Quando avevo circa 5 anni mi venne diagnosticata una malattia chiamata Ipopituitarismo. Da quel momento la notizia sconvolse talmente tanto mio padre biologico da farlo andare via abbandonandomi. Alcuni farmaci che prendo sono gratis altri no è il prezzo è modesto. Mio padre non mi ha mai sostenuto economicamente da quando mi abbandonato e siccome mia mamma mantiene me da sola fa molta fatica economicamente e non mi sembra giusto che non ci sia nessun contributo dall’uomo che mi ha procreata

Buongiorno. Per ottenere che suo padre ottemperi all' obbligo di contribuire al mantenimento, è necessario l'intervento di un Giudice. Dovrà pertanto rivolgersi ad un avvocato che faccia valere in Tribunale i suoi diritti. Avv. Chiara Labrozzi

Sono un operaio METAL meccanico, con stipendi arretrati non percepite in valore di 6656 euro, dell' periodo 2014 .Ho bloccato la prescrizione nell' 2018 con una PEC e richiesta di pagamento.Ancora oggi resine risposta.La mia domanda è se procedo con decreto ingiuntivo posò beneficiare oltre interessi legali e svalutazione anche di interessi di mora ?...visto che in quel periodo ho subito un sfratto per morosità e altri pierdite economiche con ritardi di pagamento verso altri creditori?

Dalle informazioni fornite escludo che per ottenere l'ammontare che ritiene le spetti, possa richiedere l'emissione di un decreto ingiuntivo ma debba ricorrere ad un processo di cognizione, secondo la procedura prevista dagli artt. 414 c.p.c. e s.s

Vorrei sapere se posso fare causa al mio datore per i seguenti motivi. 1 le giornate effettuate nn sono uguali con quelli dichiarati dalla busta paga e nemmeno retribuite a parte. 2 continui ricatti sull effettuare lavori difficili in breve tempo e in situazioni anormali. 3 continuo stress psicologico tutti i giorni per svolgere lavori in condizioni pessimi. Cosa posso fare?

Qualora ritenga vi siano degli abusi da parte del suo datore di lavoro proceda e voglia ottenere il risarcimento del danno può ricorrere al giudice del lavoro o, in alternativa, al giudice ordinario, per ottenere gli emolumenti retributivi e il risarcimento del danno

Vorrei sapere se è giusto che io paghi una chiusura di contatore gas, dopo aver fatto un passaggio di contratto per un possibile inserimento lavorativo come custode di condomino con alloggio, dalla custode precedente ,e avendo poi dato dopo 15 giorni le dimissioni ancora in periodo di prova del contratto di lavoro a tempo determinato , e non aver potuto fare a sua volta un'ulteriore passaggio di contratto con la nuova custode che mi ha sostituito perché lei non ha voluto la fornitura del gas. Secondo lei è giusto che io paghi questa fattura di chiusura contatore, o spetta al condominio o alla nuova custode provvedere al pagamento? Mi sento truffata

A norma dell'art. 1218 c.c. il debitore che non adempie la prestazione secondo le modalità indicate nel contratto è tenuto al risarcimento del danno. Aggiungo che la fattura è un elemento di prova di esistenza del debito, a norma dell'art. 634 c.p.c. . Le suggerisco di pagare per non incorrere in aggravi di mora e di recupero

Buongiorno, più di un anno fa è deceduta una mia cugina che si trovava in residenza per anziani e non aveva nessun parente stretto e nessun figlio. L'amministratore di sostegno che il tribunale le aveva affiancato ora cerca un erede a cui consegnare le poche cose rimaste: fede, catenina e anello che indossava quando è morta. Domanda: se io accetto queste cose, accetto automaticamente anche l'eredità che probabilmente sono i debiti verso la casa di riposo? A chi mi devo rivolgere per sapere se il saldo del C/C basta per coprire i debiti? Ed eventualmente a quanto ammontano?. Grazie

Buongiorno. Se accetta l'eredità si accolla anche i debiti di Sua cugina. Valuti l'accettazione con beneficio di inventario. Se necessita di assistenza legale mi può contattare al 3280999150, sarò lieto di fornirLe una prima consulenza gratuita. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Sono proprietario di un appartamento con ingresso indipendente al piano terra con numero civico 31. A fianco del mio appartamento vi è il civico 29 che, dotato di ingresso indipendente, si estende su tutto il primo piano, esattamente sopra il mio. Lo stesso dispone di sottotetto con acceso esclusivo e doppio abbaino. Come andranno ripartite le spese per il rifacimento del manto di copertura del tetto?

Buongiorno. Secondo l'Art. 1117 del Codice Civile il tetto è considerato come proprietà comune tra tutti i condomini e pertanto, le spese di manutenzione spettano a tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà. La proprietà del sottotetto non influisce sul regime delle spese di manutenzione del tetto , salvo diversa pattuizione. Avv. Chiara Labrozzi

Buongiorno ho bisogno di un consiglio, ho prenotato a fine gennaio 2020 un pachetto vacanza al mare per il periodo 16-23 /08/2020 di 1220 euro. L:'albergatore mi ha chiesto la caparra di 610 euro per la conferma della prenotazione e l' ho pagata con bonifico bancario, adesso in data 28/07/2020 mi contatta via telefono e mi dice che il soggiorno prenotato non si puo concludere per motivi del Covid 19 e che mi rimborsera la caparra. . La mia domanda e cosa devo fare perche la disdetta no me l"ha spedita ne via mail ne via posta e neanche la caparra di 610 euro grazie saluti

Buongiorno. La cancellazione da parte dell'albergatore della sua vacanza, non può essere fatta solo telefonicamente ma per iscritto. L'albergatore è tenuto a motivare le ragioni della disdetta e a restituirle la caparra. Si rivolga ad una associazione di consumatori per far valere i suoi diritti ed ottenere la restituzione della caparra. Avv. Chiara Labrozzi

Mio figlio frequenta una scuola superiore privata, ogni anno a settembre firmiamo un contratto che stabilisce la quota annua da pagare e le varie regole, tra queste una clausola che dice che se entro iMarzo dell'anno precedente non viene fatta una disdetta tramite raccomandata il contratto verrà ritenuto automaticamente rinnovato? Considerando che durante il periodo del covid anche se i ragazzi non hanno frequentato noi abbiamo dovuto comunque continuare a pagare e cge nel frattempo la nostra situazione economica è peggiorats poiché mio marito è in casda integrazione e non possiamo piu permettsrci di pagare la retta, c'è un modo per non far valere questa claudola? È una cosa legale?

Buongiorno Signora. A causa del covid non eravate tenuti a pagare la retta mensile in quanto veniva meno la prestazione contrattuale (impossibilità sopravvenuta della prestazione). Provveda a richiedere, mediante formale diffida, la restituzione della somma versata. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. (Cell. 3280999150)

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