Buonasera gentilissimi signori /re, la presente per Vostra opportuna conoscenza , il sottoscritto Giacinto Pinto nato a Bari il 31/07/1956 abitante in via E.T. Moneta n.20 residente a Opera 20090 (MI ). Con la presente dichiara quanto segue ; il giorno 09/10/2017 mi son recato c/o un negozio TIM al centro commerciale IPER di Rozzano in via Eugenio Curiel n.25 , il sottoscritto ha eseguito il contratto con fornitore TIM, dando disdetta di abbonamento al fornitore di telefonia Wind per passaggio ad altro operatore ,l'operatore TIM mi comunicava che provvedevano come da prassi alla procedura della portabilità, in seguito da parte di Tim e Wind ci sono stati dei problemi disservizi vari , mi arrivavano in contemporanea due bollette da pagare da TIM e Wind , ho provveduto a mandare tre raccomandate con ricevuta di ritorno ai due fornitori spiegando il problema, a distanza di tre anni Wind continua a chiedermi pagamenti di bollette che non sono di mia pertinenza , il giorno 27 gennaio 2021 mi è stata recapitata una raccomandata dall'Agenzia delle Entrate ,con la voce atto di accertamento tassa governativa gestione Wind, per omesso pagamento, le date descritto nella raccomandata non corrispondono al contratto di WIND, In riferimento alla presente cortesemente si richiede un consulto tecnico o un appuntamento presso il Vostro Spettabile Ufficio, allego eventuale documentazione se dovesse servire, ringrazio per la cortese attenzione Giacinto Pinto

Gentile utente, mi contatti pure privatamente per assistenza. Cordiali saluti

Buongiorno, sono un pensionato e a breve credo procederanno al pignoramento di 1/5 della mia pensione accreditato su un conto corrente dove ho solo quella somma. La mia domanda: devo ricevere degli arretrati riguardo ad una indennità rottamazione licenze non retribuita prima, causa mancanza di fondi, i creditori potrebbero in questo caso una banca potrebbe trattenere l’intera somma?. Ringrazio per la cordiale risposta

Buongiorno. Se il pignoramento è effettuato esclusivamente sulla pensione nella misura di legge il creditore non potrà agire sull'Istituto di credito presso il quale verrà accreditata la somma che deve ricevere, per aggredire quella serve un pignoramento presso terzi ossia presso la sua Banca. Ad ogni modo dipende dalla procedura attivata dal creditore e dal contenuto del provvedimento. Cordiali saluti. Avv. Elena Armenio

Salve, circa due mesi fa sono stato contattato da un broker per il trading online, premetto che sono un uomo di 60 anni e purtroppo disoccupato. Mi hanno convinto a tentare di imparare a fare operazioni di forex sulle valute e di versare come capitale iniziale 100 euro. Visto che la cifra non era esagerata, ho fatto il versamento e ho cominciato a seguire le operazioni che faceva il broker di appoggio incaricato ad affiancarmi. Praticamente, quasi dal primo giorno, mi ha detto che con quella cifra non potevamo fare delle operazioni importanti e il risultato sarebbe stato di pochi spiccioli e che a lui non conveniva perdere del tempo visto che guadagnava sulle commissioni. Allora mi sono fatto dire di quanto avrei dovuto incrementare il mio conto per avere dei risultati soddisfacenti per me e per lui e di risposta mi ha detto che 1000 euro più il bonus che mi avrebbe dato lui, saremmo riusciti a vedere qualcosa di più. Nei giorni successivi, dopo che mi faceva ottenere qualche operazione positiva, ha incominciato a pretendere che versassi ancora dei fondi, insomma per farla breve, chiedendo anche dei prestiti, sono arrivato a depositare 8100 euro più 500 di bonus siamo arrivati ad avere un capitale da investire di 8600 euro. In due mesi con le operazioni fatte da lui, quindi era lui che operava sulla piattaforma, siamo arrivati a 10500 euro circa quindi con un profitto di oltre duemila euro. Da circa una settimana, dopo qualche suggerimento fatto dal direttore, superiore del broker, mi hanno fatto fare qualche operazione a me. All'inizio, come tutti i principianti, perdevo e prendevo profitto con piccole operazioni facendo leva su lotti bassi (lo 0.1 che sarebbe l'equivalente di 80 cent di euro) quindi con un moltiplicatore cosi basso le perdite ed i profitti non erano molto alti. Mano mano che andavo avanti e che ho cominciato a studiare i mercati e capire come operare, sotto il loro consiglio, ho aumentato il lotto moltiplicatore, da prima a 0,50, poi a 1 e per il massimo che ho fatto io, a 1,5, ma sempre sotto il loro suggerimento. Arrivati al giorno 27 del corrente mese, avevo aperto diverse posizioni, circa una decina, e mano mano che andavo in profitto le chiudevo e lasciavo quelle in perdita fino a che non risalivano. Insomma nel giro di tre giorni sono arrivato a prendere ancora 2000 euro di profitto. Il giorno di oggi, 28 gennaio, mentre stavo recuperando sempre in profitto le operazioni in perdita e guadagnando circa 600 euro, mi scrive su whatsApp il broker, del quale ho nome e cognome, sempre che sia quello vero, ma perlomeno ho il numero whatsApp con tutte le conversazioni. Comunque mi scrive che devo recuperare subito con operazioni uguali e contrarie quelle in perdita. Mi sono sentito un po' in ansia e ho chiesto perchè se le stavo recuperando, alchè insistendo mi ha detto se volevo che le aprisse lui, io ho aperto qualcuna con il lotto inferiore a quello che lui mi aveva suggerito, perchè non volevo andare troppo in negativo. Insomma di li a poco, nel giro di pochi minuti, ho visto aprire delle operazioni su asset rischiosi e con lotti molto alti, addirittura al 99,88 che è il massimo e che io prontamente, appena vedevo il profitto chiudevo. Alcune le ho chiuse in positivo, ma altre purtroppo so andate in negativo pesante, inoltre su quei lotti così alti, si paga una commissione altissima (998 euro per ogni operazione aperta che sia in positivo o in negativo) Insomma dopo cinque minuti mi scrive che purtroppo il mercato ci è andato contro e che non ho più un euro. Si può immaginare il mio sconforto, ho chiesto spiegazioni di quel gesto di aprire quelle operazioni e di risposta hanno incolpato me, come se le avessi aperte io. Premetto che io opero da un PC fisso e le operazioni che ho fatto io mi dice che sono fatte manualmente mentre quelle sospette, mi dice che sono fatte da mobile. A tutto questo, mi chiama un'altra persona dicendo che ancora un superiore del broker e prima cerca di convincermi a versare ancora 5000 euro, per poter recuperare con operazioni mirate fatte da loro, la somma persa, dopo avergli spiegato più volte che non ho assolutamente quella somma, mi ha insultato dandomi del bugiardo e quasi minacciandomi a versare ancora 10000 euro altrimenti avrei perso tutto. Questo è quanto, vorrei gentilmente sapere da voi, in base ai fatti descritti, se si può denunciare la truffa subita e cercare di recuperare almeno i soldi depositati. Attendo Vs gentile riscontro. Grazie

Denunci pure. Se ha bisogno di assistenza, può contattarmi privatamente

Buongiorno, ho un appartamento che ho dato in affitto 4+4 e siccome non ho piu un appartamento dove vivere vorrei dare disdetto all' inquilino per andarci a vivere. Posso dare disdetta nei primi 4 anni anche se è passato solo un anno? bastano i 6 mesi di preavviso? l' inquilino ha il diritto di chiedermi un rimborso per il trasloco?. E in caso lo vendessi il nuovo proprietario puo dare la disdetta dell' affitto per usufruirne?. Ci sono altri modi per cercare di mandare via l' inquilino?. Grazie

Buongiorno. Per poter dare regolare disdetta, sempre rispettando il preavviso dei 6 mesi, deve attendere la prima scadenza naturale del contratto, cioè attendere i primi 4 anni. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo

Buongiorno, volevo dei chiarimenti in merito alla disdetta di un contratto di locazione immobile che sto per fare. Poiché intendo cambiare casa e citta' a fine luglio, intendo fare disdetta dell' attuale contratto di locazione della casa di cui sono il conduttore. Nel contratto c'è scritto che devo disdire sei mesi prima, quindi mi sembra il momento opportuno. Volevo sapere. 1 lascerò l' appartamento a fine luglio, nel caso, una volta fatta la disdetta, il proprietario può pretendere unilateralmente e senza il mio consenso che io lasci la casa prima del 31 luglio?. 2 quali sono i giorni in cui devo dare disponibilità per le visite dei nuovi futuri e possibili inquilini?. 3 nel caso in cui il proprietario decida di vendere la casa, il contratto e la disdetta sono sempre validi nelle forme e nei termini stabiliti ?Da un nuovo supposto proprietario posso pretendere la restituzione della caparra versata al momento della stipulazione del contratto?

Buongiorno. Punto 1: la casa dovrà lasciarla libera 6 mesi dopo l'avvenuta disdetta. Pertanto il proprietario non potrà pretendere che Lei liberi prima l'immobile. Punto 2: deve leggere il contratto di locazione sottoscritto. Punto 3: certo, la disdetta è sempre valida. La restituzione della caparra dovrà avvenire alla conclusione del contratto da parte del proprietario che ha sottoscritto con Lei il contratto di locazione. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Io sono stato segnalato per un finanziamento della mia cugina.. Ho fatto il garante con la banca santander... Ho ricevuto una chiamata de un recupero crediti e me sono messo d'accordo per pagare tramite cambiale però che finiscano il 2025 io vorrei chiudere adesso. Perché non posso chiedere un mutuo per questo problema... Adesso mi mancano 57 cambiali

Buongiorno. Se Lei ha denaro per chiudere, può pagare anticipatamente tutto il debito, non deve aspettare sino al 2025. E' opportuno leggere l'accordo con la banca per vedere se ci sono specifiche clausole sull'estinzione anticipata del debito. Cordiali saluti. Avv. Giorgio Rocca

Buongiorno Vorrei segnalare un problema che reputo molto grave riguardante una domanda di invalidità civile inviata all’INPS per conto di mia mamma nell’ormai lontano novembre 2019.In tale data ho regolarmente trasmesso la domanda tramite un CAAF CISL della mia zona dopo che il nostro medico di base (mio è di mia mamma) aveva inoltrato certificato in via telematica di accertamento di invalidità come da prassi. Premesso che mia mamma ha 89 anni e che questa e la terza o quarta, non ricordo bene, domanda di invalidità, nella prima molti anni fa gli fu assegnata un’invalidità del 85% fino ad arrivare all’ultima dove gli hanno riconosciuto il 100% ma senza accompagno. Il patronato dove ho inoltrato la domanda mi ha detto che avrebbero dovuta chiamare a fare la visita per l’accertamento entro 60 giorni dalla richiesta. Purtroppo nei primi mesi del 2020 con l’emergenza covid 19 si è bloccato tutto ed è iniziata una lunga attesa che continua fino a oggi ,inutili fino a oggi sono state le mie numerose telefonate al call center dell’INPS o direttamente presso gli uffici competenti sempre uno scarico di responsabilità tra l’INPS e Asl che ha competenza per le visite mediche di accertamento i quali addebitano tutto all’emergenza in corso. Un ultimo responsabile che ho contattato ha in effetti riconosciuto “bontà sua” che gli accertamenti sospesi appunto per l’emergenza covid erano ripresi nel mese di giugno e che comunque i tanti mesi di attesa non si potevano in ogni caso giustificare. In ogni caso comunque nè l’Inps e nemmeno L’Asl hanno comunque inviato una qualsiasi comunicazione per intanto scusarsi dell’accaduto e darmi un’indicazione di quanto tempo ancora mia mamma dovrà aspettare. Credo che ci siano le condizioni a questo punto per chiedere un risarcimento per il danno che comunque mia mamma e io (che sono l’unico figlio convivente) stiamo avendo per le tante spese che dobbiamo sostenere soprattutto considerando che mia mamma non e autosufficiente e deve essere assistita per qualsiasi cosa dal mangiare a vestirsi e andare in bagno e che pertanto mi costringe quanto devo uscire per lavoro o altro a lasciare una persona che si occupa di lei. Alla presente allego sia la copia della domanda trasmessa dal patronato e inoltre l’ultimo verbale dell’INPS dove si attesta che mia mamma e invalida al 100% e non autosufficiente. Non penso che sia giusto dover ancora aspettare a distanza di più di 1 anno senza neppure sapere quanto tempo dovrà ancora passare. Vi chiedo gentilmente se ci sono gli estremi per un azione legale con richiesta di danni e se soprattutto quanto finalmente verrà chiamata a fare la visita legale e si spera riconosciuto il suo diritto a percepire l’indennità di accompagnamento non si potranno richiedere anche le somme arretrate che gli sarebbero spettate se fosse stata chiamata molto prima a fare l’accertamento medico. Attendo vs. Riscontro cordiali saluti

Buonasera. Per valutare un'azione di risarcimento danni occorrerebbe approfondire la questione, detto questo, al fine di accelerare i tempi per la visita di Sua madre, provveda ad inviare formale comunicazione di diffida, meglio se tramite un avvocato di Sua fiducia. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare senza impegno ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buongiorno, sono proprietaria di una porzione di fabbricato su 2 piani, la mia proprietà consiste nel piano terreno e tutto il terreno intorno, la proprietà ha più di 100 anni e nell'atto di compravendita che è stato redatto tra i genitori del proprietario della porzione di fabbricato al piano superiore e mio zio era riportato in un allegato all'atto che le 3 finestre che davano sul terreno che mio zio stava acquistando, dovevano essere chiuse. Tali finestre/vedute non sono mai state chiuse, successivamente la proprietà di mio zio è stata venduta all'asta ed acquistata da un'immobiliare e le finestre sono sempre rimaste aperte, poi io ho acquistato l'immobile dalla società immobiliare nel 2003 e fino ad oggi nulla è cambiato. I proprietari del piano di sopra non hanno mai comunicato i lavori di modifica effettuati all'interno dell'immobile ed oggi che abbiamo necessità di accedere al bonus 110% vengo a conoscenza di questa storia delle finestre che avrebbero dovuto essere chiuse. Ora io vorrei accedere insieme all'altro proprietario al bonus ma non voglio che la mia proprietà in seguito alla mancata chiusura di queste finestre perda di valore, si sottolinea che l'immobile è su un terreno edificabile e quindi queste finestre vanno a diminuire il valore del mio terreno oltre che ledere i miei diritti. Chiedo quindi a voi se è giusto e se ho titolo a chiedere che le finestre vengano chiuse o se invece non posso più fare nulla. Grazie in anticipo per il riscontro

Le finestre con veduta su fondo altrui possono in alcuni casi far nascere una servitù di veduta per decorso del termine ventennale di usucapione. Il diritto di usucapione, tuttavia, deve essere riconosciuto dal Giudice, salvo le parti non lo riconoscono pattiziamente. Se la parte che deve chiudere la finestra non vi provvede, si può intentare un giudizio, nel quale, probabilmente, la predetta parte può opporsi alla chiusura chiedendo di riconoscere il diritto acquisito, fornendo prova dei requisiti di legge. Cordiali saluti. Avv. Domenico Russo

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.232

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