Buongiorno, sono una mamma di due bambini di 5 e 9 anni. Io e il papà non siamo mai stati sposati e da 3 anni ci siamo lasciati e abitiamo in due case diverse. Per il mantenimento e la gestione dei figli siamo andati tramite avvocato con una consensuale. Lui da 450 € di mantenimento per i bambini e a me spettano il 100% degli assegni familiari, mentre per le detrazioni rimanevano al 50% perche non era possibile richiedere il 100%. Ora che gli assegni familiari e detrazioni sono diventati assegno unico io come mi devo comportare? mi spetta comunque il 100% dell'assegno unico?. Chiedo gentilmente se potete farmi chiarezza prima di fare la domanda. Cordiali saluti

Buongiorno. L'assegno unico spetta ad entrambi i genitori nella misura del 50& salvo diverso accordo fra le parti. Se desidera ricevere una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno io e la mia ex fidanzata ci siamo lasciati, siamo conviventi (ancora) e abbiamo un figlio, lei ha deciso di lasciarmi e io non sono d'accordo per il figlio ma poco importa per lei....ora il problema è quando è nato nostro figlio lei ha lasciato il lavoro per stare con lui ed eravamo d'accordo e poi ha trovato uno venerdì sabato e domenica, e in quei giorni ci sto io con il piccolo(ora ha 1 anno e 7 mesi) abbiamo due lavori diversi cioè io lavoro con orario normale da lunedì a venerdì dalle 8 alle 12:30 e 14:00 alle 17:30, ora che non stiamo più insieme lei mi impone di stare con il piccolo nei giorni in cui lavora. Visto che lei ha deciso di rifarsi una vita(già con un altra persona) anch'io vorrei farlo quindi nell weekend non posso darle sempre la disponibilità di stare col piccolo, cosa posso fare?

Buongiorno. Occorre regolamentare innanzi al Giudie il diritto di visita e l'assegno di mantenimento per il minore. Se desidera ricevere una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Salve, Le sto scrivendo perché vorrei gentilmente petere taluni consigli in merito alla richiesta di case popolari in caso di occupazione abusiva. In linea con quanto succitato, noi siamo una famiglia abusiva la quale consta di cinque soggetti, tre dei quali sono invalidi (ragazzina affetta da sindrome di down invalida al 100%, madre invalida al 70% e padre invalido al 55%). Dacché la nostra è una circostanza abusiva per via di serie asperità economiche, la mia famiglia ha sempre osservato con assiduità le obbligazioni da adempiere, nonché interposto una petizione agli organi competenti presentando diverse volte richiesta di casa popolare e spiegando la nostra situazione, ma continuiamo a ricevere atto di diniego della domanda. Ergo, vorrei cortesemente sapere cosa fare e quali sono gli atti da prendere perché, come ho estrinsecato nel sopracitato testo, la nostra situazione è veramente complicata in conseguenza della loro infermità e situazione economica e, in aggiunta a ciò, stiamo facendo di tutto per rimanere in regola, ma nessuno vuole sorreggere il nostro caso e suggerirci cosa fare o come procedere per rimanere in regola. Rimango in attesa di un suo responso. Grazie e buona giornata. Cordiali saluti

Buongiorno. La situazione merita un accurato approfondimento ( OLTRE ALLA VISIONE DEI DOCUMENTI IN VOSTRO POSSESSO) al fine di poter regolarizzare la Vostra posizione con gli uffici competenti. Se desidera ricevere una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo e/o inviarmi una email. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Buona domenica. Cordialmente. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno scrivo dalla provincia di Caserta. sono mamma di 2 gemelli nati nel 2018 .il padre mio compagno li ha riconosciuti ma per motivi di lavoro fuori regione non ha mai cambiato residenza neppure domicilio ma ha richiesto il trasferimento temporaneo di 3 anni presso la sede dove, durante la mia gravidanza, aveva prestato servizio presso le forze dell'ordine. Gli veniva concesso a luglio 2020 e pertanto vivevamo insieme a casa dei miei genitori che mi hanno concesso il piano inferiore della casa con ingresso indipendente. Riferito da lui aveva mostrato la volontà di unione con me facendo le pubblicazioni al comune di Pisa di richiesta di matrimonio .Le pubblicazioni sono state fatte ma causa covid non siamo riusciti a spostarci in un'altra regione :Nel febbraio 2021 il mio compagno che mai aveva mostrato segni di insofferenza mentale, si è suicidato lasciandomi sola con i bambini. La famiglia di lui che non vedeva necessaria la nostra unione non prima che avessimo acquistato una casa ed io avessi potuto riprendere a cercare lavoro, alla morte del figlio si è chiusa da parte non aiutandomi neppure monetariamente nel mantenere i bambini ed io, aiutata dai miei ho cercato lavoro ,Ora sono a tempo determinato insegnante di scuola parietaria e percepisco 800 euro circa al mese pagando una retta di 350 euro per la frequenza dell'asilo dei gemelli nella stessa scuola dove lavoro. Le spese sono state sostenute fino che non lavoravo da mio padre sia per l'asilo che per tutto :Nel mese successivo alla morte ho effettuato tramite avvocato, la comunicazione al giudice tutelare, ed ad oggi il tribunale di Pisa mi ha dato appuntamento il 25 luglio di quest'anno per accettare l'eredità con inventario. Ora il mio avvocato mi dice che la legge prevede che l'eredità non spetta ai miei figli ma anche ai genitori e fratelli di lui Sono sconcertata, anche perchè un'auto fino al marzo 2021 appartenuta al mio compagno, ora è intestata come da atto ANIA ad un fratello residente a Pisa trasferimento avvenuto con atto privato. Sono a chiedere: E' vero che i miei due bambini non sono unici eredi? Poteva il fratello intestarsi un'auto dopo la morte facendo parte questa dell'asse ereditario? Il giudice tutelare deve essere messo di questo? La pensione di 210 euro a bambino come da richiesta del giudice più volte interpellato sull'argomento ma senza risposta ancora mi può essere concessa a titolo di mantenimento degli stessi? Sono enormemente confusa ed ancora cerco di elaborare il lutto e la tragedia che ci ha colpiti ,so di non avere diritto ad alcun sostentamento per me ma vorrei sapere almeno qualcosa di sicuro per i miei figli .Ringrazio per la Vostra attenzione ed auguro buon lavoro

Buongiorno. La richiesta merita un accurato approfondimento. Se desidera ricevere una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA - CURATORE SPECIALE DEL MINORE. MILANO - BARI

Buongiorno. Racconto a breve la mia situazione. 2005 compro un appartamento al mio nome con mutuo. 2006 mi sposo - beni in comune. 2014 vendo l'appartamento. 2015 con tutti i soldi del mio appartamento piu un mutuo intestato a me e mio marito abbiamo comoerato una casa. 2019 vendiamo casa. 2020 compriamo un appartamento intestato a tutti e due senza mutuo... Piu ci restano soldi. 2021 chiedo divorzio. Domanda. Come di fa la divisione dei beni?. Io posso recuperare il mio primo appartamento?!. Grazie

Gentilissimo. I coniugi conservano la titolarità esclusiva dei beni da ciascuno acquistati durante il matrimonio. Possiamo concordare una consulenza: sono di studio a Bergamo. Cordialmente

Buongiorno Le espongo il mio problema, ho ereditato insieme ai miei 4 fratelli 2 appartamenti. In uno di questi ci vivo in comodato con l' assenzo dei miei fratelli. Ci è stato chiesto in vendita l'altro appartamento che era sfitto da anni e mio fratello, unico tra le 4 sorelle, dopo un tira e molla una mattina ha dato il suo consenso con dei messaggi su WhatsApp, così che mi sono subito attivata con la persona che lo voleva e che nel giro di nemmeno una giornata mi ha fatto bonifico con caparra pattuita. Quella stessa sera mio fratello mi arriva a casa con la figlia, minorenne, a dirmi che lui mi dava il consenso alla vendita (cosa già approvata da lui quella mattina), solo se gli garantivo che entro 2 anni avrei lasciato e messo in vendita la casa, dove sto in comodato, per avere la sua quota. Davanti a me ha scritto un foglio che mi ha fatto firmare insieme a una delle mie sorelle che era da me, senza lasciarmene una copia se non fare una foto. In quel momento io e mia sorella abbiamo pensato alla caparra doppia da restituire all' acquirente dell' altro appartamento e ci siamo sentite obbligate da questo ricatto a firmare. Le mie domande sono: questa carta firmata da entrambe ha valore, nonostante il ricatto e l'esclusione delle altre 2 sorelle insieme a noi eredi della casa? Si può invalidare questa carta estorta come forma di ricatto per un consenso alla vendita già dato? Può togliermi, unico tra gli altri 4, l'uso dell'appartamento avuto in comodato? In poche parole, che obblighi ci comporta questa carta se allo scadere dei 2 anni non lascio l'appartamento? Spero di essere stata chiara ed esauriente nella dinamica dei fatti, confidando in una risposta Le invio cordiali saluti

Buonasera. La richiesta merita un accurato approfondimento. Per una consulenza legale approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buonasera,ho necessità di sapere se posso intervenire a mezzo denuncia ai carabinieri su una questione con il mio ex marito.Mi è stata affidata la casa coniugale in quanto vivo con mio figlio minorenne,e abitiamo in una palazzina di propieta’ della famiglia del mio ex,io al piano di sopra e lui e i suoi familiari agli appartamenti sottostanti.Adesso stanno installando delle telecamere di sorveglianza che riprendono il cortile dove è parcheggiata la mia auto,il mio portone di casa,il camcello da cui tutti noi entriamo e usciamo.Non avrebbero bisogno del mio consenso? Io sono assolutamente contraria ad essere ripresa,anche perché io so che il loro unico scopo è quello di controllare i miei spostamenti,quando esco e quando rientro.Come posso fare per evitare che usino questi dispositivi ? Posso denunciare la violazione della mia privacy ed ottenerne la rimozione?

Gentilissima Signora. Buonasera. Se mi consente - al fine di sdrammatizzare - anche io installerei una telecamera a Termoli, una delle più belle località balneari d'Italia! Al di là della battuta, la riservatezza è una qualità fondamentale della nostra vita di relazione e non deve essere assolutamente violata. Oggi la legge è rigida e severa in tale ambito. Se vuole che l'assista in questa vicenda, può tranquillamente contattarmi. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Diritto di famiglia: Consulenze legali su - Pag.68

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