi, dice che i bilanci 17-19 non ha avuto tempo di inviarli a causa Covid. Io non ho nulla contro il condomino amministratore ma posso rendere nulle tali delibere? Grazie

Buonasera e buona Epifania. Il bilancio è una cosa seria. E' un documento fondamentale per la vita del condominio che deve essere preciso, puntuale e caratterizzato dalla massima trasparenza. Tuttavia, causa la forte emergenza pandemica, gli slittamenti ed i rinvii dell'approvazione sono stati molto frequenti. Per ciò che concerne la prima convocazione ad orari assurdi rientra in una prassi estremamente diffusa. Si tratta di una convocazione fittizia, che evita a tutti il fastidio di intervenire due volte in assemblea. E' ovvio che, a termini di legge, quella prima convocazione è una convocazione a tutti gli effetti, con tutte le conseguenze che ne scaturiscono. Entrando nel merito preliminare della sua richiesta, la nullità per una delibera assembleare è una sanzione estrema che ha necessità di essere supportata da valide motivazioni. CIò doverosamente premesso, se crede può contattarmi in via diretta e ne discuteremo insieme. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero NAPOLI

Buongiorno, vorrei un'informazione per quanto riguarda le opere condominiali legate al bonus del 110%. L'assemblea ordinaria del condominio ha incaricato un ingegnere per valutare la fattibilità per poi procedere con le eventuali opere legate a 110%. L'assemblea ha raggiunto regolare maggioranza con oltre 500 millesimi; il condominio è formato da 50 famiglie. Dovendo quasi sicuramente fare il "cappotto" alla facciata nella quale sono presenti balconi di proprietà dei vari condomini, la presenza del cappotto andrebbe a diminuire lo spazio calpestabile del balcone stesso, riducendolo. La domanda è questa : può un unico e solo condomino essere contrario a tutto il resto dei condomini e impedire che si faccia il cappotto che andrebbe a ridurre il suo balcone per la sola parte calpestabile , così facendo di fatto impedire le opere legate al 110% ? Un condomino contrario, può bloccare tutto ?. Questa e la mia domanda e vi ringrazio molto, augurandovi buon lavoro !

La domanda è di particolare complessità. Se necessita di una consulenza può chiedere una CONSULENZA DIRETTA cliccando sul mio profilo

Buongiorno Ho avuto uno sfatto per morosità dove mi sono opposto ma il giudice ha rigettato la mia richiesta e ha mutato il rito e mi ha intimato di rilasciare il fondo dove svolgo la mia attività commerciale. Ho già ricevuto un precetto dove cera scritto di rilasciare l'immobile entro 10 gg ricevuto il 6 dicembre. Posso restare ancora dentro il fondo!?. In data 30 dicembre ho avuto anche un problema di tarli e ho richiesto l'intervento da parte del proprietario che tramite suo legale mi ha detto che nessun intervento verrà eseguito , perche devo uscire. Attendo vostro riscontro

Buongiorno. Premesso che la questione andrebbe approfondita, dopo l'atto di precetto seguirà atto formale di rilascio immobile. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, descrivo in breve la mia situazione per cui chiedo assistenza. mia madre, 82 anni, totalmente invalida ricoverata in struttura riceve la pensione gestita per l'incasso da mio padre, oltre la quota di accompagnamento che invece è direttamente versata alla struttura di accoglienza. Mio padre avendo la totale gestione della pensione ha il dovere di versare ogni mese l'importo dovuto alla struttura, da poco, io e mia sorella siamo venute a sapere che questo importo non viene versato, noi non abbiamo più rapporti con nostro padre, lui non ha mai voluto delegarci alle pratiche relative a nostra mamma, non sappiamo come muoverci e quali iniziative si possano intraprendere per poter avere accesso alle deleghe per poter operare come dovuto. Grazie per un cortese riscontro. Cordiali saluti

Buongiorno, ove si tratti di persona non autosufficiente - circostanza che dovrà essere comprovata da certificazione medica - potrà essere chiesto al Tribunale di residenza del beneficiario la nomina di un amministratore di sostegno, il cui compito sarà appunto quello di affiancare il beneficario, a tutela delle sue ragioni. Le segnalo che si tratta di una procedura abbastanza snella, non contenziosa. Di solito, sul sito del Tribunale sono riportate tutte le informazioni e chiarimenti necessari, non essendo necessaria (seppur irmane consigliabile) l'assistenza di un legale. Con i migliori saluti. Avv. Veronica Liviero

Gentili Avvocati, ho bisogno di un piccolo parere, ho dei soldi da investire, vorrei intestare 2 bilocali a mio marito il quale a sua volta li affitterebbe, ha una piccola pendenza con gli Uffici delle tasse (circa 5.000 euro che sta pagando a rate sullo stipendio), fino a quale valore non li possono toccare con multe o quant'altro? (pignoramenti, ecc.) Grazie per la sollecita e cortese risposta

Gentilissima Sig.ra Zanichelli, buonasera. Non ha chiarito qual è il regime patrimoniale tra i coniugi e se ci sono anche figli. In linea di massima Lei può. 1) mantenere la proprietà dei 2 bilocali e concederli in usufrutto a Suo marito, il quale a Sua volta può darli in affitto (l'usufruttuario, infatti, può concedere in locazione le case e percepirne i relativi canoni). Se Suo marito ha debiti con l'erario o con terzi, in questo modo eviterebbe di subire pignoramenti immobiliari. 2)Se vuole, invece, intestare immobili di Sua proprietà a Suo marito dovrà effettuare una donazione (tramite Notaio). 3) Se intende, invece, acquistare l'immobile con Suo denaro, intestandolo direttamente a Suo marito può certamente farlo e nel rogito verrà dichiarato che i soldi per l'acquisto provengono da Lei. Ciò per giustificare dinanzi al Fisco la provenienza dei soldi onde evitare accertamenti a carico di Suo marito. Il debito che Suo marito ha nei confronti dell'Erario è modesto. L'Agenzia delle Entrate non può procedere a pignoramenti immobiliari per somme inferiori a 20.000,00 euro, mentre altri eventuali creditori di Suo marito potrebbero certamente pignorare l'immobile. Ciò che potrebbe rischiare nei confronti dell'Erario è probabilmente il pignoramento del conto corrente nei limiti del debito aumentato del 50%. N.B. Se Lei acquista un immobile e lo intesta a Suo marito effettua una c.d. "donazione indiretta". (cioè la casa è intestata al marito ma i soldi utilizzati sono i Suoi) Tale operazione potrà avere dei risvolti in futuro, in ambito ereditario. Infatti se vi sono figli, questi potrebbero in futuro fare accertare che tale donazione costituisce un anticipo di eredità in favore di Suo marito. Se intende approfondire l'argomento con una consulenza più approfondita - se vuole - può chiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Buongiorno, abbiamo soggiornato per 3 notti in una casa trovata su Airbnb, purtroppo in quei giorni abbiamo causato piccoli danni alla porta di entrata, alla tavola in cucina e rotto un piccolo bidoncino dell'immondizia. Abbiamo comunicato al proprietario di questi danni, dicendogli che avremo pagato ogni cosa, ed ora lui sostiene che abbiamo causato danni anche a pavimenti, doccia e cucina e vuole farci ripagare danni che noi non abbiamo causato! Come ci dobbiamo comportare in questo caso? Noi vogliamo pagare i danni che abbiamo commesso, ma molte cose non sono vere!

Buongiorno. La questione andrebbe approfondita in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno Avvocato cira 7 anni fa mio padre stava comprando casa intestandola direttamente a me con una coperativa avevevamo biosogno di liquidta per delle carte da pagare sempre della casa, il compagno di mia zia (non spostata con esso tuttora oggi ) presto a mio padre dei soldi tramite bonifico bancario questi soldi girarono sul mio conto poiche ero io il proprietario di questa casa. Qualche mese fa mia zia tramite avvocato richiede questi soldi circa 8.000€. Tutte le lettere sono state mandate direttamente da mia zia (non dal suo ex presunto compagno) come devo comportarmi

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe approfondire la questione in quanto ci sono diversi aspetti da chiarire e valutare, se il bonifico è stato disposto dal compagno di Sua zia, è quest'ultimo che dovrà agire (legittimato attivo) per il recupero della somma. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.129

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