Buongiorno, Sono un dipendente pubblico con 23 anni di servizio, è da un decennio che per problemi legati alla salute mentale e anche fisica , non di grosse entità ma tali da crearmi problematiche sul posto di lavoro , soprattutto con i responsabili dirigenti , mi trovo costretto a vivere malissimo la mia vita lavorativa perché ovviamente sono continuamente sottoposto a stress di natura relazionale con colleghi e dirigenti in quanto a nessuno importa se sei in grado o no di essere efficiente. Ora , siccome sono arrivato al limite e la mia situazione di salute è peggiorata, soprattutto quella psicologica , vorrei sapere se posso terminare la mia attività lavorativa e andare in pensione prima per dedicarmi al mio stato di salute. Tutto ciò ovviamente è corredato da certificazioni che attestano il mio stato di salute mentale e fisica, non solo specialistica pubblica ma anche Inail . Come mi devo muovere ? Mi potreste aiutare ?

Buongiorno. Per fornirle adeguato parere è necessario esaminare nel dettaglio la sua situazione previdenziale e medica e avere ulteriori informazioni sulla sua attività lavorativa. Sono a sua disposizione per darle formale consulenza in merito, io occupo di previdenza, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo. Cordiali saluti. Avv. Valeria Pietra

Buongiorno, ho firmato e pagato un contratto con una palestra/piscina per un intero anno in data 18/06/2021 anche se l'effettivo inizio sarà per il 15/9/2021. Alla luce dei nuovi sviluppi che riguardano l'accesso ai servizi solo se si possiede il green pass, vorrei sapere se ho diritto, visto che non voglio sottopormi alla vaccinazione, al rimborso della somma pagata. Nel contratto c'è scritto: "il tesserato non avrà diritto alcuno per richiesere rimborsi, restituzioni, prolungamento del termine discadenza dell'abbonamento o riduzioni di pagamete delle quote dovute", cosa che ho letto risulta vessatoria (art. 33 del Codice del Consumo, che considera “vessatorie” le clausole che prevedono un impegno definitivo del consumatore (cioè, l’abbonato), mentre l’esecuzione della prestazione del professionista (ossia, il titolare della palestra) è subordinata unicamente alla sua volontà). Vi ringrazio anticipatamente per la vostra gentile risposta

Buongiorno. Da quello che scrive credo che ci possano essere i presupposti per richiedere la disdetta del contratto, in quanto si determinano a carico del consumatore un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi derivanti dal contratto stesso. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Salve, nel mese di gennaio mi sono imbattuto in un venditore che non voleva riconoscermi il diritto di recesso per un materasso acquistato online, esercitato ampiamente entro i tempi stabiliti. Mi sono imbattuto in un avvocato con il quale ho concordato che, in caso di risoluzione positiva della lite (abbiamo patteggiato prima di andare in giudizio) mi avrebbe riconosciuto quanto a lui versato per la diffida e la segnalazione previo riconoscimento delle spese legali da parte del venditore. Il venditore ha riconosciuto all'avvocato €551 che, violando gli accordi precedentemente presi, l'avvocato sta tenendo interamente per sè (al netto di €70 riconosciutimi per spese procedurale da me sostenute per l'avvio della pratica). Chiedo il vostro aiuto per capire come poter gestire questo avvocato disonesto. Grazie

Buonasera, non è del tutto Chiara la tua richiesta anche se mi sembra di comprendere come l'avvocato dovrebbe restituirle €70?. In ogni caso, la categoria degli avvocati è abbastanza seria e gli ordini professionali sono molto severi in ambito deontogico. Se lei quindi ritiene il collega sia stato scorretto, può cercare su Google ordine avvocati deontologia disciplina e mandare direttamente una segnalazione

Buongiorno avvocato, Vorrei avere un consiglio. Ho fatto ristrutturare la casa ad una ditta di costruzioni. Ci ha fatto un preventivo che noi abbiamo accettato e pagato. Il problema dove sta, sta nelle misure della cucina e degli attacchi dei tubi. I tubi secondo le misure di me e mia moglie non andavano spostati, infatti eravamo d'accordo che i tubi non dovevano essere spostati, poi abbiamo inviato una piantina di come doveva essere disposta la cucina (premesso che non sappiamo leggere la piantina della cucina). E qua arriviamo al punto, loro spostano tutti gli attacchi dei tubi senza dirci nulla, senza dirci guardate che avete sbagliato e gli attacchi vanno spostati, loro spostano senza dirci nulla, e dopo 10 giorni dalla fine dei lavori ci chiama e ci invia una fattura di quasi 600 €. La mia domanda é: non avrebbero dovuto avvisarci prima di fare qualsiasi lavoro che non era stato preventivato?. Non mi é sembrato corretto avvisarci a lavori terminati

Buongiorno, in effetti, trattandosi di contratto di applato, qualsiasi variazione in corso di opera avrebbe dovuta essere concordata probabilmente con il committente. Purtroppo la cifra non giustifica forse l'intervento di un avvocato perché si corre il rischio che sia più la spesa che l'impresa. Lo Studio Marinelli & Partners è tra gli studi legali con più recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 166 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 87 a 4,9 stelle. E' uno studio multidisciplinare formato da sette avvocati e vanta collaborazioni in tutta Italia. In particolare, siamo a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Bolzano, Udine, Belluno, Cortina, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Chieti, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari. Potrete contattarci per una prima consulenza gratuita al numero 3481317487

Buongiorno, vorrei sapere se ha possibilità di successo una causa conrto la banca , in caso di truffa informatica : in pratica è successo che con una telefonata che affermava di essere della banca mi hanno inviato un link, tramite il quale ho fornito le credenziali per entrare nell'home banking (phishing) , e da lì si sono fatti molte ricariche di carte ricaricabili e 3 prelevamenti da bancomat per una cifra importante. Sicuramente c'e' stata incuria da parte mia nel fornire i dati, ma mi risulta che la banca abbia comunque la reponsabilità del conto. Fare causa ha buone possibilità di successo ?. Grazie, cordiali saluti

Buongiorno. Le banche sono responsabili di eventuali frodi informatiche o phishing, e pertanto sono tenute a risarcire i clienti, solamente nei casi in cui la responsabilità per l’accaduto non sia totalmente imputabile ai clienti stessi. Comunque prima di agire in giudizio contro la banca è obbligatorio procedere con una mediazione, avente l'obiettivo di raggiungere un accordo tra banca e cliente. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono la sorella maggiore di ***** di 20 anni (alunna al 5° anno scientifico opzione ESABAC). Per motivi lavorativi, la nostra famiglia si è trasferita da Imperia a Villa Pitignano 1 mese fa (cambiamento improvviso di cui non eravamo informati precedentemente). L'unica scuola disponibile a Perugia per l'indirizzo scientifico opzione ESABAC è il Liceo Scientifico Statale Galileo Galilei, pertanto dopo ripetute richieste alla direzione scolastica abbiamo ricevuto un rifiuto definitivo della richiesta di iscrizione. Abbiamo provato a contattare la direzione più volte sia telefonicamente che sul posto, ma senza successo. Oggi, all'incontro con la direttrice del liceo, quest'ultima ha riferito ai miei genitori che avrebbe chiamato la polizia e che devono andarsene perché devono smettere di insistere. Abbiamo provato a convolgere anche l'Ufficio Scolastico Regionale, ma si rifiuta di aiutare, in quanto secondo il loro parere non possono obbligare la scuola ad iscrivere mia sorella, e che dobbiamo insistere con la scuola. Quindi, vista la situazione urgente e straordinaria e visto che non ci sono altri istituti che possano accogliere la richiesta di iscrizione per mancata disponibilità dell'indirizzo, vorremmo sapere se c'è qualche soluzione legale, in quanto è inconcepibile e impossibile cambiare indirizzo all'ultimo anno scolastico. Tutto questo sta avendo un impatto molto negativo su mia sorella a livello psicologico, e ormai stiamo cercando di convincerla a cominciare una terapia psicoterapeutica (mia sorella ha pure espresso pensieri suicidi, cosa che sta preoccupando profondamente tutta la famiglia). Restiamo in attesa di un vostro gentile riscontro e vi ringraziamo in anticipo per la vostra attenzione. Cordiali saluti

Buongiorno, Il problema riguarda sicuramente il diritto allo studio quindi soprattutto il diritto scolastico che è una materia un po' di nicchia. Tale proposito il mio studio collabora con il collega Condemi che è proprio specializzato in diritto scolastico. Non so se sarà necessario o meno chiedere un provvedimento d'urgenza ex articolo 700 del codice di procedura civile. Mi contatti, in ogni caso, che provvederò a metterlo a contatto con il collega il quale potrà darle una prima consulenza e prospettare le i costi della causa

Da circa 8 mesi ho presentato al comune dove vivo, il progetto di una costruzione per uso abitativo, il responsabile del procedimento, noto per la sua lentezza e non solo, non ha ancora effettuato nessun operazione per il progetto di cui sopra. Cosa posso fare? IL responsabile dell'Uff. Tecnico ha delle scadenze da rispettare? ci sono i presupposti per un azione penale civile o amministrativa? grazie

Buonasera, nella materia trova applicazione l'isituto del silenzio. Più semplicemente, il decorso di un certo periodo di tempo dalla presentazione dell'istanza, senza alcun riscontro da parte dell'Amministrazione, equivale al rilascio della concessione (silenzio-assenso) , salvo casi particolari disciplinati dalla legge. In generale, l'Amministrazione deve pronunciarsi entro un determinato periodo di tempo dall'inizio del procedimento. Nel caso di inerzia, il cittadino può rivolgersi al giudice amministrativo per obbligare l'amministrazione a provvedere (silenzio-inadempimento). Per un esame più approfondito della vicenda che La rigurda, può contattarmi direttamente. Avv. Demetrio Pecora

Buon pomeriggio, mi sono separato da quasi 5 anni, e da quel momento chiaramente ho provveduto o meglio tentato di provvedere al versamento dell'assegno di mantenimento dei miei figli. Il guaio e che, vivendo con uno stipendio risicato, si parla di 1000E faccio veramente molta fatica ad arrivare a fine mese... faccio alcune premesse... non sono andato ad abitare con i miei genitori anche dato il fatto che il posto di lavoro è ad una 80ina di km di distanza. Non ho nulla intestato, o meglio la casa che avevo intestata l'ho donata a mia figlia, erano accordi che avevamo preso ancor prima della separazione, e questo atto di donazione è stato fatto poco dopo la nostra separazione. Mi vedo recapitare una raccomandata da parte di un avvocato al quale si è rivolta la mia ex dove mi richiede ciò che non gli ho versato in questi anni... e purtroppo è per mè un cifrone inarrivabile. Ora quello che chiedo è su cosa potrebbero avvalersi per avere questa somma... pignorare il 5° dello stipendio? Mi possono prendere la vettura che uso? che tra l'altro è una vettura del 2008 a GPL che attualmente vale sui 3000E. O cos'altro?. Resta chiaro che sarei il primo a voler poter dare quanto dovuto per i miei figli, e mi rendo conto che questa non e proprio una bella cosa, ma essere costantemente a secco 10 15 giorni prima dell'accredito dello stipendio e veramente frustrante

Buongiorno, probabilmente avrebbe dovuto agire prima chiedendo la modifica delle condizioni di separazione rappresentando la situazione nella quale si è venuto a trovare. Questa richiesta non necessariamente sarebbe stata accolta ma in ogni caso avrebbe consentito un dialogo tra le parti o, meglio, tra i difensori delle parti. Non dimenticando come, la mancata corresponsione dell'assegno del mantenimento costiuisce un reato. Comunque meglio tardi che mai, ricordando come il Suo quinto di stipendio è ad altissimo rischio. La posso indirizzare verso la Collega di Rimini con la quale il nostro studio collabora. Lo Studio Marinelli & Partners è tra gli studi legali con più recensioni positive in Italia su Google Maps -a oggi 166 a 5 stelle - e su altri social, tra cui StarOfService: 87 a 4,9 stelle. E' uno studio multidisciplinare formato da sette avvocati e vanta collaborazioni in tutta Italia. In particolare, siamo a Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Bari, Firenze, Savona, Imperia, Genova, Aosta, Cuneo, Alessandria, Novara, Pavia, Bergamo, Brescia, Mantova, Bolzano, Udine, Belluno, Cortina, Verona, Padova, Treviso, Vittorio Veneto, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Massa Carrara, Livorno, Arezzo, Perugia, Foligno, Spoleto, Terni, Ancona, Rieti, Viterbo, Pescara, Chieti, Benevento, Torre Annunziata, Salerno, Agropoli, Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce, Cosenza, Reggio Calabria, Catania e Cagliari. Potrete contattarci per una prima consulenza gratuita al numero 3481317487

Salve volevo un informazione. Ho lavorato a progetto, fino a dare le dimissioni il 4 giugno. Prima del 4, ho regolarmente fatto il mio lavoro, arrivando a fare da giorno 1 a giorno 4 giugno, ben 3 contratti che in quell'asso di tempo sono state anche contabilizzate. Questo mese però non mi sono stati pagati i 3 contratti. Ho contattato l'azienda e mi è stato detto che non mi spettano tali soldi. Adesso voglio capire il motivo di questa cosa, e se è giusta questa cosa oppure se mi spettano tali soldi? Oltretutto io ho presentato le dimissioni il 4 giugno, però se ho ben capito il fine contratto risulta dal 30 maggio, questa cosa è legale o corretta?

Buongiorno. Premesso che bisognerebbe visionare il contratto, credo che Lei abbia diritto ad ottenere i relativi pagamenti. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Consulenze legali su deQuo - Consulta l’archivio risposte - Pag.607

Lavoro e Previdenza

Pensionamento: come muovermi?

Buongiorno, Sono un dipendente pubblico con 23 anni di servizio, è da un decennio che per problemi legati alla salute mentale e anche fisica , non di grosse entità ma tali da crearmi problematiche sul … Leggi tutto

Valeria Pietra

Avvocato Del Lavoro e Familiarista

Diritto Civile

Disdetta contratto palestra: posso chiederlo?

Buongiorno, ho firmato e pagato un contratto con una palestra/piscina per un intero anno in data 18/06/2021 anche se l'effettivo inizio sarà per il 15/9/2021. Alla luce dei nuovi sviluppi che riguarda … Leggi tutto

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Avvocato disonesto: cosa posso fare?

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Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

Responsabilità civile, professionale e assicurazioni

Ristrutturazione: i lavori vanno tutti preventivati?

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Vittorio A. Marinelli

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Diritto minorile

Messa alla prova: cosa comporta?

Salve, informandomi su internet non trovo risposta alla mia domanda, ma ho trovato questo sito. Si può uscire dallo Stato (per 10 giorni) se vi è in corso una messa alla prova? Leggi tutto

Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

Diritto Civile

Rimborso truffa informatica: che possibilità ho?

Buongiorno, vorrei sapere se ha possibilità di successo una causa conrto la banca , in caso di truffa informatica : in pratica è successo che con una telefonata che affermava di essere della banca mi … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto della persona e tutela delle persone deboli

Minimo vitale in busta paga: c'è?

Buongiorno. Vorrei sapere in caso di pignoramenti e cessioni sulla busta paga quant'è il minimo da garantire al lavoratore. Grazie attendo vostra risposta. Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto Civile

Rifiuto iscrizione al 5° anno al liceo: si può?

Buongiorno, sono la sorella maggiore di ***** di 20 anni (alunna al 5° anno scientifico opzione ESABAC). Per motivi lavorativi, la nostra famiglia si è trasferita da Imperia a Villa Pitignano 1 mese f … Leggi tutto

Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

Responsabilità civile, professionale e assicurazioni

Inerzia ufficio tecnico del comune: cosa posso fare?

Da circa 8 mesi ho presentato al comune dove vivo, il progetto di una costruzione per uso abitativo, il responsabile del procedimento, noto per la sua lentezza e non solo, non ha ancora effettuato nes … Leggi tutto

Demetrio Antonio Pecora

Avvocato Civilista e Penalista

Diritto di Famiglia

Assegno di mantenimento: cosa fare se non posso pagarlo?

Buon pomeriggio, mi sono separato da quasi 5 anni, e da quel momento chiaramente ho provveduto o meglio tentato di provvedere al versamento dell'assegno di mantenimento dei miei figli. Il guaio e che, … Leggi tutto

Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

Lavoro e Previdenza

Lavoro a progetto: cosa mi spetta in caso di dimissioni

Salve volevo un informazione. Ho lavorato a progetto, fino a dare le dimissioni il 4 giugno. Prima del 4, ho regolarmente fatto il mio lavoro, arrivando a fare da giorno 1 a giorno 4 giugno, ben 3 con … Leggi tutto

Fabio Casaburo

Avvocato Civilista e Familiarista

Diritto della persona e tutela delle persone deboli

Cosa fare per diventare tutore legale?

Buongiorno , mia mamma soffre di demenza senile ed incapace di agire , abbiamo già tutta la documentazione medica nelle nostre mani che attesta la cosa. Vogliamo prendere una persona che badi a lei 24 … Leggi tutto

Vittorio A. Marinelli

Avvocato Amministrativista

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