Buongiorno, lo scorso mese di Agosto ho utilizzato il tour operator SETTEMARI per la mia vacanza a Kos, in Grecia. Il pacchetto (viaggio+soggiorno) è stato da me prenotato a febbraio (con anticipo, saldo a luglio). Nel pacchetto, SETTEMARI garantiva animazione italiana, mini club italiano, cuoco italiano. Nessuna di queste cose era minimamente presente in loco. Fatta segnalazione attraverso l'agenzia di viaggi, SETTEMARI ci ha dapprima dato dei bugiardi e in seguito - dopo conferma del loro unico funzionario presente che nessuno dei citati servizi fosse mai stato presente - ci ha offerto un buono del valore di € 200 (non cumulabile però con altre offerte) per una prossima vacanza con loro. Dopo il rifiuto, in quanto non si ha intenzione di continuare ad usufruire dei loro servizi, hanno alzato l'offerta a € 250, sempre con buono. Dopo ulteriore nostro rifiuto, non hanno più dato alcuna risposta. Chiedo se sia possibile ottenere un risarcimento economico per quanto occorso e, in caso affermativo, come quantificarlo e come procedere

Gentile signora. è possibile agire al fine di ottenere il risarcimento "danni da vacanza rovinata". In genere si tenta di reperire un componimento bonario mediante l'invio di diffida ed, in caso in cui non si trovi una soluzione, si può instaurare un giudizio innanti il GIudice di Pace competente. Sull'entità del danno incidono fattori quali il costo da Voi sostenuto per la vacanza, il numoero dei soggetti coinvolti ed i disagi effettivamente subiti. Il mio studio si trova non lontano dalla Sua abitazione. Se vuole possiamo fissare un incontro in ufficio e, previa visione della documentazione ed illustrazione del Vs caso, posso redigere la diffida in base alla informazioni da Voi fornite. Resto a Vs. disposizione e Vi saluto cordialmente. Avv. Stefania Panzitta, Vanzago (MI)

Salve, in data 30 settembre ho ricevuto una lettera da parte del legale della mia ex padrona di casa sulla quale è presente la messa in mora per il mancato pagamento degli ultimi due canoni di affitto, il quale contratto (si parla di un contratto per studenti) è in scadenza esattamente il 30 settembre. La questione è nata poiché la mia ex padrona di casa non era disposta a restituire la caparra al termine del contratto ma volendo tenere le due quote fino al gennaio dell'anno successivo. Quando è arrivato il momento della riconsegna chiavi la mia ex padrona di casa si è presentata con il figlio, il legale ed un'altra persona che non conosco, senza che io sapessi nulla della loro presenza (e senza che gli altri inquilini sapessero che sarebbe arrivata in casa, lei con altre tre persone). Al momento della lettura io mi rifiuto di firmare una riconsegna chiavi in assenza del mio avvocato e per questo vengo minacciato attraverso il ricatto di inclusioni di danni all'interno del verbale di riconsegna. Io ho registrato l'audio dell'incontro nella quale si sente esattamente il legale minacciarmi di "far spuntare i danni" all'interno del verbale. Oggi ho scritto a questo avvocato dicendo che sarei andato per vie legali in quanto ho subito una violazione di domicilio e una minaccia diretta (registrata). La riconsegna chiavi secondo il legale in questione non è avvenuta ma il due di ottobre la proprietaria dell'immobile consegnerà le chiavi che sono state lasciate a casa (e che si sente dalla registrazione che sono state lasciate sul tavolino). Non ho mai rifiutato di pagare le ultime utenze (esattamente un mese di energia elettrica e 16mq di acqua), tra l'altro ad oggi risulta tutto pagato, se non le ultime utenze che devono ancora arrivare. Tutto è registrato tramite causali nei bonifici e le quote acqua rimanenti sono state prese dall'amministratore di condominio. Ciò detto, a seguito di questo evento come devo comportarmi?

Buonasera. Il deposito cauzionale deve essere restituito contestualmente al rilascio dell'immobile. Risponda all'avvocato, rappresentando le sue ragioni e proponendogli di trattenersi la cauzione in compenso delle ultime due mensilità. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo modico compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno, la mia problematica si riferisce a una proposta irrevocabile d'acquisto per un immobile sottoscritta a inizio agosto tramite agenzia immobiliare, da cui vorrei recedere in quanto dall'agenzia stessa non ricevo la completa documentazione per avviare la perizia con l'istituto bancario di mia scelta (banalmente, visura camerale e planimetria aggiornate), ma solo l'atto di provenienza (un decreto di trasferimento giudiziale datato oltre un mese dopo la sottoscrizione della proposta). Ci tengo a precisare che, nella proposta, il venditore indicava di essere il proprietario, senza specificare però che non fosse ancora stato prodotto l'atto di trasferimento vero e proprio (e che quindi, in teoria, non sarebbe ancora stato formalmente proprietario). Detto quanto sopra e dato che l'agenzia immobiliare continua a "prendere tempo", sussistono possibilità di recesso? Quali sarebbero le eventuali conseguenze?. Grazie

Buongiorno. Da quanto riferisce, potrebbero esserci i presupposti per recedere dalla proposta d'acquisto ma, per una corretta valutazione, è necessario esaminare il documento. Se ha bisogno di assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno. Sono in procinto di vendere il mio appartamento. Avendo dei problemi legali in arrivo a breve vorrei poter incassare il ricavato della vendita senza che poi mi vengano addebitati tali pagamenti. È possibile indicare all'atto della vendita il conto corrente di un altra persona senza incorrere in spiacevoli inconvenienti in futuro? La ringrazio

Per una corretta valtazione, occorre conoscere vari aspetti del caso. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buon giorno , sono titolare di uno studio di tatuaggi La mia attività e locale in affitto , si trova sotto un condominio ove 4 mesi fa' hanno messo le impalcature e per un motivo a me tenuto allo scuro , non hanno ancora provveduto a iniziare i lavori di tinteggiatura. Ora io sono molto stanca , esausta nel dover perdere , ulteriori clienti per mancanza di visibilita' . Tenendo conto dei 10 mesi di chiusura obbligatoria covid , materiale scaduto e nessuno mai mi ha risarcito . Misure assurda della comm. europea , di cambio tutti i colori tattoo con aumenti del 300% sui nuovi prodotti e ulteriori scadenze degli aghi e prodotti sanitari . Ora ci mancano pure le impalcature imposte a danneggiarmi ? ho bisogno di aiuto , per chiedere risarcimento di oltre € 30.000 di danni subiti e non ancora finiti . spero di avere risposta .Cordialissimi saluti Grazie

Buonasera. Se l’impalcatura condominiale nasconde la presenza del negozio, impedendogli così di attirare la clientela, ed i lavori si protraggono per mesi, il negoziante ha diritto al risarcimento dei danni subiti, oltre alla riduzione del canone di locazione, a causa della limitazione del godimento dell'immobile. Per assistenza o una consulenza più accurata, anche in videochiamata, previo compenso, può contattarmi alla email: avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordialmente. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Con relazione all'oggetto, abbiamo sottoscritto per accettazione preventivo per sostituzione caldaia. IL prvedentivo era molto secco e riportava solo gli elementi oggetti di sostituzione e costi senza indicazione di IVA. Ci è stato chiesto un assegno a garanzia della conclusione dell'affare prevista a giugno. A giugno alla richiesta di attendere ancora un mese per l'avvio dei lavori ci è stato risposto che non avrebbero atteso e quindi venduto la caldaia ad altro cliente. Ora ci viene richiesto il pagamento di un deposito della caldaia per il periodo di cui non eravamo a conoscenza prima. Chiaramente l'azienda ha in mano anche l'assegno consegnato per fermare la caldaia

Buongiorno. Sarebbe utile e necessario prendere visione del preventivo, tuttavia ci sono diversi profili anomali nel comportamento di questa impresa, la vostra richiesta di dilazione non sembrerebbe giustificare la vendita a terzi del bene, nè eventuali ulteriori costi rispetto alla caparra versata. Vi consiglio in ogni caso di contestare questo comportamento per iscritto. Resto a disposizione per consulenza dettagliata e assistenza, trova i miei contatti e l'accesso diretto sul profilo. Cordialità. Avv. Elena Armenio

Buon giorno, avrei bisogno diel seguente parere: Una S.r.l. attualmente inattiva possiede il 100% di una altra Srl che attualmente il Tribunale è in procinto di metterla in concordato preventivo e pertanto verrebbe meno l'oggetto sociale principale. Uno dei soci (8% di quote) non ha più interesse alla citta società, può chiedere di esercitare il Diritto di recesso anche se lo statuto non lo prevede. Grazie

Buongiorno. In genere il diritto di recesso durante il concordato preventivo è sospeso, anche laddove sia prevista la possibilità di esercitarlo, perché potrebbe pregiudicare i diritti dei creditori. Resto a sua disposizione per chiarimenti o approfondimenti, trova l'accesso diretto e i contatti sul mio profilo. Cordialità. Avv. Elena Armenio

Buongiorno, La mia società in epoca covid aveva richiesto un prestito garantito dallo Stato. Ora però non sta più lavorando e come unico debito ci è rimasto solo questo prestito. Cosa possiamo fare per chiudere la ditta? Dobbiamo fare fallimento? È possibile fare una esdebitazione trovando un accordo sul debito da pagare?. Grazie per un eventuale risposta

Buongiorno. Prima di dichiarare il fallimento tenti di trovare un accordo (a rate o saldo e stralcio) con il creditore e successivamente stipulare apposita scrittura privata. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali di Diritto industriale, innovazione e proprietà intellettuale - Pag.3

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