Siamo stati una settimana di Agosto in Calabria con appartamento affittato attraverso la piattaforma AIRBNB. Famiglia con due neonati. L'appartamento dopo due giorni è rimasto senza acqua corrente. Siamo stati costretti ad andare via in anticipo. Vacanza rovinata. Vari ed immaginabili disagi. Irritazioni cutanee ai bimbi. Abbiamo segnalato a più riprese alla proprietà e ad AIRBNB ma non abbiamo avuto nessuna replica. AIRBNB ci ha proposto un ridicolo voucher di 50 euro come rimborso. Chiediamo quantomeno il rimborso di mille euro. Abbiamo 5 testimoni oculari

Gentile Utente, certamente può richiedere in giudizio il risarcimento dei danni per la vacanza rovinata. Preliminarmente sarebbe consigliabile inviare una formale richiesta di risarcimento a mezzo raccomandata a/r - per mezzo di un Legale - con la quale si intima al titolare della casa vacanza (e ad AIRBNB) di provvedere all'immediato risarcimento, che potrà essere quantificato sicuramente nel rimborso di quanto speso, oltre un'ulteriore somma a titolo di danno (appunto il danno della vacanza rovinata). Ovviamente in un'ottica giudiziaria è importante pure essere in grado di poter dimostrare di aver subito danni ( vi sono foto? fatture? referti medici per le irritazioni? messaggi con il titolare?). Resto a disposizione nel caso necessiti di una consulenza più approfondita o assistenza. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano - antoninoercolano()hotmail.it

Passo l'assegno mensile alla mia ex moglie per un figlio di 27 anni che se la prende molto comoda con lo studio. Io ho 70 anni, una pensione, una moglie disoccupata, un figlio minore e diverse gravi patologie e dato che per questo figlio di 27 anni non ci sono i presupposti affinché diventi autonomo economicamente, vorrei sapere se dovrò mantenerlo a vita. Grazie

Gentile Utente, no. Sicuramente non dovrà mantenerlo a vita, ma soltanto fin quando il ragazzo non diviene economicamente autosufficiente. Può richiedere la modifica o revoca dell'assegno di mantenimento qualora possa provare che il figlio è divenuto autosufficiente oppure che il mancato svolgimento di un'attività lavorativa sia imputabile a lui. La questione ovviamente andrebbe approfondita, visionando anche gli accordi di separazione/divorzio. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Ho stipulato anni fa un compromosso di vendita di due abitazioni con pagamenti con bonifici bancari semestrali,a dire il vero ,anche se i bonifici sono stati effettati con ritardi,il pagamento totale e' realmente avvenuto.ma ancora oggi l'acquirente che doveva avvisarmi per redigere l'atto entro il 6.6.2021 ,pur questo interpellato piu' volte tramite email ,una sola volta mi ha risposto ,dicendomi che avrebbe fatto l'atto pubblico entro fine settembre ...ora non replica piu' alle mie email di sollecito.Io sono all'estero(precisamente in Australia e non potendo essere presente causa Covid e restrizioni ancora vigenti, ho fatto tramite Consolato una procura di vendita a persona residente in Italia . Legalmente ,ripeto ,io sono stato pagato anche se devo ricevere le debenze che ho pagato (Imu,Tasi ecc )in questi anni . Non ricevendo notizie inerenti dall'Acquirente ,secondo Lei come mi devo comportare se costui e' sordo alle mie sollecitazioni?. Grazie

Buonasera. Se l’acquirente non si decide a concludere il rogito, può agire in giudizio per l’adempimento coattivo. Cioè, convenire l’acquirente dinanzi al Tribunale per ottenere una sentenza che disponga il trasferimento coattivo dell’immobile. Per una consulenza più accurata, email avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buonasera. Nel 2017 ha stabilito una dichiarazione manleva a favore del mio ex marito di sollevare e di risarcire qualunque danno riguardo alla sua vendita per avere la piena proprietà della abitazione. Ora a lui è arrivata da pagare la sanzione per aver venduto l'immobile entro i 5 anni dell'ultima compravendita. Lui lha pagata ma vuole essere risarcito da me dicendo che la dichiarazione di manleva lo solleva da questo incarico. Ora. Se lui lha già pagata cosa centro io? Magari se ne poteva parlare prima che lui la pagasse. Sbaglio qualcosa? Grazie

Buonasera. Che il debitore manlevato abbia già provveduto o meno a pagare la sanzione prevista è indifferente, se il pagamento è effettivamente dovuto, in quanto la relativa dichiarazione di manleva lo solleva da ogni responsabilità in merito, di cui deve farsi carico il manlevante. Tuttavia, la dichiarazione di manleva non riguarda la responsabilità dolosa (cioè intenzionale) o per colpa grave, che rimane a carico del suo effettivo responsabile. Per una consulenza più accurata, email avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Quali sono i criteri per stabilire la percentuale di ripartizione delle spese tra il proprietario di un terrazzo ad uso esclusivo, per il rifacimento o ripristino dell'impermeabilizzazione ed un secondo, proprietario del negozio sottostante, che ha più volte subito infiltrazioni d'acqua in occasione di violenti fenomeni atmosferici ?. I due proprietari sono anche co-responsabili per il ripristino del muro o altre richieste di risarcimento da parte dell'inquilino del negozio, e se sì come si stabilisce la percentuale di ciascuno ?

Da quanto esposto, sembra che si trtti di una terrazza di livello, in relazione alla quale trova applicazione l'art. 1126 od. civ. secondo il quale: "Quando l'uso dei lastrici solari o di una parte di essi non è comune a tutti i condomini, quelli che ne hanno l'uso esclusivo sono tenuti a contribuire per un terzo nella spesa delle riparazioni o ricostruzioni del lastrico: gli altri due terzi sono a carico di tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico solare serve in proporzione del valore del piano o della porzione di piano di ciascuno". Qindi Lei sarebbe tenuto alle spese (e ai danni da infiltrazioni) nella musura di un terzo, menre il proprietario del negozio sottostante nella restante misura di due terzi

Buonasera mia mamma ha deciso di lasciare il compagno hanno un figlio di 21 anni in comune lei ha casa sua (casa popolare che ha acquistato 2/3 anni fa) lui non ha mai preso la residenza con loro è sempre stato presente x il figlio lei non gli ha mai negato di vederlo anzi è capitato che x alcuni periodi lui vivesse con loro. Ora che lei ha acquistato casa lui è lì quotidianamente ma non ha mai preso né resistenza né domicilio ora lei lo vuole mandare via gli ha detto tempo fa che entro il 15/10 deve portare via le sue cose questa sera è arrivata una mail a mia madre dove lui le chiede 8000€ per le migliorie apportate all’appartamento da dargli entro 5giorni e lui deve avere più tempo x andarsene. Cosa può fare mia madre?

Buonasera. Quando una coppia di fatto si separa, il convivente ha diritto a rimanere in casa dell’altro solo per il tempo necessario a trovare un novo alloggio. Potrebbe, inoltre, secondo giurisprudenza prevalente, aver diritto al rimborso di eventuali spese affrontate personalmente durante la convivenza per migliorie o ripazioni dell’abitazione, solo qualora tali spese dovessero ritenersi eccessive rispetto alla sua capacità economica, potendosi, altrimenti, considerare un semplice contributo economico per la convivenza. Per una consulenza più accurata, email avvdecrescenzochiocciolaliberopuntoit. Cordiali saluti. Avv. Vincenzo de Crescenzo

Buongiorno. Ho firmato una lettera di assunzione in data 5 ottobre. Sulla lettera è chiaramente specificato che il mio contratto inizierà a partire dall’11 ottobre e nelle clausole è espressamente scritto che per 60gg ci sarà il periodo di prova entro il quale entrambe le parti possono recedere senza motivo o preavviso. Al momento ritengo di non voler continuare con questa azienda e vorrei annullare la lettera di assunzione. Avrò qualche penale? Grazie

Buongiorno. Per risponderle adeguatamente è necessario esaminare la documentazione in suo possesso ed avere ulteriori informazioni sulla situazione. Sono a disposizione per fornirle un parere formale in merito, mi occupo di diritto del lavoro, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra - Pavia

Oggi ho lasciato una recensione realistica ad una attività commerciale su google. Mi hanno risposto molto arrabbiati, e hanno detto che manderanno tutto alla polizia postale e mi quereleranno per diffamazione (ho solo raccontato la verità, nulla di più). Ora, io ho cancellato l'account google, nella speranza che finisce tutto lì. Ma nel caso mi rintracciassero, cosa rischio nel concreto?. Me la caverei con una multa, oppure finirei per forza in carcere?

Gentile Utente, Lei può rilasciare le recensioni che vuole (purchè veritiere e non diffamatorie nè offensive). Il diritto di critica non è mai reato. Qualora abbia espresso una una recensione diffamatoria, affermando il falso, rischia una querela per diffamazione aggravata che può essere presentata entro 3 mesi. Pertanto occorre verificare cosa ha scritto effettivamente per comprendere se vi è pericolo di una denuncia per diffamazione. Eventualmente se teme che effettivamente possa essere realmente denunciato, nei prossimi mesi può presentare un'istanza ex art. 335 cpp in Procura per verificare se è indagato. Per qualsiasi, approfondimento, dubbio o chiarimento può richiedere una consulenza diretta tramite il mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Antonino Ercolano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.509

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