Buonasera, vi contatto dopo aver trovato su internet il vostro sito. Avrei bisogno di un consiglio e ho pensato che potreste aiutarmi. Di cosa mi occupo. Sono un consulente di validazione e qualifica GxP in ambito farmaceutico. In pratica aiuto le aziende farmaceutiche a rispettare le leggi assicurandomi che i macchinari che usano nei processi di produzione dei farmaci siano conformi ai requisiti degli enti regolatori (EMA, FDA CC..). In sostanza quindi il mio datore di lavoro è l'azienda di consulenza presso cui lavoro ed i clienti sono le varie casa farmaceutiche presso cui svolgo progetti che sono stati vinti dalla mia azienda con gare d'appalto. Qual è il mio problema. Sto lavorando da novembre 2020, sempre come consulente esterno in una casa farmaceutica, facendo però una mansione che non è propria di un consulente, ma è propria di un dipendente interno. La mia domanda dunque è questa: per quanto tempo legalmente posso lavorare come consulente esterno svolgendo questa mansione all'interno della casa farmaceutica? Dopo quanto tempo legalmente l'azienda farmaceutica sarebbe costretta ad assumermi?. Quali sono le leggi di riferimento?. Grazie in anticipo

Gentile Utente. Da quanto descrive, la situazione formale (contratto autonomo di consulenza) nel suo caso diverge da quella reale (rapporto subordinato in fatto). Lei potrebbe intentare una causa per riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato. Naturalmente sarebbe interamente a suo carico l'onere di provare in giudizio la sussistenza dei cosiddetti indici di subordinazione (eterodirezione, inserimento stabile nell'organizzazione aziendale, pagamenti a cadenze fisse, rispetto dell'orario di lavoro, ecc.). Si tratta di controversie lunghe perchè spesso comportano l'escussione di testimoni. In ogni caso le suggerirei un parere di un professionista che valuti la situazione concreta nei dettagli, anche alla luce di eventuale documentazione e che le indichi le soluzioni percorribili. Se vuole sono a sua disposizione ai recapiti che trova nell'apposita sezione. Cordiali saluti. Benedetta Vivarelli

Buonasera, ho commissionato ad ottobre 2021 una ristrutturazione di un appartamento in condominio, per il rifacimento totale degli impianti. Nessun contratto scritto. La ditta dopo aver iniziato a lavorare un paio di volte a settimana, è per lo più sparita. Dicembre gennaio e febbraio praticamente fermi. Ha causato dei danni da infiltrazione all appartamento di sotto dopo aver tagliato il tubo della colonna di scarico del bagno e andandosene senza rimediare nell' immediato. Sta aprendo voragini nei tramezzi, sta facendo l'impianto elettrico coi piedi, sono io che devo dirgli come si fanno le cose e nonostante numerosi avvertimenti nulla è cambiato. Abbiamo ordinato i mobili a gennaio dopo aver avuto rassicurazioni che entro marzo avrebbero finito ed invece siamo ancora fermi!! I fornitori mi chiamano perché devono consegnare le merci ed il tizio sollecitato viene a lavorare un giorno e risparisce senza avvisare...sono passati 5 mesi e siamo forse al 50% dei lavori. Sono avvilito, non posso mandarli via perché altre ditte ora non ne trovo perché sono piene di lavoro per via degli incentivi statali ed abbiamo il materiale ordinato fermo da mesi, e chi deve consegnare non è nemmeno potuto venire a prendere le misure... Cosa posso fare? Grazie se mi rispondete

Buonasera, dovrebbe provvedere ad inviare una diffida al legale rappresentante della ditta anche al fine di interrompere qualsivolgia termine di prescrizione o di decadenza chiedendo il risarcimento dei danni subiti. Se ha necessità resto a disposizione ai miei recapiti. La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Buonasera, lavoro per un'azienda che si occupa di dispositivi medico-sanitari ed ho acquistato un loro prodotto che ho intenzione di restituire applicando il diritto di recesso entro 14 giorni. Parlandone con i titolare la loro risposta è stata che non possono riprendersi indietro il prodotto poiché si tratta di un dispositivo medico (una stuoia antalgica) per altro mai utilizzato. Sul contratto però questo dettaglio non è specificato. Come dovrei agire? Spero che qualcuno mi risponda il prima possibile perché ho quasi esaurito i giorni per il diritto di recesso

Buongiorno. Se il prodotto è stato acquistato fuori dai locali commerciali o a distanza potrà esercitare il diritto di recesso entro il termine di 14 giorni senza alcuna penalità e senza indicare una motivazione specifica. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, ho acquistato due anni fa un villino costruito 40 anni fa e confinante con un fosso demaniale e da questo separato da una rete metallica. L'acquisto è stato fatto tramite agenzia e mi è stata fornita tutta la necessaria documentazione, inclusi concessione edilizia firmata dal sindaco e abitabilità. Purtroppo solo dopo il rogito ho scoperto che è in atto una diatriba da diverso tempo tra il demanio proprietario del fosso e gli abitanti dei villini che come il mio confinano con il fosso, in quanto tutti i villini sono stati costruiti in violazione del decreto numero 368 del 1904 che regola le distanze delle costruzioni dal fosso; in pratica è stata violata la fascia di rispetto del fosso, sulla quale ci sono invece le recinzioni dei villini, compreso il mio. Nessuno mi ha contestato formalmente nulla, ma vorrei capire cosa dovrei fare, tenendo presente che il notaio alla stipula non ha avuto nulla da obiettare e che io stessa non potevo nemmeno immaginare l'esistenza di simili situazioni

Buongiorno. Preliminarmente, preciso che il mio studio si trova a Roma. Mi sembra palese la malafede del venditore che ha omesso di riferire talune circostanze di non poco rilievo e che sarebbero state tali da deteminare un diverso formarsi del consenso quindi a farla recedere dall'acquisto oppure a effettuarlo ma a condizioni diverse, quali l'apposizione di una condizione. Direi che sia oppurtuno subito diffidare il venditore e a provvedere a cautelarsi fin da subito per possibili incresciosi sviluppi futuri. Siamo a Sua disposizione. I migliori saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli

Buongiorno, sono padre di due bambini. Il primo avuto da un precedente relazione(non sposati)ora 14 anni; la seconda da mia attuale moglie ed ha 17 mesi. Tre settimane fa si è giunta alla conclusione tramite tribunale, che mio figlio di 14 anni(dopo essere stato cacciato dalla madre da casa) é stato concesso dal giudice, sotto il Volere di Nicolas, di venire a vivere con me e per tanto sarebbe spettato il mantenimento dalla madre di €200. La madre nonostante l atto emesso dal giudice, si rifiuta di pagare, dicendo che lavorando in nero non ha soldi per dare codesta cifra. In base a ciò, nonostante, percepisce, secondo quanto il giudice ha emesso, gli assegni famigliari, reddito cittadinanza, e lavorando anche se in nero come donna di pulizie... Io come potrei agire a tal proposito? Se fossi stato io per legge sarei in carcere per sottrazione agli obblighi.!!! Potrei chiedere l affidamento esclusivo? Oppure dovrei iniziare con le denuncie?. Cordiali saluti

Potrebbe ovviamente provvedere a sporgere una querela per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, ma, potrebbe rivelarsi come la classica vittoria di Pirro e non cavare un ragno dal buco dal punto di vista economico. Dal punto di vista civilistico potrebbe mettere in esecuzione il titolo per il pagamento del mantenimento, e cercare di recuperare le somme con un esecuzione mobiliare o presso terzi. Se non ha un suo legale di fiducia, può contattarmi ai miei recapiti e vedrò se e come assisterla

Buongiorno, espongo di seguito la questione di cui necessito risposta. Anni fa, circa 5/6, ottenni un prestito finanziario di qualche migliaia di euro e, non avendo lavoro, lo feci a nome di mia madre disabile al 100%. Pochi giorni fa mi è stato presentato un decreto ingiuntivo con la quale mi viene chiesto di pagare la somma non risarcita ma purtroppo non ne ho le capacità economiche. Essendo entrambi nullatenenti e gestendo la pensione di mia mamma (interamente spesa per mantenerla presso una casa famiglia), è possibile che possa prelevarle un quinto di pensione? Ripeto specificando che mia mamma è disabile, ignara di tutto ciò, e che la sua pensione serve per pagare il centro

Gentile Utente. è possibile che venga pignorato 1/5 della pensione di Sua madre, tuttavia ciò accadrà al termine della procedura esecutiva. Al momento Lei ha solo ricevuto il Decreto Ingiuntivo e potrebbe essere necessario valutare una opposizione mediante l'assistenza di un legale; in tal modo, non sarà così scontato che venga pignorata la pensione di Sua madre. Cordialmente. Avv. Dario Luraghi

Buongiorno, sono affittuaria (da una settimana) in un appartamento posto all'ultimo piano di un vecchio condominio in centro città. Ho la finestra del bagno che affaccia sul cavedio condominiale dal quale arriva una puzza tremenda di fogna. I proprietari danno la colpa al fatto che l'appartamento è stato chiuso un anno e che le tubature si sono asciugate dando in modo alla puzza di risalire, ma a distanza di una settimana di utilizzo di acqua corrente e di vari prodotti detergenti appositi, ho constatato che la puzza arriva dal cavedio e non dalle tubature. La puzza riesce ad entrare dato che la finestra è in legno e con vetro semplice. Il cavedio in questione non è mai stato pulito. La puzza in casa è costante e davvero fastidiosa, non solo per me, ma per i possibili ospiti che potrei avere, ma che fin'ora non ho avuto proprio a causa di questo grosso disagio. Posso avere un consiglio da voi su come comportarmi e/o cosa posso chiedere ai proprietari e/o al condominio?. Grazie molto

Buongiorno. Provveda ad informare sia i proprietari dell'immobile che l'amministratore condominiale. Può agire ai sensi dell'art. 844 c.c. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, non ho tante informazioni nel dominio legale. Perciò non sono sicura se la categoria scelta corrisponde al mio problema. Ecco la storia: Ho firmato un contratto per un programma di dimagrimento un centro fatto apposto. Il problema è che non funziona con me a causa dei miei disturbi del comportamento alimentare. Il programma che la signora mi ha proposto costa 3520 euros, ho già versato 1500 euro il 02 Marzo 2022 e la seconda di 1000 euros è prevista per il 01 Aprile. Vorrei poter annullare questo contratto (è specificato che dovrei pagare il 30% della somma rimente se dovessi disdire). Potete aiutarmi per favore?

Gent.ma. Ai fini di poter correttamente inquadrare la questione da Lei prospettata, ed offrirLe un esaustivo parere in merito, occorrerebbe visionare la documentazione contrattuale da Lei menzionata. Tuttavia, si può a grandi linee anticipare che nella ipotesi in cui il disturbo alimentare da Lei, oggi, sofferto sia insorto successivamente alla stipula, potrebbe valutarsi una risoluzione contrattuale. Cordialità

Buongiorno, sono separata da giugno 2021 (separazione consensuale). A dicembre il mio avvocato aveva preparato e inviato il ricorso al collega per procedere con il divorzio congiunto subito dopo la scadenza dei sei mesi, ma a causa di opposizioni di mio marito inerenti la gestione di nostro figlio durante il periodo natalizio abbiamo posticipato. Il 9 marzo il mio avvocato mi ha comunicato di aver parlato con il suo, questione di giorni e mio marito avrebbe firmato il ricorso che poi il suo avvocato avrebbe inviato al mio, ma da quel giorno non abbiamo più avuto notizie nonostante i solleciti. Questo fine settimana ho parlato con mio marito per sapere come mai non abbia ancora firmato e lui sostiene che il suo avvocato non gli abbia detto nulla riguardo alla firma del divorzio ma lunedì (ieri) avrebbe chiamato, poi ha aggiunto che pure lui adesso deve pagare l'avvocato (con la separazione beneficiava del gratuito patrocinio), però è d'accordo sul fatto che ci sia da chiudere questa pratica in fretta dal momento che si sta già creando un' altra famiglia e tra poche settimane diventerà di nuovo papà. Purtroppo mio marito è una persona che aspetta siano gli altri a dirgli cosa fare nonostante lui abbia magari fretta, non considera di sua iniziativa che anche lui possa interessarsi e telefonare (è sempre stato così anche durante la nostra relazione). Il mio avvocato consiglia che io "solleciti" di tanto in tanto mio marito affinché parli con il suo avvocato e suppone che non avendo più diritto al gratuito patrocinio (in base a quanto riferito da me) non abbia pagato ancora l'avvocato, per questo motivo probabilmente non è stato ancora convocato per firmare. Domani lo vedrò perché è il giorno in cui il bambino sta con lui e potrei domandargli, non vorrei però creare malumori ottenendo l'effetto opposto. Con mio marito non ci parlo amichevole, però abbiamo un rapporto civile, se è necessario ci parliamo se no evitiamo anche per la sua nuova compagna, in ogni caso ci chiediamo cambio di giorni se serve, ma basta poco perché lui cambi umore anche senza ragioni. Avrei bisogno di un parere riguardo alla questione perché non trovo ragioni per passare ad un divorzio giudiziale visto che siamo entrambi d'accordo. Potrei parlargli domani? Nel caso, c'è qualcos'altro che potrebbe fare il mio avvocato per "smuovere" la situazione qualunque sia la causa effettiva?. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti. L

Buongiorno. Occorre approfondire. Per una consulenza può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. Cordiali Saluti. Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.313

Lavoro e Previdenza

Leggi sui servizi di consulenza in ambito farmaceutico: quali sono?

Buonasera, vi contatto dopo aver trovato su internet il vostro sito. Avrei bisogno di un consiglio e ho pensato che potreste aiutarmi. Di cosa mi occupo: sono un consulente di validazione e qualifica … Leggi tutto

Benedetta Vivarelli

Avvocato Amministrativista e Del Lavoro

Responsabilità civile, professionale e assicurazioni

Lavori ristrutturazione: come sistemare?

Buonasera, ho commissionato ad ottobre 2021 una ristrutturazione di un appartamento in condominio, per il rifacimento totale degli impianti. Nessun contratto scritto. La ditta dopo aver iniziato a lav … Leggi tutto

Francesco Magnosi

Avvocato Del Lavoro e Civilista

Lavoro e Previdenza

Diritto di recesso: tempistiche

Buonasera, lavoro per un'azienda che si occupa di dispositivi medico-sanitari ed ho acquistato un loro prodotto che ho intenzione di restituire applicando il diritto di recesso entro 14 giorni. Parlan … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto di Famiglia

Eredità in comunione legale

Io sono una donna vedova con una figlia avuta dal primo matrimonio. Adesso con il mio attuale compagno abbiamo deciso di sposarci in comunione di beni volevo sapere visto che io ho ricevuto in eredità … Leggi tutto

Antonino Ercolano

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto Amministrativo

Violazione regio decreto 368 del 1904: delucidazioni

Buongiorno, ho acquistato due anni fa un villino costruito 40 anni fa e confinante con un fosso demaniale e da questo separato da una rete metallica. L'acquisto è stato fatto tramite agenzia e mi è st … Leggi tutto

Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

Diritto minorile

Mantenimento: quant'è?

Buongiorno, sono padre di due bambini. Il primo avuto da un precedente relazione(non sposati)ora 14 anni; la seconda da mia attuale moglie ed ha 17 mesi. Tre settimane fa si è giunta alla conclusione … Leggi tutto

Francesco Vallone

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto Civile

Decreto ingiuntivo: informazioni

Buongiorno, espongo di seguito la questione di cui necessito risposta. Anni fa, circa 5/6, ottenni un prestito finanziario di qualche migliaia di euro e, non avendo lavoro, lo feci a nome di mia madre … Leggi tutto

Dario Luraghi

Avvocato Civilista

Diritto industriale, della proprietà intellettuale e dell’innovazione tecnologica

Normative e-commerce: quali sono?

Volendo aprire un e-commerce, di quali normative devo tenere conto? Leggi tutto

Patrizia Chippari

Avvocato Penalista e Familiarista

Diritto Civile

Problema condominiale puzza di fogna: come risolvere?

Buongiorno, sono affittuaria (da una settimana) in un appartamento posto all'ultimo piano di un vecchio condominio in centro città. Ho la finestra del bagno che affaccia sul cavedio condominiale dal q … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto Civile

Mancata erogazione di un farmaco di primo soccorso

Salve mi servirebbe una consulenza. Leggi tutto

Antonio Leggiero

Avvocato Civilista e Penalista

Diritto Amministrativo

Rimborso: posso chiederlo?

Buongiorno, non ho tante informazioni nel dominio legale. Perciò non sono sicura se la categoria scelta corrisponde al mio problema. Ecco la storia: Ho firmato un contratto per un programma di dimagri … Leggi tutto

Daniele Bichi

Avvocato Civilista

Diritto di Famiglia

Divorzio congiunto che si prolunga: domande

Buongiorno, sono separata da giugno 2021 (separazione consensuale). A dicembre il mio avvocato aveva preparato e inviato il ricorso al collega per procedere con il divorzio congiunto subito dopo la sc … Leggi tutto

Prof. Avv. Domenico Lamanna Di Salvo

Avvocato Familiarista

Consulta altre categorie

Diritto Civile Successioni, eredità e donazioni Responsabilità civile, professionale e assicurazioni Diritto industriale, della proprietà intellettuale e dell’innovazione tecnologica Diritto Penale Diritto Amministrativo Lavoro e Previdenza Diritto di Famiglia Diritto minorile Diritto della persona e tutela delle persone deboli Diritto Tributario

Consulenze legali deQuo

Consulta altre categorie