Grazie a chi risponderà.Ormai da anni la vicina che abita al piano di sotto continua a fare "dispetti"; forse all'inizio la lamentela poteva in parte essere giustificata poichè talvolta mia mamma puliva il terrazzo di casa ed è capitato che qualche foglia o sporcizia cadesse sul terrazzo della suddetta vicina ma poi anche questo non è più accaduto tant'è che mia madre ora ha il terrore persino di sbattere lo straccio della polvere. Da tenere presente che sopra vi sono altri 2 appartamenti quindi può capitare che ciò che la vicina trova sul suo terrazzo possa provenire anche dagli altri condomini, così come noi troviamo foglie o sporcizia proveniente dai piani superiori....ma lei accusa sempre noi. In passato la vicina ha compiuto anche gesti spiacevoli, come buttare uova o acqua sull'uscio di casa, lasciare mele marce sullo zerbino, scampanellare al citofono la mattina presto. Ho dovuto anche installare una telecamera e guarda caso da allora questi eventi non si sono più ripetuti. Questa mattina citofona alle 7 del mattino. Non avendo ricevuto risposta si è appostata in cortile e quando mia madre è uscita sul terrazzo ha iniziato ad accusarla urlando di averle fatto la pipí sulla bascula del garage, oltre ad insultarla pesantemente. Ovviamente si è inventata tutto. Inoltre sembra quasi che ci spiì poiché più volte l'abbiamo sorpresa accuccita in qualche angolo del cortile ad osservare il nostro terrazzo in attesa di cogliere qualche comportamento "illegale" come sbattere uno straccio. E' chiaro che vorremmo evitare ulteriori scontri...ed il nostro atteggiamento è quello di cercare di ignorare..ma io incomincio ad essere molto stanca...ed in parte preoccupata per i miei genitori anziani che ormai vivono nell'ansia, come in prigione ed hanno il timore di muoversi o fare qualsiasi cosa per non suscitare le ire funeste della donna che secondo ma ha problemi psicologici. Volevo capire, se la situazione dovesse continuare, se ci sono gli estremi per una diffida/querela per stalking condominiale e se c'è qualcosa da fare per far sí che smetta con questo atteggiento

Gentilissima signora. Buongiorno. Purtroppo, la saggezza degli antichi romani ci rende edotti sul fatto che "vicinitas est mater discordiarum"! Purtroppo, sotto certi aspetti, i condomini sono una realtà infelice. Glielo dico, in base ad un'esperienza di ben cinque lustri in questo campo!. Direi che probabilmente una lettera di un avvocato potrebbe avere una certa efficacia limitativa di questi comportamenti incongrui ed inopportuni, che effettivamente stanno sconfinando in una sorta di stalking condominiale. Ciò nella speranza che la situazione non degeneri. In tal caso bisognerà sporgere querela. Se vuole la mia consulenza/assistenza può contattarmi - senza impegno - ai miei recapiti. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Buongiorno, volevo farle presente la mia condizione e chiedere consigli su come, eventualmente, muovermi legalmente. Mio padre mi ha abusato fisicamente in infanzia, più volte, il tutto in un contesto di costante abuso psicologico. La cosa si è chiaramente protratta in manipolazioni emotive e ricatti morali. Esempio lampante, stamattina esco da colazione all'hotel e mi trovo loro davanti senza che mi sia stato detto niente. Chiedo dei consigli su come possa, eventualmente, agire e sulla situazione a livello legale. Grazie

Buongiorno. Bisognerebbe conoscere meglio i fatti e se del caso procedere con una diffida a mezzo di avvocato. Se desidera approfondire può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv. Ottavio Perrone. Ravenna

Buongiorno Avvocato, mi scuso se scrivo in maniera anonima, ma la situazione è estremamente delicata. Sono preoccupata per un caro collega, che non utilizza social e che sta attraversando un periodo di forte stress. E' sposato da molti anni, ora è in procinto di avviare le pratiche per la separazione ma teme una rivalsa da parte della moglie che avanza pretese assurde. La moglie non lavora da anni, lui è l'unica fonte di reddito anche nel conto cointestato, da anni la sostiene economicamente anche nelle spese di casa. La proprietaria dell'immobile è lei. Hanno una figlia ormai trentenne autonoma ed indipendente. La moglie, sostiene che le è dovuto un assegno di mantenimento (Vorrebbe continuare a fare la bella vita alle spalle del marito). E' in buona salute e potrebbe lavorare. Lui uscirebbe naturalmente di casa e non pretenderebbe nulla. Ma lei può, nonostente sia la parte meno debole economicamente, accedere ai risparmi del conto cointestato seppur dimostrando che l'unica fonte di reddito è sostenuta da lui? insomma si trovebbe con la casa, e magari anche i risparmi del marito. Mentre lui sarebbe sul lastrico dopo essersi occupato della famiglia per anni. Scusi la dilungaggine. La ringrazio

Buongiorno. Occorre disciplinare al più presto gli accordi di separazione ed in quel caso si procederebbe anche a suddividere l'ammontare del conto cointestato normalmente nella misura del 50% ciascuno salvo particolarità. Nella quantificazione dell'assegno di mantenimento alla moglie si deve tenere anche conto che il marito dovrà prendere in affitto in ipotesi un altro alloggio. Se desidera approfondire può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Salve, abitiamo nel centro storico di Fondi(LT) in un vicoletto stretto tre metri. Circa quattro anni fa, una persona ha comprato un vecchio edificio a cui successivamente ha accorpato un garage con terrazzo sovrastante. Inizialmente il tutto destinato ad attività di B and B. Nel giro di qualche mese, l'attività si è trasformata in bar ristorante. Il locale non è dotato di locale rifiuti, i secchioni, nonostante da noi vige la differenziata con i relativi orari di posa all'esterno dei secchielli, loro li hanno h24 nel vicoletto e sostengono di avere permessi. Sul terrazzo, distante dalle altre abitazioni circa 2 mt da un lato e tre metri dall'altro, fanno pomeriggi e serate con musica talmente alta da far vibrare i coperchi dei cassonetti delle finestre. I vigili urbani non prendono iniziative in merito, si limitano a dire di abbassare il volume senza multarli, appena vanno via, si ricomincia peggio di prima. Splulciando su internet si legge che i locali dovrebbero fare attenzione affinché gli strumenti utilizzati non superino i 3.5 decibel, se provo ad inserire l'allarme, gli antivibranti mi vanno in allarme. A chi ci si rivolge in questi casi? è possibile richiedere visione dei permessi che sostengono di avere? Grazie

Buongiorno. Provveda ad inviare formale comunicazione di diffida al gestore del bar ristorante e contemporaneamente sporgere regolare denuncia-querela per disturbo alla quiete pubblica. Se necessita, anche solo di una consulenza, mi può contattare ai recapiti indicati nel mio profilo. Resto a Sua disposizione e La saluto cordialmente. Avv. Fabio Casaburo. Torino - Milano

Buona sera, avrei bisogno di informazioni riguardo a ciò che ho vissuto. Ho visto una chat in cui mi chiamano "Peppa" (deriva da Peppa Oiga), a causa della mia obesità. Le persone coinvolte sono persone che conosco e tutte maggiorenni. Una di loro ha inviato un video che un mio parente aveva pubblicato sui social ad un'alta persona, ridendo del fatto che secondo loro mettevo gli occhiali da sole per essere invisibile, dicendo che anche se volessi non potrei (ovviamente per via del mio aspetto fisico. E dicendo che il diabete mi è salito alla testa e deridendo di questo. In seguito è stato commentato un altro video, in cui mi hanno detto che sono una zoccola. E diffamando la mia reputazione, dicendo che stavo bevendo alcohol perché avevo un bicchiere vuoto in mano. Dopo aver saputo tutto ciò, durante un mese e mezzo circa, ho pianto tanto, desiderando realmente di essere diversa, odiando il mio aspetto fisico, mangiavo poco perché mi sono sentita molto a disagio... Ancora ad oggi non mi vesto come vorrei perché non mi sento più ad agio con me stessa... Ho avuto pensieri molto negativi, cercando anche un aiuto psicologico ancora non trovato. È qualcosa che si può denunciare? Sì Può segnalare come problema? Come potrei agire?

Gentilissima Signorina. Buongiorno. Preliminarmente le esprimo la mia completa solidarietà umana e professionale verso questi comportamenti offensivi, incivili e denigratori, frutto di cattiveria gratuita umana. La vera bellezza è interiore. Quella esteriore è transeunte. Sono anche Criminologo e lotto contro queste bieche azioni quotidianamente. Se crede può contattarmi per una consulenza ,al fine di concertare le misure più congrue a tutela della sua persona, anche e soprattutto di tipo legale. Lavoro molto a Milano e posso farla seguire da valide Collaboratrici in loco. Sono a disposizione, senza impegno. Cordialissimi saluti. Prof. Avv. Antonio Leggiero

Un soggetto,ex marito della mia vicina di casa,nell'agosto del 21 ha tentato di uccidermi e fino ad oggi ha sempre commesso reati di diffamazione aggravata,violazione proprietà privata,istigazione,minacce gravi,molestie e infine di Stalking. Nel 1 e ultimo colloquio con la spicologa del figlio lui mi ha chiaramente diffamato,come fa di solito anche in altri contesti,chiamandomi HANDICAPPATO con la 104.Alla notizia dell'accaduto mi sono precipitato dalla psicologa,nel suo studio in veste di libera professionista,e le ho chiesto informazioni in merito dal momento che IL PADRE DEL BAMBINO è oggetto di REATI alla persona NEI MIEI CONFRONTI. Così lei mi ha mandato un messaggio su whatsapp in cui mi ha detto che tra un paziente e l'altro mi richiamava.Mi ha chiamato e mi ha fatto capire che nel colloquio erano emersi elementi diffamatori nei miei confronti che obbiettivamente NE ERO PRESENTE e NE CENTRAVO NIENTE NEL DISCORSO. Io sono andato a denunciare il fatto ai carabinieri ma lei ha fatto VIOLENZA PSICOLOGICA sulla madre del bambino,ossia sulla mia vicina di casa,dicendo che avrebbe affidato la pratica ai servizi sociali ecc ecc. DOMANDA. Questa dottoressa è venuta a conoscenza di un reato perseguibile d'ufficio,non ha redatto un referto,ha preteso il pagamento del tempo che ha impiegato per andare a testimoniare dai carabinieri(quando chiamata)è LEGALE TUTTO QUESTO???

Buongiorno. La questione merita un approfondimento. Se desidera può contattarmi ai recapiti del mio profilo che trova su questo sito. Cordiali saluti. Avv Ottavio Perrone. Ravenna

Buonasera Scrivo perché mio zio anni fa fece un aneurisma e a seguito di questo fu mandato via da casa sua dalla compagna madre di suo figlio. Sparirono tutti i soldi sul conto corrente di mio zio e vive da 12 anni in una casa di riposo nonostante sia giovane. Mio zio sospetta che il figlio non sia suo perché non si è mai interessato a lui ma nonostante l’amministratore di sostegno abbia fatto richiesta x il dna, il figlio si rifiuta di farlo. Mio zio vorrebbe tornare a casa sua ma non gli è permesso. Scoprire se il figlio è suo non gli è permesso. Fare il disconoscimento non è permesso. Cosa può fare? Morire?. Le chiedo un aiuto. Grazie mille

Buonasera. La invito a contattarmi al fine di intraprendere la migliore strategia possibile posta l'articolazione della vicenda. Avv. Sciascia - Tel. 324.9954006

Buona sera sono Antonio,ho fatto un contratto transitorio di un anno ad una persona anziana.Io sono il proprietario.Linquilino ha pagato l'Intero anno comprese le due caparre La scadenza del contratto era il 31 marzo 2023 con inizio del contratto il 1 aprile 2022.Oggi mi ha chiamato il figlio dell'inquilino comunicandomi il padre è deceduto giovedì scorso.Come mi devo comportare ? L'inquilino viveva da solo .Devo restituire la quote che lui ha pagato anticipatamente più le caparre?

Buongiorno, dovrà restituire le caparre e le somme percepite a titolo di anticipo in quanto purtroppo il locatario è deceduto e non potrà usufruire della conduzione dell'immobile. In relazione alle caparre, essendo una sorta di anticipo per eventuali danni che dovessere essere prodotti dal conduttore dell'immobile, nel Suo caso se non ci sono danni potrà restituire anche le caparre. Nel ringraziarLa per l'attenzione, resto a disposizione per ogni necessità e La saluto cordialmente. Avv. Francesco Magnosi. Foro di Velletri

Diritto della persona: Consulenze legali su - Pag.8

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