Buongiorno, sono proprietario di un immobile in campagna libero sui 4 lati; un lato(muro) di questa casa era in comune con un'altra casa che circa 50 anni fa è stata demolita. Sul suolo rimasto ho acquisito il diritto di passaggio per usucapione. Ora dovrei fare dei lavori di ristrutturazione sull'intero immobile (il famoso cappotto), per cui dovrei includere anche quello che un tempo era un muro comune. Le mie domande sono 2: a)posso fare i lavori di ristrutturazione sul muro che era comune (oppure il proprietario della casa demolita potrebbe impedirlo) b) posso installare i ponteggi nel suolo dove ora ho il diritto di passaggio ma che comunque è di proprietà del vicino?. Grazi per la consulenza. Cordiali Saluti

Buongiorno. Può fare i lavori di ristrutturazione sul muro comune, per la parte di proprietà che le compete. Per il restante il co proprietario può agire come meglio crede. E' nella sua potestà, anche quella di distruggere le sue migliorie. Per quanto riguarda l'installazione di ponteggi, dovrebbe trovare un accordo con il proprietario del fondo, che le garantisce il diritto di passaggio. E comunque, qualora i lavori siano utili al miglioramento complessivo del passaggio, qualsiasi giudice l'autorizzerebbe all'intervento, ripartendo equamente le spese con il vicino

Ho riacquistato la mia casa all'asta tramite prestanome (un Parente)trattandosi di tale non richiesto una dichiarazione, ma ho un documento in lui tramite il suo legale mi conferma di essere il vero proprietario, mutuo stipulato da lui pagato mensilmente con bonifici partenti da C/C di mia moglie., ora si rifiuti di farci il passaggio cosa fare? grazie per il consiglio

Se, come lei dice, sua moglie ha pagato tutte le rate del mutuo con bonifici dal suo conto corrente si potrebbe valutare un'azione nei confronti del prestanome da intentare da parte della signora. Per valutare il tipo di azione è necessario visionare la documentazione in suo possesso. Cordialmente. Avvocato Rodolfo Tullio Parrella - 335/8248795 avvocatoparrella.it

Buonasera. Il mio attuale compagno( e padre delle mie 2 figlie) ha divorziato in comune 2 anni fa. Con la sua ex moglie avevano 3 cani che sono rimasti con quest’ultima. Per 2 anni sono stati dati euro 1000 di mantenimento per l’ex moglie e i cani. Finito l’obbligo dei 2 anni per lei restano solo i cani adesso dato che la signora ha trovato lavoro. Può chiedere 500 euro al mese per i 3 cani? Il mio compagno non può permettersi tale cifra visto che ha 2 figlie (con l’ex moglie non ha figli) abbiamo un mutuo e tante spese? Conviene secondo lei accettare o andare in tribunale?

Buongiorno. La proprietaria può chiedere l'erogazione dell'assegno e, il giudice, dopo aver valutato la richiesta e le motivazioni poste a base della richiesta, può autorizzare che venga concesso oppure ritenere l'assenza dei presupposti di legittimazione

Gent. Avv. Sto ospitando una minore in Toscana che dovra’ essere adottata dallo zio che abita a Milano. I due non si vedono da molti anni e dopo il 15 febb doveva fare una prima visita per poi ( spero!!) portarla a Milano. Se adesso cj sara’ una nuova chiusura la cosa si posticipa ancora e io non posso piu’ tenerl per motivi miei familiari e di salute di mia figlia. Quali sono i casi in cui lo zio e compagno possono venire in Toscana muniti di autocertificazione? Grazie !!

È triste constatarlo, ma nella ormai perdurante emergenza casi come questo non trovano una disciplina attenta né tantomeno generalizzata e restano affidati alle valutazioni del momento. Mi sento di dare pochi consigli: 1) verificare normative locali (in primis ordinanze regionali); 2) contattare le forze dell’ordine locali (la risposta in genere è “non sappiamo niente”, ma val la pena tentare; 3) chiedere ai soggetti coinvolti (assistenti sociali, tribunale, anche con aiuto di eventuali associazioni specializzate) una dichiarazione o invito a presentarsi per chi viaggia - es.: i testimoni citati per processi possono viaggiare - se c'è un documento ufficiale si è quasi del tutto tranquilli. Ulteriori valutazioni vanno fatte in dettaglio in base alla situazione nello specifico caso

Salve. Mia madre ricevuto un decreto ingiuntivo da un giudice di pace di circa 3500 euro(2900 di debito per carta credito revolving +spese legali). Peciso che mia madre riceve mensilmente ca 500 euro nette di pensione(ha gia' una cessione del v in corso di 132 euro) nn ha proprieta' ed e' in affitto con me, attualmente disoccupato. Come possiamo gestire al meglio la situazione?. Grazie. Cordiali saluti

Buonasera. Può decidere di conferire il mandato ad un legale per il patrocinio davanti al giudice, e contestare la richiesta di ingiunzione, oppure accordarsi per un saldo a rate periodiche

Salve, ho acquistato un appartamento in un piccolo palazzo e purtroppo stanno venendo fuori vari problemi. I proprietari degli altri appartamenti (5 appartamenti per un totale di 3 proprietari me incluso) non sono contattabili in alcun modo ( non rispondono al telefono e non prendono le raccomandate). Vorrei a questo punto poter avere un amministratore di condominio che gestisca queste problematiche. Essendo meno di 8 proprietari ed essendo tutti disinteressati, dato che gli altri appartamenti sono affittati a scopo commerciale, come posso fare affinché si prendano le loro responsabilitá se non c'é l'obbligo di avere un amministratore?

Buongiorno, intanto inviando una diffida e minacciando il risarcimento danni. Dopo, a seconda della risposta, si valuta come procedere

Salve scrivo perché a fine gennaio ho ricevuto precetto .ho contattato lo studio che segue la pratica per sapere se possa esserci possibilità di trattare. Al fine di evitare pignoramento dello stipendio. La cifra è meno di €5000 di un debito acquisto mobili di 10 anni fa. Mi è stato proposto di fare la cessione del quinto ma non vorrei altre rate perché ho già il mutuo ed uno stipendio al netto di 1250€ . Ciò che vorrei proporre è lo stralcio proponendo di pagare la metà ma non prima di metà marzo . La mia domanda è circa i tempi che ancora avrei per poter pagare .altra domanda,laddove non dovessero accettare la mia proposta ,in cosa consisterebbe la procedura del pignoramento dello stipendio e con quali modalità e tempistiche. Io vorrei realmente risolvere

Buona sera, sarebbe meglio che pagasse a rate. Si faccia seguire dall'avvocato a cui a conferito il patrocinio legale

Buonasera, scrivo per conto della signora che lavora a casa mia, la quale ha intenzione di recedere dal contratto di locazione, dando disdetta senza rispettare i 6 mesi previsti dal preavviso. Questo in quanto il locatore non ha mai effettuato alcun intervento sull'immobile, pur avendo ricevuto numerose segnalazioni da parte del conduttore relativamente alla muffa presente nell'appartamento, che sta dando problemi ai bambini presenti nella casa. Inoltre, sul contratto di affitto è esplicitata la somma di € 600 mensili, mentre la signora ne paga (in contanti) 650, senza mai avere una ricevuta. Inoltre, saltuariamente e senza motivazione di sorta, viene chiesto un importo maggiorato rispetto a quanto pattuito per le spese di gas. Qualsiasi spesa di casa, ordinaria o extraordinaria viene addebitata al conduttore. E' possibile recedere dal contratto senza penalità a fronte di quanto sopra rappresentato?

Buongiorno, mi sembra ci sia un inadempimento riguardo l'obbligo principale del locatore che è quello di garantire il pacifico godimento del bene. Quindi, per iniziare, occorre chiedere l'adempimento in tal senso. SE, poi, questo non adempie, la risoluzione anticipata è addebile a questi per cui si può ipotizzare una richiesta di risarcimento danni . Resto a disposizione per ogni approfondimento e chiarimento. Ci troviamo a Roma e operiamo in tutta Italia. I migliori saluti. Avv. Vittorio A. Marinelli

Buongiorno, volevo sottoporvi il seguente quesito legale. A Sesto San Giovanni, ove risiediamo, abbiamo affittato nel novembre 2017 un appartamento con contratto 4+4 a una coppia di fidanzati extracomunitari, correttamente segnalati in questura, lui Brasiliano con permesso di soggiorno e lavoro stabile come corriere e intestatario del contratto e delle utenze, lei Cubana in attesa di cittadinanza spagnola e inserita nel contratto come convivente. Alcuni mesi fa la coppia ha litigato e lui ha dato regolare disdetta del contratto con scadenza 15 febbraio, data nella quale procederà anche alla chiusura delle utenze. Lei che nel frattempo NON ha conseguito la cittadinanza spagnola, non ha trovato lavoro ed è ormai senza permesso di soggiorno, si rifiuta di lasciare l’appartamento. Vorremmo sapere come tutelarci dall’uso abusivo delle utenze (il contatore del gas è all’interno dell’appartamento) e quali sono le azioni legali da intraprendere per riavere il pieno possesso del nostro appartamento

Buongiorno. Dovreste agire con apposito ricorso per ottenere il rilascio dell'immobile libero da persone e cose. Provveda, però, inizialmente ad inviare formale comunicazione di diffida, meglio se tramite un avvocato di Sua fiducia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno. Il 24 luglio 2020 ho firmato un contratto con assegno a garanzia di 1000 euro , per installazione di pergotenda con vetrate nel mio terrazzo, con Clausola scritta , lavoro da eseguirsi a termine lavori facciata , vincolato permessi condominiali. Ora, intanto è passato già troppo tempo , il contratto è stato fatto in tempo per covid , il nostro amministratore e dimission. Ario, la facciata è un punto interrogativo in quanto l'impresa ha cominciato e ora siamo in causa con loro, chissà quando si completerà, io sinceramente non me la sento di tenere in ballo un assegno fuori di 1000 euro , senza sapere come andrà a finire , vorrei ritirarmi. Ho sentito , il commerciale , mi dice che non posso ritirarmi più, le chiedo gentilmente un parere, grazie

Buonasera. Sulla base delle informazioni da Lei fornite, per poter formulare una valutazioni relativa alla vicenda da Lei sottoposta è necessario comprendere come sono state strutturate le clausole relative ai termini e/o alle condizioni. Per tali ragioni è fondamentale prendere visione del contratto da Lei sottoscritto unitamente ad eventuali integrazioni nonché della corrispondenza intercorsa con la controparte. Se è di Suo gradimento approfondire la vicenda, mi può contattare ai recapiti che trova sul mio profilo inoltrandomi la documentazione a mezzo e-mail ed a seguito di una preliminare valutazione sarà mia cura emetterLe un onesto preventivo di spesa per l’eventuale assistenza legale di cui dovesse necessitare. Cordiali saluti. Avv. Vanessa V. Vianello

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.229

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Lavori su muro comune: a chi chiedere permessi?

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Assegno mantenimento cani: è normale sia così alto?

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Spese condominiali arretrate vecchio proprietario

Come faccio a recuperare le spese condominiali ordinarie arretrate del vecchio proprietario, che l'amministratore a richiesto a me (pagate) visto che il vecchio proprietario (società) non ne vuole ris … Leggi tutto

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Decreto ingiuntivo: come procedo?

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Polizza vita: mio figlio può chiedermi intera cifra?

Nel 1999 ho stipulato polizza ventennale con beneficiario mio figlio. Due anni fa è stata liquidata dall assicurazione la somma di € 6.000 a me. Ora mio figlio può chiedermi l intera cifra? Grazie Leggi tutto

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Pignoramento stipendio: modalità e tempistiche

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Recesso anticipato del contratto di locazione: come comportarmi

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Disdetta locazione: cosa fare in caso di occupazione abusiva?

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Precontratto con assegno a garanzia: cosa si può fare ora?

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Pietro Bottero

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