Salve, ho ricevuto in data 4 maggio una notifica da parte del tribunale per una udienza che si terrà il 06/07/22 per un pignoramento presso terzi. Il problema è che hanno citato una azienda dove io lavoravo precedentemente, (la data riporta maggio 2021) ora sono disoccupata, non percepisco alcun tipo di reddito. Convivo con il mio compagno in una casa intestata ai miei genitori. Non sono sposata ed ho una bambina di 5 anni. L'unica cosa di mia proprietà è una macchina di poco valore economico. Cosa può succedere? Posso fare rivalsa sul mio compagno o sui beni presenti in casa, anche se non è di mia proprietà?. E, dato che la cifra è superiore agli 8.000€, ma in realtà sono tutti interessi, la cifra che io dovevo in principio era di circa 3.000€, posso proporre un saldo a stralcio? E di che cifra ? Sono ancora in tempo o devo aspettare l'udienza?. Grazie in anticipo

Buongiorno sig.ra, sui parenti non si possono rivalere, bisognerebbe vedere come è stato redatto il pignoramento e per quali motivazioni. Mi contatti pure qualora necessiti di assistenza

Buonasera, Sono a richiederVi il supporto per quanto segue. In data 02/03/2022 veniva spedito presso il mio domicilio, mediante corriere espresso Gls, un pacco contenente una macchina da caffè espresso per uso domestico. Lo stesso corriere, come si evince da descrizione sul sito, indicava come effettuata la suddetta spedizione in data 04/03/2022, con firma di ricevuta da parte di “custode locapo” alle ore 13.31. Il motivo della mia denuncia riguarda quanto avvenuto al momento della consegna, poiché io non ero presente in casa ed il servizio di portineria, unico autorizzato a ricevere i pacchi in mia assenza, non era attivo (in quanto presente dalle 8.30 alle 12.30). Si deduce, quindi, che il pacco in questione sia stato consegnato erroneamente a persona diversa dal ricevente o, cosa ancor più grave, sottratto, dal momento che la confezione del contenuto era ben visibile in quanto spedita nel suo imballo originale privo di coperture cartacee. Nonostante i diversi solleciti via mail e l’invio della documentazione richiesta dal corriere per valutare l’eventuale pratica di rimborso (fattura di acquisto dell’oggetto inviata in data 07/04/2022), ad oggi alla spiacevole situazione non è stato posto rimedio. Chiederei, pertanto, Vostre indicazioni su come procedere. Resto a Vostra disposizione per qualsiasi altro chiarimento in merito. Cordiali saluti

Gent.le signore., necessita di una azione nei confronti del corriere ai fini dell'accertamento dell'effettiva destinatario del pacco

Salve. Sono proprietario di un immobile, mentre mia madre ha l'usufrutto su un altro bene immobile ed un garage. A morte sua, io, mio fratello e mia sorella saremo compropretari al 33%. Al momento, abbiamo una causa in corso perché non riusciamo a trovare un accordo per dividere gli immobili in maniera equa (le parti sono io e mia madre contro mio fratello e mia sorella) e ho preso la decisione di rinunciare ai miei diritti di proprietá sia sulla casa di cui sono unico proprietario sia sulla casa e il garage di cui sono comproprietario. Volevo sapere se, nonostante la causa sia ancora in corso, possa counque rinunciare ai miei dirittidi proprietá. Grazie

Gentilissimo. Buongiorno. Le vicende in tema successorio meritano un esame approfondito. Altrimenti, è facile incorrere nella distrazione. Nel caso volesse la mia consulenza, sono a disposizione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero NAPOLI

Buongiorno, ho i genitori separati da 35 anni, non hanno mai fatto la pratica di divorzio per diversi motivi. Al momento mio padre si trova in ospedale in gravi condizioni di salute e perciò fare la pratica di divorzio in Municipio non è molto praticabile. Abbiamo chiesto in Municipio se ci fosse la possibilità di non essere in presenza per mio padre, ma ci è stato riposto che dovrebbe recarsi in Municipio e ci hanno spiegato dettagliatamente come funziona la procedura completa, a tal proposito abbiamo già consegnato i documenti firmati. Abbiamo chiesto in tribunale e anche li non è possibile con delega. Ho letto su internet che con procura speciale si potrebbe, ma bisogna fare un atto dal notaio? con relativi costi. Inoltre ho letto anche del divorzio in videoconferenza. Insomma i miei genitori vorrebbero fare le pratiche del divorzio il prima possibile, prima che mio padre muoia, ma non hanno disponibilità finanziarie e mia madre non vorrebbe ereditare perchè ha delle pendenze. Ci sono delle soluzioni? che non ci hanno prospettato?

Buongiorno. Può delegare un legale di fiducia. Per una consulenza approfondita può contattarmi ai recapiti presenti sul mio profilo. La consulenza va concordata ed è a pagamento. CORDIALI SALUTI. PROF. AVV. DOMENICO LAMANNA DI SALVO. MATRIMONIALISTA - DIVORZISTA. MILANO - BARI

Buongiorno, mio padre è un amministratore con 50 condomini in sua gestione, purtroppo la scorsa settimana gli è stata diagnosticato un tumore in fase già avanzata. La nostra idea era quella di portarlo a Milano per essere seguito in un centro specializzato, ma per fare questo, ha bisogno di un sostituto dato che lavora da solo. Ora, sappiamo che in teoria dovrebbe indire un'assemblea con un odg sul cambio amministratore, ma appunto essendo 50 ci vorrà una vita e lui non ce l'ha. Esiste un modo per accelerare il tutto? Magari con una delega, o qualcos'altro?. Grazie se ci risponderete, siamo disperati

Gentilissimo. Buongiorno e buona settimana. Preliminarmente le sono vicino per questa vicenda estremamente drammatica, che ha colpito suo padre in maniera diretta e la famiglia in maniera indiretta. Tenga conto che anche a Bari vi è un ottimo Istituto per la cura dei tumori. Purtroppo, se la malattia è già in fase avanzata, può essere inutile costringere suo padre ad una trasferta così impegnativa. Se vuole, posso mettervi in contatto con qualche Professore dell'Ospedale oncologico barese. Per ciò che concerne le amministrazioni immobiliari, mi occupo di queste tematiche da un quarto di secolo! Mi contatti e troveremo una soluzione insieme. Sono a completa disposizione. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buonasera. La mia proprietà immobiliare comprende la casa e la metà di un giardino di cui anche mia sorella è proprietaria. Dal giardino si accede alla cucina di casa mia. L'accordo non scritto con mia sorella era che lei si sarebbe dovuta occupare economicamente della divisione del giardino dal momento che tale divisione mi danneggerà impedendomi di accedere all'esterno. Tale divisione, accordata 3 anni fa, non è ancora avvenuta. Sono anzi venuta a sapere che lei ha intenzione di vendere la sua casa con metà giardino annesso, lasciando all'acquirente l'incarico della divisione. La mia domanda è se posso in qualche modo oppormi a ciò, dato che non voglio dover affrontare gente estranea per risolvere tale situazione e anche perché non voglio che gente estranea acceda a pertinenze comuni da cui si accede casa mia. C'è modo di porre dei vincoli a questa vendita? Immagino che al momento della vendita mia sorella dovrà interpellarmi essendo io co-proprietaria. Spero di essere stata chiara. Grazie

Gentilissima signora. Buonasera. Per poterle offrire un parere congruo e dettagliato, bisogna esaminare tutta la vicenda e verificare esattamente le proprie posizioni, con eventuali diritti di prelazione da parte sua come comunista ereditaria. Se vuole una consulenza dettagliata, non deve far altro che contattarmi ai miei recapiti e potrò ragguagliarla in merito a prezzi modici. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Consulenze legali di Diritto Civile - Pag.78

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